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Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 20/05/2018 - 07:02
In un migliaio di piazza italiane allestiti i gazebo per la consultazione sul contratto.
http://www.ansa.it/sito/notizie/politic ... 49543.html
M5S e Lega stringono sul premier, il cui nome - almeno è questo l'obiettivo - potrebbe esserci lunedì. Ai giornalisti che gli chiedono quando si rivedrà con il leader dei 5Stelle, il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, risponde: "Entro domani". L'obiettivo è quello di andare con il nome del presidente del consiglio lunedì al Quirinale. Ma, aggiunge, "devo ancora sentire Di Maio".
Salvini ha anche ribadito che il presidente del consiglio non sarà né lui né Di Maio. A suo parere, il premier con M5S deve essere "una figura che vada bene a entrambi, con una esperienza professionale incontestabile e che condivida e abbia contribuito alla stesura del programma".
Salvini sembra, comunque, ottimista. Per la formazione di un governo coi 5 Stelle, ha detto, "sono fiducioso: abbiamo già fatto un lavoro che non è mai stato fatto nella storia della Repubblica italiana, ossia definire un programma punto per punto da rispettare mese per mese, e se poi - avverte - qualcuno non rispetterà questo programma salta tutto". "Speriamo - conclude - che in Europa e in Italia nessuno ci metta i bastoni fra le ruote".
Anche Di Maio conferma che a beve ci sarà il nuovo incontro tra i due. "Inutile nasconderlo questi saranno due giorni decisivi, oggi e domani - afferma -. Sono in corso telefonate con Salvini e presto ci incontreremo per chiudere la squadra di governo e nella settimana prossima è verosimile che parta il governo del cambiamento".
Quanto al rapporto con la Lega, il leader M5S sottolinea che non si tratta di un'alleanza, ma di un contratto. "Nel contratto è ben spiegato che continueremo ad essere alternativi sul territorio, a correre gli uni contro gli altri alle amministrative, alle comunali e alle regionali e anche alle prossime politiche o alle europee. Non è una alleanza ma un contratto di governo su punti specifici - spiega a Ivrea - e c'è da lavorare per almeno 5 anni con l'obiettivo di migliorare la vita degli italiani".
"Queste sono le giornate in cui raccontiamo agli italiani quello che i nostri iscritti ieri hanno votato sulla piattaforma, il contratto di governo - ha detto ancora Di Maio -.Approvato il contratto di governo nelle prossime ore, quindi in questo fine settimana, scioglieremo anche il nodo premier; poi ci dedicheremo alla formazione della squadra di governo". "Io non faccio nessun nome - ha aggiunto a proposito del premier - ma è chiaro che debba essere una persona amica del popolo".
"Il mio presidente del Consiglio ideale? E' Luigi Di Maio....". Questa la battuta di Davide Casaleggio al gazebo allestito dal Movimento 5 Stelle ad Ivrea per illustrare il contratto di governo con la Lega. "Sono soddisfatto di quello che si sta facendo - ha aggiunto - in una situazione creata da altri partiti politici. E sono contento che gli iscritti abbiano dato il loro avallo tramite la piattaforma".
Intanto è partita in circa 1000 piazze italiane, la consultazione nei gazebo per dire sì o no all'accordo tra il Carroccio e i Cinque Stelle sul contratto di governo. La votazione è aperta a tutti e proseguirà anche domani.
Inizia invece da Ivrea, la città di Adriano Olivetti tanto cara ai pentastellati che qui organizzano la loro kermesse Sum#02, il tour di Luigi Di Maio sul contratto di governo con la Lega. Il leader del Movimento 5 Stelle, ieri ad Aosta, è arrivato a piedi al gazebo di piazza Aldo Balla per il primo appuntamento del genere nel fine settimana.
"Queste sono le giornate in cui raccontiamo agli italiani quello che i nostri iscritti ieri hanno votato sulla piattaforma, il contratto di governo. Approvato il contratto di governo nelle prossime ore, quindi in questo fine settimana, scioglieremo anche il nodo premier; poi ci dedicheremo alla formazione della squadra di governo", dice Di Maio, al suo arrivo al gazebo allestito ad Ivrea per illustrare il contratto di governo con la Lega. "Io non faccio nessun nome - ha aggiunto a proposito del premier - ma è chiaro che debba essere una persona amica del popolo".
