Ho letto questo articolo della Gazzetta del Sud online di Catanzaro:https://catanzaro.gazzettadelsud.it/art ... 1f60ebb46/di Gaetano Mazzuca — 06 Novembre 2022
I particolari dell’inchiesta che ha portato al sequestro delle insegne della società in tutta ItaliaL’inchiesta che ha portato al clamoroso sequestro delle insegne e dei marchi della società di scommesse Stanleybet Malta in tutta Italia è partita per un debito di 10mila euro. Protagonisti, e indagati dalla Procura di Catanzaro, sono un 35enne catanzarese Damiano Paparazzo (difeso dall’avvocato Francesco Gigliotti) ex titolare di un’agenzia a Cropani, e Carmel Charles Rapa, il legale rappresentante della Stanleybet Malta Ltd, con sede a Valletta. Quest’ultimo nel settembre 2021 ha presentato una denuncia per appropriazione indebita nei confronti di Paparazzo. Nella querela la società maltese spiegava di aver firmato un accordo di prestazioni di servizi con il 35enne catanzarese che da parte sua si era impegnato a trasferire a Stanleybet le somme versate dai giocatori nella sua ricevitoria ogni settimana. Secondo la denuncia a settembre 2020 Paparazzo non avrebbe versato 10mila euro. Aperte le indagini la sezione di pg della polizia ha scoperto che per due volte il 35enne catanzarese aveva richiesto alla Questura il rilascio della licenza per poter operare per conto della Stanleybet. In entrambi i casi le richieste erano state respinte poiché la società maltese, secondo la Questura catanzarese, non risultava essere tra quelle che hanno aderito alla regolarizzazione del 2014. Per chiarire la vicenda il pm Francesco Bordonali si è rivolto a un tecnico e ha chiesto chiarimenti a Luca Turchi, dirigente dell’ufficio controllo giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Roma. Secondo quanto dichiarato dal dirigente «la Stanleybet Malta Ltd non possiede alcuna concessione per la raccolta su rete fisica ed è autorizzata, esclusivamente, all’esercizio dell’attività di scommesse su rete a distanza».
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RIFLESSIONI:
Indipendentemente se quanto riportato in questo articolo riporti, fedelmente o meno, la situazione processuale.
A mio parere, in questo processo la difesa dell’imputato Damiano Paparazzo e la procura di Catanzato
dovrebbero puntare anche per “probabile elusione fiscale”, sul “non pagamento dell’imposta unica” e sul fatto che come dicono molti ex gestori, fino a quando lo Stato italiano, tramite l’Agenzia Entrate Riscossione, aggredira’ prima, mediante pignoramenti, i gestori ed ex gestori, non avrebbe alcuna intenzione di pagarla, e preferisce combattere nelle sedi giudiziarie, anche se con labili speranze.Anche perché le cartelle esattoriali arrivano come co-obbligati ai gestori e alla Stanleybet Malta Ltd, che nella sentenza della Corte Costituzionale del 2018 vengono indicati come ricorrenti, mentre il vero bookmaker è, sempre secondo la sentenza, la Stanleybet International di Liverpool, a cui settimanalmente arrivano i bonifici dei gestori attivi, detratte le vincite, ma non l’imposta unica (che si trattiene la Stanleybet di Liverpool, e che non versa allo Stato Italiano).
In questa situazione, la Stanleybet Malta, sembrerebbe una scatola cinese vuota, senza nulla da poter pignorare, ed anche per questo l’Agenzia Entrate Riscossione, molto probabilmente, preferisce aggredire sempre il co-obbligato residente in Italia.
Aggredire il vero bookmaker Stanleybet International di Liverpool sarebbe molto più complesso e con tempi molto più lunghi. Purtroppo, questa è una grave anomalia delle norme Italiane, che dovrebbe essere modificata al più presto, anche con l’intervento della Corte dei Conti, visto che i gestori andranno in gran parte in fallimento, con grave danno finale dell’erario. Il tutto si traduce nei fatti a OMESSO VERSAMENTO DELL’IMPOSTA UNICA, difficilmente recuperabile integralmente; quindi “probabile elusione fiscale”.La difesa di Damiano Paparazzo potrebbe anche chiedere alla procura di valutare, a sua discrezione, se in queste scelte della Stanleybet si possa ravvisare la colpa grave (o altro), che darebbe alla difesa la possibilità di agire con denuncia querela verso la Stanleybet.In questo forum ci sono abbastanza miei topic e commenti con il nickname “scommettitore siracusano” e di altri, da utilizzare come elementi per le indagini della procura.
Riporto il brano della sentenza della Corte Costituzionale del 2018 di nostro interesse:
In particolare, le parti ricorrenti raccolgono le scommesse dei singoli scommettitori e le trasmettono al bookmaker Stanley International, che provvede a pagare l’eventuale vincita. Il rimettente precisa che l’organizzazione delle scommesse spetta al bookmaker, mentre la ricevitoria funge da centro di trasmissione dei dati (CTD), necessari alla conclusione del gioco.