IMPOSTA UNICA MENSILE: SANZIONI 120% per OMESSO PAGAMENTO e 30% per RITARDATO PAGAMENTO.
23 marzo 2022
In questi giorni, in merito al mio articolo su GiocoNews del 19 Marzo 2022, dal titolo SCOMMESSE E CTD: CONSEGUENZE DELLE NUOVE MODALITÀ DI ACCERTAMENTO, alcuni gestori ed ex gestori di CTD mi hanno chiesto, via WhatsApp al mio numero 375 599 8368, dei chiarimenti in merito alle modalità di pagamento e alle relative sanzioni dell’imposta unica per le scommesse.Come ex concessionario diretto AAMS (ora ADM), per quanto riguarda l’omesso versamento o il ritardato pagamento, conoscevo bene la materia; e recentenente mi sono documentato, nei siti ufficiali ADM e in altri siti, sul fatto che anche per i CTD di bookmakers esteri, co-obbligati in solido, le relative sanzioni sono identiche.
Interessante ad esempio una pagina dello studio Legale Tributario LEO in PDF, dove si legge al punto:
2.3 Aspetti sanzionatori e poteri di accertamentoL’art.5 è la disposizione che tratta degli aspetti sanzionatori relativi alle violazioni in tema di imposta unica.
La norma prevede la sanzione amministrativa dal 120 al 240 per cento della maggiore imposta nei confronti del soggetto passivo che occulta, in tutto o in parte, base imponibile all’Erario.
Inoltre se la base imponibile sottratta è superiore a euro 50.000,00 è comminata la chiusura dell’esercizio da uno a sei mesi.
In caso di ritardato o omesso pagamento dell’imposta dovuta è punito con una sanzione amministrativa pari al 30 per cento degli importi non pagati nel termine prescritto.
La norma prevede anche la sanzione per l’inadempimento di obblighi prodromici quali la mancata presentazione o la presentazione con indicazioni inesatte della segnalazione certificata di inizio attività (sanzione amministrativa da euro 516,00 a euro 2.000,00).
Variano solo le modalità di accertamento, che può essere anche non induttivo (triplo della media provinciale dei centri ADM per l’anno precedente) per chi non è collegato alla SOGEI, se produce ad ADM i relativi dati delle scommesse effettuate e dei loro esiti.
Pertanto, per fugare ogni dubbio, l’imposta unica si paga MENSILMENTE entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento; e basta il ritardo di un solo giorno (anche imputabile alla banca) per incorrere nella “sanzione del 30%” per ritardato pagamento, anche parziale, oltre agli interessi legali di mora (pari negli ultimi anni all’8% annuo).
Sanzione che si può ridurre al 10% se dopo la segnalazione di ADM viene pagata entro i gg stabiliti. Questo, ovviamente, nel caso dei concessionari collegati alla SOGEI su cui vigila ADM per evitare tempestivamente il reiterarsi di errori o mancanze. Non potrebbe vigilare su chi non è collegato.
Per l’omesso versamento, invece la sanzione, sia per i concessionari ADM e sia per i CTD di bookmakers esteri è del 120% (con il massimo del 240%)Il caso, citato nel mio articolo su GiocoNews per l’accertamento del 2016 con una sanzione del 120% per omesso versamento è perfettamente nella norma, anzi è il minimo previsto.In merito, invece, a delle voci che girano tra i gestori ed ex gestori, se il pagamento dell’imposta unica possa essere trimestrale o quadrimestrale, sono voci del tutto infondate. L’imposta unica si paga mensilmente entro il giorno sedici del mese successivo. Chiunque può verificarlo nei siti ufficiali.In questo quadro concettuale, non si spiega il fatto che alcuni bookmakers esteri senza concessione non abbiano iniziato a pagare mensilmente, tramite i loro CTD e gli F24 accise, l’imposta unica mensile già entro il 16 Luglio del 2021 (ovvero subito dopo l’avviso di accertamento del 2016) o almeno entro il 16 Febbraio del 2022 (per il mese di Gennaio 2022), senza incorrere nelle pesanti sanzioni, se veramente come vociferato volessero iniziare a pagarla a partire dal 2022.Il non averlo ancora fatto fa nascere legittimi dubbi sulle loro vere intenzioni; e i gestori ed ex gestori aspettano dei chiarimenti ufficiali.
In particolare gli ex gestori hanno maggiori dubbi in quanto non possono accedere alle chat di cui godono i gestori ancora attivi, al fine di comprendere cosa riserva loro il futuro.
Iniziare a pagare l’imposta unica a Giugno o a Settembre del 2022 significherebbe solo regalare soldi senza motivo, e aumentare il già gigantesco debito di diverse centinaia di milioni di euro.Alcuni gestori ed ex gestori temono che il vero motivo possa essere solo quello, in linea con il passato, di fare continue promesse ufficiose per tranquillizzare i gestori, e di ritardare a pagare più a lungo possibile, e alla fine il meno possibile, in attesa del nuovo bando retail a cui non parteciperebbero.
I gestori quindi auspicano una dichiarazione ufficiale per fugare ogni dubbio.
Infine non si spiegano la recente intervista dell’avv. Agnello su Agimeg sul fatto che per iniziare a pagare l’imposta unica corrente fosse indispensabile un accordo con ADM.
Non occorre alcun accordo. E questo alimenta ancora di più dubbi.****
Infine alcuni gestori dubitano che questi bookmakers, nonostante le continue promesse che durano da diversi anni, inizieranno mai a pagare apertamente l’imposta unica, a parte i bonus delle rate derivanti dalle sentenze, perché significherebbe ammettere che l’imposta unica spetta al 100% ai bookmakers, sperando così che in eventuali class action i gestori possano chiedere solo il 50% come co-obbligati in solido. Una questione non automatica, solo se si evidenziano dei fatti convincenti che dimostrino la buona fede dei gestori nel non dovere pagare nulla.Da parte mia, ho analizzato nei dettagli il caso, e ritengo di poterlo dimostrare. Non so altri.
Però, quando si va in tribunale, è sempre una scommessa.