ameba ha scritto:Anche lo svolgimento della corsa ha detto chiaramente che la scuderia era di 4 cavalli , come capitato in altre occasioni , in pochi credevano che fosse di 3 come cantava la carta , i ragionamenti e le quote pre-gara si facevano in base a questi convincimenti. Che sia giusto o no, bello o no, è tutto un altro discorso, ma noi che scommettiamo dobbiamo cercare di bene valutare le opzioni e predire il futuro, questo è da sempre il nostro ruolo.
Chi ha predetto bene è stato bravo, chi ha predetto male è stato meno bravo , poi possiamo fare anche discorsi da appassionati ed allora ci sta tutto ed il contrario di tutto , ma chi è andato e va alla cassa, capendo in anticipo le varie tattiche e quanto altro, è sempre dalla parte della ragione , almeno dal mio punto di vista .
Ciao :party:
Ciao.
E' il tuo pensiero e come tale lo rispetto, ma non è il mio intento stabilire chi è stato più o meno bravo e che conti solo la cassa è proprio uno dei motivi per i quali l'ippica e l'intera società si trova a questo punto.
Volevo solo precisare che non ho visto logica in questo svolgimento.
Ci sarebbero tante cose da capire, ad esempio come sia possibile vedere troppo spesso sistemazioni dietro la macchina alquanto ricorrenti, ma hai ragione, sono un appassionato ed ancora un ingenuo e non posso fare l'indovino non tanto su una perizia, allora sì che sarebbe una questione di aver valutato bene o male, ma su una questione che attiene ad altri equilibri, come sapere una notizia economica in anticipo e giocare in borsa.
A me pare che in questo non sia richiesta nessuna abilità specifica.
Non è certo il caso di Valerio che era convinto che Ua Huka trovasse per forza la corda, la sua era probabilmente una valutazione
Certo non è un'ippica dove sia possibile giocare di perizia.
E dove tra non molto il gioco sarà tutto o quasi completamente in mano ai gruppi economici che lo gestiranno in rete.