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Fase 2 cosa prevede piano Colao: spostamenti, cene tra amici, aperture
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Fase 2 cosa prevede piano Colao: spostamenti, cene tra amici, aperture
Messaggioda scommettitore siracusano » 25/04/2020 - 19:21
Fase 2 cosa prevede piano Colao: spostamenti, cene tra amici, aperture
https://www.theitaliantimes.it/politica ... li_250420/
Vittorio Colao capo della task force Fase 2 Coronavirus chiamato dal Governo, ha illustrato a Conte il famoso memorandum sulla riapertura dell’Italia che come si sa sarà graduale e per fasce di settore.
Il memorandum Fase 2 sono linee guida nazionali messe a punto da Coloa e la sua squadra sentito il parere del comitato scientifico.
In base a quanto si è appreso, il documento è stato ultimato la scorsa sera in una riunione plenaria della commissione e poi è stato illustrato a Conte dando il via agli incontri del caso per tutta la giornata. Al centro del “piano Colao” le modalità di riavvio delle attività produttive e il sistema dei trasporti, che partirà dal 4 maggio.
A breve quindi un nuovo Dpcm fase 2 emergenza Coronavirus che indicherà ufficialmente cosa riapre, come e da quando.
Nell’incontro di ieri sera tenuto in tarda serata tra Conte e i capi delegazione è stato messo sul tavolo il piano per il “lockdown di ritorno”, ossia la possibilità di prevedere nuove zone rosse qualora la curva dei contagi da coronavirus dovesse salire durante la famosa Fase 2.
Il Governo deve decidere se inserire un automatismo in grado da vincolare le Regioni a far scattare la quarantena e per questo si sta valutando il meccanismo suggerito anche dalla task force di Colao: pubblicazione quotidiana da parte delle Regione dell’indice dei contagi e capienza degli ospedali sul territorio e la disponibilità di dispositivi di protezione individuale.
Quello che si sa finora è che dal 4 maggio tornano le passeggiate e le uscite senza motivazioni speciali, le cene con amici e familiari a patto però di non fare feste e assembramenti. Dal 18 maggio anche la riapertura dei musei se in grado di rispettare il nuovo protocollo di sicurezza. Ecco alcune cose che si potranno fare dal 4 maggio e come:
Cene tra amici sì ma feste no: dal 4 maggio si potrà tornare a fare visita ai parenti e agli amici. Si potrà cenare con gli amici e con familiari ma no alle grandi tavolate perché l’attenzione rimane comunque massima e un improvviso focolaio è sempre dietro l’angolo.
Mascherina e distanziamento sociale: distanza sia all’aperto (in strada e nei parchi pubblici che negli spazi al chiuso come supermercati, uffici, bar, ristoranti ecc. Pertanto mascherina e distanziamento sociale continueranno ad essere punti fermi della nostra quotidianità.
Non si potrà uscire in strada e, come detto, sarà vietato fare feste in casa e grandi cene ma si potrà uscire anche senza “comprovati motivi” per andare a trovare un parente o a fare una passeggiata purché al massimo in due con figli.
Fase 2 dal 4 maggio: calendario riaperture piano Colao
L’idea che c’è alla base del “Piano Colao” è quella di riaprire l’Italia “per gradi successivi”, accompagnando il Paese verso quella che sarà la fase più difficile, quella della convivenza con il virus.
Vediamo quindi in cosa consiste la Fase 2 coronavirus che inizia dal 4 maggio secondo il piano di Colao e cosa prevede per l’unlockdown Italia questo il documento che contiene le linee guida che entro la fine della settimana, si pensa sabato, il Governo comunicherà.
Aperture 27 aprile 2020
Lunedì 27 aprile potrebbero riaprire in anticipo alcuni settori con un rischio più basso di contagio secondo le tabelle Inail ma solo per le aziende già in possesso dei protocolli di sicurezza:
automotive;
moda;
componentistica.
Le deroghe saranno decise dai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico anche se l’orientamento del governo sarebbe di non consentire eccezioni.
Aperture 4 maggio 2020:
Dal 4 maggio riaprono:
settore manifatturiero e tessile,
costruzioni
commercio all’ingrosso.
