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Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Situazione attuale, prospettive, notizie.
Questa sezione non è un mercato. Gli obiettivi primari sono: a) raccogliere informazioni attendibili sul tema raccolta del gioco sul territorio attraverso CTD/CED, PVR, corner, agenzie etc. etc. b) approfondire i temi più importanti, gli aspetti legali e regolamentari del settore.
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Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 07/09/2017 - 15:27
Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi
07/09/2017 14:10
https://www.agimeg.it/pp/giochi-raggiun ... ore-giochi
Dai nostri inviati – Fumata bianca in Conferenza Unificata: Regioni ed Enti locali, dopo lunghi mesi di discussioni e rinvii – l’ultima riunione prima della pausa estiva, lo scorso 3 agosto, si era conclusa con la proposta di fare ulteriori limature al testo -, grazie ad un attento lavoro di mediazione da parte di Baretta, hanno infatti accolto all’unanimità oggi la proposta per il riordino del settore dei giochi avanzata dal Governo, presentata dal Sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta. Intesa completa dunque sul ridimensionamento dell’offerta di gioco, sulla sua qualificazione e sulla lotta alla ludopatia. Nei prossimi tre anni saranno dimezzati gli attuali 98 mila punti gioco con lo scopo di ridurre, e non proibire, il gioco. Le AWP saranno ridotte del 35% a 265 mila macchine dalle attuali 407 mila: ciò significa togliere definitivamente dal mercato attraverso un processo di rottamazione 142 mila macchine così suddivise: 125.000 AWP da bar e tabacchi (oggi ne sono installate 229.000) e 17.000 dai generalisti secondari. La sostituzione per rottamazione delle AWP rimanenti (265.000 circa) con le AWPR (controllate da remoto) avverrà entro il 31 dicembre 2019. A Regioni ed enti locali spetterà il compito di definire, nei rispettivi piani urbanistici, criteri che permettano un’equilibrata distribuzione nel territorio, tra cui le distanze minime da luoghi ritenuti sensibili, con lo scopo di evitare che si creino zone dove il gioco pubblico sia o totalmente assente o eccessivamente concentrato e di garantire l’operatività dell’assetto a regime. Ulteriori misure contenute nel documento riguardano la certificazione dei punti gioco con accesso selettivo; l’introduzione della tessera sanitaria per poter giocare; l’allungamento dei tempi di gioco per contrastare la compulsività; la riduzione a 100 euro delle banconote che possono essere introdotte nelle VLT; nonché lo stop al gioco per sei ore al giorno e il potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto della Polizia locale. Con la firma oggi in Conferenza Unificata si accelera il processo per l’emanazione dei bandi di gara ancora in sospeso, come per il bingo e le scommesse: come dichiarato ad Agimeg nei giorni scorsi dal Sottosegretario Baretta, “entro il prossimo mese di ottobre si farà un decreto del Ministro”. cr/AGIMEG
07/09/2017 14:10
https://www.agimeg.it/pp/giochi-raggiun ... ore-giochi
Dai nostri inviati – Fumata bianca in Conferenza Unificata: Regioni ed Enti locali, dopo lunghi mesi di discussioni e rinvii – l’ultima riunione prima della pausa estiva, lo scorso 3 agosto, si era conclusa con la proposta di fare ulteriori limature al testo -, grazie ad un attento lavoro di mediazione da parte di Baretta, hanno infatti accolto all’unanimità oggi la proposta per il riordino del settore dei giochi avanzata dal Governo, presentata dal Sottosegretario al Mef Pier Paolo Baretta. Intesa completa dunque sul ridimensionamento dell’offerta di gioco, sulla sua qualificazione e sulla lotta alla ludopatia. Nei prossimi tre anni saranno dimezzati gli attuali 98 mila punti gioco con lo scopo di ridurre, e non proibire, il gioco. Le AWP saranno ridotte del 35% a 265 mila macchine dalle attuali 407 mila: ciò significa togliere definitivamente dal mercato attraverso un processo di rottamazione 142 mila macchine così suddivise: 125.000 AWP da bar e tabacchi (oggi ne sono installate 229.000) e 17.000 dai generalisti secondari. La sostituzione per rottamazione delle AWP rimanenti (265.000 circa) con le AWPR (controllate da remoto) avverrà entro il 31 dicembre 2019. A Regioni ed enti locali spetterà il compito di definire, nei rispettivi piani urbanistici, criteri che permettano un’equilibrata distribuzione nel territorio, tra cui le distanze minime da luoghi ritenuti sensibili, con lo scopo di evitare che si creino zone dove il gioco pubblico sia o totalmente assente o eccessivamente concentrato e di garantire l’operatività dell’assetto a regime. Ulteriori misure contenute nel documento riguardano la certificazione dei punti gioco con accesso selettivo; l’introduzione della tessera sanitaria per poter giocare; l’allungamento dei tempi di gioco per contrastare la compulsività; la riduzione a 100 euro delle banconote che possono essere introdotte nelle VLT; nonché lo stop al gioco per sei ore al giorno e il potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto della Polizia locale. Con la firma oggi in Conferenza Unificata si accelera il processo per l’emanazione dei bandi di gara ancora in sospeso, come per il bingo e le scommesse: come dichiarato ad Agimeg nei giorni scorsi dal Sottosegretario Baretta, “entro il prossimo mese di ottobre si farà un decreto del Ministro”. cr/AGIMEG
