Quote elezioni francesi: il punto della situazione all’indomani del voto valido per il primo turno delle presidenziali. Era scontato che nessun candidato avrebbe ottenuto la metà più uno dei consensi e quindi si va al secondo turno. Al ballottaggio si sfideranno Emmanuel Macron e Marine Le Pen.
La prima notizia di rilievo è data dal fatto che il centrista indipendente ha ottenuto la maggioranza dei consensi già alla prima tornata, ecco i risultati dei candidati principali.
Emmanuel Macron | 23.8% |
Marine Le Pen | 21.5% |
Francois Fillon | 19.9% |
Jean-Luc Melenchon | 19.6% |
Benoit Hamon | 6.4% |
Subito dopo la pubblicazione dei risultati ufficiali sia Fillon che Hamon hanno esplicitamente invitato coloro che li avevano appoggiati a votare per Macron al ballottaggio.
Per questo motivo, nonostante Marine Le Pen abbia ottenuto un risultato storico, il suo bacino potenziale di voti è molto più limitato di quello del suo rivale.
Tutti i commentatori pronosticano che una sorta di fronte repubblicano, preparato o spontaneo, si schiererà con Macron per evitare l’ascesa al potere dell’estrema destra.
Si prevede quindi una larga affermazione del giovane Emmanuel, con una percentuale che dovrebbe oscillare, secondo i sondaggi, tra il 60% e il 65%. A Marine servirebbe quindi un piccolo miracolo politico e mediatico.
I mercati sono il termometro più affidabile. Prima di tutto quelli finanziari, che amano la stabilità: infatti tutte le borse registrano importanti rialzi. Poi quelli legati alle scommesse, che sono al centro del nostro interesse.
Quote elezioni francesi
Come potete vedere, il fondatore di En Marche è nettamente favorito. Le sue probabilità di vittoria estrapolate dalle quote che vedete in grafica sono dell’88% circa.
Un bel vantaggio, non c’è dubbio. Vi ricordo che il mio riferimento è sempre la versione internazionale di Betfair Exchange.
Sul fronte italiano delle scommesse, Snai si allinea ai mercati internazionali proponendo Macron 1.13. Bet365 offre invece il favorito a una quota leggermente più bassa, 1.11, con Marine Le Pen a 7.00.
Qualora la sua vittoria dovesse essere effettivamente sancita dalle urne il 7 maggio, avrebbe poi le sue belle gatte da pelare in vista delle elezioni legislative di giugno. La Francia infatti è una repubblica semipresidenziale in cui il potere esecutivo è condiviso dal Presidente della Repubblica e dal Parlamento, guidato dal Primo Ministro. Se il presidente eletto ha anche la maggioranza parlamentare i suoi poteri sono pressoché assoluti, altrimenti a comandare sarebbe il Primo Ministro. Va da sé che dovrà lavorare molto per evitare la cosiddetta cohabitation.
Seguitemi per eventuali aggiornamenti.