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Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
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Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda scommettitore siracusano » 14/05/2020 - 11:51
14 MAGGIO 2020 - 09:16
https://www.pressgiochi.it/una-nuova-ri ... gale/72701
IL GIOCO LEGALE RISCHIA DI SCOMPARIRE
Nonostante tante manifestazioni ed iniziative degli operatori del settore gioco legale nel richiedere la riapertura delle sale scommesse e sale gioco, e per cercare di scongiurare l’aumento del prelievo dello 0,3% sulle scommesse, sembrerebbe che non si sia ottenuto ancora nulla.
In un periodo di grande crisi economica a seguito dell’epidemia del COVID 19, con un governo di coalizione di forze politiche non omogenee, costrette a stare insieme per evitare il sovranismo delle destre che, tra l’altro, ci porterebbe fuori dalla Comunità Europea, con più che probabile innalzamento insostenibile dello SPREAD, non si è avuta la giusta attenzione alla crisi del settore gioco legale. Tra le forze di governo c’erano, e persistono, tante problematiche e scontri di ideologie, a stento conciliabili. E’ notorio che le forze politiche sovraniste di destra o del M5S hanno come priorità la ricerca del consenso della maggioranza dei cittadini, e che vedono nel gioco d’azzardo un nemico teorico da combattere, ma che porta voti a queste forze politiche. Analogamente alla questione immigrati.
Il problema principale, secondo noi, – scrive l’ing. Riccardo Calantropio – è che le legittime proteste sono state indirizzate verso lo stato, che non ha rapporti contrattuali con i gestori, al pari dei titolari delle tabaccherie con concessioni dirette, ma solo con i concessionari ADM per le scommesse e per gli apparecchi Comma 6 (Slot e VLT). Lo stato, come abbiamo già detto in articoli precedenti non interviene nei rapporti contrattuali tra gestori e concessionari, ma li lascia alla libera contrattazione tra le parti. Non tutti i gestori hanno, ad esempio, il co-banco e nelle stesse percentuali, che in genere varia dal 40% al 55% a favore dei gestori, anche in relazione alla fornitura in comodato d’uso gratuito di mobili e apparecchiature tecniche che ogni concessionario offre. A volte, i concessionari hanno pagato a loro spese la ristrutturazione dei locali, gli affitti, il servizio SKY, i materiali di consumo, la manutenzione, e altro ancora. Altri gestori, invece hanno dei corrispettivi in base al numero degli eventi e alla tipologia di gioco.
Ne consegue che la remunerazione dei gestori da parte dei concessionari era, ultimamente, appena sufficiente a sopravvivere, visti gli ultimi aumenti anche sul PREU di SLOT e VLT. La remunerazione di questi apparecchi, comma 6, contribuivano ad aumentare le entrate in aggiunta a quelle delle scommesse.
Se si apre nelle condizioni di distanziamento e non assembramento, che saranno previste per evitare il contagio del coronavirus, tutti i gestori andranno in passivo, mentre i concessionari, pur diminuendo gli utili, continuerebbero a guadagnare lo stesso. Sono subentrate delle condizioni di forza maggiore, anche se temporanee, non imputabili ai gestori e non prevedibili quando si sono stipulati i contratti. In queste condizioni moltissimi gestori preferiranno non aprire, a meno che i concessionari vengano economicamente incontro, aumentando i corrispettivi, anche se provvisoriamente.
In quest’ottica, le manifestazioni di protesta dei gestori sono servite a dimostrare concretamente ai concessionari che si sono battuti, con tutte le forze, anche per loro, ed è comune interesse superare questa difficile fase, con un mutuo soccorso, altrimenti il gioco retail è destinato a morire, facendo subentrare il gioco illegale dei bookmakers senza concessione non toccati da questi aumenti, che farebbero ancora più concorrenza ai concessionari online.
Inoltre – prosegue Calantropio – bisogna combattere insieme il gioco illegale, come da nostra esperienze dirette nel 2016, quando abbiamo promosso con il movimento AtlantisScommesse una serie di iniziative, come quella di segnalare ai Monopoli di Stato, alle forze dell’ordine e alle procure, tutti i presunti illeciti.