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Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 07/09/2017 - 15:28
Giochi, Bonaccini (pres. Conferenza Regioni): “Finalmente legge nazionale che fa da cornice alle norme regionali a contrasto del gioco”
07/09/2017 14:40
https://www.agimeg.it/pp2/giochi-bonacc ... -del-gioco
Dai nostri inviati – “Ogni Regione ha una storia diversa in tema di contrasto al gioco d’azzardo, ma oggi finalmente abbiamo ottenuto che distanze e orari fossero decisi a livello locale. L’obiettivo di dimezzare le sale giochi in tre anni è molto importante: ogni Regione ha ora la potestà di scegliere come contrastare l’offerta di gioco e tutelare i propri cittadini”. E’ quanto ha dichiarato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, a margine dell’accordo odierno che ha portato all’intesa. “Finalmente abbiamo una legge nazionale che farà da cornice all’operato delle Regioni, e che tutela le leggi regionali attualmente già in vigore. Si tratta di un importante passo avanti anche se in futuro avremo altre questioni da affrontare”. cr/AGIMEG
07/09/2017 14:40
https://www.agimeg.it/pp2/giochi-bonacc ... -del-gioco
Dai nostri inviati – “Ogni Regione ha una storia diversa in tema di contrasto al gioco d’azzardo, ma oggi finalmente abbiamo ottenuto che distanze e orari fossero decisi a livello locale. L’obiettivo di dimezzare le sale giochi in tre anni è molto importante: ogni Regione ha ora la potestà di scegliere come contrastare l’offerta di gioco e tutelare i propri cittadini”. E’ quanto ha dichiarato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, a margine dell’accordo odierno che ha portato all’intesa. “Finalmente abbiamo una legge nazionale che farà da cornice all’operato delle Regioni, e che tutela le leggi regionali attualmente già in vigore. Si tratta di un importante passo avanti anche se in futuro avremo altre questioni da affrontare”. cr/AGIMEG
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Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 07/09/2017 - 15:29
Giochi, Garavaglia (reg. Lombardia) ad Agimeg: “Il Governo ci lascia carta bianca”
07/09/2017 14:27
https://www.agimeg.it/personaggi/giochi ... rta-bianca
Dai nostri inviati – “Questo accordo ci lascia carta bianca”. Massimo Garavaglia, assessore all’economia della Regione Lombardia, esce soddisfatto dalla Conferenza delle Regioni appena conclusa. Un accordo che potenzialmente lascia le Regioni libere di chiudere le sale: “Il nostro obiettivo è di limitare le patologie legate al gioco. Al termine del periodo di transizione di tre anni, in cui verrà attuato il taglio del 50 per cento delle sale previsto dall’intesa, faremo un bilancio e valuteremo se sarà necessario chiuderne altre”. Garavaglia non teme nemmeno la concorrenza delle Regioni vicine, ovvero che le altre Regioni possano consentire l’apertura di sale lungo i confini per attrarre i giocatori lombardi: “Le Regioni attorno a noi hanno adottato leggi simili alle nostre”, conclude. gr/AGIMEG
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Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 07/09/2017 - 15:30
Giochi, Toti (pres. Liguria): “Testo approvato da tutte le Regioni. Raggiunto importante punto di equilibrio tra tutte le esigenze”
07/09/2017 14:30
https://www.agimeg.it/pp2/giochi-toti-p ... e-esigenze
Dai nostri inviati – “Il testo garantisce l’autonomia per i nostri territori, le leggi entrate già in vigore sul tema nelle Regioni resteranno in corso di validità nonostante la normativa nazionale, qualora siano restrittive e di tutela per i cittadini”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a margine della Conferenza delle Regioni odierna, nella quale è stata accolta all’unanimità la proposta per il riordino del settore dei giochi avanzata dal Governo. “Il testo lascia l’autonomia alle Regioni di poter intervenire sulla stessa materia, aggiustando in maniera più restrittiva il testo base del Governo. Il testo ha avuto l’approvazione di tutte le Regioni che cuciranno su misura rispetto al loro territorio ed esigenze i provvedimenti, oppure entrerà in vigore quello nazionale, concluso l’iter legislativo. Credo sia un buon punto di equilibrio tra tutte le esigenze”. Ha aggiunto: “Il tetto di sale sul territorio è dato dalla riduzione di circa il 50% dell’offerta attualmente in essere sui singoli territori, alle Regioni è data la piena facoltà di ridurlo ulteriormente. Si tratta ovviamente di un percorso graduale. Secondo l’emendamento una Regione potrebbe anche scegliere di eliminare totalmente il gioco, personalmente lo riterrei uno sbaglio. Credo che gli interessi di ordine pubblico, di una corretta gestione del gioco legalizzato, della tutela della salute delle persone e anche della tutela dei conti pubblici siano tre esigenze legittime da compenetrare. Questo testo, dopo un lungo lavoro, frutto di mediazione, credo che abbia raggiunto un buon equilibrio”. lp/AGIMEG
