Curry scatena l’inferno, Golden State asfalta i Cavaliers

Basket NBA Golden State Cleveland è un monologo gialloblu.

E’ la notte dedicata alla memoria di Martin Luther King e alla Oracle Arena Golden State passa sopra ai Cavaliers nel remake delle ultime due Finals e a un meno di un mese dal successo di Cleveland nell’unico precedente stagionale. Finisce 126-91, con tutti i fenomeni gialloblu protagonisti.

Tripla doppia di Draymond Green (11 punti, 13 rimbalzi, 11 assist oltre a 5 stoppate), 26 i punti di Klay Thompson con 5 triple, 21 per Kevin Durant e 20 con 11 assist per Steph Curry, il vero protagonista dell’allungo iniziale che di fatto ha deciso la partita.

Il numero 30, l’anello debole nella sconfitta di un mese fa, ha attaccato la partita dal primo possesso e pur sbagliando 4 tiri di fila ha indicato la via. “Deve prendersi 20 tiri a partita e attaccare il canestro”, ha commentato a fine gara Klay Thompson.

I Warriors hanno dominato per 48 minuti chiudendo a +15 il primo quarto e segnando 50 punti in meno di 15 minuti. Dei 49 canestri messi a segno ben 37 sono stati frutto di assist a conferma di una qualità del gioco superiore mentre nell’altra metà campo fioccavano gli isolamenti per Lebron e Irving.

Basket NBA Golden State Cleveland è un monologo gialloblu.

Inatteso per non dire clamoroso, semmai, il dominio gialloblu a rimbalzo (58-35), voce nella quale la squadra di Steve Kerr era andata in forte sofferenza negli ultimi scontri diretti.

Cleveland ha provato a reagire con i canestri di LeBron James (20 punti ma 6/18 al tiro e appena 2 assist) ma probabilmente ha finito per pagare la stanchezza derivata dalla sesta trasferta consecutiva. Peraltro, anche nel recente passato i Cavaliers hanno dimostrato di essere capaci di assorbire sconfitte pesanti per poi reagire nel modo migliore.

Basket NBA Golden State Cleveland è un monologo gialloblu.

Un anno fa Golden State li travolse alla Quicken Loans Arena 132-98 senza scalfirne l’autostima e anche nelle ultime Finals Cleveland si è imposta tornando in piedi dopo essere scivolata sull’1-3.

L’avvio di gara ha indicato immediatamente la squadra con più energia, col 7-0 casalingo con i canestri di Curry, Thompson e Durant: Golden State inarrestabile nel primo tempo, chiuso dopo aver segnato 78 punti contro i 49 dei Cavaliers. Il -29 dopo 24 minuti rappresenta il peggior scarto mai subìto da LeBron James in carriera.

Primo tempo complicato per LBJ, anche per il colpo subìto in contropiede da Draymond Green, fallo che ha originato qualche scaramuccia in campo. Flagrant Foul per il 23 dei padroni di casa, quasi un avvertimento degli arbitri e della NBA in vista della probabile finale. “Ho fermato Lebron che stava andando in contropiede con un fallo normale, poi ho solo detto a Jefferson di togliermi la mano dalla faccia”, ha commentato poi Green.

Oltre alla serata ispiratissima dei primi violini, la differenza per i Warriors l’ha fatta anche la panchina, che ha chiuso il primo tempo con 11/13 al tiro. Fondamentale nel secondo quarto il contributo offerto da Livingston, West e Iguodala.

Le eventuali Finals saranno completamente un’altra cosa ma certamente questi torrenziali Warriors un segnale forte l’hanno lanciato.