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Messaggioda scommettitore siracusano » 24/05/2020 - 15:10
Comprare una pagina di un quotidiano e pubblicare i PROTOCOLLI per le sale.
23 maggio 2020 di Riccardo Calantropio
Sono diverse settimane che invochiamo dei protocolli appositi in quasi tutti i nostri articoli.
E’ sicuramente la soluzione migliore per accelerare al massimo le riaperture, informando l’opinione pubblica se il problema sta nel Covid-19 o dipende da una posizione ideologica del M5S.
In contemporanea inviare una PEC al governo e ad ADM, chiedendo un incontro urgente per discuterli.
Ovviamente, per analogia, si deve tener conto dei PROTOCOLLI già omologati per BAR, Ristoranti, Circoli e Luna Park, aggiornati in questi giorni.
Fonte press Giochi:
Dall’ultima riunione della Conferenza delle Regioni esce un documento di integrazione dellle Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive, inserendo settori finora non disciplinati che vengono ora inviate al Governo per integrare il Dpcm. E nonostante vengano disciplinate praticamente tutte le attività ancora sospese, alcune delle quali anche affini ai locali di gioco – come i circoli ricreativi o i parchi da divertimento – a mancare all’appello sono ancora una volta le sale giochi, scommesse e bingo. Delle quali, evidentemente, nessuno si preoccupa.
Anche se in molti potranno ritenerlo corretto, o comunque ragionevole, il fatto di non dare priorità a un settore da ritenere “superfluo”, cioè non “essenziale”, in termini di servizio offerto alla comunità, come viene ricordato da più parti in questi giorni, bisognerebbe in realtà guardare la mancata riapertura in termini economici e occupazionali.
Visto che, evitando di occuparsi di questo comparto, la conseguenza è quella di portare alla chiusura le aziende che vi operano e di lasciare per strada i tanti lavoratori che fino a ieri hanno prestato servizio in queste aziende e in quei locali. Peggio ancora se si pensa che la scomparsa della rete del gioco locale porterà inevitabilmente alla riaffermazione del mercato illecito e alla consegna del settore nelle mani della criminalità, come dimostra ad esempio la scoperta, poche ore fa, di una sala gioco completamente abusiva nascosta nel retro di un bar di Torino, rimasta in piena attività durante tutto il lockdown, che è costata al gestore una multa da 300milla euro. Ma a quanto pare né il Governo né le Regioni hanno intenzione di affrontare il problema.
Un fatto, come anticipato, reso ancora più assurdo dal fatto che, nelle scorse ore, è stata annunciata addirittura la ripartenza delle corse ippiche: il cui scopo è sostanzialmente legato alle attività di scommesse. Ma senza che le agenzie di scommesse terrestri possiano riaprire. Per un assurdo politico e un allarme immenso in termini di illegalità, visto che ci sarà senz’altro chi sarà pronto a offrire scommesse su quegli eventi, e non sarà certo legato allo Stato.
Ci sono proprio tutti, adesso, tranne i giochi. Anche le attività come piscine, palestre e centri ricreativi che, tempo fa, venivano considerati allo stesso livello di rischio delle sale da gioco ma che adesso possono ripartire quasi un mese prima.
Ecco alcune delle regole previste settore per settore.