07/09/2017 14:30
https://www.agimeg.it/pp2/giochi-toti-p ... e-esigenze
Dai nostri inviati – “Il testo garantisce l’autonomia per i nostri territori, le leggi entrate già in vigore sul tema nelle Regioni resteranno in corso di validità nonostante la normativa nazionale, qualora siano restrittive e di tutela per i cittadini”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a margine della Conferenza delle Regioni odierna, nella quale è stata accolta all’unanimità la proposta per il riordino del settore dei giochi avanzata dal Governo. “Il testo lascia l’autonomia alle Regioni di poter intervenire sulla stessa materia, aggiustando in maniera più restrittiva il testo base del Governo. Il testo ha avuto l’approvazione di tutte le Regioni che cuciranno su misura rispetto al loro territorio ed esigenze i provvedimenti, oppure entrerà in vigore quello nazionale, concluso l’iter legislativo. Credo sia un buon punto di equilibrio tra tutte le esigenze”. Ha aggiunto: “Il tetto di sale sul territorio è dato dalla riduzione di circa il 50% dell’offerta attualmente in essere sui singoli territori, alle Regioni è data la piena facoltà di ridurlo ulteriormente. Si tratta ovviamente di un percorso graduale. Secondo l’emendamento una Regione potrebbe anche scegliere di eliminare totalmente il gioco, personalmente lo riterrei uno sbaglio. Credo che gli interessi di ordine pubblico, di una corretta gestione del gioco legalizzato, della tutela della salute delle persone e anche della tutela dei conti pubblici siano tre esigenze legittime da compenetrare. Questo testo, dopo un lungo lavoro, frutto di mediazione, credo che abbia raggiunto un buon equilibrio”. lp/AGIMEG
Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda martas5 » 07/09/2017 - 20:03
mi chiedo se il bando possa andare semi deserto con le regioni che ti possono fare il bello e cattivo tempo quando vogliono
per il settore sono molto perplesso
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Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 08/09/2017 - 06:57
mariano84 ha scritto:Ma quindi per chi ha già una attività aperta vicino ai luoghi sensibili, cosa cambia?
Vedi l'altro mio topic:
viewtopic.php?f=1&t=60171
Baretta (Mef): “Salvaguardia investimenti esistenti, uno dei punti fermi dell’intesa per il riordino giochi”
“La salvaguardia degli investimenti esistenti, a partire dalla loro ubicazione, è uno dei punti fermi dell’intesa che abbiamo raggiunto in Conferenza Unificata. Le Regioni e i Comuni adotteranno criteri che ne tengano conto al fine di realizzare un’equilibrata distribuzione nel territorio dei punti gioco....."
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Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 08/09/2017 - 16:06
martas5 ha scritto:per adesso sono solo ipotesi , promesse , ecc....... Vedere Gazzetta ufficiale
Certo, ma sono nel mercato delle scommesse dal 1999, quando partecipai ai primi bandi delle concessioni ippiche e sportive, vincendone una per entrambe le categorie. Per cui credo si saper distinguere le ipotesi e le promesse, dalle prospettive altamente probabili
Ovviamente, fare l'imprenditore è sempre una scommessa, e si è soggetti alle stesse regole. Ognuno all'esito di un avvenimento, attribuisce una probabilità diversa, e su questa probabilità basa le sue scelte.
Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda martas5 » 08/09/2017 - 16:20
immagino che lei abbia tanta esperienza : comunque mi chiedo , se la regione afferma cio' che è stato detto e cioè che ha mano libera allora conoscendo i politicanti questi non danno certezze e percio' poca garanzia del business
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Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 08/09/2017 - 19:20
martas5 ha scritto:immagino che lei abbia tanta esperienza : comunque mi chiedo , se la regione afferma cio' che è stato detto e cioè che ha mano libera allora conoscendo i politicanti questi non danno certezze e percio' poca garanzia del business
Nel testo approvato, su proposta del governo, sono passate, su richiesta delle Regioni due nuove modifiche:
http://www.pressgiochi.it/riordino-gioc ... atta/41505
Alla fine del Punto 5) si inserisce il seguente capoverso:
“Le disposizioni specifiche in materia, previste in ogni Regione o provincia autonoma, se prevedono una tutela maggiore, continueranno comunque ad esplicare la loro efficacia. Inoltre, le Regioni e le province autonome, ai fini del contrasto delle patologie afferenti alla dipendenza da gioco d’azzardo, potranno prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione”.