Una cosa, invece, possiamo chiedere e molto probabilmente ottenere dal governo e da ADM, ovvero che vengano messe in atto, e senza indugio, le nuove normative dell’ultima finanziaria, con i controlli sulle transazioni finanziarie, gli agenti sotto copertura, un maggior controllo delle operazioni sospette ai fini dell’antiriciclaggio, in modo da combattere realmente i bookmakers illegali che fanno concorrenza sleale, ed eventuali altri illeciti come lo sdoppiamento delle scommesse in più scontrini se si superano gli importi massimi di vincita.
E, soprattutto, è indispensabile che vengano propagandate, con tutti i mezzi a disposizione (giornali, TV, social) i rischi reali a cui vanno incontro gli scommettitori che si affidano a questi book illegali senza concessione. Rischi penali e di pesanti stangate fiscali per evasione IRPEF, come esposto nel nostro articolo del 12 Maggio 2020.
https://www.pressgiochi.it/crisi-settor ... -com/72562
Se si elimina, o si diminuisce in modo consistente, la concorrenza sleale dei bookmakers senza concessione, in particolare online, si potrebbero abbassare le quote. Ricordiamo che nel 2000, la lavagna di allibramento era a circa 114, mentre ora varia da 104 a 110 per gli eventi 1,X,2. E di conseguenza ridurre di molto anche l’incidenza di questo nuovo prelievo dello 0,3% sul giocato, e non sul margine.
Riccardo Calantropio
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda stascrivendo » 14/05/2020 - 14:08
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda scommettitore siracusano » 14/05/2020 - 19:48
stascrivendo ha scritto:Scusami, con la massima educazione e rispetto per le idee degli altri, stavolta non ce la faccio a non replicare come ho fatto tutte le altre volte su alcune cose che ho letto. Ti sta rispondendo una persona che è stata ed è da sempre nel mercato regolamentato dei giochi e delle scommesse, e quindi diretto interessato del provvidemento di ieri e di tutti quelli fatti negli anni passati. Mi si accappona la pelle a leggere questi concetti perchè è questo tipo di mentalità ad aver decretato la parola fine al nostro settore e non da ieri. Parto dalla fine: cosa significa eliminare la concorrenza sleale e una volta fatto si banca a 114? Nel 2020 si vive di dispositivi informatici ed elettronici, c'e' internet che ti mette al corrente di ogni tipo di offerta, Ti apre gli occhi su quello che succede al dì la del nostro naso. Una qualsiasi persona può nostro malgrado aprire un conto on line con un bookmaker senza licenza italiana ed usare centinaia di modi diversi di versamento senza attirare l'attenzione su di sè e giocare dove meglio gli pare. In America, in Asia, in Austrialia, nell'Europa stessa. Un fenomeno di massa, fine a se stesso senza intermediazione terrestre italiana, è incontrollabile e ancor di più impossibile da sanzionare. Coloro, come questo tizio che hai citato, che vogliono diffondere il terrore ottengono l'effetto contrario. La proibizione ha portato sempre, in ogni ambito, a rivolte che hanno portato in qualche caso anche a periodi di anarchia. Il contrabando c'era già da prima del medioevo e non sono state certo le sanzioni più severe di tanti secoli fa a scoraggiare chi lo praticava, figuriamoci questi concetti che hai pubblicato tu. Lasciando per un attimo i giochi, ci sono forme di "contrabando" molto più imponenti delle scommesse sportive e non si riescono a debellare proprio per la globalizzazione. Dalla Cina arrivano milioni di container l'anno di qualsiasi tipo di merce sia in Italia che nel mondo. Cosa si può fare? Al massimo i dazi come ha fatto Trump ma non puoi fermarlo. Beato questo tizio, mi pare certo Riccardo Calatropio, che con i suoi articoli suggerisce come combattere l'illegalità. L'unico tentativo valido di combattere l'illegalità da parte dello Stato è stato quando hanno introdotto la tassazione sul margine e aperto il palinsesto complementare. Da quel momento le società italiane hanno potuto, al contrario di quello che dice il tizio, allibrare a una lavagna concorrenziale così da permettersi una veste più affascinante agli occhi dello scommettitore. I palinsesti sono diventati ricchi di opportunità e modalità di gioco eliminando praticamente ogni differnza rispetto agli internazionali offrendo alla clientela di potersi cimentare con opzioni di