A partire dal 4 maggio riprenderanno a pieno le loro attività anche i laboratori e le altre attività di ricerca.
I settori che riaprono hanno l’obbligo di rispettare le nuove misure di sicurezza (turni scaglionati per entrata e uscita, postazioni di lavoro distanziate, misurazione della temperatura all’ingresso).
Saranno consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune e non servirà più l’autocertificazione coronavirus e saranno consentiti spostamenti tra Comuni della stessa Regione. Vietati invece gli spostamenti tra Regioni.
Limitato numero di passeggeri su bus, metro, treni, aerei con l’utilizzo alternato dei posti, possibile la misurazione della temperatura nelle stazioni e, per evitare ore di punta, tariffe differenziate nelle diverse fasce. Sui mezzi di trasporto pubblico (come in tutti i luoghi chiusi) si userà la mascherina come nei luoghi di lavoro. Si potrà tornare anche a giocare a lotto e ad altri giochi.
Aperture 11 maggio o 18 maggio: negozi al dettaglio
Possibile la riapertura per:
il commercio al dettaglio con garanzie di protezioni individuali e obbligo di distanziamento tra clienti. Per alcuni esercizi (come abbigliamento e calzature) ci sarà l’obbligo di sanficazione dei prodotti.
forse a giugno parrucchieri e centri estetici dovrebbero avere il via libera alla ripresa dell’attività: dovrà essere rispettato il rapporto di uno a uno (un operatore e un cliente) e tutti gli strumenti andranno sterilizzati
Aperture 18 maggio: bar e ristoranti
Per poter riaprire bar e ristoranti bisognerà aspettare che i locali siano «messi in sicurezza».
Nella prima fase sarà necessario previlegiare il «cibo da asporto», poi si consentirà la riapertura con mascherine e guanti per il personale e il distanziamento sia all’interno che all’esterno mentre per locali con metrature più grandi, si potranno installare dei divisori tra i tavoli. Distanziamento per i tavoli di almeno due metri.
Date da definire
Cinema, teatro, discoteche, concerti sono «attività di aggregazione» dove più alto è il rischio di trasmissione del virus. Per questo al momento non è possibile indicare una data di ripresa. Unica eccezione i cinema all’aperto che assicurino però posti distanziati.
Fase 3:
La riapertura totale dell’attività e il ritorno alla normalità – dovrebbe arrivare entro l’anno.
Fase 2 mezzi pubblici e app Immuni:
Mezzi pubblici: fase due, specie nelle grandi città, sarà quello dei trasporti pubblici. L’idea quindi è di scaglionare per quanto più possibile gli orari di ingresso e di uscita dai luoghi di lavoro e poi a settembre eventualmente quelli delle scuole, università e negozi. In vista quindi di queste nuove regolamentazioni sugli orari e trasporti, sarà utile incentivare la mobilità sharing, specie su due ruote, e in generale l’uso della bicicletta.
Secondo la bozza del decreto Trasporti pubblici Fase 2 tra le varie misure c’è:
1) possibilità di utilizzare il diverso prezzo dei biglietti per evitare ogni tipo di assembramento.
2) per tutti i passeggeri l’obbligo di tenere guanti e mascherina per tutta la durata del volo aereo; nel caso dei treni e bus, invece, la possibilità di eliminare il controllo dei biglietti e la vendita a bordo.
3) Distanziamento, percorsi separati per ingresso e uscita dai mezzi pubblici e anche dalle stazioni, con la creazione di percorsi ‘a senso unico’, dispenser con igienizzanti, ma anche l’eliminazione il più possibile dei biglietti cartacei sostituiti da quelli elettronici.
4) La misurazione della temperatura con il termoscanner sia per i passeggeri in partenza sia in arrivo – con l’ipotesi di farlo al terminal partenze e alla discesa del velivolo- obbligo del rispetto del distanziamento anche sull’aereo.
App Immuni:
Il documento sottolinea il ruolo della app Immuni per tracciare i contatti dei positivi ed arginare il rischio di una seconda ondata. Secondo la task forse l’app è uno strumento importante che deve essere «utilizzato e diffuso».