Al Punto 7), al terzo capoverso, dopo le parole: “L’Agenzia delle dogane e dei Monopoli fornirà”, inserire la parola: “gratuitamente”.
Ora il governo, entro il 31 Ottobre 2017, sulla base dell'ultimo testo della proposta presentata e di questi due emendamenti, dovrà fare un DECRETO.
A mio parere, il primo dei due emendamenti non abolisce il fatto che si DEVONO SALVAGUARDARE GLI INVESTIMENTI ESISTENTI, ma dà carta bianca alle Regioni per tante altre questioni.
Del resto, superato lo scontro politico tra destra e sinistra, sarà l'attuale governo a presentare il DECRETO senza, a mio avviso, stravolgere il testo, visto che tiene agli introiti erariali e non vorrà scontenare le lobby.
Poi tutto è possibile; per cui aspettate il 31 Ottobre, se vi pare. Inutile fare altre ipotesi.
Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda martas5 » 08/09/2017 - 21:06
Ottimo , ci vorrebbero più utenti che partecipassero al confronto che stiamo facendo .
Ci sta che alle regioni vengano dati più strumenti come orari ecc.....
Ma ripeto , i politicanti sono degli inesperti amanti dell'arroganza del potere e sarebbe il caso che ascoltassero attentamente gli addetti al mestiere .
Da come si evince adesso con le informazioni a quest'oggi il bando andrà a ribasso
Ci sta che alle regioni vengano dati più strumenti come orari ecc.....
Ma ripeto , i politicanti sono degli inesperti amanti dell'arroganza del potere e sarebbe il caso che ascoltassero attentamente gli addetti al mestiere .
Da come si evince adesso con le informazioni a quest'oggi il bando andrà a ribasso
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Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 09/09/2017 - 08:14
Per dovere di cronaca, riporto questa intervista di Baretta ad AGIMEG; ma non credo che sia lui a decidere, come vorrebbero far credere in tanti che lo hanno preso di mira recentemente, per le proposte presentate in conferenza unificata, con offese di tutti i tipi.
Da qui, le cose che dice, in questa intervista, le prenderei "con beneficio di inventario", perché mi sembrano le esternazioni di un politico che cerca di accontentare tutti. Distinguerei, in primo luogo, la salvaguardia degli investimenti relativi ai negozi di scommesse, da quelle di Bar, Tabaccherie e Sale Gioco.
Esclusiva intervista di Baretta (MEF) ad Agimeg. Ecco come si potranno salvaguardare gli investimenti, come saranno distribuiti tagli e nuovi negozi derivanti dai bandi e come potranno cambiare i regolamenti regionali
08/09/2017 20:30
https://www.agimeg.it/politica/esclusiv ... biare-rego
Anche se è stata posta la prima pietra della riforma del gioco in Italia, la strada che porterà al completamento dell’opera prevede ancora dei lavori in corso. L’accordo di ieri tra Governo, Regioni ed Enti Locali è infatti il primo passo politico per arrivare ad una definizione legislativa di quello che sarà il prossimo panorama del gioco in Italia. Entro il 31 ottobre il Governo punta ad emanare il decreto che renderà attuativo l’accordo. In questo periodo sono previsti però altri incontri per ulteriori discussioni tra le parti in causa. A chiarire alcuni aspetti che hanno creato apprensione tra gli operatori è Pier Paolo Baretta (sottosegretario Mef) in un’esclusiva intervista rilasciata al direttore di Agimeg, Fabio Felici.
D – Molti operatori sono preoccupati per la salvaguardia degli investimenti esistenti. Lei in una nota ha dichiarato che questa salvaguardia ci sarà. Ci spiega in pratica come questo avverrà?
