L'
Ungheria torna a disputare una fase finale di una competizione internazionale dopo 30 anni (Mondiali 1986) e al suo secondo europeo dopo quello del 1972 dove giunse quarta.
Ormai relegata ai margini del movimento calcistico internazionale, la nazionale ungherese si è vista spegnere lentamente così come il suo movimento calcistico dopo gli anni '60, e l'ultima vera nazionale competitiva con il pallone d'oro
Florian Albert come leader.
Questa la lista provvisoria dei 30 convocati dell'Ungheria di
Bernd Storck per UEFA EURO 2016.
Portieri: Gabor Kiraly (Haladas), Denes Dibusz (Ferencvaros), Peter Gulacsi (RB Lipsia), Balazs Megyeri (Getafe).
Difensori: Attila Fiola (Puskas Akademia), Gergo Lovrencsics (Lech Poznan), Barnabas Bese (MTK Budapest), Richard Guzmics (Wisla Cracovia), Roland Juhasz (Videoton), Gergo Kocsis (Puskas Akademia), Adam Lang (Videoton), Zsolt Korcsmar (Vasas Budapest), Tamas Kadar (Lech Poznan), Mihaly Korhut (Debrecen).
Centrocampisti: Balazs Dzsudzsak (Bursaspor), Akos Elek (Diosgyori), Zoltan Gera (Ferencvaros), Adam Gyurcso (Pogon Stettino), Adam Nagy (Ferencvaros), Mate Vida (Vasas Budapest), Laszlo Kleinheisler (Werder Brema), Adam Pinter (Ferencvaros), Roland Sallai (Puskas Akademia), Zoltan Stieber (Norimberga).
Attaccanti: Adám Szalai (Hannover), Krisztian Nemeth (Al Gharafa), Nemanja Nikolic (Legia Varsavia), Tamas Priskin (Slovan Bratislava), Daniel Bode (Ferencvaros), Laszlo Lencse (Ujpest).
Lista specchio delle difficoltà della nazionale magiara, con il CT costretto a convocare i tre attaccanti infortunati, Balázs Dzsudzsák, Krisztián Németh e Tamás Priskin sperando nel ritorno di questi per l'europeo. Soprattutto il primo, che è il capitano, è il principale terminale offensivo di questa nazionale, dopo che Nemeth, che ai tempi del Liverpool prometteva faville ma che poi si è perso per mezza europa, MLS (Kansas City) e adesso Qatar.
in Porta il mitico portiere col pigiama
Kiraly che a 40 anni suonati è ancora titolare inamovibile nella sua nazionale.
Difesa che è molto giovane e senza grandi nomi, alla fine indecifrabile viste le diverse formazioni messe in campo dal mister negli ultimi incontri, con unico punto fermo il terzino
Lang del Videoton.
Centrocampo che ha in
Zoltan Gera l'unico elemento di esperienza, ma che al momento ruota intorno al giocatore del werder
Kleinheisler , con possibilità di variare a 3 o a 4 a seconda delle circostanze e schierare 1 o 2 punte (Dzsudzsák con o senza Nemeth).
Inseriti nel girone con
Austria (bel derby questo) ,
Islanda e
Portogallo, i magiari non sembrano avere grosse possibilità di passare il turno , indubbiamente la squadra più debole del lotto, ma anche la più sconosciuta. E con i trascorsi dei lusitani nei tornei che contano, e visti gli esordienti islandesi e la giovane austria, qualche sorpresa potrebbe pure venir fuori.