Salve a tutti, è un po' che non scrivo ma leggo con discreta assiduità.
Sono reduce da un anno di betting terribile, in cui ho commesso tutti gli errori che potete immaginare.
Mentali, tecnici, di gestione del capitale, di disciplina, concettuali, tutti... pensate ad un errore, ed ecco, io l'ho commesso.
Ho pure usato Masanielli, così Clinton affila subito le unghie
ma sono stati peccati di gioventù bettistica.
Betto prevalentemente live, diciamo nel 95% dei casi, a parte quando trovo qualcosa di "valore" pre match, ma sono una frana anche in tal senso, quindi faccio fatica a trovare davvero valore (e quando lo trovo vai a sapere se effettivamente lo è).
Tendenzialmente, nell'ambito della stessa gara, effettuo coperture
non mutuamente esclusive, così da avere la possibilità di puntate tutte vincenti, ognuna a copertura parziale o totale dell'altra.
La domanda.Assodata la santa regola di tenere uno stake che sia al massimo il 2% del capitale, cambia qualcosa nel calcolo dello stake il fatto che le mie scommesse siano copertura e che quindi la perdita dello stake complessivo avvenga solo in situazioni particolarmente sfavorevoli?
Esempio.
Ho 1.000 di capitale.
La somma di tutte le mie puntate deve essere 30 max oppure il fatto che un evento favorevole copra tutto può consentirmi di alzare lo stake, ad esempio, al 5%.