Parigi-Roubaix 2022, ci sarà Van Aert, è Van Der Poel il favorito

Parigi-Roubaix 2022 quote, ci sarà Van Aert, è Van Der Poel il favorito, Ganna tenta l'impresa

La Parigi-Roubaix tra le classiche del Nord è quella con più fascino, è la più dura, la più difficile da interpretare. Rispetto al Giro delle Fiandre e alla Liegi-Bastogne-Liegi è interamente piatta, senza dislivelli, ma è ancora più massacrante per i suoi oltre 50 km di pietre e dopo due stagioni travagliate, nel 2020 edizione annullata e nel 2021 spostata a ottobre, ritrova la sua collocazione in primavera. Vediamo storia, percorsoprotagonisti e quote.

La storia

La prima edizione risale al 1896 e se ne sono corse 114 edizioni. La corsa partiva originariamente da Parigi, nel tempo la partenza è stata spostata prima a Chantilly e in seguito a Compiegne a circa 60 km a nord della capitale. Alcuni la chiamano Corsa di Pasqua perché spesso si disputa nel periodo pasquale e a volte proprio nella domenica di festa, ma tutti la conoscono come l’Inferno del Nord, il che spiega molto di quanto sia temuta e amata dai ciclisti. Dopo una prima fase nella quale a dominare erano i ciclisti francesi, furono i belgi a prendere il sopravvento dopo la seconda guerra mondiale, 18 vittorie su 21 edizioni dal 1957 al 1977 con le eccezioni degli olandesi Post e Janssen nel 1964 e 1967 e di Felice Gimondi nel 1966.

In questa fase Eddy Merckx vince tre edizioni, Roger De Vlaeminck quattro. Per trovare la prima tripletta del ciclismo moderno bisogna andare dal 1978 al 1980, quando Francesco Moser si impone tre volte di seguito. Gli azzurri non vincono dal 1999, affermazione di Andrea Tafi che seguì i successi di Franco Ballerini nel 1995 e 1998. Anche Tom Boonen si è affermato quattro volte, nel 2005, 2008, 2009, 2012. Sua è stata anche l’ultima doppietta nella storia della gara. Cinque vincitori di cinque nazionalità diverse nelle ultime cinque edizioni. Cancellara vinse sulle pietre per la seconda volta nel 2013 dopo il 2010, affermazioni a sorpresa dell’olandese Terpstra nel 2014, del tedesco Degenkolb nel 2015 e dell’australiano Hayman nel 2016. Nel 2017 è stato Greg Van Avermaet a restituire un successo al Belgio che mancava dal 2012, anno dell’ultima affermazione della leggenda Boonen, nel 2018 impresa di Peter Sagan con un’azione a oltre 50 km dal traguardo, nel 2019 successo di Philippe Gilbert con il Belgio che si è preso due delle ultime tre edizioni ed è in testa alla classifica delle nazioni con 57 successi davanti ai 28 della Francia e ai 13 dell’Italia. L’edizione 2020 non si è disputata a causa del Covid. L’edizione 2021 rimarrà indimenticabile per l’impresa di Sonny Colbrelli che ha dato all’Italia il primo successo del nuovo millennio. Il Belgio è la nazione con più vittorie a 57, la Francia a 28 e l’Italia a 14.

Il percorso

Da Parigi al leggendario velodromo di Roubaix per 257,2 km. Saranno 30 i settori in pavé per un totale di 54,8 km. I primi 100 km sono tutto sommato tranquilli e la gara si accenderà con il settore di Troisvilles che sarà percorso per la sua intera lunghezza e quello di Vertain che sarà percorso in senso inverso rispetto al passato e in leggera salita anziché in discesa. La Foresta di Arenberg, la suggestione più grande della Parigi-Roubaix e spesso decisiva, è tra i settori che possono fare la differenza insieme a Mons-en-Pévèle, Campin-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre che misura 2,1 km ed è il più difficile. A 10 km dal traguardo bisogna attraversare il passaggio a livello n. 13 e non si può passare se le sbarre sono abbassate, l’ingresso nel velodromo arriva negli ultimi 800 metri la cui pista è teatro di volata da calcolare con i tempi esatti in caso di arrivo di due o più corridori insieme.

I protagonisti

Sarà un’edizione condizionata dal pensiero di quello che poteva essere e non sarà, ovvero l’assenza del campione in carica Colbrelli che lo scorso anno vinse una delle edizioni più epiche e brutali condita da fango e pioggia come non si vedeva dall’inizio del millennio. Il favorito principale resta sempre Van Der Poel, che però alla Amstel Gold Race è sembrato accusare una fisiologica stanchezza dopo le imprese delle settimane precedenti e bisognerà vedere se sarà nelle condizioni di fare la differenza in caso di ritmi altissimi. Il ritorno di Van Aert porta con sé le incognite di uno stato di forma che non potrà essere ottimale dopo lo stop per il Covid e per questo nella gara più difficile da decifrare della stagione visto che a ogni metro una caduta, una foratura, un imprevisto meccanico può condizionare la classifica, la lista degli outsider che possono ambire a portarsi a casa la pietra è lunga. Terremo naturalmente d’occhio Ganna che la vinse da dilettante e l’ha preparata a lungo e con lavori specifici anche se la sua preparazione è stata condizionata da problemi di salute ma la Ineos si sta riportando ad altissimi livelli in una stagione che sembrava essere dominata esclusivamente da Uae e Jumbo-Visma e correrà con diverse punte, non solo l’azzurro ma anche un Kwiatkowski ispiratissimo e vincitore alla Amstel pronto a lavorare per la squadra, Van Baarle che al Fiandre ha chiuso al secondo posto e Magnus Sheffield che non ancora ventenne ha vinto la Freccia del Brabante ed è un prospetto di cui sentiremo ancora parlare. Tra i favoriti principali c’è Pedersen che ha gambe e potenza per stare con i migliori, Asgreen che cerca un acuto nelle gare di un giorno in questa stagione, Kung, Laporte e Senechal sono alternative da tenere in considerazione. Non si può ignorare un veterano come Kristoff e Lampaert, Benoot e Stuyven sono uomini a proprio agio nelle classiche, più difficile vedere sul podio Degenkolb, Mohoric, Politt e Teunissen, con la suggestione di Trentin che però dopo l’acuto al mondiale del 2019 non ha mai ritrovato il guizzo decisivo.

Parigi-Roubaix 2022 quote

Le quote sono relative alle 8:45 del 16.4.2022. Potrebbero essere soggette a variazioni, verificare sempre il book di riferimento. ‘Altro’ non è un insieme omogeneo.

Bet365.it Snai Lottomatica
Van Der Poel 4.25 4.00 4.00
Pedersen 4.75 5.50 4.50
Van Aert 7.00 5.50 5.75
Asgreen 15.00 12.00 15.00
Laporte 15.00 12.00 13.00
Ganna 17.00 12.00 15.00
Kung 17.00 15.00 18.00
Senechal 23.00 25.00 23.00
Kristoff 26.00 25.00 25.00
Lampaert 26.00 25.00 30.00
Van Baarle 34.00 25.00 30.00
Politt 41.00 33.00 40.00
Kwiatkowski 41.00 41.00 40.00
Trentin 41.00 50.00 50.00
Stuyven 41.00 33.00 40.00
Degenkolb 51.00 50.00 50.00
Mohoric 51.00 50.00 65.00
Teunissen 41.00 50.00 45.00
Altro 5.00 7.50 6.00