Vittorio Colao nominato capo task force Fase 2 emergenza Coronavirus:
Nella conferenza stampa dello scorso 10 aprile il premier Conte ha detto di aver firmato il nuovo Dpcm 10 aprile che di fatto ha prorogato il lockdown italiano fino al 3 maggio.
Oltre alla proroga delle misure restrittive Conte ha parlato anche di altre 2 novità importanti:
1) Riapertura dal 14 aprile 2020 di alcune attività: riapre il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, potrebbero riaprire le librerie e i negozi di vestiti per bambini e neonati, silvicoltura, alcune attività forestali ma solo nel caso in cui potranno garantire tutte le regole di sicurezza.
2) L’istituzione di una task force Fase 2 con a capo Vittorio Colao bresciano, ex AD di Vodafone. Un “comitato” quindi che riunisca alcune delle eccellenze del Paese.
La squadra di Vittorio Colao Fase 2 emergenza Coronavirus
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di ieri 10 aprile ha annunciato che per la “fase 2” dell’emergenza legata al coronavirus, si avvarrà di un Comitato di esperti in materia economica e sociale. Il Comitato avrà il compito di elaborare e proporre misure necessarie a fronteggiare l’emergenza e per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive.
Il Comitato opererà in coordinamento con il Comitato tecnico scientifico. Presidente del Comitato è il Dott. Vittorio Colao, ecco chi fa parte del comitato:
Elisabetta CAMUSSI, professoressa di Psicologia sociale, Università degli Studi di Milano “Bicocca”.
Roberto CINGOLANI, responsabile Innovazione tecnologica di Leonardo, già Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
Riccardo CRISTADORO, Consigliere economico del Presidente del Consiglio – Senior Director del Dipartimento economia e statistica, Banca d’Italia.
Giuseppe FALCO, Amministratore Delegato per il Sistema Italia-Grecia-Turchia e Senior Partner & Managing Director di The Boston Consulting Group (BCG).
Franco FOCARETA, Ricercatore di Diritto del lavoro, Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”.
Enrico GIOVANNINI, Professore di Statistica economica, Università di Roma “Tor Vergata”.
Giovanni GORNO TEMPINI, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti.
Giampiero GRIFFO, Coordinatore del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
Filomena MAGGINO, Consigliera del Presidente del Consiglio per il benessere equo e sostenibile e la statistica – Professoressa di Statistica sociale, Università di Roma “La Sapienza”.
Mariana MAZZUCATO, Consigliera economica del Presidente del Consiglio – Director and Founder, Institute for Innovation and Public Purpose, University College London.
Enrico MORETTI, Professor of Economics at the University of California, Berkeley.
Riccardo RANALLI, Dottore commercialista e revisore contabile.
Marino REGINI, Professore emerito di Sociologia economica, Università Statale di Milano.
Raffaella SADUN, Professor of Business Administration, Harvard Business School.
Stefano SIMONTACCHI, Avvocato, Presidente Fondazione Buzzi.
Fabrizio STARACE, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena – Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP).
Domenico ARCURI, Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.
Angelo BORRELLI, Capo Dipartimento Protezione Civile.
Vittorio Colao: chi è il capo della task force Fase 2 emergenza
Vittorio Colao è il capo della task force Fase 2 emergenza Coronavirus che aiuterà il Governo Conte a gestire la seconda fase dell’emergenza Coronavirus, quella di riapertura, dell’Italia.
Colao guiderà quindi una squadra di economisti, giuristi e scienziati con compiti larghissimi e con deleghe ministeriali.
La task forse avrà un mandato preciso: ricostruire il Paese.
Chi è Vittorio Colao, capo della task force Fase 2 emergenza
Vittorio Colao, 58 anni sposato con Silvia Cassinis dalla quale ha avuto 3 figli, ex AD di Vodafone è l’uomo scelto da Conte per presiedere la task force che farà rapporto direttamente alla Presidenza del Consiglio per la ricostruzione economica del paese dopo la pandemia da coronavirus.
Vittorio Colao è nato a Brescia il 3 ottobre del 1961, uno dei territori più colpiti da Covid-19 in Italia, si è laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, ha ottenuto un MBA all’Università di Harvard.
Dopo aver lavorato alla Morgan Stanley a Londra è tornato a Milano dove ha lavorato alla Mckinsey & Company.