R – Capisco le preoccupazioni. Dopo due anni di negoziato sotto il fuoco di una prospettiva proibizionista – ancorchè motivata dalla tutela della salute pubblica – il rischio di veder prevalere una espulsione del gioco legale dal territorio è comprensibile. Ma non sarà così. Questo rischio poteva esserci se non si faceva l’accordo. Ma con l’intesa l’equilibrio c’è. Bisognerà comunque lavorare nelle prossime settimane per rendere cogente questo obiettivo sancito dall’intesa. Bisognerà infatti trovare, insieme alle Regioni e gli Enti Locali, il giusto equilibrio tra la riduzione dei punti e quelli che rimarranno sul territorio. Pensare che l’accordo sia solo un taglio drastico ai punti gioco è sbagliato. Per esempio, per quanto riguarda i negozi di scommesse, il numero dei punti che saranno inseriti nel bando riprodurrà quanto già stabilito dalla Legge di Stabilità 2016 ed, in buona parte, già presente sul territorio. Il vero taglio ci sarà sui negozi generalisti secondari, che da circa 8.000 di fatto scompariranno. Anche la situazione riguardante bar e tabacchi vedrà un considerevole ridimensionamento (taglio di circa il 50% dei punti, ndr). La salvaguardia degli altri punti gioco avverrà attraverso un criterio di selezione che avrà come base la certificazione dei negozi rilasciata dai Monopoli di Stato. Anche in questo caso bisognerà trovare il giusto equilibrio con i tagli previsti dall’accordo, quindi la salvaguardia non potrà riguardare ovviamente tutti i punti ma comunque una parte considerevole di essi.
D – Ma i punti gioco saranno tagliati attraverso un preciso criterio? Se sì, questo criterio sarà applicato anche ai nuovi punti che si creeranno con le prossime gare?
R – L’accordo obbliga tutti ad un salto di qualità. La distribuzione sia dei tagli sia dei nuovi negozi derivanti dalle prossime gare, avverrà attraverso un preciso criterio che sarà stabilito dal Mef. Ovviamente ci confronteremo con le Regioni e con gli Enti Locali e con gli operatori del settore. Per rendere pratico questo discorso i 10.000 negozi ed i 5.000 corner che verranno messi a gara per le nuove concessioni di scommesse, avranno una precisa distribuzione territoriale quindi con un definito numero di punti preventivamente previsto per ogni singola regione.
D – Tornando alla salvaguardia degli investimenti, i nuovi punti dovranno quindi fare i conti con le leggi regionali o potranno operare al posto di quelli già presenti sul territorio?
R – Lo scenario che si va a definire prevede una nuova distribuzione, soprattutto per via delle riduzioni previste dei punti gioco nelle varie regioni. Quest’ultime, insieme agli Enti Locali, dovranno garantire il numero di punti gioco previsto. Questo vuol dire che un nuovo punto certificato potrebbe prendere il posto di uno già esistente. [Non che questo sia garantito, ma] In sostanza Regioni ed Enti Locali avranno il compito di garantire una distribuzione equilibrata dei punti gioco e quindi, in diversi casi, dovranno intervenire sui regolamenti oggi esistenti. A loro viene affidato il compito – questa è la scelta fatta – di organizzare la presenza del gioco nel territorio, tenendo conto della salute dei cittadini, ma in una ottica non proibizionista. Si tratta di una assunzione significativa di responsabilità che obbliga gli amministratori locali ad una nuova visione. Una idea, cioè, di “normalità. Combattere la ludopatia, la.criminalità organizzata, offrire una possibilità di gioco qualificato e non ghettizzato. Mi aspetto quindi un lavoro di adeguamento dei regolamenti per far sì che vengano salvaguardati sia gli interessi di salute pubblica, supportati da un netto ridimensionamento e riqualificazione dell’offerta di gioco, sia gli investimenti importanti che sono stati fatti e che verranno fatti per adeguare i nuovi punti gioco alla nuova qualità dell’offerta. ff/AGIMEG
Da qui, le cose che dice, in questa intervista, le prenderei "con beneficio di inventario", perché mi sembrano le esternazioni di un politico che cerca di accontentare tutti. Distinguerei, in primo luogo, la salvaguardia degli investimenti relativi ai negozi di scommesse, da quelle di Bar, Tabaccherie e Sale Gioco.
Esclusiva intervista di Baretta (MEF) ad Agimeg. Ecco come si potranno salvaguardare gli investimenti, come saranno distribuiti tagli e nuovi negozi derivanti dai bandi e come potranno cambiare i regolamenti regionali
08/09/2017 20:30
https://www.agimeg.it/politica/esclusiv ... biare-rego
Anche se è stata posta la prima pietra della riforma del gioco in Italia, la strada che porterà al completamento dell’opera prevede ancora dei lavori in corso. L’accordo di ieri tra Governo, Regioni ed Enti Locali è infatti il primo passo politico per arrivare ad una definizione legislativa di quello che sarà il prossimo panorama del gioco in Italia. Entro il 31 ottobre il Governo punta ad emanare il decreto che renderà attuativo l’accordo. In questo periodo sono previsti però altri incontri per ulteriori discussioni tra le parti in causa. A chiarire alcuni aspetti che hanno creato apprensione tra gli operatori è Pier Paolo Baretta (sottosegretario Mef) in un’esclusiva intervista rilasciata al direttore di Agimeg, Fabio Felici.