scommessa moderne e al passo con i tempi. Uno dei problemi del nostro settore è l'assenza di un'associazione forte, fatta di persone competenti che siano in grado di andare a spiegare alle istituzioni i concetti di marketing e vendita che diano la libertà agli operatori di potersi esprimere e fare impresa come accade in tutti settori creativi come la moda e tutto il made in italy. Per libertà non intendo anarchia, ma regole che assicurano la fruibilità e l'accessibilità ai servizi per fare impresa sostenibile. Oggi non è sostenibile e la prova è che nei bilanci delle holding ci sono cifre impronunciabili di debiti e passaggi finanziari tra un fondo e l'altro. Il sistema non funziona dalla radice che è il concessorio. E' l'obbrobio di questo mondo globale che stona pesantemente con la realtà. Se in Italia si sta parlando negli ultimi mesi che la burocrazia è un fardello dal quale liberarsi quanto prima, quest'ultimo trova la massima espressione nel mondo dei giochi. Mesi per avere il rilascio di una licenza di pubblica sicurezza, anni per aggiudicarsi un bando, settimane, se non qualche volta mesi, per avere un titolo autorizzatorio, balzelli di tasse e imposte ad ogni angolo, eredità giudiziarie finite nella filiera di cause perse dallo stato e che gli operatori, qualsiasi essi siano, hanno pagato sulla loro pelle. Dopo la tassazione sul margine e il palinsesto complementare hanno partecipato al bando on line 2 colossi mondiali del betting. Pinnacle e 1Xbet. Sono ormai trascorsi quasi 2 anni e dopo il decreto dignità hanno dichiarato entrambi di voler perdere i soldi della partecipazione e rinunciare. Non so se hanno cambiato idea, ma sta di fatto che non sono ancora on line nè ho notizie di collaudi imminenti o lanci dei siti. Questi 2 colossi, al contrario di quello che dice Calantropio e di chi è d'accordo con lui, volevano entrare in Italia portando anche quì la loro politica di allibramento aggressivo. Su molti campionati loro allibrano a 101 e sono diventati quelli che sono perchè nei loro paesi dove posseggono licenza li hanno messi in condizioni di farlo. L'illegalità si combatte così, non urlando alla luna perchè essa è sempre troppo grande e lontana per farla spaventare e scappare. L'illegalità si combatte facendo business sano e moderno, mettendo in condizione chi vuol fare impresa di poter esprimere le sue creazioni, le sue strategie di mercato e le sue innovazioni nel pieno rispetto delle regole e dell'imposizione fiscale. Si è costruito, intorno a questo settore un pregiudizio, ormai irreversibile, che lo ha etichettato come una lurida ammucchiata di criminalità organizzata e nella migliore delle ipotesi uno strumento per destabilizzare persone e famiglie. il 95% della raccolta in Italiana lo fanno quella decina di colossi che tutti conosciamo e non penso che lì ci sia criminalità organizzata. Dov'e' quindi? Dove si trova questa criminalità organizzata? Chi sono questi soggetti? Se lo Stato, rappresentato dai nostri parlamentari, demonizza in questo modo il mondo dei giochi perchè allora non lo sopprime? Non può, perchè noi siamo tra i primi 3 contribuenti italiani. L'ultima prova è stata data ieri. Questo settore, ultimo a riaprire non si sa quando, è stato l'unico a vedersi inflitto un ulteriore pesante aggravio impositivo con lo 0,3% del turnover destinato al fondo salva sport. Quindi, noi tutti, dobbiamo salvare Agnelli, Cairo, Pallotta, Cellino, e tutti i milionari e miliardari del pallone? L'ultimo di una serie infinita di paradossi e contraddizioni. Caro scommettitore siracusano, ti ho espresso una piccola parte delle mie idee con educazione e pacatezza proprio perchè siamo entrambi dalla stessa parte, dalla parte del gioco legale che solo chi lo ama come noi può starci dentro. Siamo decine e decine di migliaia di famiglie che siamo aggrappati a questa corda che continua a sflilacciarsi. Ogni tanto, nei miei momenti di sconforto, mi viene voglia di metterci un punto per sempre. Abbiamo bisogno di gente che ci rappresenti affinchè possiamo trovare la strada almeno della sostenibilità perchè oggi non penso che ci sia più. Un abbraccio
Siamo ancora in una democrazia, ed è lecito esprimere le proprie idee e le proprie opinioni. Basta farlo in modo civile. Ultimamente in questa sezione del FORUM non interveniva più nessuno.
