LBJ porta a scuola Ball, Durant trascina i Warriors con 36 punti

La tripla doppia di LBJ consente ai Cavs di battere i Lakers e vincere la sedicesima gara nelle ultime diciassette giocate, Durant piega i Mavs con 36 punti

I risultati della notte Nba.

Cleveland-LA Lakers 121-112

Era il primo confronto diretto tra LeBron James e Lonzo Ball e alla Quicken Loans Arena in parterre c’era l’intera saga familiare della prima scelta dei Lakers, dal padre LaVar ai fratellini in procinto di spostarsi in Lituania. Il re ovviamente manda un messaggio al giovane discepolo mettendo in scena una tripla doppia e consentendo a Cleveland di vincere la sedicesima partita nelle ultime diciassette giocate. La parte gialla di Los Angeles mette la testa avanti nel secondo periodo ma concede anche 39 punti ai padroni di casa e passa il secondo tempo a guardarne la targa da vicino senza mai sorpassarli. LBJ non è chirurgico al tiro ma segna 25 punti con 12 rimbalzi e 12 assist, perde 5 palloni ma è la tripla doppia numero 59 in carriera, le stesse di Larry Bird. Accanto a lui un Love da 28 punti e 11 rimbalzi e 20 combinati da Wade e Korver uscendo dalla panchina. La difesa dei Lakers concede il 50% ai Cavs e l’attacco perde 18 palloni andando in lunetta solo 14 volte (due delle quali, consecutive, chiuse con un airball di Lopez che genera lo scherno del pubblico nel secondo quarto). E’ Ingram a cercare di rendere il secondo tempo più interessante con 26 punti, 6 rimbalzi e 6 assist, Kuzma ne aggiunge 20 con 7 dalla panchina ma la squadra di Walton tira con il 29% dall’arco e perde la settima delle ultime dieci partite giocate. Per Ball prestazione promettente con 13 punti, 8 rimbalzi, 11 assist e 2 recuperi ma tanta strada da percorrere per avvicinarsi a quello che lui stesso a fine gara definisce ‘il migliore giocatore del mondo al momento’.

Golden State-Dallas 112-97

I Warriors giocano al gatto con il topo contro i Mavs e regalano ai texani l’illusione di avere un’occasione alla Oracle Arena per tutto il primo tempo. Poi sul 60-59 per gli ospiti Golden State mette in piedi un parziale di 11-3 guidato da Durant e dalle secondo linee e da quel momento è un senso unico in direzione dei campioni, che dilagano nel quarto periodo con i canestri di Thompson. I Warriors sono ancora privi di Curry e Green ma vincono la ottava partita consecutiva tirando con il 60.3% dal campo e 11/22 dall’arco. Durant è semplicemente straripante con 36 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e 15/23 dal campo. Al suo fianco un Thompson da 25 punti e 5 rimbalzi. Il terzo in doppia cifra è Casspi che aggiunge 17 punti e 7/9 al tiro e la squadra di Kerr confeziona 35 assist su 47 canestri dal campo, impressionante. Dallas regge per un tempo sulle spalle di un Nowitzki vintage, 18 punti e 9 rimbalzi, e di un Barnes da 16 punti. Harris e Barea provano a produrre dalla panchina, segnano in coppia 27 punti ma non difendono nemmeno per sbaglio e i Mavs non riescono a sostenere la potenza offensiva dei campioni.

Minnesota-Sacramento 119-96

Tutto facile per i Wolves che risolvono la notte contro i Kings con un terzo periodo da 31-16 e dilagano fino al più 26 di fine terzo periodo. Non c’è una vera partita al Target Center e Towns reagisce sul campo alle schermaglie social scambiate con Joel Embiid costruendo una prestazione da 30 punti, 14 rimbalzi e 5 assist. La difesa di Sacramento non partecipa alla festa e Minnesota tira con il 56.1% portando l’intero quintetto in doppia cifra abbondante. Wiggins ne segna 22 senza compiti particolari nella propria metà campo, a quelli ci pensa un chirurgico Butler da 21 punti, 7 rimbalzi, 9 assist, 2 recuperi e 2 stoppate. Thibodeau ruota dieci uomini ognuno dei quali va a referto e i Kings perdono anche la quinta scelta assoluta Fox dopo 7 minuti per un problema ai quadricipiti della gamba sinistra. Hill e Randolph segnano 16 e 15 punti ma sono in vacanza nel terzo quarto quando la partita si decide e i Kings sono 4-12 in trasferta.

Brooklyn-New York 104-111

Derby della mela al Barclays Center e la firma è di Courtney Lee che segna 18 punti nel secondo tempo e permette ai Knicks di bilanciare la preoccupazione per l’infortunio che Porzingis rimedia al ginocchio sinistro dopo tre minuti del terzo quarto che però non dovrebbe essere troppo serio. New York è davanti quasi sempre ed entra nel quarto periodo avanti 87-82, la partita se la prende con i canestri di Lee e Ntilikina che respingono l’ultimo assalto dei Nets. I padroni di casa non riescono a girare la partita tirando con il 28.6% dall’arco e avendo zero impatto dalla panchina in termini difensivi. Dinwiddie segna 26 punti con 7 assist e Hollis-Jefferson 25 con 4 recuperi e 2 stoppate, ma i Knicks la vincono tirando il 50% dall’arco e hanno 27 punti e 4 rimbalzi da Lee che dimostra di essere un terminale offensivo affidabile in assenza di Porzingis. Il lettone aveva segnato 13 punti con 4 assist in 18 minuti prima di andare negli spogliatoi ma la vittoria di New York è anche firmata Ntilikina che oltre a 7 punti pesantissimi scrive sul referto 5 rimbalzi, 8 assist e 2 recuperi. Per i Knicks è solo la seconda vittoria in trasferta sulle dieci giocate ma è la terza vittoria consecutiva in una battaglia per l’ottavo posto nella Eastern Conference che coinvolge anche Pistons, Wizards, Sixers e Heat.

Atlanta-Detroit 91-105

A proposito dei Pistons, la squadra di Van Gundy spezza la striscia negativa vincendo facilmente alla Philips Arena contro i disastrati Hawks. La partita è già finita dopo un secondo periodo chiuso 29-15 per Detroit e il secondo tempo è privo di agonismo con i padroni di casa che finiscono sotto di 22. I Pistons non possono prescindere dal contributo di Drummond, che risponde con 12 punti e 19 rimbalzi firmando con 8 anche il massimo in carriera per assist. Se funziona il centro anche il resto del quintetto gira al massimo, tutti in doppia cifra con 19 e 8/11 dal campo per Harris e 18 con 3 assist per Bradley. Gli ospiti dominano a rimbalzo e Atlanta ha un quintetto imbarazzante che produce appena 44 punti di cui 23 dal solo Ilyasova. Plumlee dentro l’area è fatto a pezzi e chiude deponendo l’uovo in 23 minuti di utilizzo senza mai tirare dal campo e sbagliando due liberi, Budenholzer ruota otto uomini dalla panchina e ha risposte solo da Collins che chiude con 15 punti e 7 rimbalzi. Per Belinelli una presenza impalpabile da 5 punti in 10 minuti e con 6-22 gli Hawks in questo momento hanno il peggiore record della Nba.