LeBron James è leggendario, record, 44 punti e 2-2 nella serie

LBJ segna 44 punti, i Cavs stordiscono di nuovo i Celtics con un primo periodo travolgente, il fattore campo viene di nuovo rispettato e la serie è sul 2-2

I risultati della notte NBA.

Cleveland-Boston 111-102 (2-2)

Forse aveva ragione JR Smith dopo gara 3, interrogato sulla metamorfosi dei Cavs. ‘Siamo anziani e tre giorni di pausa ci hanno fatto bene’. O forse semplicemente, se non hai in squadra almeno una superstar ma meglio due, puoi battere LeBron James un paio di volte ma non quattro su sette e non a casa sua. Gara 4 somiglia incredibilmente al capitolo precedente, con i Cavs che iniziano prendendo a sberle i Celtics con un primo quarto da 34-18 e il tutto si riduce a due vocaboli, intensità e fiducia. Cleveland è intensa, guidata da un sovrano che viene da un altro pianeta, veloce nella circolazione di palla. Boston è lenta, impaurita, statica, tutti aggettivi che impediscono ai difetti della difesa di casa di emergere. In queste condizioni la serata è di nuovo a senso unico perché il supporting cast di Lue funziona e stavolta anche LBJ aggiunge la briscola leggendaria. Il numero 23 diventa il primo giocatore della storia per numero di canestri dal campo ai playoff, 2367 e conto aperto, superando Kareem Abdul Jabbar e aggiornando il libro dei record in una stagione che già ne contiene numerosi. La sostanza è che all’intervallo i Cavs sono avanti 68-53 e solo l’enorme orgoglio dei Celtics, stavolta emerso nel secondo tempo, permette alla squadra di Stevens di tornare sotto 96-89 a sette minuti dalla sirena. Ma Love e James li rispediscono indietro e non c’è mai la sensazione che questa partita smetta di essere un monologo. Le statistiche dicono una parte di verità, ovvero il 50.6% dal campo dei Cavs che per giocare a questi ritmi si permettono anche 18 palle perse senza pagare dazio, con i Celtics fermi al 41.2% al tiro, 9/28 dall’arco e travolti 47 a 37 a rimbalzo. Coach Lue ha di nuovo risposte da Thompson, che dentro l’area spezza le trame dei Celtics (13 punti e 12 rimbalzi) e ottiene sostanza anche da Korver (14 punti, 4/7 dal campo e 3 stoppate), chirurgico dalla panchina. Anche Hill e Smith nel primo tempo stappano le bottiglie (13 punti il primo e 9 il secondo con 9/18 al tiro in coppia) e l’unico che non partecipa alla festa è Love (9 punti, 11 rimbalzi e 3/12 dal campo). Ma non c’è nemmeno bisogno di lui perché LBJ (44 punti, 17/28 dal campo, 9/13 ai liberi, 5 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi e 7 palle perse ininfluenti) è semplicemente ciò che si è visto dall’inizio dei playoff, il più forte tra i più forti, di questa epoca e delle precedenti. Coach Stevens aveva trovato modo di arginarlo nei primi due episodi ma alla lunga è come nuotare controcorrente e adesso la pressione è su di lui e sui Celtics per inventare qualcosa di diverso nella decisiva gara 5 che manderà la serie da una parte o dall’altra. Boston non affonda definitivamente solo perché Brown (25 punti e 6 rimbalzi) dopo un inizio pessimo ritrova ritmo e fiducia, con Horford poco incisivo (15 punti e 7 rimbalzi) e Tatum (17 punti e 5/13 al tiro, solo un rimbalzo) che sta scoprendo cosa significhi essere un rookie ai playoff. Morris spende cinque falli, rimane in campo solo 24 minuti e questo è un altro problema che i Celtics devono risolvere velocemente. Mercoledì il quinto episodio profuma di decisivo. Il fattore campo finora è stato rispettato e solo 19 volte su 300 precedenti una squadra è tornata da 0-2 per vincere la serie. Ma LeBron James, già primo nella storia ai playoff per punti segnati, canestri dal campo, recuperi, tiri liberi e minuti giocati, ha nel mirino nuovi record e questo è il più stuzzicante.