Nel 1996 è diventato AD Omnitel Pronto Italia e dal 2001 è stato CEO regionale di Vodafone per l’Europa meridionale.
L’anno successivo è diventato membro del cda.
Nel 2004 lascia la Vodafone.
Fino al 2006 è stato amministratore delegato di Rcs MediaGroup.
Nel 2006 Colao rientra in Vodafone come vice amministratore delegato a capo della divisione Europa. Nel 2008 la nomina ad amministratore delegato.
Dal 2008 al 2018 è stato l’Ad Vodafone.
Nel 2020 Vittorio Colao è il capo della task force per la gestione della Fase 2 emergenza Coronavirus.
https://www.theitaliantimes.it/politica ... li_250420/
Vittorio Colao capo della task force Fase 2 Coronavirus chiamato dal Governo, ha illustrato a Conte il famoso memorandum sulla riapertura dell’Italia che come si sa sarà graduale e per fasce di settore.
Il memorandum Fase 2 sono linee guida nazionali messe a punto da Coloa e la sua squadra sentito il parere del comitato scientifico.
In base a quanto si è appreso, il documento è stato ultimato la scorsa sera in una riunione plenaria della commissione e poi è stato illustrato a Conte dando il via agli incontri del caso per tutta la giornata. Al centro del “piano Colao” le modalità di riavvio delle attività produttive e il sistema dei trasporti, che partirà dal 4 maggio.
A breve quindi un nuovo Dpcm fase 2 emergenza Coronavirus che indicherà ufficialmente cosa riapre, come e da quando.
Nell’incontro di ieri sera tenuto in tarda serata tra Conte e i capi delegazione è stato messo sul tavolo il piano per il “lockdown di ritorno”, ossia la possibilità di prevedere nuove zone rosse qualora la curva dei contagi da coronavirus dovesse salire durante la famosa Fase 2.
Il Governo deve decidere se inserire un automatismo in grado da vincolare le Regioni a far scattare la quarantena e per questo si sta valutando il meccanismo suggerito anche dalla task force di Colao: pubblicazione quotidiana da parte delle Regione dell’indice dei contagi e capienza degli ospedali sul territorio e la disponibilità di dispositivi di protezione individuale.
Quello che si sa finora è che dal 4 maggio tornano le passeggiate e le uscite senza motivazioni speciali, le cene con amici e familiari a patto però di non fare feste e assembramenti. Dal 18 maggio anche la riapertura dei musei se in grado di rispettare il nuovo protocollo di sicurezza. Ecco alcune cose che si potranno fare dal 4 maggio e come:
Cene tra amici sì ma feste no: dal 4 maggio si potrà tornare a fare visita ai parenti e agli amici. Si potrà cenare con gli amici e con familiari ma no alle grandi tavolate perché l’attenzione rimane comunque massima e un improvviso focolaio è sempre dietro l’angolo.
Mascherina e distanziamento sociale: distanza sia all’aperto (in strada e nei parchi pubblici che negli spazi al chiuso come supermercati, uffici, bar, ristoranti ecc. Pertanto mascherina e distanziamento sociale continueranno ad essere punti fermi della nostra quotidianità.
Non si potrà uscire in strada e, come detto, sarà vietato fare feste in casa e grandi cene ma si potrà uscire anche senza “comprovati motivi” per andare a trovare un parente o a fare una passeggiata purché al massimo in due con figli.
Fase 2 dal 4 maggio: calendario riaperture piano Colao
L’idea che c’è alla base del “Piano Colao” è quella di riaprire l’Italia “per gradi successivi”, accompagnando il Paese verso quella che sarà la fase più difficile, quella della convivenza con il virus.
Vediamo quindi in cosa consiste la Fase 2 coronavirus che inizia dal 4 maggio secondo il piano di Colao e cosa prevede per l’unlockdown Italia questo il documento che contiene le linee guida che entro la fine della settimana, si pensa sabato, il Governo comunicherà.
Aperture 27 aprile 2020
Lunedì 27 aprile potrebbero riaprire in anticipo alcuni settori con un rischio più basso di contagio secondo le tabelle Inail ma solo per le aziende già in possesso dei protocolli di sicurezza:
automotive;
moda;
componentistica.
