Mondiale WBA, il sogno di Blandamura si interrompe all’ottava ripresa

Alla Yokohama Arena il pugile romano va al tappeto a pochi secondi dalla fine dell'ottavo round, il titolo rimane a Murata, una mezza divinità in Giappone

Nulla da fare dunque per Emanuale “Sioux” Blandamura, che oggi si è arreso per ko all’ottava ripresa a Ryota Murata e ai 17.000 spettatori della Yokohama Arena. Il Mondiale WBA dei pesi medi rimane quindi in Giappone, come era ampiamente prevedibile dai pronostici della vigilia: d’altra parte Murata è considerato una mezza divinità in Giappone, oro ai Giochi Olimpici Londra nel 2012, e uno degli sportivi più celebri e celebrati del Sol Levante. Basti pensare che il match di oggi è stato visto nel mondo da più di 30 milioni di spettatori.

Il pronostico vedeva Blandamura nettamente sfavorito e il match ha preso immediatamente la strada di Murata. Coraggiosa e onesta è stata la resistenza del nostro pugile, che ha provato a schivare il destro mortifero del giapponese riuscendo anche a ribattere in diverse occasioni. A 4 secondi dal termine dell’ottava ripresa però è arrivato il destro al volto che ha fatto capitolare Blandamura.

Nulla da fare dunque per il 38enne Emanuele Blandamura, friulano di nascita ma romano e romanista, che ha aspettato una carriera per arrivare a questa serata, con l’obiettivo di riportare in Italia una cintura che mancava da 30 anni nella categoria che salutò in passato anche le imprese di Nino Benvenuti.

In passato 48 pugili italiani avevano tentato su ring stranieri di conquistare un mondiale: tra questi Caprari, Mitri, Loi e Parisi per 13 vittorie complessive. L’ultimo in ordine di tempo, è stato il romano Giovanni De Carolis, capace di battere a Offenburg il tedesco Vincent Feigenbuts nel 2016 per il mondiale WBA supermedi. A inaugurare la serie fu Primo Carnera, il 29 giugno 1933 sul quadrato del Garden Bowl di New York battendo Jack Sharkey al sesto round. Fu lui il primo italiano a conquistare un mondiale di pugilato.

Foto Ufficio Stampa FPI