Parigi-Roubaix 2021, insolita edizione in autunno, Van Aert e Van Der Poel i favoriti

Parigi-Roubaix 2021 quote, inedita edizione in autunno, sono ancora Van Aert e Van Der Poel i favoriti

La Parigi-Roubaix tra le classiche del Nord è quella con più fascino, è la più dura, la più difficile da interpretare. Rispetto al Giro delle Fiandre e alla Liegi-Bastogne-Liegi è interamente piatta, senza dislivelli, ma è ancora più massacrante per i suoi oltre 50 km di pietre ed è l’unica classica di questa stagione che rispetto alla collocazione tradizionale in primavera è stata spostata in autunno. Vediamo storia, percorsoprotagonisti e quote.

La storia

La prima edizione risale al 1896 e se ne sono corse 114 edizioni. La corsa partiva originariamente da Parigi, nel tempo la partenza è stata spostata prima a Chantilly e in seguito a Compiegne a circa 60 km a nord della capitale. Alcuni la chiamano Corsa di Pasqua perché spesso si disputa nel periodo pasquale e a volte proprio nella domenica di festa, ma tutti la conoscono come l’Inferno del Nord, il che spiega molto di quanto sia temuta e amata dai ciclisti. Dopo una prima fase nella quale a dominare erano i ciclisti francesi, furono i belgi a prendere il sopravvento dopo la seconda guerra mondiale, 18 vittorie su 21 edizioni dal 1957 al 1977 con le eccezioni degli olandesi Post e Janssen nel 1964 e 1967 e di Felice Gimondi nel 1966.

In questa fase Eddy Merckx vince tre edizioni, Roger De Vlaeminck quattro. Per trovare la prima tripletta del ciclismo moderno bisogna andare dal 1978 al 1980, quando Francesco Moser si impone tre volte di seguito. Gli azzurri non vincono dal 1999, affermazione di Andrea Tafi che seguì i successi di Franco Ballerini nel 1995 e 1998. Anche Tom Boonen si è affermato quattro volte, nel 2005, 2008, 2009, 2012. Sua è stata anche l’ultima doppietta nella storia della gara. Cinque vincitori di cinque nazionalità diverse nelle ultime cinque edizioni. Cancellara vinse sulle pietre per la seconda volta nel 2013 dopo il 2010, affermazioni a sorpresa dell’olandese Terpstra nel 2014, del tedesco Degenkolb nel 2015 e dell’australiano Hayman nel 2016. Nel 2017 è stato Greg Van Avermaet a restituire un successo al Belgio che mancava dal 2012, anno dell’ultima affermazione della leggenda Boonen, nel 2018 impresa di Peter Sagan con un’azione a oltre 50 km dal traguardo, nel 2019 successo di Philippe Gilbert con il Belgio che si è preso due delle ultime tre edizioni ed è in testa alla classifica delle nazioni con 57 successi davanti ai 28 della Francia e ai 13 dell’Italia. L’edizione 2020 non si è disputata a causa del Covid.

Il percorso

Da Parigi al leggendario velodromo di Roubaix per 257,7 km. Saranno 30 i settori in pavé per un totale di 54,5 km. Poche variazioni rispetto alle ultime edizioni con l’ingresso dell’Hameau du Buat che manca dal 2016. Le differenze rispetto all’edizione 2019 sono il ritorno del settore di Capelle a Ruesnes, il settore di Troisvilles che sarà percorso per la sua intera lunghezza e quello di Vertain che sarà percorso in senso inverso rispetto al passato e in leggera salita anziché in discesa. La Foresta di Arenberg, la suggestione più grande della Parigi-Roubaix e spesso decisiva, è tra i settori che possono fare la differenza insieme a Mons-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre.

I protagonisti

Diventa quasi ridondante presentando le classiche ripetere che potrebbe essere l’ennesimo duello tra Van Aert e Van Der Poel, che restano i favoriti principali anche per i bookmakers ma non attraversano un momento di forma strepitoso e lo si è visto anche al mondiale, con il belga che non è riuscito a convertire in una medaglia il lavoro che soprattutto Evenepoel aveva fatto per lui. L’incognita di un’edizione che si svolge in autunno anziché in primavera, anche se con un caldo insolito per essere ottobre, può ulteriormente modificare i valori ed è anche per questo che secondo noi è difficile identificare un nome che spicca sugli altri. La Parigi-Roubaix è una classica nella quale anche la fortuna gioca la sua parte visto l’altissimo rischio di forature e cadute e se Sagan, che sta sempre nella lista degli uomini da tenere d’occhio, nel 2018 riuscì a vincere con un’azione da lontano è più probabile che al velodromo arrivino due, tre o quattro uomini insieme per poi giocarsela in volata. Ecco perché si può valutare con attenzione di spendere un gettone su Stuyven che ha vinto l’ultima Milano-Sanremo, o su Asgreen e Pedersen la cui condizione sembra in crescita Altri nomi da seguire sono Senechal, Lampaert, Stybar, Politt, Van Baarle, meno possibilità hanno Degenkolb, Valgren e l’inossidabile Kristoff ma in questa corsa nessuno è veramente tagliato fuori alla vigilia e potrebbe contare anche il lavoro di squadra, con la Deceunink-Quickstep che da questo punto di vista ha sempre un potenziale vantaggio sulle altre. Tra gli outsider anche Kung e Mohoric meritano considerazione, ci sarà anche Trentin che dovrebbe avere smaltito la caduta nella corsa iridata ma la cui gamba non sembra brillante, da seguire con attenzione Moscon.

Parigi-Roubaix 2021 quote

Le quote sono relative alle 14:45 del 30.9.2021. Potrebbero essere soggette a variazioni, verificare sempre il book di riferimento. ‘Altro’ non è un insieme omogeneo.

Bet365.it Snai Lottomatica
Van Aert 4.00 4.50 4.00
Van Der Poel 6.00 6.50 6.00
Sagan 12.00 15.00 15.00
Pedersen 15.00 15.00 11.00
Senechal 15.00 12.00 15.00
Stuyven 17.00 12.00 15.00
Asgreen 19.00 12.00 11.00
Lampaert 19.00 12.00 20.00
Stybar 23.00 12.00 25.00
Politt 23.00 20.00 25.00
Van Baarle 26.00 15.00 7.00
Degenkolb 29.00 33.00 35.00
Valgren 34.00 15.00 7.00
Kristoff 41.00 50.00 65.00
Mohoric 41.00 50.00 50.00
Kung 41.00 25.00 35.00
Moscon 101.00 50.00 85.00
Trentin 67.00 50.00 50.00
Altro 5.00 15.00 7.00