Quindi, se non sarà Giuseppe Conte, come da commento precedente, sarà un professionista, non politico, scelto tra i precedenti candidati ministri del teorico governo monocolore M5S, presentato prima delle elezioni, e che ha partecipato alla stesura del CONTRATTO di Governo Lega-M5S.
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 21/05/2018 - 05:34
http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... P2-S1.8-T1
I due leader hanno avuto un lungo incontro a Roma per discutere l'organigramma del nuovo esecutivo. Il numero uno della Lega: per palazzo Chigi scelto "un nome equilibrato che soddisfa noi e loro". Replica all'intervento del ministro francese dell'Economia: "Inaccettabile invasione di campo"
Lungo colloquio questa mattina tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Secondo quanto riferisce l'Agi, il capo politico M5s e il leader della Lega hanno avuto un lungo faccia a faccia conclusosi verso le 13. Al centro dell'incontro il nodo della scelta del futuro premier e sulla squadra di governo. Nel corso della giornata i due leader hanno avuto anche una serie di contatti telefonici. Il colloquio si è svolto in un luogo che viene definito "privato", lontano da giornalisti e telecamere.
"Stamattina abbiamo chiuso su nome del premier e squadra di governo e speriamo che nessuno metta veti su una scelta che rappresenta la volontà della maggioranza degli italiani", ha detto Salvini successivamente in una conferenza stampa tenuta a Fiumicino. Si tratta, ha aggiunto riferendosi al prossimo presidente del Consiglio, di un "nome equilibrato che soddisfa noi e loro, ora aspettiamo un segnale dal Quirinale".
La convocazione al Colle dei gruppi di Lega e Movimento Cinque stelle, secondo quanto si apprende, potrebbe essere fissata a domani pomeriggio.
Il leader della Lega ha chiarito quindi che a palazzo Chigi non andranno né lui né Di Maio, che potrebbero però assumere un incarico ministeriale. "Siamo disponibili a metterci la faccia", ha spiegato. "E' possibile - ha proseguito - che nel governo ci siano persone che mai nella loro vita hanno votato Lega o M5s". In realtà, stando ad alcune indiscrezioni, i nomi della squadra di governop non sarebbe ancora stata completata. Anche perché in ambienti politici non si esclude che dal Colle possano essere state fatte delle osservazioni su alcuni nomi presenti nelle liste circolate in queste ore. Insomma, se sul premier sembra esserci una schiarita, sui nomi dei ministri ci sarebbero, al momento, alcune difficoltà.
Il faccia a faccia tra i due leader era stato annunciato ieri dallo stesso Salvini. "Entro domani vedo Di Maio - aveva detto il numero uno leghista - L'obiettivo è quello di andare lunedì al Quirinale con il nome del premier". "Le idee le abbiamo - aveva sottolineato - ma per rispetto diremo il nome del candidato prima al presidente Mattarella".
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 21/05/2018 - 19:06
M5s e Lega da Mattarella. Di Maio: "Conte premier di governo politico". Salvini: "Interesse italiani al centro"
http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... P1-S1.8-T1
Qualche commentatore dice che non sia adatto a rappresentare l'Italia all'estero, nei vari summit europei ed internazionali; ma personalmente non credo che Salvini o Di Maio lo fossero di più. Forse avrebbero fatto più danni che altro.
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 22/05/2018 - 06:53
Mattarella verso l’incarico a Conte ma prende una pausa di riflessione
https://rep.repubblica.it/pwa/generale/ ... P1-S1.8-T2
Il Colle avrebbe preferito un premier politico e con "pieni poteri" rispetto ai due amministratori delegati della maggioranza. Ora restano alcuni nodi da sciogliere. E il capo dello Stato ha scelto di consultare Casellati e Fico
ROMA. E adesso, una nuova pausa di riflessione. Molto breve. E soprattutto sembra l'ultima, di una crisi di governo lunga ormai quasi 80 giorni. Poi, forse già nella giornata di domani o dopodomani, dopo aver sentito i presidenti delle Camere Fico e Casellati, Mattarella potrebbe convocare al Quirinale il premier incaricato, il professor Giuseppe Conte. Il capo dello Stato prende atto della richiesta di Di Maio e Salvini, ma mette sul tavolo alcune avvertenze e ci sono...