LE REGOLE PER I CIRCOLI – Le presenti indicazioni si applicano ai luoghi di ritrovo di associazioni culturali, circoli ricreativi, club, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Garantire un’adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la trasmissione del SARS-CoV-2, anche facendo appello al senso di responsabilità individuale. I messaggi devono essere comprensibili ad eventuali utenti di altra nazionalità e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica e cartellonistica, invio di informative agli iscritti, promozione e rinforzo del rispetto delle misure igieniche da parte del personale addetto. Riorganizzare gli spazi, i percorsi e il programma di attività in modo da assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro (2 metri in caso di attività fisica). Sono fatte salve le eccezioni previste dalle normative vigenti, la cui applicazione afferisce alla responsabilità dei singoli. Potrà essere valutata una diminuzione della capienza massima dei locali. Privilegiare, laddove possibile, lo svolgimento di attività all’aria aperta, garantendo comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale. Privilegiare attività a piccoli gruppi di persone, garantendo sempre il rispetto della distanza interpersonale anche durante le attività di tipo ludico. Per le attività che prevedono la condivisione di oggetti (es. giochi da tavolo, biliardo, bocce), adottare modalità organizzative tali da ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti, ad esempio predisponendo turni di gioco e squadre a composizione fissa, e obbligare comunque all’uso della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. In ogni caso, i piani di lavoro, i tavoli da gioco e ogni oggetto fornito in uso agli utenti devono essere disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo. È vietato l’utilizzo di strumenti di gioco per i quali non è possibile una disinfezione ad ogni turno (es. carte da gioco). L’utilizzo di mascherine a protezione delle vie respiratorie è obbligatorio in tutti i locali chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale, fatte salve le eccezioni previste dalle disposizioni vigenti (bambini di età inferiore a 6 anni, soggetti con disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e soggetti che interagiscono con i predetti). È necessario mettere a disposizione degli utenti e degli addetti distributori di soluzioni disinfettanti per le mani da dislocare in più punti, in particolare vicino agli ingressi delle stanze. Si ricorda che i guanti non sostituiscono la corretta igiene delle mani e devono essere cambiati frequentemente e comunque ogni volta che si sporcano o si danneggiano. I guanti già utilizzati, una volta rimossi, non devono essere riutilizzati e devono essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati. Potrà essere rilevata la temperatura corporea all’ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Mantenere un registro delle presenze giornaliere da conservare per una durata di 14 giorni, garantendo il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Le postazioni dedicate al ricevimento degli utenti possono essere dotate di barriere fisiche (es. schermi). La disposizione dei posti a sedere dovrà garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, sia frontalmente che lateralmente. Garantire la frequente pulizia di tutti gli ambienti e con regolare disinfezione delle superfici toccate con maggiore frequenza (es. banchi, tavoli, piani d’appoggio, corrimano, interruttori della luce, pulsanti, maniglie di porte e finestre, attrezzature, giochi, servizi igienici, docce, spogliatoi ecc.). Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità. Per quanto riguarda le misure organizzative e di prevenzione specifiche per le varie tipologie di attività (es. somministrazione di alimenti e bevande, attività motoria e sportiva, attività formative, conferenze, dibattiti, spettacoli) si rimanda alle schede tematiche pertinenti.
I PARCHI DIVERTIMENTO – Le presenti indicazioni si applicano a parchi divertimenti permanenti (giostre) e spettacoli viaggianti (luna park), parchi tematici, parchi acquatici, parchi avventura, parchi zoologici (faunistici, acquatici ecc.) e ad altri eventuali contesti di intrattenimento in cui sia previsto un ruolo interattivo dell’utente con attrezzature e spazi. Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile, se opportuno, anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia ricorrendo a sistemi audio, video ed al personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso. Garantire, se possibile, un sistema di prenotazione, pagamento tickets e compilazione di modulistica preferibilmente online al fine di evitare prevedibili assembramenti, e nel rispetto della privacy mantenere se possibile un registro delle presenze per una durata di 14 giorni. Potranno essere valutate l’apertura anticipata della biglietteria ed una diminuzione della capienza massima per garantire un minore affollamento in funzione dell’obbligo di assicurare il distanziamento interpersonale. La postazione dedicata alla cassa, laddove non già dotata di barriere fisiche (es. schermi), dovrà essere eventualmente adeguata. Prevedere percorsi obbligati di accesso e uscita dalle aree/attrazioni e, ove possibile, modificare i tornelli o sbarre di ingresso ed uscita per permetterne l’apertura senza l’uso delle mani. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, soprattutto nei parchi dove è previsto l’afflusso contemporaneo di molte persone, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree, prevedendo l’obbligo di utilizzo da parte degli utenti prima dell’accesso ed all’uscita di ogni area, attrazione, biglietteria, servizi igienici, ecc. Per i parchi acquatici si ribadiscono le disposizioni già rese obbligatorie dalle norme igienico-sanitarie delle piscine. Riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone (anche nelle code di accesso alle singole aree/attrazioni) e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Potrà essere valutata la fornitura di braccialetti con colori/numerazioni distinti in base al nucleo familiare, o altre misure di pari efficacia. Qualora venga praticata attività fisica (es. nei parchi avventura) la distanza interpersonale durante l’attività dovrà essere di almeno 2 metri. Garantire l’occupazione di eventuali posti a sedere delle attrazioni in modo da favorire il distanziamento minimo di almeno 1 metro, salvo nuclei familiari. Con particolare riferimento alle attrezzature dei parchi acquatici, utilizzare gommoni/mezzi galleggianti singoli ove possibile; per i gommoni multipli consentirne l’utilizzo a nuclei familiari o conviventi. In considerazione del contesto, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (per i bambini valgono le norme generali); tale obbligo si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico (in base al tipo di mansione svolta, sarà cura del datore di lavoro dotare i lavoratori di specifici dispositivi di protezione individuale). Le indicazioni per i visitatori di cui al presente punto non si applicano ai parchi acquatici. Si ricorda che i guanti non sostituiscono la corretta igiene delle mani e devono essere ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati. Non devono essere riutilizzati. Garantire la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, e attrazioni etc., comunque associata a disinfezione dopo la chiusura al pubblico. Le attrezzature (es. lettini, sedie a sdraio, gonfiabili, mute, audioguide etc.), gli armadietti, ecc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e comunque ad ogni fine giornata.