D – Molti operatori sono preoccupati per la salvaguardia degli investimenti esistenti. Lei in una nota ha dichiarato che questa salvaguardia ci sarà. Ci spiega in pratica come questo avverrà?
R – Capisco le preoccupazioni. Dopo due anni di negoziato sotto il fuoco di una prospettiva proibizionista – ancorchè motivata dalla tutela della salute pubblica – il rischio di veder prevalere una espulsione del gioco legale dal territorio è comprensibile. Ma non sarà così. Questo rischio poteva esserci se non si faceva l’accordo. Ma con l’intesa l’equilibrio c’è. Bisognerà comunque lavorare nelle prossime settimane per rendere cogente questo obiettivo sancito dall’intesa. Bisognerà infatti trovare, insieme alle Regioni e gli Enti Locali, il giusto equilibrio tra la riduzione dei punti e quelli che rimarranno sul territorio. Pensare che l’accordo sia solo un taglio drastico ai punti gioco è sbagliato. Per esempio, per quanto riguarda i negozi di scommesse, il numero dei punti che saranno inseriti nel bando riprodurrà quanto già stabilito dalla Legge di Stabilità 2016 ed, in buona parte, già presente sul territorio. Il vero taglio ci sarà sui negozi generalisti secondari, che da circa 8.000 di fatto scompariranno. Anche la situazione riguardante bar e tabacchi vedrà un considerevole ridimensionamento (taglio di circa il 50% dei punti, ndr). La salvaguardia degli altri punti gioco avverrà attraverso un criterio di selezione che avrà come base la certificazione dei negozi rilasciata dai Monopoli di Stato. Anche in questo caso bisognerà trovare il giusto equilibrio con i tagli previsti dall’accordo, quindi la salvaguardia non potrà riguardare ovviamente tutti i punti ma comunque una parte considerevole di essi.
D – Ma i punti gioco saranno tagliati attraverso un preciso criterio? Se sì, questo criterio sarà applicato anche ai nuovi punti che si creeranno con le prossime gare?
R – L’accordo obbliga tutti ad un salto di qualità. La distribuzione sia dei tagli sia dei nuovi negozi derivanti dalle prossime gare, avverrà attraverso un preciso criterio che sarà stabilito dal Mef. Ovviamente ci confronteremo con le Regioni e con gli Enti Locali e con gli operatori del settore. Per rendere pratico questo discorso i 10.000 negozi ed i 5.000 corner che verranno messi a gara per le nuove concessioni di scommesse, avranno una precisa distribuzione territoriale quindi con un definito numero di punti preventivamente previsto per ogni singola regione.
D – Tornando alla salvaguardia degli investimenti, i nuovi punti dovranno quindi fare i conti con le leggi regionali o potranno operare al posto di quelli già presenti sul territorio?
R – Lo scenario che si va a definire prevede una nuova distribuzione, soprattutto per via delle riduzioni previste dei punti gioco nelle varie regioni. Quest’ultime, insieme agli Enti Locali, dovranno garantire il numero di punti gioco previsto. Questo vuol dire che un nuovo punto certificato potrebbe prendere il posto di uno già esistente. [Non che questo sia garantito, ma] In sostanza Regioni ed Enti Locali avranno il compito di garantire una distribuzione equilibrata dei punti gioco e quindi, in diversi casi, dovranno intervenire sui regolamenti oggi esistenti. A loro viene affidato il compito – questa è la scelta fatta – di organizzare la presenza del gioco nel territorio, tenendo conto della salute dei cittadini, ma in una ottica non proibizionista. Si tratta di una assunzione significativa di responsabilità che obbliga gli amministratori locali ad una nuova visione. Una idea, cioè, di “normalità. Combattere la ludopatia, la.criminalità organizzata, offrire una possibilità di gioco qualificato e non ghettizzato. Mi aspetto quindi un lavoro di adeguamento dei regolamenti per far sì che vengano salvaguardati sia gli interessi di salute pubblica, supportati da un netto ridimensionamento e riqualificazione dell’offerta di gioco, sia gli investimenti importanti che sono stati fatti e che verranno fatti per adeguare i nuovi punti gioco alla nuova qualità dell’offerta. ff/AGIMEG
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Re: Giochi: raggiunta all’unanimità intesa con il Governo su riordino del settore giochi 07/09/2017
Messaggioda scommettitore siracusano » 09/09/2017 - 12:42
Anche l'avv. Geronimo Cardia è abbastanza ottimista, e come me evidenzia, riguardo la salvaguardia degli investimenti esistenti, la differenza tra NEGOZI e altri punti di gioco:
"...............adotteranno, nei rispettivi piani urbanistici e nei regolamenti comunali, criteri che, tenendo anche conto della ubicazione degli investimenti esistenti, relativi agli attuali punti di vendita con attività di gioco prevalente....."
