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DOMANI SERA ORE 21 TUTTA DAVANTI ALLA TV
Scommesse sulle corse di cavalli italiane e inglesi. Le grandi Classiche internazionali. Analisi e commenti.
Soprattutto pronostici su ippica italiana e inglese. Ma anche le grandi corse francesi del Meeting d'Hiver e le più importanti competizioni internazionali. Questa è una sezione frequentata da tanti appassionati di lunga data, veri ippici, che c'erano già quando anche da noi questo sport era ancora una cosa importante. Rispetta questo luogo virtuale e sarai benvenuto.
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DOMANI SERA ORE 21 TUTTA DAVANTI ALLA TV
Messaggioda andrews62 » 11/10/2019 - 18:00
Anche perché dietro non si vede
La prova che nell’universo esistono altre forme di vita intelligente è che non ci hanno ancora contattato.
(Bill Watterson)
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Re: DOMANI SERA ORE 21 TUTTA DAVANTI ALLA TV
Messaggioda andrews62 » 12/10/2019 - 20:26
Delfo, Brighenti e quella notte americana del 1977 La corsa da ricordare Il mattino dopo in Italia i telegiornali aprirono con la vittoria nell' International Lo stretto rapporto, sul piano trottistico, fra Italia e Stati Uniti iniziò nei primi Anni Cinquanta. E' infatti del 1952 l' accadimento che aprì davvero la strada: due italiani, Fausto Branchini e Giuseppe Nogara, rispettivamente guidatore e proprietario di un campionessa indigena (l' 8 anni Dracma), centrarono il 27 agosto al Roosevelt Raceway quello che diverrà il primo successo di un soggetto nato in Italia su una pista americana. In precedenza la linea di contatto era stata quella dell' aver importato dagli Usa campioni famosi come Muscletone, De Sota e Mighty Ned che erano approdati alla vittoria nell' Amérique. E da quel 1952 nacque l' idea di creare una grande corsa ad invito che mettesse a confronto la forma europea e quella americana. Ma non solo. Che facesse da tramite fra due allevamenti e fosse al tempo stesso un grosso affare sul piano economico. A dare corpo al progetto fu George Morton Levy, avvocato penalista piccolo e balbuziente che aveva fatto parte in alcuni processi del collegio di difensori di Lucky Luciano, ed era il «major» dell' ippodromo newyorkese più in voga: il Roosevelt Raceway di Long Island, pista da 800 metri in cui si correva 6 giorni su 7 tutto l' anno. L' impianto aveva 5 livelli di tribune e la possibilità di accogliere oltre 50 mila spettatori. Studiata, programmata, rielaborata, l' idea di un una sorta di «mondiale» del trotto prese vita la sera del 3 agosto 1959 quando, presenti 41 mila 412 spettatori, si disputò la prima delle 36 edizioni dell' International Trot, la corsa che ha concentrato la maggior parte delle trasferte del nostro trotto sulle piste americane. Vinse il francese Jamin con in sulky Jean Riaud, respingendo il formidabile finale del biondo Tornese. Ci eravamo dunque presentati in maniera altamente competitiva in una corsa che allineava il meglio del trotto di Stati Uniti, Canada, Francia, Svezia, Norvegia, Germania e Italia. L' anno dopo fu Crevalcore a essere secondo (battuto dall' olandese Hairos II guidato da Willem Geersen) con Tornese quarto, confermando che i nostri due rappresentanti erano il frutto dell' ascesa dell' allevamento italiano. Un secondo posto lo ottenne anche Steno nel 1965, e non va dimenticato il successo di Dosson nella Challenge Cup (la corsa-rivincita in programma una settimana dopo) del 1974, quando l' allievo di Giancarlo Baldi sconfisse Delmonica Hanover (vincitrice in quell' anno dell' Amèrique) migliorando il 3° posto dell' International, dominato proprio dalla statunitense. Ma si dovrà arrivare al 1977 per la vittoria che ci avrebbe finalmente collocati nel grande albo d' oro della corsa. Un vuoto colmato e che lavava via un certo senso di marginalità rispetto a Stati Uniti, Francia e Canada. Ci pensò l' umorale ma potentissimo 6 anni Delfo, che era stato in campo anche l' anno prima non andando però oltre il 7° posto e ultimo posto (vinse il francese Equileo) al termine di una corsa sicuramente sfortunata, ma anche di una trasferta preparata senza rigore. Il figlio di Cinquale - che veniva da un test non certo eclatante come il successo nel Premio Toscana a Firenze - era partito solo 4 giorni prima della corsa e subì fatalmente il clima diverso. Sergio Brighenti, il suo inarrivabile interprete, dovette rinunciare a partire e subì una scorretezza ai 600 finali da parte dell' atteso ma deludente favorito Savoir (lo guidava uno stranamente nervoso Billy Haughton) sbagliando e ripetendo l' errore dopo essere stato rimesso. Il grande indigeno ripartì subito per l' Italia senza attendere la Challenge Cup vinta da Dream of Glory. Tutto questo carico di esperienze, solo superficialmente negative, crearono l' humus giusto per il successo dell' annata seguente, quel del magico 23 luglio 1977 che il nostro trotto attendeva da sempre. Delfo fu imbarcato a 10 giorni dalla corsa e Sergio Brighenti lo raggiunse 4 giorni dopo per poterlo lavorare il mercoledì prima della corsa. Fu un allenamento molto più che buono: 2400 metri sul piede dell' 1.23 ma con 400 metri finali da 1.10, volati con un' azione tanto plastica e perfetta da destare l' ammirazione dei pochi lad che si erano affacciati a bordo pista. I favoriti della corsa erano altri: il francese Bellino II, carico di gloria (3 Amérique vinti), l' americano Kash Minbar, uscito una settimana prima a tempo di record dall' eliminatoria dell' American Championship, e l' altra Usa Keystone Pioneer, fantastica giumenta. Mentre il velocissimo francese Fakir du Vivier fu ritirato d' ufficio perchè positivo alla «piroplasmosi», un contagio contratto dalle zanzare. Il totalizzatore del Roosevelt Raceway offriva Delfo a 12 contro 1 e solo il danaro della piccola «colonia» italiana lo fece scendere a 22,60 per 2 dollari, ovvero 10,30 contro 1. La corsa sarà ricordata come il capolavoro tattico di Sergio Brighenti, che in sede di conferenza stampa si era detto dispiaciuto di dover partire con il 6, rivelando però ai proprietario Enrico Tosonotti che quel numero era ideale perchè Delfo non si animasse troppo nella scia della macchina e restasse ben staccato dall' imboccatura. Quella notte del 23 luglio Delfo era perfetto davanti ai 28 mila che avevano affollato il Roosevelt Raceway, pista che cominciava a sentire la tremenda concorrenza dell' appena nato e futuristico Meadowlands. Si schierarono e Delfo partì a raffica, ma senza scatenarsi, tanto che Brighenti lo rallentò in 200 metri percorrendo in 32 (da 1.20) i primi 400 metri e proseguendo di conserva: 1.03.4 il mezzomiglio e via al rallentatore, con i rivali convinti che l' indigeno fosse il cavallo dell' anno prima. Marginale. Agli 800 metri il «Pilota» chiamò Delfo con la voce, la sua voce roca e il figlio di Cinquale cambiò letteralmente passo con Keystone Pioneer e Kash Minbar annichiliti: solo Bellino II lo seguì tentando l' aggancio in retta. Con un giro da 1.13.8 Delfo era diventato imprendibile. Per noi fu il tripudio. Delfo e Sergio Brighenti in un trionfo atteso da 18 anni. «Li ho domati tutti», disse il driver. E in Italia i telegiornali di quella afosa domenica aprirono i notiziari con le immagini della corsa da ricordare per sempre. Delfo restò negli Usa per la Challenge Cup e confermò che quell' «International» non era stato frutto del caso. Finì secondo dietro Kash Minbar che stavolta, memore del valore del nostro, volò in testa e segnò il limite mondiale in 1.15.3 sui 2413 metri. Tornato in Italia, Delfo corse a Ferragosto il Città di Montecatini e ruppe, ma tornò subito a brillare nel romano «Australia». Nulla però contava troppo: era già nella storia. Sandro Cepparulo 38 04 Anno Vincitore (Nazione) Tempo Italiani 1959 Jamin (Fra) 1.18.4 Tornese 2°, Icare IV 4° 1960 Hairos II (Ola) 1.16.5 Crevalcore 2°, Tornese 4° 1961 Su Mac Lad (Usa) 1.16.7 Tornese 4° 1962 Tie Silk (Can) 1.16.6 Newstar 5° 1963 Su Mac Lad (Usa) 1.15.7 Calcante 6° 1964 Speedy Scot (Usa) 1.15.7 New Hat 7° 1965 Pluvier III (Sve) 1.17.7 Steno 2° 1966 Armbro Flight (Usa) 1.15.4 Carmelo 6° 1967 Roquépine (Fra) 1.21.3 Graianella 9° 1968 Roquépine (Fra) 1.18.6 Ecumene 4° 1969 Une de Mai (Fra) 1.16.1 nessun italiano 1970 Fresh Yankee (Usa) 1.17.1 Barbablù r.p. 1971 Une de Mai (Fra) 1.16.8 Agaunar 6° 1972 Speedy Crown (Usa) 1.17.1 nessun italiano 1973 Delmonica Hanover (Usa) 1.16.7 Carosio 6° 1974 Delmonica Hanover (Usa) 1.16.9 Dosson 3° 1975 Savoir (Usa) 1.15.7 Bourbon 8° 1976 Equileo (Fra) 1.16.4 Delfo 