Le deroghe saranno decise dai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico anche se l’orientamento del governo sarebbe di non consentire eccezioni.
Aperture 4 maggio 2020:
Dal 4 maggio riaprono:
settore manifatturiero e tessile,
costruzioni
commercio all’ingrosso.
A partire dal 4 maggio riprenderanno a pieno le loro attività anche i laboratori e le altre attività di ricerca.
I settori che riaprono hanno l’obbligo di rispettare le nuove misure di sicurezza (turni scaglionati per entrata e uscita, postazioni di lavoro distanziate, misurazione della temperatura all’ingresso).
Saranno consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune e non servirà più l’autocertificazione coronavirus e saranno consentiti spostamenti tra Comuni della stessa Regione. Vietati invece gli spostamenti tra Regioni.
Limitato numero di passeggeri su bus, metro, treni, aerei con l’utilizzo alternato dei posti, possibile la misurazione della temperatura nelle stazioni e, per evitare ore di punta, tariffe differenziate nelle diverse fasce. Sui mezzi di trasporto pubblico (come in tutti i luoghi chiusi) si userà la mascherina come nei luoghi di lavoro. Si potrà tornare anche a giocare a lotto e ad altri giochi.
Aperture 11 maggio o 18 maggio: negozi al dettaglio
Possibile la riapertura per:
il commercio al dettaglio con garanzie di protezioni individuali e obbligo di distanziamento tra clienti. Per alcuni esercizi (come abbigliamento e calzature) ci sarà l’obbligo di sanficazione dei prodotti.
forse a giugno parrucchieri e centri estetici dovrebbero avere il via libera alla ripresa dell’attività: dovrà essere rispettato il rapporto di uno a uno (un operatore e un cliente) e tutti gli strumenti andranno sterilizzati
Aperture 18 maggio: bar e ristoranti
Per poter riaprire bar e ristoranti bisognerà aspettare che i locali siano «messi in sicurezza».
Nella prima fase sarà necessario previlegiare il «cibo da asporto», poi si consentirà la riapertura con mascherine e guanti per il personale e il distanziamento sia all’interno che all’esterno mentre per locali con metrature più grandi, si potranno installare dei divisori tra i tavoli. Distanziamento per i tavoli di almeno due metri.
Date da definire
Cinema, teatro, discoteche, concerti sono «attività di aggregazione» dove più alto è il rischio di trasmissione del virus. Per questo al momento non è possibile indicare una data di ripresa. Unica eccezione i cinema all’aperto che assicurino però posti distanziati.
Fase 3:
La riapertura totale dell’attività e il ritorno alla normalità – dovrebbe arrivare entro l’anno.
Fase 2 mezzi pubblici e app Immuni:
Mezzi pubblici: fase due, specie nelle grandi città, sarà quello dei trasporti pubblici. L’idea quindi è di scaglionare per quanto più possibile gli orari di ingresso e di uscita dai luoghi di lavoro e poi a settembre eventualmente quelli delle scuole, università e negozi. In vista quindi di queste nuove regolamentazioni sugli orari e trasporti, sarà utile incentivare la mobilità sharing, specie su due ruote, e in generale l’uso della bicicletta.
Secondo la bozza del decreto Trasporti pubblici Fase 2 tra le varie misure c’è:
1) possibilità di utilizzare il diverso prezzo dei biglietti per evitare ogni tipo di assembramento.
2) per tutti i passeggeri l’obbligo di tenere guanti e mascherina per tutta la durata del volo aereo; nel caso dei treni e bus, invece, la possibilità di eliminare il controllo dei biglietti e la vendita a bordo.
3) Distanziamento, percorsi separati per ingresso e uscita dai mezzi pubblici e anche dalle stazioni, con la creazione di percorsi ‘a senso unico’, dispenser con igienizzanti, ma anche l’eliminazione il più possibile dei biglietti cartacei sostituiti da quelli elettronici.
4) La misurazione della temperatura con il termoscanner sia per i passeggeri in partenza sia in arrivo – con l’ipotesi di farlo al terminal partenze e alla discesa del velivolo- obbligo del rispetto del distanziamento anche sull’aereo.