Riordino e Questione Territoriale: autonomia, ma divieto di espellere il gioco legale
Settembre 9, 2017
Scritto da Avv. Geronimo Cardia, autore del libro “La Questione territoriale”
All'indomani dell'accordo tra governo ed enti locali sui giochi, cresce la preoccupazione tra gli operatori: ma nulla è perduto, per l'industria. Ecco perché.
http://www.gioconews.it/politica-genera ... oco-legale
Da tempo ci occupiamo della cosiddetta Questione Territoriale e del proibizionismo inflitto al gioco legale dalla normativa locale con l’effetto espulsivo dei distanziometri e con le sproporzionate limitazioni di orario. Ebbene, in proposito, due sono i passaggi di rilievo dell’Intesa raggiunta in Conferenza Unificata in data 7 settembre 2017. Da un lato, va tenuto presente il duplice precetto (uno per i distanziometri ed uno per le limitazioni di orari) contenuto nel secondo punto dell’Intesa, con l’incipit “definire un sistema di regole relative alla distribuzione territoriale e temporale dei punti gioco”.
Ed in particolare, il precetto per i distanziometri prevede che: “Le Regioni e gli Enti locali - al fine di una maggiore efficacia nella prevenzione dei minori e nella lotta alla ludopatia, nonché nel contrasto all'insediamento del gioco illegale e considerato che i punti gioco a regime saranno, complessivamente, la metà circa dei punti di gioco pubblico attualmente in esercizio – adotteranno, nei rispettivi piani urbanistici e nei regolamenti comunali, criteri che, tenendo anche conto della ubicazione degli investimenti esistenti, relativi agli attuali punti di vendita con attività di gioco prevalente, con la finalità di garantire la tutela della salute pubblica e della pubblica sicurezza, consentano una equilibrata distribuzione nel territorio allo scopo di evitare il formarsi di ampie aree nelle quali l'offerta di gioco pubblico sia o totalmente assente o eccessivamente concentrata.” Mentre il precetto per le limitazioni di orari prevede che occorre: “Riconoscere agli Enti Locali la facoltà di stabilire per le tipologie di gioco delle fasce orarie fino a 6 ore complessive di interruzione quotidiana di gioco. La distribuzione oraria delle fasce di interruzione del gioco nell'arco della giornata va definita, d'intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in una prospettiva il più omogenea possibile nel territorio nazionale e regionale, anche ai fini del futuro monitoraggio telematico del rispetto dei limiti cosi definiti.” Dall’altra, va pesato l’emendamento preteso ed inserito in calce al quinto punto dell’intesa dall’incipit “accentuare l’azione preventiva e di contrasto al gioco d’azzardo patologico”. Secondo tale emendamento “Le disposizioni specifiche in materia, previste in ogni Regione o Provincia autonoma, se prevedono una tutela maggiore, continueranno comunque a esplicare la loro efficacia. Inoltre le Regioni e le Province autonome, ai fini del contrasto delle patologie afferenti alla dipendenza da gioco d'azzardo, potranno prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione”.
NO AL PROIBIZIONISMO - L’emendamento recepito sembrerebbe fare salvi i provvedimenti esistenti nella misura in cui prevedano quella che viene definita una “tutela maggiore”. Ma bisogna comunque avere riguardo di ritenere che una disposizione che prevede un distanziometro viziato da effetto espulsivo, che impone il proibizionismo, o che determina una marginalizzazione (i territori caratterizzate da zone interamente vietate e zone con concentrazione massima di offerta di gioco), certamente non è in linea con il divieto di proibizionismo e non assicura certamente una tutela maggiore. In ogni caso, la disposizione dovrebbe comunque dimostrare non solo la preesistente esigenza specifica di maggiore tutela ma anche l’efficacia della misura in termini di assicurare “maggior tutela” rispetto ai presidi esistenti. Interessante, infine, il fatto che l’arma della “maggior tutela” sia stata lasciata solo nelle mani di Regioni e Province Autonome (per quanto fatto e per quanto faranno) e non per i Comuni. Per la disapplicazione della disciplina (esistente o futura) che si palesa incompatibile con i principi di diritto esistenti e da oggi anche con le regole concordate nell’Intesa, resta la sede giudiziale che continuerà a tracciare la linea giurisprudenziale applicabile. Una cosa è certa, molti aspetti troveranno adeguata ritualizzazione e pieno chiarimento nel decreto ministeriale del Ministero dell’Economa e delle Finanze annunciato per il 31 ottobre 2017, pure richiamato in calce all’Intesa.
