Il delirio di 22 anni fa: perchè Lupo Rossini non poteva marcare Dell’Agnello?

Ventidue anni fa non ero un giornalista ma la mia testa partoriva un delirio di questo tipo. Mi sembrava corretto condividerlo con voi...

Perché Lupo Rossini non poteva marcare Dell’Agnello? Un delirio di 22 anni fa…

Ventidue anni fa non ero un giornalista ma la mia testa partoriva un delirio di questo tipo. Mi sembrava corretto condividerlo con voi…

Sono confuso, disordinato, privo di riferimenti sia fronte che spalle a canestro, volo in contropiede senza rimorchio ma soprattutto se rimorchio mi faccio prendere in contropiede. Riempio le corsie ma vivo nell’angoscia che possano essere preferenziali, d’emergenza.

Valutazione negativa o appena sufficiente, rubo palloni ai Bonsignori per darli a Li Vecchi, eseguo un arresto ma non tiro, se tiro va a finire che mi arrestano ed allora è ovvio che i tiri più di tanto, liberi non possano essere. Ma sono immerso in un vortice di domande inquietanti che osteggiano la mia formazione.

Voglio sapere perché Gattoni non fa Damiao, perché Pellacani a suo tempo non Morse, per quale motivo Vescovi si sente inferiore a Papanikolau, perché il GM dei Magic non si dà da fare per chiudere l’affare Ruggeri-Orlando, perché a Lupo Rossini non venga permesso di marcare Dell’Agnello e perché Pastori in questa disputa non prenda mai posizione.

Perché De Pol non possa essere Petto invece che Ala, per quale motivo Labella continui a lamentarsi del precario utilizzo nonostante continui ad addormentarsi nel bosco, perché Ravaglia nelle sue interviste, oltre a essere postale, non sia telegrafico (Costa di più ma arriva prima), perché nessuna squadra in Eurolega abbia pensato all’ingaggio di Gnecchi per farlo giocare il giovedì. E a Crippa perché non viene concesso l’anticipo al sabato?

Vorrei sapere perché Bianchini non capisce che se il suo irlandese non esce dal blocco intestinale e ha problemi nel digerire la zona, è prevedibile che poi abbia problemi col Conlon, perché Varese non prelevando Neri da Modena non ricomponga i “Neri per Casoli”. Perché alcuni giocatori debbano esibirsi distanti dalla propria sede naturale; perché allontanare Sorrentino da Napoli, Bosa da Sassari, Gentile da Fabriano, Spagnoli dal Real, Tufano da Fano, Alessandro Da Volio. Sono domande, lo so, che vi appariranno sciocche ma ho bisogno di risposte. Dalla Vecchia fa buon brodo? Cazzola voleva Piazza per accoppiarlo con Azzarita? Barbiero lunedì è chiuso? Se ad Avenia Donato è opportuno non guardare in bocca, è meglio farlo con Cavallari?

Chi ha in squadra Cambridge alla fine dell’anno vince la Coppa Disciplina? Sant’oro è il protettore dei playmaker primi classificati? Se Trieste prende Paci e lo mette vicino a Guerra, potremo assistere ad un remake? Allora tanto vale prelevare Mastroianni e, perché no, Moretti in regia. Il problema di Sabbia era ambientale? Perché non aiutarlo affiancandogli Riva e Costa? Infine, non sarebbe meglio evitare alcuni assortimenti arbitrali… Perché designare coppie come Pallonetto-Cazzaro, Grossi-Facchini, Opel-Corsa e Pasetto-Nasale?

Sono esaurito, ma esaurito di basket. D’altra parte cos’è il basket se non un apostrofo rosa tra le parole “valla a raccoglie”? Il basket è un Comandamento di vita (tipo Bonora il padre e la madre), è camminare per i corridoi del proprio ufficio mimando movimenti spalle a canestro in prossimità di ogni porta.

E’ delirare senza freni in articoli farneticanti come questo.

Archivio privato Giancarlo Migliola