Per comprendere qualcosa della mia ETICA, si può leggere questo mio
breve saggio sul BENE e sul MALE, da cui è nato un manifesto del futuribile per le organizzazioni umanitarie ed ambientaliste, in un gruppo di un centinaio di intellettuali, a cui nel tempo se ne sono aggiunti altri:https://networkunconscius.wordpress.com/2011/05/18/7/Questo il gruppo facebook dove si è svolta l'elaborazione del manifesto. i miei interventi non ci sono più, perchè nel 2019 mi fu disattivato uno dei miei account su facebook, quasi sicuramente per false accuse:https://www.facebook.com/groups/222117597832167Nel saggio viene descritta l’etica di una mia personale visione della realtà, alternativa a quelle dei tre principali sistemi filosofici (Metafisica, Olismo e Relativismo-riduzionismo). Visione della realtà conseguente a una mia inedita teoria psicosomatica concepita nel 1977, pubblicata in forma cartacea nel 2001 e nel 2010 in un sito web di due psichiatri che avevano fatto la tesi di laurea in psicosomatica (con diritto di pubblicazione), Luca Bertolotti e Silvia Salese. Teoria che ancora oggi ha molti consensi tra filosofi, antropologi, scienziati e ricercatori scientifici, e si inquadra anche nella teoria dei sistemi complessi con interazioni su più livelli, lineari e non lineari, in forte interazione con l’ambiente, ambito nel quale, il nostro fisico teorico, Giorgio Parisi, ha preso nel 2021 il premio Nobel per la fisica:
https://spaziomente.wordpress.com/2010/ ... lantropio/ In questo contesto, al fine di comprendere meglio le mie motivazioni riguardo l’imposta unica (che possono sembrare “inattese”), consiglierei di leggere anche la relativa “parte giuridica” che ha dei punti in comune con il cristianesimo del nuovo testamento (il nuovo testamento, rispetto al vecchio, non si basa sui divieti, ma su cosa deve fare un buon cristiano, e tende a rendere più umana le legge divina). Il concetto lo esprimo in questo secondo breve saggio:
https://networkunconscius.wordpress.com/2011/05/18/8/ Ritengo secondario il fatto che molti aspetti dei miei due brevi saggi siano poco comprensibili per chi non ha delle competenze adeguate nei vari campi dello scibile che trattano gli argomenti a supporto.
L’obiettivo è quello di dare una prima idea del quadro concettuale, e tentare di far comprendere le mie motivazioni.
In parole semplici, non seguo la morale di un Dio, padre padrone, che "ti premia e ti punisce", a secondo del tuo comportamento (Il Dio del vecchio tetamento), ma la morale di un Dio che ti dice di “DIVENTARE PROSSIMO PER CHI NE HA BISOGNO” (Il Dio del nuovo testamento). In questo caso i gestori di CTD su cui pesa l’imposta unica.Non mi interessa erigermi a giudice, o pretendere di far giudicare chi sbaglia dalle autorità competenti (non posso rimediare a tutte le ingiustizie), ma vedere cosa si può fare per alcuni che sono in difficoltà.
Se invece, qualcuno vuole ricorrere ai tribunali, è una sua libera scelta. Tribunali in cui mi saprò difendere e chiamare a testimoniare chi sempre ha preferito non esternare.