Una prima obiezione. Quanti scommettitori che giocano sui siti .com conoscono i metodi per aggirare le transazioni finanziarie previste dall'ultima legge di stabilità?
il 5%, il 10%, il 50?
Nessuno pretende di annullare del tutto il gioco .com on line, ma credo che si possa ridurre notevolmente.
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda scommettitore siracusano » 14/05/2020 - 20:01
Sai chi ha inventato i sottobanchi?....Non quelli che poi hanno spiegato come fare alle varie mafie, ma alcuni tecnici dell'impresa che, nel 2000, forniva i terminali Start5000NewTG ai concessionari diretti con provider snai,
Ti proponevano di prendere uno dei terminali e di collegarlo a un server interno, evitando di pagare l'imposta unica e il servizio di provider, tanto i concessionari bancavano ugualmente al 100% assumendosene il rischio
L'unica avvertenza era di scaricare queste bollette in quel terminale e non in altri.
Io non ho accettato perchè l'impresa gestiva contemporaneamente una tabaccheria-ricevitoria lotto, per cui era troppo rischioso essere scoperti; ma altri miei colleghi lo hanno fatto.
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda stascrivendo » 14/05/2020 - 20:56
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda scommettitore siracusano » 14/05/2020 - 21:55
Ho fatto il consulente a diversi bookmakres COM, tutto regolarmente fatturato, e molti di loro li conosco personalmente, sia collegati alle varie mafie e sia del tutto estranei alle mafie come la Stanleybet, a cui ho fatto consulenza esterna dall'Aprile 2015 a Settembre 2019, con compenso fisso mensile
Ho fatto consulenza anche alla SISAL, ma gratuitamente perchè ero anche loro gestore, su come fare i sistemi condizionati al betting, e sul fatto che potevano mettere dei bonus anche del 6% anzichè del 5%.
https://www.pressgiochi.it/la-logica-ma ... tema/35140
Ho 37 anni di esperienza in questo settore, ed ho pubblicato decine di articoli fin dal 1984 su totoguida, totocorriere, la schedina, e ora su GiocoNews e PressGiochi di diverso tipo.
Ad esempio questo nel 2016 per combattere i bookmakers sanati che ritardavano a collegarsi alla SOGEI:
https://www.gioconews.it/scommesse/49-n ... alizzatore
Conosco il settore sia dall'interno e sia dall'esterno, perchè molti mi hanno cercato per consigli, e si sono confidati con me
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda stascrivendo » 15/05/2020 - 02:21
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda scommettitore siracusano » 15/05/2020 - 06:24
Intanto cos’è la mafia? E’, al pari della massoneria, un contropotere rispetto allo stato centrale a cui contende il controllo del territorio e di certe funzioni; tanto che, specialmente negli USA, fondati dalla massoneria, molti boss della mafia erano anche massoni del 33esimo grado. Entrambe hanno spesso una struttura piramidale, che nel caso della mafia siciliana, ad esempio, arriva ai “mandamenti” e ai “sottomandamenti”, ognuno dei quali controlla un territorio (come nel mondo feudale, sotto i re c’erano i duchi, i marchesi, i conti e i baroni).
Per cui, anche per il settore delle slot, del contrabbando delle sigarette e della droga, del lotto nero e del toto nero, per operare si doveva avere il consenso e l’appoggio del capo mafia della zona. Gli operatori non erano sempre organici alle organizzazioni mafiose, ma pagavano a loro almeno “il pizzo”.
