Olimpiadi invernali 2026: Milano-Cortina accoppiata vincente? Stoccolma is nothing…

Si potrebbe anche dire così, parafrasando la celebre battuta del personaggio interpretato da Guido Nicheli in Vacanze di Natale 1983

L’accoppiata lombardo-veneta si presenta da favorita nella sfida finale con la capitale svedese, almeno stando alle quote pubblicate recentemente, tra gli altri, dal bookmaker italiano Snai. Dopo il ritiro di Calgary sarà un match a due.

Il capoluogo lombardo, stavolta affiancato da Cortina d’Ampezzo, ci riprova ed entra nuovamente in gioco per aggiudicarsi qualcosa di importante a livello internazionale. Dopo la grande esperienza di Expo 2015, ma anche dopo aver perso l’Agenzia europea del farmaco (Ema) solo al sorteggio, i milanesi sperano che la partnership con la Regina delle Dolomiti possa essere quella vincente.

Si tratta di una candidatura forte e di grande fascino che comunque, scherzi a parte, avrà una degna rivale che ha il vantaggio di … non essere in Italia. Intendiamoci, il nostro è un paese bellissimo ma anche fragile e pieno di problemi.

Nelle nebbie di un paese che tenta di risollevare la testa ma che per farlo non sempre sembra usarla bene, Milano continua ad accrescere il proprio prestigio internazionale tanto che c’è da chiedersi cosa potrebbe fare se fosse inserita in un contesto meno penalizzante. Anche questa volta dovrà fare da sola, o quasi, visto che una parte consistente della coalizione di governo avrebbe preferito una candidatura diversa scontrandosi però con le comprensibili rivendicazioni del sindaco Sala.

I progressi sono evidenti in tutti settori, anche su cose meno note ai più che però ogni tanto è bene ricordare. Il Politecnico di Milano, per dirne una delle tante, in sei anni ha scalato 31 posizioni in una classifica mondiale delle università (World University Rankings by Subject) che mette a confronto ben 1130 atenei mondiali tra cui anche Oxford, Harvard e Cambridge. Ora l’istituto di Piazza Leonardo da Vinci si trova al 17° posto nella super competitiva categoria ‘Engineering & Technology‘ con Ingegneria Civile che si piazza addirittura in nona posizione. Quinto posto invece per la categoria più specifica ‘Art & Design‘, davanti a colossi come la University of the Arts di Londra e la Stanford University.

Si parla di 93% di tasso di occupazione ad un anno dalla laurea in un paese in cui la disoccupazione giovanile è altissima.

A parità di sistema paese, in questo momento, Milano sarebbe una candidatura fortissima in molti campi, anche contro avversarie di alto livello, e per progetti persino più ambiziosi dell’organizzazione di un’edizione delle Olimpiadi invernali.

Speriamo bene. Si tratta di lavorare seriamente a un progetto che se sfruttato bene potrebbe valere tanto. Si parla di un giro d’affari stimato di 5 miliardi (fonte).

Quote Snai assegnazione Olimpiadi invernali 2026

Quote Snai Olimpiadi

Rispetto a pochi giorni fa si registra un lieve calo delle quotazioni con Milano-Cortina in discesa da 1.50 a 1.45.