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 22/05/2018 - 07:29
IL QUIRINALE
Mattarella avverte: attenti ai mercati
E ricorda i poteri del premier
Oggi il capo dello Stato riceverà i presidenti delle Camere, Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico
di Marzio Breda
https://www.corriere.it/politica/18_mag ... 6df9.shtml
Si era imposto di fare l’ultimo giro di consultazioni a borsa chiusa. La cautela non è però bastata a placare il nervosismo dei mercati e i timori dell’Europa. Così, quando le delegazioni di 5 Stelle e Lega sono entrate una dopo l’altra nel suo studio, ieri, era scontato che questi temi dominassero i colloqui. Con Sergio Mattarella che esprimeva «grande preoccupazione per i diversi segnali d’allarme sui conti pubblici e sui risparmi dei cittadini». E con i suoi interlocutori che insistevano a mostrarsi rassicuranti, lanciandosi in sfoghi sul registro di quello pronunciato da Luigi Di Maio nel botta e risposta con i cronisti: «Facciano almeno partire il nostro governo, prima di giudicarci».
Oggi
La partenza scatterà, ma non oggi. A questo punto, infatti, il capo dello Stato ha bisogno di una pausa di riflessione. Ed è bene che riflettano, e un po’ si calmino, pure i soci della futura maggioranza. Dunque, per le 11 di stamane, c’è da aspettarsi solo la convocazione al Quirinale dei presidenti delle Camere, Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, che saranno sentiti platonicamente, per un atto di riguardo, visto che avevano svolto un doppio mandato esplorativo. Per sapere invece chi sarà la persona che riceverà l’incarico di guidare il governo bisognerà aspettare domani o forse anche giovedì. Tutti gli indizi, comunque, portano ancora al professor Giuseppe Conte, indicato sia dai 5 Stelle che dalla Lega.
Il secondo tema
E proprio qui si entra nel secondo tema toccato dal capo dello Stato nei suoi brevi colloqui di ieri: il ruolo del premier, che non potrà essere quello di un fantoccio, di un certificatore di decisioni altrui e, insomma, di un mero «esecutore», com’era stato rozzamente vagheggiato da qualcuno nei giorni scorsi. Badate — ha spiegato asciutto Mattarella — che il mio interlocutore d’ora in poi sarà lui. Del resto — ha aggiunto — lo prevede la Costituzione: «L’articolo 95, infatti, attribuisce un’importanza cruciale al presidente del Consiglio. Il quale dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Non solo: mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri».
Il memorandum
Un memorandum che i rappresentanti dei due partiti hanno ascoltato in silenzio, esprimendo un comune consenso che alle orecchie del presidente dev’esser comunque suonato tardivo. Non a caso, nella loro lunghissima trattativa, entrambi i partiti hanno continuato a far esplodere petardi e fuochi d’artificio su un paio di versanti assai delicati: 1) giocando al rialzo su certe parole d’ordine usate nella campagna elettorale, quelle che toccano la sfera dell’economia, il che ha provocato gli scossoni dei mercati; 2) dando per scontato che l’ansia del «cambiamento» consentisse loro di invertire prassi istituzionalmente consolidate su precise logiche di funzionalità democratica. Non è casuale, ad esempio, che — con il decisivo concorso del Quirinale — prima si trovi il premier, poi si formi la squadra di governo e infine si tracci un programma su cui chiedere la fiducia del Parlamento. Rovesciare quest’ordine, come si è fatto stavolta, rischia di svuotare le prerogative più penetranti del presidente della Repubblica. Ecco perché la frenata di ieri non sembra una mossa per stoppare il governo, quanto semmai per rimettere i rapporti istituzionali nella carreggiata della correttezza.