Ovviamente, come ho fatto io, costoro hanno tutto l’interesse di fare il “banco al 100%” e non di farlo fare ad altri bookmakers asiatici o di altre nazioni. Sarebbe da imbecilli. Quindi queste organizzazioni gestiscono i siti web illegali prima a Malta, Gibilterra, e in Austria, e in seguito nei vari paradisi fiscali, come Isole Cayman, Antille, etc. in cui costituiscono società di comodo non facilmente perseguibili dallo Stato Italiano; ma prima o poi, come insegna la storia vendono individuati, catturati e processati. Qualcuno si pente e spiega come funzionano. E ne nascono di nuove.
Da qui, i controlli che propongo pubblicamente fin dal 2016, come da articolo citato, non servono a colpire i vari singoli scommettitori che ci sono anche in questo forum, e che rappresentano ben poca cosa; ma a limitare e a perseguire queste organizzazioni gestite, quasi sempre da italiani, e che operano con le SKIN e i “sottobanchi” di questi siti web. Ovvero sono spesso queste attività criminali che impongono nelle agenzie ADM, e spesso anche nei ctd, “sottobanchi” e slot.
Se si inquadra, poi, il problema dal punto di vista generale del settore dei giochi e scommesse, dei circa 10 miliardi annui che vanno di tasse indirette allo stato, quasi la metà proviene dalle SLOT e dalle VLT, poi una buona fetta dal LOTTO e 10eLotto (con payout di meno del 60% per “ambi” ed “estratto semplice”; payout che si abbassa poi con i terni, quaderne e cinquine); in parte dai giochi a totalizzatore, come superenalotto, totocalcio, totogol (con payout del 35% circa), delle corse ippiche e TRIS, e in piccola parte dal betting (con payout abbastanza alto anche del 90%), e altro come “gratta e vinci”, etc.
In questa situazione lo stato non ha alcun interesse a far affluire coloro che giocano in altri giochi al betting, diminuendo le sue entrate, ma al contrario, nei limiti del possibile di non subire troppo la concorrenza dei book che non pagano le tasse in Italia.
A livello di bilancio delle entrate, visto che il settore dei giochi conta circa 120.000 posti di lavoro autonomo e dipendente, conviene fare la lotta ai siti illegali gestiti da italiani con società di comodo all’estero, e se come da mie proposte si perseguono con maggiori strumenti, serve anche da deterrente psicologico (molti mi accusano di fare terrorismo mediatico) a limitare e a ridurre questi fenomeni, che poi sovvenzionano altre attività criminali e il riciclaggio. Gli utili vengono spesso reinvestiti in attività legali, mediante prestanomi.
Dimostrazione che oltre la creatività italiana, serve anche l’esperienza e conoscere i meccanismi illegali.
Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda Mistakes » 15/05/2020 - 09:05
lo scorso anno ho sentito parlare dell' "operazione galassia", pensavo che sarebbero cambiate le cose ma non è così,evidentemtente è una cosa che non solo a livello italiano ma mondiale va bene che si continui così.Quello che non però non mi torna,è come mai i book italiani continuano a pagare questi e anche le loro combine nelle amichevoli di alcune nazioni,quando in altri paesi queste partite non ti fa giocare nessuno ? c'è qualcosa che non mi torna
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda scommettitore siracusano » 15/05/2020 - 09:36
Mistakes ha scritto:scusate se mi intrometto
lo scorso anno ho sentito parlare dell' "operazione galassia", pensavo che sarebbero cambiate le cose ma non è così,evidentemtente è una cosa che non solo a livello italiano ma mondiale va bene che si continui così.Quello che non però non mi torna,è come mai i book italiani continuano a pagare questi e anche le loro combine nelle amichevoli di alcune nazioni,quando in altri paesi queste partite non ti fa giocare nessuno ? c'è qualcosa che non mi torna
Da quanto mi risulta, l'operazione galassia (dicasi così perché consisteva in un alleanza di più mafie, tra cui quella della Sicilia orientale) deriva dalle dichiarazioni di un pentito della BetUniq, che erano stati meno accorti degli altri, e che rivelò agli inquirenti calabresi il sistema. A sua volta nella PlanetWin365 c'è stato un altro pentito, non organico alla mafia, che ha svelato il resto. Però ci sono anche altre mafie, come quella della Sicilia Occidentale, e di tante altre regioni, anche estere. Per cui, anzi, le rivelazioni dei due pentiti hanno in effetti insegnato ad altri come fare
Ovviamente quelli della Planet, che avevano fondato agli inizi anche la Goldbet, poi ceduta a terzi; appena hanno avuto sentore che le indagini si stavano chiudendo nei loro confronti, hanno venduto anche questa volta a terzi. Da qui, i nuovi proprietari della SKS365 sono vittime di quanto successo prima.