"...............adotteranno, nei rispettivi piani urbanistici e nei regolamenti comunali, criteri che, tenendo anche conto della ubicazione degli investimenti esistenti, relativi agli attuali punti di vendita con attività di gioco prevalente....."
Riordino e Questione Territoriale: autonomia, ma divieto di espellere il gioco legale
Settembre 9, 2017
Scritto da Avv. Geronimo Cardia, autore del libro “La Questione territoriale”
All'indomani dell'accordo tra governo ed enti locali sui giochi, cresce la preoccupazione tra gli operatori: ma nulla è perduto, per l'industria. Ecco perché.
http://www.gioconews.it/politica-genera ... oco-legale
Da tempo ci occupiamo della cosiddetta Questione Territoriale e del proibizionismo inflitto al gioco legale dalla normativa locale con l’effetto espulsivo dei distanziometri e con le sproporzionate limitazioni di orario. Ebbene, in proposito, due sono i passaggi di rilievo dell’Intesa raggiunta in Conferenza Unificata in data 7 settembre 2017. Da un lato, va tenuto presente il duplice precetto (uno per i distanziometri ed uno per le limitazioni di orari) contenuto nel secondo punto dell’Intesa, con l’incipit “definire un sistema di regole relative alla distribuzione territoriale e temporale dei punti gioco”.
Ed in particolare, il precetto per i distanziometri prevede che: “Le Regioni e gli Enti locali - al fine di una maggiore efficacia nella prevenzione dei minori e nella lotta alla ludopatia, nonché nel contrasto all'insediamento del gioco illegale e considerato che i punti gioco a regime saranno, complessivamente, la metà circa dei punti di gioco pubblico attualmente in esercizio – adotteranno, nei rispettivi piani urbanistici e nei regolamenti comunali, criteri che, tenendo anche conto della ubicazione degli investimenti esistenti, relativi agli attuali punti di vendita con attività di gioco prevalente, con la finalità di garantire la tutela della salute pubblica e della pubblica sicurezza, consentano una equilibrata distribuzione nel territorio allo scopo di evitare il formarsi di ampie aree nelle quali l'offerta di gioco pubblico sia o totalmente assente o eccessivamente concentrata.” Mentre il precetto per le limitazioni di orari prevede che occorre: “Riconoscere agli Enti Locali la facoltà di stabilire per le tipologie di gioco delle fasce orarie fino a 6 ore complessive di interruzione quotidiana di gioco. La distribuzione oraria delle fasce di interruzione del gioco nell'arco della giornata va definita, d'intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in una prospettiva il più omogenea possibile nel territorio nazionale e regionale, anche ai fini del futuro monitoraggio telematico del rispetto dei limiti cosi definiti.” Dall’altra, va pesato l’emendamento preteso ed inserito in calce al quinto punto dell’intesa dall’incipit “accentuare l’azione preventiva e di contrasto al gioco d’azzardo patologico”. Secondo tale emendamento “Le disposizioni specifiche in materia, previste in ogni Regione o Provincia autonoma, se prevedono una tutela maggiore, continueranno comunque a esplicare la loro efficacia. Inoltre le Regioni e le Province autonome, ai fini del contrasto delle patologie afferenti alla dipendenza da gioco d'azzardo, potranno prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione”.
NO AL PROIBIZIONISMO - L’emendamento recepito sembrerebbe fare salvi i provvedimenti esistenti nella misura in cui prevedano quella che viene definita una “tutela maggiore”. Ma bisogna comunque avere riguardo di ritenere che una disposizione che prevede un distanziometro viziato da effetto espulsivo, che impone il proibizionismo, o che determina una marginalizzazione (i territori caratterizzate da zone interamente vietate e zone con concentrazione massima di offerta di gioco), certamente non è in linea con il divieto di proibizionismo e non assicura certamente una tutela maggiore. In ogni caso, la disposizione dovrebbe comunque dimostrare non solo la preesistente esigenza specifica di maggiore tutela ma anche l’efficacia della misura in termini di assicurare “maggior tutela” rispetto ai presidi esistenti. Interessante, infine, il fatto che l’arma della “maggior tutela” sia stata lasciata solo nelle mani di Regioni e Province Autonome (per quanto fatto e per quanto faranno) e non per i Comuni. Per la disapplicazione della disciplina (esistente o futura) che si palesa incompatibile con i principi di diritto esistenti e da oggi anche con le regole concordate nell’Intesa, resta la sede giudiziale che continuerà a tracciare la linea giurisprudenziale applicabile. Una cosa è certa, molti aspetti troveranno adeguata ritualizzazione e pieno chiarimento nel decreto ministeriale del Ministero dell’Economa e delle Finanze annunciato per il 31 ottobre 2017, pure richiamato in calce all’Intesa.
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