CTD e IMPOSTA UNICA. Vantaggi economici per bookmakers senza concessioneRelativamente all’articolo del 15 Aprile 2022
https://www.gioconews.it/scommesse/66-g ... messe-cds-stanleybet-eccezione-alla-regola
in cui l’avvocato Daniela Agnello afferma che “la Stanleybet continua a chiedere in
tutte le sedi stragiudiziali e giudiziali il riconoscimento del diritto di pagare le
imposte alle stesse condizioni e modalità dei concessionari statali e dei
soggetti regolarizzati”, ancora non si comprende, anche in base al mio articolo del 19 Marzo su
GiocoNews,
https://www.gioconews.it/cronache/70-ge ... sse-e-ctd-conseguenze-delle-nuove-modalita-di-accertamento
perché, dopo luglio 2021, ovvero da quando ADM ha fatto un accertamento “non
induttivo” per l’anno 2016, la Stanleybet non inizia a pagare autonomamente
l’imposta unica come altri bookmakers senza concessione hanno già fatto in
passato.
Non essere collegati alla SOGEI, dalle mie esperienze dirette di ex
concessionario ippico e sportivo dal 2000 a Giugno 2013, comporta diversi
vantaggi non indifferenti, tra i quali:
1) Non pagare le costosissime fideiussioni che pagano i concessionari ADM.
2) Non pagare le tasse di concessione governativa annuale che pagano sempre i
concessionari.
3) Per ogni singolo gestore, in base al fatturato, poter scegliere di pagare mensilmente o di non pagare ed aspettare le cartelle esattoriali dopo cinque anni, con accertamento induttivo sulla media provinciale dell’anno precedente, non fornendo ad ADM i dati delle giocate. Questo, in base a calcoli preventivi, nei casi di CTD con alti volumi di gioco rispetto alla media.Auspico, ancora una volta, anche a nome dei gestori attuali e futuri a cui
faccio e farò da consulente per le class action per il recupero dell’imposta
unica per omesso versamento, che la Stanleybet chiarisca ufficialmente e al
più presto questa problematica.
Questo anche e soprattutto per tranquillizzare ex gestori e gestori che
continuano ad avere questa pesante SPADA DI DAMOCLE sulle loro teste,
che non permette loro di programmare il futuro, visto che potrebbero perdere
tutti i loro beni.
A mio parere, l’articolo del 15 Aprile 2022, contribuisce a creare confusione e
dubbi negli ex gestori, anziché chiarimenti sul fatto di come si risolveranno i
loro problemi, visto che intanto sono costretti a pagare le rateizzazioni delle
cartelle esattoriali; e molti di loro non riescono a farlo.Ufficiosamente mi riferiscono, come riportato anche nel forum infobetting, che ai
gestori attivi diano dei bonus, su cui pagherebbero anche le tasse sui profitti.
Sarebbe più logico, sempre a mio parere, non dare bonus, ma rimborsi “con la
causale per le rate del pagamento delle cartelle”.