E per che nò, in analogia alle attuali riaperture delle sale scommesse e corner in Belgio e a Malta:
Da quanto riportato dalla stampa, in Belgio, Il mercato del gioco d’azzardo sta attraversando una grande crisi. La raccolta retail è sospesa da diverse settimane, e la raccolta online è diminuita del 40%.
Il Consiglio di sicurezza ha preferito tenere chiuse le sale giochi. E’ stata esclusa la possibilità di riattivare i terminali di scommesse nei negozi generalisti. Gli operatori dei corner di scommesse dovranno seguire, ora, regole rigorose per limitare il rischio di diffusione del virus, come il non assembramento e il distanziamento sociale, con un tempo di permanenza di massimo 30 minuti per cliente e l’igienizzazione delle mani. Gli esercenti potranno, inoltre, ricevere un solo cliente per 10 m².
Analogamente a Malta riaprono le sale scommesse, ma senza assembramenti e stazionamento nei locali. Il 22 Maggio 2020 sono state riaperte, ma esclusivamente per fornire scommesse sportive tramite le casse e senza altre modalità. I clienti non devono rimanere all’interno delle sale, una volta effettuata la giocata.
Per Belgio e Malta, quindi, un servizio similare a quello previsto in Italia per i bar con servizio al banco. Nulla di simile, invece, per stazionamento dei clienti all’interno, come con i protocolli italiani previsti per i ristoranti, in cui vengono annotati i dati del cliente, in apposite liste, da conservare per 14 gg, a disposizione delle autorità sanitarie.
****
CONSIDERAZIONI: La presentazione, invece, di un ordine del giorno al parlamento, con a capo dell’opposizione Salvini (che ha più volte dichiarato di essere contrario ai giochi), lascerebbe probabilmente il tempo che trova, e la grande opinione pubblica non conoscerebbe i dettagli dei protocolli per poter giudicare, confrontandoli con quelli di altre categorie.
23 maggio 2020 di Riccardo Calantropio
Sono diverse settimane che invochiamo dei protocolli appositi in quasi tutti i nostri articoli.
E’ sicuramente la soluzione migliore per accelerare al massimo le riaperture, informando l’opinione pubblica se il problema sta nel Covid-19 o dipende da una posizione ideologica del M5S.
In contemporanea inviare una PEC al governo e ad ADM, chiedendo un incontro urgente per discuterli.
Ovviamente, per analogia, si deve tener conto dei PROTOCOLLI già omologati per BAR, Ristoranti, Circoli e Luna Park, aggiornati in questi giorni.
Fonte press Giochi:
Dall’ultima riunione della Conferenza delle Regioni esce un documento di integrazione dellle Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive, inserendo settori finora non disciplinati che vengono ora inviate al Governo per integrare il Dpcm. E nonostante vengano disciplinate praticamente tutte le attività ancora sospese, alcune delle quali anche affini ai locali di gioco – come i circoli ricreativi o i parchi da divertimento – a mancare all’appello sono ancora una volta le sale giochi, scommesse e bingo. Delle quali, evidentemente, nessuno si preoccupa.
Anche se in molti potranno ritenerlo corretto, o comunque ragionevole, il fatto di non dare priorità a un settore da ritenere “superfluo”, cioè non “essenziale”, in termini di servizio offerto alla comunità, come viene ricordato da più parti in questi giorni, bisognerebbe in realtà guardare la mancata riapertura in termini economici e occupazionali.
Visto che, evitando di occuparsi di questo comparto, la conseguenza è quella di portare alla chiusura le aziende che vi operano e di lasciare per strada i tanti lavoratori che fino a ieri hanno prestato servizio in queste aziende e in quei locali. Peggio ancora se si pensa che la scomparsa della rete del gioco locale porterà inevitabilmente alla riaffermazione del mercato illecito e alla consegna del settore nelle mani della criminalità, come dimostra ad esempio la scoperta, poche ore fa, di una sala gioco completamente abusiva nascosta nel retro di un bar di Torino, rimasta in piena attività durante tutto il lockdown, che è costata al gestore una multa da 300milla euro. Ma a quanto pare né il Governo né le Regioni hanno intenzione di affrontare il problema.
