Gli Spurs rimontano i Thunder, LBJ e Wade trascinano i Cavs

Gli Spurs rimontano i Thunder, LBJ e Wade trascinano i Cavs al supplementare contro i Clippers, vincono Wolves e Raptors

I risultati della notte Nba.

San Antonio-OKC 104-101

Gli Spurs non finiscono mai e i Thunder faticano a cominciare. E’ questo il riassunto della notte dell AT&T Center nella quale i padroni di casa rimontano un divario di 23 punti e danno vita alla seconda più grande rimonta di questa stagione confermando che OKC ha molto lavoro da fare prima di essere considerata una candidata credibile al ruolo di outsider nella Western Conference. San Antonio inizia senza intensità e finisce sotto 32-15 nel primo periodo, ma mette insieme 63 punti tra secondo e terzo quarto ed è un canestro di Aldridge a 24 secondi dalla fine a mettere due possessi di distacco tra le due squadre poi sigillati da due liberi di Gasol. La preghiera di Westbrook non va a buon fine e i Thunder sprecano un’altra vittoria pagando il 14-21 ai liberi e il poco contributo della panchina in una notte nella quale anche l’Mvp è opaco. Westbrook ha 15 punti con 5/22 al tiro, vanno meglio George e Anthony che ne segnano rispettivamente 18 e 20, il secondo con 6 assist e 3 recuperi. Ma la squadra di Popovich ha un Aldridge nei panni inediti di trascinatore con 26 punti, 9 rimbalzi e 10/12 ai liberi e ce ne sono 17 con 4 assist e 4 recuperi di Green che segna anche cinque triple. OKC è 7-8 in stagione e nonostante la migliore difesa della Western Conference è in attacco che continua a non convincere.

Cleveland-LA Clippers 118-113 OT

I Cavs sembrano iniziare a ingranare e colgono la quarta vittoria consecutiva, i Clippers sono in piena confusione e con la settima sconfitta consecutiva un record di 5-2 è adesso diventato 5-9 e vale i bassifondi della Western Conference. Serve un supplementare a Cleveland per prendersi la notte e servono le magie di un LeBron James stratosferico. A 47 secondi dalla fine è una sua tripla da lontano a dare il 105-105 che vale la continuazione, poi sbaglia il canestro della possibile vittoria sulla sirena, quindi arma le mani di Love e a 31 secondi dalla fine dell’overtime sigla il jumper del 116-111 che piega Los Angeles. In campo Cleveland riesce ad assorbire l’assenza di Rose, fuori almeno altre due settimane, perché ha finalmente un Wade caldissimo e in grado di segnare 23 punti con 11 rimbalzi e 5 assist e 11/13 ai liberi dalla panchina. Il re ne produce 39 con 14 rimbalzi e 6 assist e Love contribuisce con 25 e 8 rimbalzi. In tre bastano a fermare i Clippers che mandano sei uomini in doppia cifra tra cui l’intero quintetto ma hanno poca predisposizione nell’attaccare il ferro nei momenti chiave, tirando alla fine solo 14 liberi, e poca confidenza con l’arco da cui Griffin e Rivers tirano in coppia 4/18. La’la segna 23 punti con 12 rimbalzi e un Jordan inizialmente dominante da 20 punti e 22 rimbalzi viene disinnescato nel corso della partita. Senza Gallinari la crisi della parte rossa di Los Angeles continua.

Toronto-New York 107-84

I Knicks si presentano in territorio canadese solo nel terzo periodo, quando sono già sotto 54-36 e la partita è già stata omologata per i Raptors. Per Toronto è la terza vittoria consecutiva mentre New York si conferma allergica alle trasferte, 1-4 in stagione lontano dal Garden. Per Toronto è l’ottava vittoria consecutiva contro New York e la firmano DeRozan e Lowry che firmano entrambi 22 punti, il primo con 6 rimbalzi e il secondo con 10 assist, massimo stagionale eguagliato.

