Parigi-Roubaix 2024, è ancora Van der Poel il grande favorito

Parigi-Roubaix 2024 pronostici, è ancora Van der Poel il grande favorito per la vittoria davanti a Philipsen e Pedersen

La Parigi-Roubaix tra le classiche del Nord è quella con più fascino, è la più dura, la più difficile da interpretare. Rispetto al Giro delle Fiandre e alla Liegi-Bastogne-Liegi è interamente piatta, senza dislivelli, ma è ancora più massacrante per i suoi oltre 50 km di pietre. Vediamo storia, percorsoprotagonisti e quote.

La storia

La prima edizione risale al 1896 e se ne sono corse 115 edizioni. La corsa partiva originariamente da Parigi, nel tempo la partenza è stata spostata prima a Chantilly e in seguito a Compiegne a circa 60 km a nord della capitale. Alcuni la chiamano Corsa di Pasqua perché spesso si disputa nel periodo pasquale e a volte proprio nella domenica di festa, ma tutti la conoscono come l’Inferno del Nord, il che spiega molto di quanto sia temuta e amata dai ciclisti. Dopo una prima fase nella quale a dominare erano i ciclisti francesi, furono i belgi a prendere il sopravvento dopo la seconda guerra mondiale, 18 vittorie su 21 edizioni dal 1957 al 1977 con le eccezioni degli olandesi Post e Janssen nel 1964 e 1967 e di Felice Gimondi nel 1966.

In questa fase Eddy Merckx vince tre edizioni, Roger De Vlaeminck quattro. Per trovare la prima tripletta del ciclismo moderno bisogna andare dal 1978 al 1980, quando Francesco Moser si impone tre volte di seguito. Gli azzurri non vincono dal 1999, affermazione di Andrea Tafi che seguì i successi di Franco Ballerini nel 1995 e 1998. Anche Tom Boonen si è affermato quattro volte, nel 2005, 2008, 2009, 2012. Sua è stata anche l’ultima doppietta nella storia della gara. Cinque vincitori di cinque nazionalità diverse nelle ultime cinque edizioni. Cancellara vinse sulle pietre per la seconda volta nel 2013 dopo il 2010, affermazioni a sorpresa dell’olandese Terpstra nel 2014, del tedesco Degenkolb nel 2015 e dell’australiano Hayman nel 2016. Nel 2017 è stato Greg Van Avermaet a restituire un successo al Belgio che mancava dal 2012, anno dell’ultima affermazione della leggenda Boonen, nel 2018 impresa di Peter Sagan con un’azione a oltre 50 km dal traguardo, nel 2019 successo di Philippe Gilbert con il Belgio che si è preso due delle ultime tre edizioni ed è in testa alla classifica delle nazioni con 57 successi davanti ai 28 della Francia e ai 13 dell’Italia. L’edizione 2020 non si è disputata a causa del Covid. L’edizione 2021 rimarrà indimenticabile per l’impresa di Sonny Colbrelli che ha dato all’Italia il primo successo del nuovo millennio e nel 2022 è stato un ispirato Van Baarle a restituire all’Olanda un successo che mancava dal 2014 poi bissato nel 2023 da Van Der Poel. Il Belgio è la nazione con più vittorie a 57, la Francia a 28 e l’Italia a 14.

Il percorso

Da Parigi al leggendario velodromo di Roubaix per 259,9 km, circa tre in più rispetto all’edizione dello scorso anno. Saranno 29 i settori in pavé per un totale di 55.7 km, il numero più alto delle ultime trenta stagioni. I primi 100 km sono tutto sommato tranquilli e la gara si accenderà con il settore di Troisvilles che sarà percorso per la sua intera lunghezza e subito dopo si percorrerà l’Haspres  e l’Haveluy con il ritorno nella prima parte di Viesly Briastre e Capelle Ruesnes. La Foresta di Arenberg, la suggestione più grande della Parigi-Roubaix e spesso decisiva, è tra i settori che possono fare la differenza e in questa stagione al suo ingresso è stata situata una chicane che ha fatto molto discutere insieme a Mons-en-Pévèle, Campin-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre che misura 2,1 km ed è il più difficile. A 10 km dal traguardo bisogna attraversare il passaggio a livello n. 13 e non si può passare se le sbarre sono abbassate, l’ingresso nel velodromo arriva negli ultimi 800 metri la cui pista è teatro di volata da calcolare con i tempi esatti in caso di arrivo di due o più corridori insieme.

I protagonisti

La Parigi-Roubaix rispetto alle altre classiche offre incognite che si estendono oltre lo stato di forma dei corridori in un’epoca in cui non c’è comunque niente di scontato, vedi la caduta che al Giro dei Paesi Baschi ha coinvolto Vingegaard, Roglic e Evenepoel, a causa di materiali e velocità sempre più elevate. Qui il pavé non mette nessuno al riparo da forature e guasti tecnici, il meteo potrebbe riservare sorprese ed è la premessa necessaria per introdurre il capitolo relativo a Van der Poel che è il grande favorito e non potrebbe essere altrimenti dopo la cavalcata trionfale al Giro delle Fiandre, l’olandese ha vinto sulle pietre anche nella scorsa stagione e se non fosse per il preambolo legato all’imprevedibilità della gara si potrebbe anche non parlarne. Oltretutto l’iridato ha in casa anche il secondo favorito per la vittoria, un Philipsen in ottima forma che potrebbe approfittare di ogni occasione, e anche gli outsider sono gli stessi della primavera, con Pedersen che è l’alternativa più realistica al dominio del campione uscente e la Lidl-Trek può anche schierare Milan come uomo a sorpresa. La Visma punta sul terzetto composto da Jorgenson, Laporte e Van Baarle che finora non ha brillato, una scelta suggestiva sarebbe quella di Degenkolb vincitore nel 2015 e lo scorso anno in lizza fino alla caduta che gli è valsa solo il settimo posto, naturalmente potreste spendere un gettone su Mozzato visto il secondo posto della settimana scorsa o su Bettiol che però è all’esordio in questa classica. Un discorso a parte lo merita Ganna che su questa gara ha messo gli occhi da tempo, la forma resta un’incognita dopo un inizio di stagione faticoso ma il potenziale resta di primo livello. L’Uae ha completato il podio a Oudenaarde con Politt, Bjerg e Morgado e i primi due sono nomi in grado di fare la differenza. Completano il quadro Kung, Merlier e Jorgenson e vale il discorso fatto nei precedenti capitoli della campagna del Nord, a quote sopra la pari il campione del mondo è quasi sempre un affare.

Parigi-Roubaix 2024 quote

Le quote sono relative alle 12:45 del 6.4.2024. Potrebbero essere soggette a variazioni, verificare sempre il book di riferimento. ‘Altro’ non è un insieme omogeneo.

Bet365.it Lottomatica
Van der Poel 2.62 2.50
Philipsen 5.00 4.50
Pedersen 7.50 7.50
Ganna 26.00 21.00
Degenkolb 15.00 16.00
Bettiol 26.00 26.00
Bjerg 51.00 51.00
Milan 34.00 31.00
Mozzato 51.00 51.00
Politt 26.00 26.00
Kung 34.00 51.00
Merlier 34.00 31.00
Van Baarle 26.00 16.00
Lampaert 67.00 51.00
Asgreen 81.00 71.00
Altro 2.50 5.00