App Immuni:
Il documento sottolinea il ruolo della app Immuni per tracciare i contatti dei positivi ed arginare il rischio di una seconda ondata. Secondo la task forse l’app è uno strumento importante che deve essere «utilizzato e diffuso».
Vittorio Colao nominato capo task force Fase 2 emergenza Coronavirus:
Nella conferenza stampa dello scorso 10 aprile il premier Conte ha detto di aver firmato il nuovo Dpcm 10 aprile che di fatto ha prorogato il lockdown italiano fino al 3 maggio.
Oltre alla proroga delle misure restrittive Conte ha parlato anche di altre 2 novità importanti:
1) Riapertura dal 14 aprile 2020 di alcune attività: riapre il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, potrebbero riaprire le librerie e i negozi di vestiti per bambini e neonati, silvicoltura, alcune attività forestali ma solo nel caso in cui potranno garantire tutte le regole di sicurezza.
2) L’istituzione di una task force Fase 2 con a capo Vittorio Colao bresciano, ex AD di Vodafone. Un “comitato” quindi che riunisca alcune delle eccellenze del Paese.
La squadra di Vittorio Colao Fase 2 emergenza Coronavirus
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di ieri 10 aprile ha annunciato che per la “fase 2” dell’emergenza legata al coronavirus, si avvarrà di un Comitato di esperti in materia economica e sociale. Il Comitato avrà il compito di elaborare e proporre misure necessarie a fronteggiare l’emergenza e per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive.
Il Comitato opererà in coordinamento con il Comitato tecnico scientifico. Presidente del Comitato è il Dott. Vittorio Colao, ecco chi fa parte del comitato:
Elisabetta CAMUSSI, professoressa di Psicologia sociale, Università degli Studi di Milano “Bicocca”.
Roberto CINGOLANI, responsabile Innovazione tecnologica di Leonardo, già Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
Riccardo CRISTADORO, Consigliere economico del Presidente del Consiglio – Senior Director del Dipartimento economia e statistica, Banca d’Italia.
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Filomena MAGGINO, Consigliera del Presidente del Consiglio per il benessere equo e sostenibile e la statistica – Professoressa di Statistica sociale, Università di Roma “La Sapienza”.
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Fabrizio STARACE, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena – Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP).
Domenico ARCURI, Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.
Angelo BORRELLI, Capo Dipartimento Protezione Civile.
Vittorio Colao: chi è il capo della task force Fase 2 emergenza
Vittorio Colao è il capo della task force Fase 2 emergenza Coronavirus che aiuterà il Governo Conte a gestire la seconda fase dell’emergenza Coronavirus, quella di riapertura, dell’Italia.
Colao guiderà quindi una squadra di economisti, giuristi e scienziati con compiti larghissimi e con deleghe ministeriali.
La task forse avrà un mandato preciso: ricostruire il Paese.
Chi è Vittorio Colao, capo della task force Fase 2 emergenza
Vittorio Colao, 58 anni sposato con Silvia Cassinis dalla quale ha avuto 3 figli, ex AD di Vodafone è l’uomo scelto da Conte per presiedere la task force che farà rapporto direttamente alla Presidenza del Consiglio per la ricostruzione economica del paese dopo la pandemia da coronavirus.
Vittorio Colao è nato a Brescia il 3 ottobre del 1961, uno dei territori più colpiti da Covid-19 in Italia, si è laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, ha ottenuto un MBA all’Università di Harvard.
Dopo aver lavorato alla Morgan Stanley a Londra è tornato a Milano dove ha lavorato alla Mckinsey & Company.
Nel 1996 è diventato AD Omnitel Pronto Italia e dal 2001 è stato CEO regionale di Vodafone per l’Europa meridionale.
L’anno successivo è diventato membro del cda.
Nel 2004 lascia la Vodafone.
Fino al 2006 è stato amministratore delegato di Rcs MediaGroup.
Nel 2006 Colao rientra in Vodafone come vice amministratore delegato a capo della divisione Europa. Nel 2008 la nomina ad amministratore delegato.
Dal 2008 al 2018 è stato l’Ad Vodafone.
Nel 2020 Vittorio Colao è il capo della task force per la gestione della Fase 2 emergenza Coronavirus.
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