I padroni di casa tirano con il 56.4% dal campo e hanno sostanza dalle ali oltre che da Miles autore di 14 punti in 24 minuti dalla panchina. Raptors che sono 9-0 in stagione quando sono avanti nel punteggio a fine terzo periodo e Knicks che pagano un Porzingis freddo in attacco, 13 punti con 3/13 al tiro e una serata terrificante da 30/91 dal campo.

Indiana-Detroit 107-100

I Pacers recuperano 22 punti di divario a 17 minuti dalla fine e costringono i Pistons alla seconda sconfitta consecutiva. Il protagonista tra i tanti volti di Indiana è Lance Stephenson che segna tutti i suoi 13 punti nell’ultimo periodo ed è sua la tripla nel finale che genera il 101-97 a due minuti dalla fine e cambia definitivamente l’inerzia della partita. Indiana porta come da consuetudine sei uomini in doppia cifra con Oladipo che ne segna 21 con 15 rimbalzi e Sabonis che ultimamente parte dalla panchina senza accorgersene e chiude con 12 punti e 10 rimbalzi. I padroni di casa tirano con il 53.6% dall’arco e i Pistons incassano un parziale di 36-19 nell’ultimo periodo con la difesa che crolla improvvisamente. Anche Detroit ha sei uomini in doppia cifra con Jackson da 16 e 7 assist, Drummond ne segna 11 con 15 rimbalzi. Il centro è il migliore rimbalzista della Nba ed è il primo lungo a catturare almeno 200 rimbalzi nelle prime tredici gare della stagione dall’epoca di Rodman che ci riuscì tre volte negli anni Novanta. Ma Van Gundy non è soddisfatto della difesa dei suoi uomini nella parte finale della partita.

Washington-Miami 88-91

I Wizards si fermano a sorpresa in casa ma spaventano gli Heat, capaci di farsi quasi rimontare un vantaggio di 25 punti costruito grazie al primo tempo scellerato della capitale. Washington segna 29 punti nel primo tempo e appena 12 nel secondo periodo. Manca Wall, che passa la serata senza trovare il canestro fino al quarto periodo quando guida la rimonta che porta i Wizards al meno uno con due liberi di Porter Jr a 11 secondi dalla fine. Sono due liberi di James Johnson e Winslow a dare la vittoria a Miami con Beal che a due secondi dalla fine sbaglia il canestro del pareggio. Gli ospiti vincono tirando il 41% dal campo con 22 punti e 16 rimbalzi di Whiteside che domina in area, 20 di Johnson con 4 assist uscendo dalla panchina. Washington si ferma al 38% dal campo e Wall chiude con 8 punti e 3/12 al tiro. Non basta la doppia doppia di Beal da 26 punti e 10 rimbalzi né quella di Gortat da 11 e 13. Il 28.6% dall’arco condanna la capitale.

Brooklyn-Utah 118-107

I Jazz sono alla settima sconfitta nelle ultime dieci giocate e dopo un primo periodo disastroso chiuso sotto 39-25 non riescono a rimanere in scia ai Nets. Per Brooklyn l’assenza di Russell, operato al ginocchio e fuori a tempo indefinito, è compensata da Dinwiddie che spedito in quintetto risponde con la migliore prestazione in carriera da 25 punti e 8 rimbalzi. Padroni di casa che tirano con il 51.2% dal campo e hanno cinque uomini in doppia cifra. I Jazz sono limitati nelle rotazioni a causa delle assenze di Rubio, Sefolosha, Joe Johnson, Gobert e Exum, impossibile chiedere di più alla squadra di Snyder che utilizza la serata per dare spazio agli uomini minori della rotazione. Hood segna 17 punti e Neto ne fa 22 dalla panchina ma in questo momento Utah è un cantiere aperto.