7°, Patroclo rit. 1977 DELFO (Ita) 1.16.9 1978 Cold Comfort (Usa) 1.15.4 nessun italiano 1979 Doublemint (Usa) 1.18.9 Delfo 6° 1980 Classical Way (Usa) 1.17.3 Doringo 7° 1981 Ideal du Gazeau (Fra) 1.15.9 Ceox 5° 1982 Ideal du Gazeau (Fra) 1.17.6 Zebù 2°, Ghenderò 5° 1983 Ideal du Gazeau (Fra) 1.17.5 Ghenderò 7° 1984 Lutin d' Isigny (Fra) 1.14.6 nessun italiano 1985 Lutin d' Isigny (Fra) 1.15.1 Bion di Jesolo 8° 1986 Habib (Nor) 1.16.1 Dorsten 7° 1987 Callit (Sve) 1.16.3 Esotico Prad 4° 1988 Mack Lobell (Usa) 1.14.8 Cucu di Jesolo 8° 1989 Kit Lobell (Usa) 1.15.1 Hollyhurst 6° 1990 Reve d' Udon (Fra) 1.13.9 Bravur Sund 7° 1991 Peace Corps (Sve) 1.13.9 Yourworst. 5°, Incredible Dj 6° 1992 Atas Fighter L (Sve) 1.15.2 Crown' s Invitation caduto Metello Om fermato 1993 Giant Force (Usa) 1.13.1 Merlengo Dra 6° 1994 non disputato 1995 His Majesty (Sve) 1.12.8 nessun italiano NOTEXT Sconfisse Bellino II, l' eroe di 3 Amérique 23 luglio 1977 - XIX INTERNATIONAL TROT - $ 200.000, m. 2011 (Tempo bello - terreno buono) 1. DELFO m.b. 6 Cinquale e Lunda, scud. Little Toy (2011 S. Brighenti) in 2' 34"3/5, media km: 1' 16"9; 2. Bellino II (J.R. Gougeon); 3. Dapper Dillon (T. Kerr); 4. Keystone Pioneer (W. Haughton); 5 Petite Evander (R. Mitchell); 6. Tarok (J. Laursen); 7. Micko Tilly (O. Lindqvist); 8. Kash Minbar (E. Cruise); Fakir du Vivier ritirato sul campo; Tot. (da 2 dollari): Vinc. 22.60; Piazz. 7.80, 5.60 (nei primi 2); 5.20, 4.20, 6.20 (nei primi 3).
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Re: DOMANI SERA ORE 21 TUTTA DAVANTI ALLA TV
Messaggioda ameba » 12/10/2019 - 21:19
Praticamente non era una corsa
Bravo Zacon Giò e bravi quelli di voi che ci hanno creduto
Io purtroppo seguo poco e non avevo alcuna conoscenza degli avversari per riuscire a capire se fosse o meno un affare .
Dopo il palo è apparsa un rapa vera e propria
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Io purtroppo seguo poco e non avevo alcuna conoscenza degli avversari per riuscire a capire se fosse o meno un affare .
Dopo il palo è apparsa un rapa vera e propria
Quanno si' 'a 'ncunia, statte; quanno si' martiello, vatte
Re: DOMANI SERA ORE 21 TUTTA DAVANTI ALLA TV
Messaggioda andrews62 » 12/10/2019 - 21:50
Veramente prendo a tutte le quote 9 8 me lo gioco ancora a 4 e faccio filotto , troppo belloooooo
La prova che nell’universo esistono altre forme di vita intelligente è che non ci hanno ancora contattato.
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Re: DOMANI SERA ORE 21 TUTTA DAVANTI ALLA TV
Messaggioda vichi » 12/10/2019 - 21:53
Ahahahah in Italia paga 1.75
Da 8 al 75% vera rapa dell'anno
Da 8 al 75% vera rapa dell'anno
Ameba feat Antibook
"Quando c'è la marmellata, invece del cucchiaio, vieni col badile" (antibook, 2003 d.C.)
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Re: DOMANI SERA ORE 21 TUTTA DAVANTI ALLA TV
Messaggioda dap » 13/10/2019 - 12:30
Abolire questo tot e sostituirlo con uno piu' "onesto", ma fintanto che i "pazienti" che frequentano le agenzie invece delle cliniche psichiatriche continueranno a usarlo non vedo perche' dovrebbe essere cambiata una pacchia simile.
34_% di prelievo medio, quote che variano a meta' corsa e quasi sempre favorendo il cavallo meglio sistemato; molte volte dopo l'arrivo quando mani magiche manipolano il tot.
ad ex non so quale era la quota al tot di Zacon poco prima della partenza, sicuramente piu' di 1.75
(tutto quanto scritto non mi riguarda direttamente, in quanto sono decine di anni che non scommetto con quella specie di trappola vergognosa)
in ogni caso complimenti a chi ha preso Zacon al 75% quando era stato tutto il giorno a 8/1 e anche 4/1 in italia
Hanno perso una cifra vincendo
34_% di prelievo medio, quote che variano a meta' corsa e quasi sempre favorendo il cavallo meglio sistemato; molte volte dopo l'arrivo quando mani magiche manipolano il tot.
ad ex non so quale era la quota al tot di Zacon poco prima della partenza, sicuramente piu' di 1.75
(tutto quanto scritto non mi riguarda direttamente, in quanto sono decine di anni che non scommetto con quella specie di trappola vergognosa)
in ogni caso complimenti a chi ha preso Zacon al 75% quando era stato tutto il giorno a 8/1 e anche 4/1 in italia
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