*******
E un secondo articolo, sempre sul "Corriere della Sera":
Da Savona a Castelli, tutti gli ostacoli
E spunta anche Moavero Milanesi
L’ultima trattativa. Per gli Affari europei il nome dell’ex ministro di Monti e Letta
di Emanuele Buzzi e Marco Cremonesi
ROMA Equilibri non ancora stabili e uno schema, quello dei papabili ministri, in divenire. Con qualche sorpresa nel totonomi, come l’ingresso di Enzo Moavero Milanesi, ministro dei governi Monti e Letta. Lega e Cinque Stelle lavorano agli ultimi ritocchi alla squadra di governo per offrire da una parte la «carica rivoluzionaria» che i loro elettori si attendono, dall’altra per tranquillizzare mercati e opinione pubblica meno militante.
L’ipotesi Rossi
Tra gli stellati rimangono elevate le preoccupazioni che qualche personalità possa risultare sgradita al Colle. E proprio quest’ultimo punto agita le acque. «Lasciateci lavorare, presto saprete i nomi», tagliano corto ai piani alti del partito. Ma tra le caselle che scottano resta sempre in primo piano quella dell’Economia. «Dei ministri se ne occupa il presidente del Consiglio che sarà incaricato», glissa Luigi Di Maio. Il nome di Paolo Savona rimane sul tavolo, in cima alla lista. Però si studia anche un piano b e nel toto-nomi spunta anche il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi. Del resto, i timori riguardano anche altri ministeri. La composizione della squadra, anche per questo, è in evoluzione. Per la Difesa si delinea la pista che porta a Elisabetta Trenta, nella squadra M5S presentata già prima delle elezioni. Ma la novità forse più significativa è il nome di Enzo Moavero Milanesi, grande esperto di rapporti con l’Unione europea e gradito al Quirinale. Un nome per molti versi di garanzia.
Il nodo del Lavoro
Ma il domino interno è in movimento. Resta aperta la questione vicepremier. «Salvini e Di Maio assumeranno quel ruolo», dicono convinti i vertici Cinque Stelle. Ma la Lega nicchia, il segretario non è ancora del tutto convinto. E per il capo politico M5S c’è anche il nodo del super-ministero (Lavoro e Sviluppo Economico): per l’accorpamento, tuttavia, serve un decreto del Consiglio dei ministri dm e la pattuglia di Salvini continua a rivendicare il Lavoro. «Ne discuteranno nelle prossime ore», dicono i pentastellati. Anche se qualcuno riflette sul fatto che spetterebbe così ai leghisti il delicato tema dell’abolizione della riforma Fornero. Sul tavolo c’è anche la collocazione di Laura Castelli alle Infrastrutture: il timore è che possa risultare, per via dei suoi trascorsi No Tav, discutibile per quel dicastero. Da questo punto di vista, torna alla ribalta un altro nome targato Lega, quello di Giuseppe Bonomi, già presidente di Alitalia e di Sea e oggi amministratore delegato di Arexpo. Per la deputata a Cinque Stelle rimane in piedi una seconda strada che porta alla Pubblica Amministrazione. Mentre Danilo Toninelli potrebbe invece occuparsi di Riforme Istituzionali.
I leghisti
Anche tra i leghisti la lista dei possibili ministri è stata in qualche modo ritoccata nelle ultime 24 ore. Nicola Molteni, per esempio, è dato all’Agricoltura. Giancarlo Giorgetti sarà probabilmente sottosegretario alla presidenza del Consiglio, mentre Giulia Bongiorno potrebbe essere la nuova Guardasigilli. L’ex avvocato di Andreotti era anche assai citata per il ministero ai Rapporti con il Parlamento, che invece potrebbero essere affidati a Roberto Calderoli. Confermati i nomi del capogruppo al Senato Gian Marco Centinaio al Turismo e quello dell’ex assessore lombardo Simona Bordonali alla Famiglia e alle Disabilità.
Le critiche di Lannutti
Intanto, il governo pentaleghista in gestazione viene bersagliato, dopo le critiche di Paola Nugnes, anche dalle cannonate del senatore stellato Elio lannutti. «Governo M5S-Lega: cambiamento o restaurazione? — si domanda su Facebook Lannutti — Leggo nomi estranei a principi e valori, cariatidi, lestofanti del potere marcio e corrotto, legati a cricche, combriccole, faccendieri, logge coperte, grembiulini, pseudo Autorità e manutengoli del potere che ho combattuto per oltre 30 anni. Spero di sbagliarmi, ma se così fosse, sarebbe una tragedia ed il tradimento di un sogno».