Chicago-Charlotte 123-120

I Bulls asfittici in attacco visto fino a un paio di giorni fa reagiscono e piegano non solo Charlotte, ma anche un Walker illuminato da 47 punti e 17/27 dal campo. La gara è equilibrata e nel finale è Dunn a segnare 7 punti consecutivi che mantengono i Bulls avanti. E’ ancora lui a segnare il 121-118 a 43 secondi dalla fine. Due liberi di Markkanen generano il risultato finale con Walker che sbaglia da lontanissimo l’ultima tripla. Coach Hoyberg, interrogato prima della partita sui 90 punti incassati nel primo tempo da Houston, risponde che lui pregherebbe per vedere i suoi uomini segnarne altrettanti nell’intera partita. Viene accontentato in una serata da 51.6% dal campo con 27 punti e quattro triple di Holiday e 22 e 7 assist di Dunn dalla panchina. Gli Hornets non hanno vere alternative a Walker e sono condannati dal 26/34 ai liberi oltre che dalla assoluta incapacità di gestire i finali in trasferta dove sono 1-7 in stagione.

Dallas-Minnesota 87-111

I Wolves perdevano a Dallas da cinque partite consecutive ma la terza vittoria consecutiva, ottava nelle ultime dieci giocate, arriva agevolmente contro i Mavs che ne hanno vinta una sola nelle ultime dieci. Minnesota si prende definitivamente la serata con un parziale di 68-32 nel secondo tempo e manda l’intero quintetto in doppia cifra. Towns produce 15 punti con 11 rimbalzi, Butler 21 con 4 assist e 2 recuperi, Wiggins 19 e Teague 15 e 10 assist. I Mavs tirano con il 37.2% dal campo, 8/38 dall’arco e hanno nel solo Barnes, 18 punti e 6 rimbalzi, un uomo di riferimento.

Sacramento-Portland 86-82

I Kings sono squadra bizzarra e dopo averne incassati 46 da Atlanta fermano in casa i Blazers grazie a Cauley-Stein che segna 13 dei suoi 22 punti nel quarto periodo e rimanda ancora l’esame di maturità di Portland che fuori casa non convince. Sacramento ha poco dal quintetto a parte i 14 di Temple e Hill, tira con il 28.6% dall’arco ma è abbastanza per avere la meglio sulla peggiore versione stagionale dei Blazers che perdono 17 palloni e faticano enormemente in attacco quando McCollum e Lillard tirano male. Insieme la combo produce 48 punti con 17/40 dal campo e non c’è il contributo di Nurkic in area. Le due squadre sono di nuovo in campo una contro l’altra stanotte.

Denver-New Orleans 146-114

Migliore prestazione offensiva stagionale dei Nuggets che approfittano della scarsa voglia di difendere dei Pelicans e segnano 82 punti nel secondo tempo. New Orleans non si presenta al Pepsi Center dove Denver è 7-2 in stagione e stavolta Cousins e Davis (uscito nel secondo tempo per un sospetto trauma cranico) non incidono chiudendo con 31 punti e 13/27 dal campo. Holiday da solo non basta a fermare la furia di Murray e Harris che fanno insieme 7/13 dall’arco con 13 punti e 11 rimbalzi di Jokic. I Nuggets dominano 48 a 29 a rimbalzo, tirano con il 62.9% dal campo e si confermano dopo Warriors e Rockets il terzo migliore attacco della Western Conference.

LA Lakers-Phoenix 113-122

I Lakers non escono dal momento negativo e perdono allo Staples Center contro un Booker in versione esplosiva, 33 punti e sei triple che danno sostanza insieme a un Len da 17 punti e 18 rimbalzi dominante vicino al canestro. E’ Ulis che a tre minuti dalla fine segna la tripla del più 12 per Phoenix, mentre il gioiello di casa Lonzo Ball continua a rimanere imbrigliato in attacco e chiude con 6 punti e 6 assist. E’ Kuzma in questo momento il rookie su cui fare affidamento, record in carriera con 30 punti di cui 28 nel secondo tempo, Lopez prova a contribuire in area con 19 punti ma Los Angeles continua a faticare a trovare continuità all’interno della partita e perde la quinta partita della stagione in casa.