Un fatto, come anticipato, reso ancora più assurdo dal fatto che, nelle scorse ore, è stata annunciata addirittura la ripartenza delle corse ippiche: il cui scopo è sostanzialmente legato alle attività di scommesse. Ma senza che le agenzie di scommesse terrestri possiano riaprire. Per un assurdo politico e un allarme immenso in termini di illegalità, visto che ci sarà senz’altro chi sarà pronto a offrire scommesse su quegli eventi, e non sarà certo legato allo Stato.
Ci sono proprio tutti, adesso, tranne i giochi. Anche le attività come piscine, palestre e centri ricreativi che, tempo fa, venivano considerati allo stesso livello di rischio delle sale da gioco ma che adesso possono ripartire quasi un mese prima.
Ecco alcune delle regole previste settore per settore.
LE REGOLE PER I CIRCOLI – Le presenti indicazioni si applicano ai luoghi di ritrovo di associazioni culturali, circoli ricreativi, club, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Garantire un’adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la trasmissione del SARS-CoV-2, anche facendo appello al senso di responsabilità individuale. I messaggi devono essere comprensibili ad eventuali utenti di altra nazionalità e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica e cartellonistica, invio di informative agli iscritti, promozione e rinforzo del rispetto delle misure igieniche da parte del personale addetto. Riorganizzare gli spazi, i percorsi e il programma di attività in modo da assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro (2 metri in caso di attività fisica). Sono fatte salve le eccezioni previste dalle normative vigenti, la cui applicazione afferisce alla responsabilità dei singoli. Potrà essere valutata una diminuzione della capienza massima dei locali. Privilegiare, laddove possibile, lo svolgimento di attività all’aria aperta, garantendo comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale. Privilegiare attività a piccoli gruppi di persone, garantendo sempre il rispetto della distanza interpersonale anche durante le attività di tipo ludico. Per le attività che prevedono la condivisione di oggetti (es. giochi da tavolo, biliardo, bocce), adottare modalità organizzative tali da ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti, ad esempio predisponendo turni di gioco e squadre a composizione fissa, e obbligare comunque all’uso della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. In ogni caso, i piani di lavoro, i tavoli da gioco e ogni oggetto fornito in uso agli utenti devono essere disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo. È vietato l’utilizzo di strumenti di gioco per i quali non è possibile una disinfezione ad ogni turno (es. carte da gioco). L’utilizzo di mascherine a protezione delle vie respiratorie è obbligatorio in tutti i locali chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale, fatte salve le eccezioni previste dalle disposizioni vigenti (bambini di età inferiore a 6 anni, soggetti con disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e soggetti che interagiscono con i predetti). È necessario mettere a disposizione degli utenti e degli addetti distributori di soluzioni disinfettanti per le mani da dislocare in più punti, in particolare vicino agli ingressi delle stanze. Si ricorda che i guanti non sostituiscono la corretta igiene delle mani e devono essere cambiati frequentemente e comunque ogni volta che si sporcano o si danneggiano. I guanti già utilizzati, una volta rimossi, non devono essere riutilizzati e devono essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati. Potrà essere rilevata la temperatura corporea all’ingresso, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Mantenere un registro delle presenze giornaliere da conservare per una durata di 14 giorni, garantendo il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Le postazioni dedicate al ricevimento degli utenti possono essere dotate di barriere fisiche (es. schermi). La disposizione dei posti a sedere dovrà garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, sia frontalmente che lateralmente. Garantire la frequente pulizia di tutti gli ambienti e con regolare disinfezione delle superfici toccate con maggiore frequenza (es. banchi, tavoli, piani d’appoggio, corrimano, interruttori della luce, pulsanti, maniglie di porte e finestre, attrezzature, giochi, servizi igienici, docce, spogliatoi ecc.). Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità. Per quanto riguarda le misure organizzative e di prevenzione specifiche per le varie tipologie di attività (es. somministrazione di alimenti e bevande, attività motoria e sportiva, attività formative, conferenze, dibattiti, spettacoli) si rimanda alle schede tematiche pertinenti.