Il problema è che le pene, a parte quelle derivanti da associazione a delinquere di stampo mafioso, sono ancora lievi e tali da far rischiare gli operatori illegali non mafiosi, ma che poi pagano alle mafie il pizzo. Tanto che, per i due pentiti di cui sopra non c'è l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Quindi, non basta smantellare queste organizzazioni, perché vengono poi sostituite da altre (analogamente al traffico di droga). Bisogna smantellare il sistema dei "sottobanchi", come lo dico già dal 2016 nei dettagli.
Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda Mistakes » 15/05/2020 - 09:54
scommettitore siracusano ha scritto:Mistakes ha scritto:scusate se mi intrometto
lo scorso anno ho sentito parlare dell' "operazione galassia", pensavo che sarebbero cambiate le cose ma non è così,evidentemtente è una cosa che non solo a livello italiano ma mondiale va bene che si continui così.Quello che non però non mi torna,è come mai i book italiani continuano a pagare questi e anche le loro combine nelle amichevoli di alcune nazioni,quando in altri paesi queste partite non ti fa giocare nessuno ? c'è qualcosa che non mi torna
Da quanto mi risulta, l'operazione galassia (dicasi così perché consisteva in un alleanza di più mafie, tra cui quella della Sicilia orientale) deriva dalle dichiarazioni di un pentito della BetUniq, che erano stati meno accorti degli altri, e che rivelò agli inquirenti calabresi il sistema. A sua volta nella PlanetWin365 c'è stato un altro pentito, non organico alla mafia, che ha svelato il resto. Però ci sono anche altre mafie, come quella della Sicilia Occidentale, e di tante altre regioni, anche estere. Per cui, anzi, le rivelazioni dei due pentiti hanno in effetti insegnato ad altri come fare
Ovviamente quelli della Planet, che avevano fondato agli inizi anche la Goldbet, poi ceduta a terzi; appena hanno avuto sentore che le indagini si stavano chiudendo nei loro confronti, hanno venduto anche questa volta a terzi. Da qui, i nuovi proprietari della SKS365 sono vittime di quanto successo prima.
Il problema è che le pene, a parte quelle derivanti da associazione a delinquere di stampo mafioso, sono ancora lievi e tali da far rischiare gli operatori illegali non mafiosi, ma che poi pagano alle mafie il pizzo. Tanto che, per i due pentiti di cui sopra non c'è l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Quindi, non basta smantellare queste organizzazioni, perché vengono poi sostituite da altre (analogamente al traffico di droga). Bisogna smantellare il sistema dei "sottobanchi", come lo dico già dal 2016 nei dettagli.
Come fai a smantellare queste organizzazioni quando queste hanno potere e pagano soldi a quella società con sede in Svizzera?
io non volevo fare nomi dei book,ma quello citato da tu quando venivano sbancati nel periodo del calcioscommesse sono stati primi a denunciare la cosa allo stato,non so se ti ricordi di Bari-Livorno coppa italia.La cosa va avanti tuttora,lo vedo anche se non sono del settore come tu,ma la domanda che ti faccio è la stessa di prima,come mai i book italiani legali continuano ancora a pagare questi ? qualcosa che non torna evidentemente c'è
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda scommettitore siracusano » 15/05/2020 - 10:27
Bisogna impedire con controlli sulle transazioni finanziarie e informatiche (oggi siamo nel 2020) che i gestori di questi centri (ADM o non) accettino i sottobanchi o le slot imposte.