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 22/05/2018 - 18:12
Governo, rispunta Di Maio premier
E all’Economia andrebbe Giorgetti
All'incontro in una mensa tra i leader di M5S e Lega non era presente Giuseppe Conte, al centro delle polemiche per il curriculum con troppe voci «sospette»
di Alessandro Sala
https://www.corriere.it/politica/18_mag ... 9db5.shtml
Il Movimento 5 Stelle prende le difese di Giuseppe Conte, nella giornata in cui il curriculum del professore di Firenze è passato al microscopio dai media per una serie di voci poco chiare che hanno avuto anche un’eco internazionale. Ma contemporaneamente rilancia, seppure non ufficialmente, l’ipotesi di una sostituzione in corsa del candidato alla presidenza del Consiglio. E in questo contesto sono in rialzo le quotazioni dello stesso Luigi Di Maio, un leader di maggioranza, che andrebbe incontro alle aspettative del presidente Mattarella, che non ha mai fatto mistero di non gradire l’ipotesi di un governo politico ma guidato da un tecnico nel ruolo di mero «esecutore» (copyright Di Maio). E che avrebbe come possibile compensazione la designazione di Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Matteo Salvini, al ministero dell’Economia. Soluzione, questa, che permetterebbe di lasciare alle spalle le polemiche per l’ipotetica nomina al Mef di Paolo Savona, giudicato dal Quirinale troppo anti-euro e, di conseguenza, non sufficientemente di garanzia per la Ue e per i partner internazionali.
L’incontro in mensa
Di Maio e Salvini si sono incontrati nel pomeriggio lontano da Montecitorio («in una mensa di Roma» precisano) e non è chiaro cosa abbiano concordato. Quello che è certo, però, è che la giornata delle consultazioni istituzionali - in mattinata al Colle sono stati ricevuti i presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati - è stata in realtà caratterizzata dalle polemiche sulla biografia pubblica di Giuseppe Conte, che presenterebbe più di un punto oscuro. Il rilancio sui siti internazionali delle notizie sul curriculum fin troppo dettagliato del candidato premier indicato dai pentastellati ha creato non poco imbarazzo, soprattutto tra i leghisti, e al di là della difesa d’ufficio arrivata dallo staff della comunicazione dei 5 Stelle, appare evidente che si stia valutando un piano B. Se già Mattarella aveva dei dubbi su una guida non politica, insomma, gli ultimi sviluppi - su cui pesano anche le polemiche per il ruolo avuto da Conte nella difesa di una famiglia che aveva aderito al controverso metodo Stamina - potrebbero indurre i due partiti azionisti del nascente governo potrebbero anche cambiare in corsa i loro propositi. Lo stesso capo dello Stato, secondo i rumors che trapelano dal Colle, starebbe comunque vagliando la figura di Conte anche alla luce degli ultimi sviluppi. L’ufficio stampa della Lega parla di «clima sereno e costruttivo» e sottolinea che «si va avanti» e che al centro della discussione ci sono «gli ultimi dettagli» in attesa «della convocazione del presidente Mattarella».
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 23/05/2018 - 14:15
Ha dovuto cedere all'alternativa, o lui, o elezioni anticipate.
Salvini e Di Maio hanno raggiunto con Conte un delicato punto di equilibrio, e che non esisteva un piano B. Sarebbe stata naturale una loro staffetta; ma non si fidano tra di loro, e probabilmente il loro vero obiettivo è di ritornare ad elezioni anticipate a Giugno, in contemporanea con le elezioni Europea, partendo da una posizione privilegiata di governo, in alternativa a un governo di tecnici del presidente Mattarella.
Lega e M5S, come loro stesso ripetono da sempre, sono forze politiche alternative, e questa coabitazione è dettata da puri interessi politici per consolidare il loro consenso populista.
Speriamo che nel frattempo, i cittadini se ne rendano conto, e che non diano a Giugno, nuovamente a loro, la maggioranza.
E questo soprattutto nell'interesse degli imprenditori di giochi e scommesse.
Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda Mistakes » 27/05/2018 - 20:38
secondo voi mi pagano ?
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda BENJI PRICE » 27/05/2018 - 21:40
Mistakes ha scritto:io come scritto tempo fa qua (ma non lo trovo)avevo puntato sul colpo di stato a 50,00
secondo voi mi pagano ?
Se il book dove hai puntato ha studiato nella stessa scuola di Giggino o' steward ti pagano, sennò la vedo difficile.
solofognini ha scritto:Fogna oggi in palla ragazzi...
Melzer - Fognini 62 63
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 28/05/2018 - 11:25
28/05/2018 09:11
https://www.agimeg.it/tgcom/scontro-mat ... tato-a-700
E’ uno scontro istituzionale senza precedenti quello che sta vivendo l’Italia in queste ore, dopo la rinuncia del Premier incaricato, Giuseppe Conte, a seguito del veto del Presidente Mattarella sul nome del ministro dell’Economia Savona proposto da Lega e M5S. Il presidente della Repubblica ha convocato d’urgenza al Quirinale Carlo Cottarelli, l’ex commissario alla spesa pubblica durante il governo Letta, per uscire dall’impasse politica. Spetterà a lui chiedere a deputati e senatori se vogliono portare il Paese al voto senza aver fatto partire un Governo. Già nelle scorse settimane, prima che venisse scelto Conte come Premier, i bookmaker avevano inserito nella lista dei papabili al ruolo di Presidente del Consiglio Carlo Cottarelli, a 7,00, ma lungimiranti avevano ipotizzato un periodo non facile per la formazione del Governo, tanto che il ritorno alle urne entro fine anno era offerto al doppio della posta giocata. L’obiettivo primario del Colle in questo momento è creare un Governo tecnico per poter approvare quanto meno la Legge di Stabilità e magari anche una nuova legge elettorale, in modo da tornare alle urne all’inizio del nuovo anno. Un’ipotesi quest’ultima offerta a 4,00: ad oggi Lega e 5Stelle dispongono dei numeri per bloccare una simile operazione, anche per non perdere il vantaggio acquisito dopo le elezioni dello scorso 4 marzo, ed evitare che si consolidino in Parlamento equilibri capaci di far durare la legislatura senza la loro leadership. Ecco perché prende sempre più piede l’ipotesi di votazioni già a settembre, nella seconda domenica del mese, eventualità in questo momento altamente probabile, offerta in lavagna a 1,20. A quel punto, dovessero imporsi nuovamente Lega e M5S, sarebbe difficile per il Capo dello Stato bloccare nuovamente i Ministri che gli saranno sottoposti e potrebbe partire la 18esima legislatura. Sulla sua eventuale durata, i bookmaker quotano a 5,00 il 2023 come data per le successive elezioni. lp/AGIMEG
******************
La rottura, voluta da Salvini, non è stata fatta sul fatto che sia giusto o meno uscire dall'euro; ma sul FORTE SEGNALE che Salvini voleva dare ai MERCATI di uscirne, il che stava mettendo in grave pericolo i risparmi degli italiani. Ieri a Salvini è stato chiesto se è vero che come contro-proposta c'era quella di dividere Il Ministero dell'Economia da quello delle Finanze, e lui ha cambiato discorso. E' chiaro che se avesse voluto far partire il governo, con tutti gli altri ministri approvati da Mattarella, sarebbe cambiato poco, ma il suo VERO OBIETTIVO era ROMPERE e ripresentarsi alle elezioni con un centro-destra rafforzato, che potesse fare a meno del M5S, visto che l'intero programma M5S-LEGA era irrealizzabile per il costo di 100-120 miliardi.
Come dice Mattarella, l'uscita dall'euro era stata pochissimo trattata in campagna elettorale, e proprio il M5S col suo 32% sembrava proprio averci rinunciato. Quindi di quale volere del popolo si parla? Ovviamente questo sarà il tema principale della prossima campagna elettorale.
Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda Mistakes » 29/05/2018 - 10:57
ho puntato adesso il governo tecnico a 4,00
non trovo l'opizione che non si vada al voto di ottobre,altrimenti puntavo NO
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 30/05/2018 - 08:11
http://www.lastampa.it/2018/05/30/itali ... agina.html
Il Colle pronto alla svolta contro l’incubo mercati. Ipotesi incarico a Salvini
Un esecutivo politico lo scenario preferibile. Ma resta il no a Savona. Il segretario della Lega diventa centrale per Palazzo Chigi
ROMA
Ora che lo spread ha sfondato quota 300, e sta spargendo il panico tra i risparmiatori, perfino i peggiori complottisti si rendono conto che le angustie del Presidente, e il suo «no» a Savona, avevano un loro drammatico perché. Così, quasi d’incanto, i toni bellicosi sono scomparsi, la richiesta grillina di impeachment è stata rinfoderata, Di Maio ha teso la mano al Presidente che ancora 24 ore prima, da Vespa, additava come un golpista da processare (in base alla legge costituzionale n.1 del 1953, Mattarella avrebbe rischiato addirittura il carcere a vita). Ma quel che più conta, il pericolo di precipitare nel baratro del default, peggio di 7 anni fa, ha riaperto di colpo tutti i tentativi di mettere in piedi una maggioranza politica. E il Capo dello Stato ha fermato, per la centesima volta, le lancette dell’orologio.
La fuga dal retro
Che qualcosa di nuovo e di molto imprevedibile stesse accadendo, lo si è percepito al Quirinale verso le 17,30. Tutte le telecamere erano già puntate sulla porta da cui Cottarelli sarebbe uscito per annunciare la lista dei suoi ministri. Ma il tempo passava e niente, del presidente incaricato neppure l’ombra; salvo scoprire poi che se n’era andato alla Camera quasi di soppiatto, ufficialmente per mettere a posto alcune caselle ancora ballerine del suo governo elettorale. Una scusa cui nessuno, ovviamente, ha creduto: si trattava in fondo di mettere insieme una dozzina di nomi, che difficoltà Cottarelli poteva mai incontrare? Qualcuno ipotizza dubbi sul candidato alla Giustizia. Comunque sia, non era il vero motivo dello stop.
Lo si è acclarato verso sera, con il diffondersi sempre più insistente delle voci su nuovi tentativi per dar vita a maggioranze politiche, «in zona Cesarini» come si sarebbe detto un tempo. Le fonti ufficiali del Colle tacciono, però è chiaro che Mattarella ha ritenuto giusto sospendere di qualche ora la nascita del governo in quanto non si sa mai, vedi tu che magari stavolta ci riescano per davvero. E pure in questo caso c’entra molto lo spread, contano gli allarmi lanciati dal Governatore di Bankitalia, pesano le consultazioni informali con il ministro Padoan e, ovviamente, a Francoforte con Draghi. Di fronte all’eventualità che i mercati possano sfuggire al controllo trasformando la tempesta finanziaria in tsunami, occorre un governo in grado di adottare misure urgenti adeguate. Si tratterebbe di provvedimenti emergenziali, fuori della portata di un governo sfiduciato dal Parlamento, quale certamente sarebbe quello guidato da Cottarelli. Decisioni all’altezza della sfida potrebbero essere prese soltanto da un esecutivo votato dalle Camere, dunque «politico». Che sempre è stato la prima scelta del Quirinale, figurarsi dunque se Mattarella poteva far leva sui rancori e negare ai partiti la possibilità di ripresentarsi da lui con il cappello in mano, offrendo «collaborazione».
Purché non Savona
Che cosa possano generare questi tentativi in extremis, nessuno è in grado di prevedere. Dall’alto del Colle si osserva soltanto una ritrovata centralità di Salvini che adesso può giocarsi le migliori carte coi Cinque Stelle. È addirittura possibile che sia proprio il leader della Lega a ricevere l’incarico di governo, oppure ne ceda l’incombenza al fido Giorgetti. Il Colle resta spettatore; stamane attende notizie con un occhio, ovviamente, allo spread. L’unica certezza di Mattarella è che nessuno potrà riproporgli un pacchetto con dentro Savona, scatenando ancora di più i mercati. Qualora i partiti insistessero su quel nome, oppure non riuscissero a trovare il bandolo della matassa, Cottarelli verrebbe richiamato sul Colle per giurare con i suoi ministri. Seguirebbero dibattito in Parlamento, scontatissima bocciatura e scioglimento immediato delle Camere. E voto il 29 luglio (chi sta fissando le ferie, lo tenga a mente come data possibile). Il caldo sarebbe atroce, l’astensionismo da Guinness, ma aspettare ottobre sarebbe un azzardo. Il voto potrebbe arrivare con la Troika già insediata a Roma, indifferente ai voleri del popolo sovrano.