I PARCHI DIVERTIMENTO – Le presenti indicazioni si applicano a parchi divertimenti permanenti (giostre) e spettacoli viaggianti (luna park), parchi tematici, parchi acquatici, parchi avventura, parchi zoologici (faunistici, acquatici ecc.) e ad altri eventuali contesti di intrattenimento in cui sia previsto un ruolo interattivo dell’utente con attrezzature e spazi. Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile, se opportuno, anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia ricorrendo a sistemi audio, video ed al personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso. Garantire, se possibile, un sistema di prenotazione, pagamento tickets e compilazione di modulistica preferibilmente online al fine di evitare prevedibili assembramenti, e nel rispetto della privacy mantenere se possibile un registro delle presenze per una durata di 14 giorni. Potranno essere valutate l’apertura anticipata della biglietteria ed una diminuzione della capienza massima per garantire un minore affollamento in funzione dell’obbligo di assicurare il distanziamento interpersonale. La postazione dedicata alla cassa, laddove non già dotata di barriere fisiche (es. schermi), dovrà essere eventualmente adeguata. Prevedere percorsi obbligati di accesso e uscita dalle aree/attrazioni e, ove possibile, modificare i tornelli o sbarre di ingresso ed uscita per permetterne l’apertura senza l’uso delle mani. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, soprattutto nei parchi dove è previsto l’afflusso contemporaneo di molte persone, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree, prevedendo l’obbligo di utilizzo da parte degli utenti prima dell’accesso ed all’uscita di ogni area, attrazione, biglietteria, servizi igienici, ecc. Per i parchi acquatici si ribadiscono le disposizioni già rese obbligatorie dalle norme igienico-sanitarie delle piscine. Riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone (anche nelle code di accesso alle singole aree/attrazioni) e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Potrà essere valutata la fornitura di braccialetti con colori/numerazioni distinti in base al nucleo familiare, o altre misure di pari efficacia. Qualora venga praticata attività fisica (es. nei parchi avventura) la distanza interpersonale durante l’attività dovrà essere di almeno 2 metri. Garantire l’occupazione di eventuali posti a sedere delle attrazioni in modo da favorire il distanziamento minimo di almeno 1 metro, salvo nuclei familiari. Con particolare riferimento alle attrezzature dei parchi acquatici, utilizzare gommoni/mezzi galleggianti singoli ove possibile; per i gommoni multipli consentirne l’utilizzo a nuclei familiari o conviventi. In considerazione del contesto, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (per i bambini valgono le norme generali); tale obbligo si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico (in base al tipo di mansione svolta, sarà cura del datore di lavoro dotare i lavoratori di specifici dispositivi di protezione individuale). Le indicazioni per i visitatori di cui al presente punto non si applicano ai parchi acquatici. Si ricorda che i guanti non sostituiscono la corretta igiene delle mani e devono essere ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati. Non devono essere riutilizzati. Garantire la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, e attrazioni etc., comunque associata a disinfezione dopo la chiusura al pubblico. Le attrezzature (es. lettini, sedie a sdraio, gonfiabili, mute, audioguide etc.), gli armadietti, ecc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e comunque ad ogni fine giornata.
E per che nò, in analogia alle attuali riaperture delle sale scommesse e corner in Belgio e a Malta:
Da quanto riportato dalla stampa, in Belgio, Il mercato del gioco d’azzardo sta attraversando una grande crisi. La raccolta retail è sospesa da diverse settimane, e la raccolta online è diminuita del 40%.
Il Consiglio di sicurezza ha preferito tenere chiuse le sale giochi. E’ stata esclusa la possibilità di riattivare i terminali di scommesse nei negozi generalisti. Gli operatori dei corner di scommesse dovranno seguire, ora, regole rigorose per limitare il rischio di diffusione del virus, come il non assembramento e il distanziamento sociale, con un tempo di permanenza di massimo 30 minuti per cliente e l’igienizzazione delle mani. Gli esercenti potranno, inoltre, ricevere un solo cliente per 10 m².
Analogamente a Malta riaprono le sale scommesse, ma senza assembramenti e stazionamento nei locali. Il 22 Maggio 2020 sono state riaperte, ma esclusivamente per fornire scommesse sportive tramite le casse e senza altre modalità. I clienti non devono rimanere all’interno delle sale, una volta effettuata la giocata.
Per Belgio e Malta, quindi, un servizio similare a quello previsto in Italia per i bar con servizio al banco. Nulla di simile, invece, per stazionamento dei clienti all’interno, come con i protocolli italiani previsti per i ristoranti, in cui vengono annotati i dati del cliente, in apposite liste, da conservare per 14 gg, a disposizione delle autorità sanitarie.
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CONSIDERAZIONI: La presentazione, invece, di un ordine del giorno al parlamento, con a capo dell’opposizione Salvini (che ha più volte dichiarato di essere contrario ai giochi), lascerebbe probabilmente il tempo che trova, e la grande opinione pubblica non conoscerebbe i dettagli dei protocolli per poter giudicare, confrontandoli con quelli di altre categorie.
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