Poi, se vuoi, ti spiego come funziona il sistema clientelare politico-mafioso, specialmente nelle regioni meno sviluppate. Sono entrato nel settore "giochi e scommesse" per caso. Fino a 32 anni non avevo mai giocato in qualcosa in cui c'era un banco che praticava l'allibramento, o in un gioco a totalizzatore (con payout intorno al 35%). Lo ritenevo, matematicamente, la tassa sugli imbecilli, a parte le partite truccate o le corse di cavalli truccate
Prima facevo il direttore tecnico e il vicepresidente di una SPA nel campo della prefabbricazione, installazione e manutenzione nel settore impiantistico e petrolchimico, in particolare, con oltre 500 dipendenti. E, col senno del poi, era meglio che rimanessi in tale settore
Come saprai, il più grande polo petrolchimico d'Italia si trova a Siracusa, ma operavamo anche in altre parti della Sicilia, o fuori Sicilia, con diversi cantieri. Se ad esempio dovevamo operare a Gela o a Termini Imerese, dovevamo portare solo il personale specializzato, e assumere temporaneamente sul posto la manovalanza e dare in sub-appalto il "movimento terra" e lo smaltimento del materiale ferroso a imprese del posto.
Questa manovalanza e i dipendenti delle società sub-appaltatrici avevano questi posti per essersi rivolti, come raccomandazione, ai boss del luogo, e dopo erano obbligati a votare chi suggerivano i boss (sistema andreottiano, poi cessato con l'uccisione dell'On. Lima, fratelli Salvo, etc.), ma sostituito da altri politici.
Capirai che per mantenere questo costante serbatoio di voti, le mafie non avevano l'interesse a dare piena occupazione, altrimenti alle prossime elezioni nessuno aveva più bisogno, e quindi ne accontentavano solo una pare, per far sperare gli altri.
Questo spiega, in parte, il sottosviluppo delle regione del Sud rispetto al Nord. Dicasi SISTEMA CLIENTELARE.
Connubio tra mafia, massoneria e politica.
Naturale che anche molti sindacalisti sono stati assassinati.
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Re: Una nuova ripartenza del gioco legale. Articolo su PressGiochi
Messaggioda scommettitore siracusano » 16/05/2020 - 17:23
16 Maggio 2020 - 11:35
https://www.jamma.tv/attualitasx/daniel ... ino-196195
“Il 18 maggio riapriranno quasi tutte le attività commerciali chiuse nel mese di marzo a causa del CoronaVirus ma nessuno parla di un’attività molto remunerativa chiusa da oltre 20 anni che riaprirà sabato 16 maggio tra i festeggiamenti entusiasti dei relativi “imprenditori” : il picchetto clandestino”, osserva ironicamente Daniele Ughi, imprenditore ‘storico’ del comparto delle scommesse.
“Era dal giugno 1998 che non avveniva che si giocassere partite di cartello (questo sabato inziano Germania 1 e 2) in assenza di una rete di distribuzione legale, capillare, professionale e controllata dallo stato, che raccogliesse scommesse sul territorio.
Scommetterei (!) che il ciclostile, pardon, le stampanti laser, della malavita stanno già stampando i vecchi fogliettini con le quote, da distribuire in giro come avveniva prima che lo Stato gli strappasse il business dalle mani, attraverso le concessioni e la nostra rete. Sarà la prova generale per le settimane successive in cui partiranno altri campionati e il “toto nero” tornerà agli antichi fasti. Così si sarà finalmente realizzata l’agognata decrescita felice. La decrescita per noi e la felicità per il banco nero”, aggiunge Ughi concludendo con una osservazione “Lo lo 0,30% di zero è zero”.
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Quindi, se stampano i picchetti con le quote, chi lo fa se non le agenzie e i PVR con i sottobanchi?
E certo non sono picchetti asiatici, altrimenti cosa ci guadagnerebbero chi distribuisce questi picchetti.
Se si collegherebbero da casa con i PC o altro, a che servirebbe stampare i picchetti?
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