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda scommettitore siracusano » 30/05/2018 - 14:13
(ansa)
Il Quirinale deciderà se ha fondamento il tentativo di Lega e M5s. E si apre uno spiraglio per il tentativo di Cottarelli
http://www.repubblica.it/politica/2018/ ... 2-S1.12-T1
Carlo Cottarelli aspetta, Sergio Mattarella aspetta. Attendono una risposta da Matteo Salvini, per capire se esiste ancora la possibilità di dare un governo politico all’Italia. Il Movimento 5 Stelle anche questa mattina ha detto di crederci, tornerebbe volentieri sull’ipotesi Conte, togliendo Paolo Savona dalla casella del Tesoro e sostituendolo con un nome rassicurante. Uno nome come quello di Pierluigi Ciocca, economista in passato ai vertici della Banca d’Italia. Troppe le tensioni internazionali, dunque, per tornare a giocare con il fuoco. Sulla soluzione “politica”, però, c’è ancora il freno a mano tirato della Lega, sempre più tentata dalle urne.
L’attesa del presidente della Repubblica ha comunque un termine. Il tempo scadrà prima di cena, a quel punto il Quirinale deciderà se ha fondamento il tentativo politico o se dovrà sciogliere le Camere per tornare al voto.
Ma rispetto a ieri c’è una novità: la Lega – decisa al voto subito - si è resa conto che andare alle urne alla fine di luglio sarebbe una scelta senza precedenti e controproducente per lo stesso Carroccio (va tenuto presente che le città del Nord in quel fine settimana sono ormai deserte). Per questo, pure Salvini inizia ad accettare l’idea di arrivare in modo ordinato ad elezioni all’inizio dell’autunno.
Perché ciò accada c’è però bisogno che il governo Cottarelli possa partire con una fiducia piena e avere almeno un paio di mesi di lavoro davanti. Per sciogliere poi la legislatura alla fine di luglio o ai primi di agosto. Una soluzione su cui gli ambasciatori leghisti si mostrano più disponibili. Stanno addirittura ragionando sulla possibilità di un’astensione o sull’uscita dall’aula al momento della fiducia. Insomma, i leghisti non voterebbero contro. I Cinque Stelle, invece, sarebbero ancora orientati per una chiara dichiarazione di sfiducia e questo renderebbe impossibile l’astensione leghista, ma impedirebbe pure il voto favorevole di Pd e Forza Italia.
Nessuno si vuole assumere la responsabilità del governo tecnico offrendo la possibilità a un altro partito di poter propagandare il suo no ai “tecnici”. Entrambi i nodi vanno sciolti prima di sera. Ma uno spiraglio per il governo Cottarelli si è aperto.
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda BENJI PRICE » 30/05/2018 - 20:32
Il lumbard si è pappato Giggino o' steward e adesso ha strada libera per chiedere il premierato.
solofognini ha scritto:Fogna oggi in palla ragazzi...
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Re: Il piano del Colle in tre mosse: Di Maio non sarà il premier
Messaggioda Lobabetfair » 30/05/2018 - 22:30
BENJI PRICE ha scritto:A quanto è dato Salvini premier?
Il lumbard si è pappato Giggino o' steward e adesso ha strada libera per chiedere il premierato.
per me è tutta una barzelletta...stanno speculando in maniera pazzesca sui mercati! Salvini e Gigino non contano nulla...e sopratutto entrambi non vogliono andare a governare !
Se pensiamo però che i tedeschi ci hanno messo 6 mesi per organizzare una spicciola di governo ,allora diciamo che stiam messi meglio !
Non siamo sovrani e non lo saremo mai....io sta tornata con sta legge elettorale ,non voto ! Non serve ad una beata m----a...chi dice il contrario mente !
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