MotoGp Francia 2018, la fuga di Marquez e le difficoltà Ducati

MotoGp Francia 2018 quote, Marquez è in fuga con le vittorie consecutive ad Austin e Jerez, dietro situazione confusa con Dovizioso e Lorenzo ai ferri corti e le Yamaha che non riescono a uscire dalle difficoltà già evidenziate la scorsa stagione

Marco Bonfiglio

15 Maggio 2018

MotoGp Francia 2018 – La MotoGp si sposta dalla Spagna in Francia, su uno dei circuiti più iconici del vecchio continente, a Le Mans. Marquez è in fuga nel mondiale e in questo momento vede la strada in discesa, la Honda è più competitiva di Ducati e Yamaha e la carambola di Jerez ha sottratto punti preziosi a Dovizioso. Vediamo quote e piloti favoriti per la gara di domenica.

Il tracciato

Sul Circuit de la Sarthe si corre la 24 ore di Le Mans e nel 1966 fu progettato un tracciato più breve sfruttando la zona della corsia dei box, denominato circuito Bugatti, per allargare il raggio di competizioni da ospitare. E’ un tracciato piuttosto breve di 4185 metri con 11 curve e il record in gara appartiene a Valentino Rossi con 1:32.879 stabilito nell’edizione 2015. Privo di lunghi rettilinei, è un alternarsi di brusche frenate e accelerazioni che potrebbero mettere in difficoltà la Ducati ed esaltare le caratteristiche della Yamaha. Dopo una leggera piega a destra si arriva alla Dunlop Chicane e in seguito la sequenza La Chapelle, Le Musée e Garage Vert, lento destra, sinistra, destra nel quale è richiesta trazione e spunto in accelerazione. Parte centrale più veloce con un’altra chicane, la Chemin Aux Boeufs e si entra nella parte finale con la S du Garage Bleu prima di una doppia curva a destra, il Raccordement, che riporta sul rettilineo dei box.

Albo d’oro

Il Gran Premio di Francia si è disputato per la prima volta nel 1921 ed è entrato a fare parte del mondiale nel 1951. Dal 1959 si è corso a Clermont-Ferrand con una parentesi a Rouen nel 1965 e dal 1969 ci si è trasferiti a Le Mans con la prima edizione vinta da Giacomo Agostini nella classe 500. Le Mans nel corso degli anni si è alternata con Clermont-Ferrand, Nogaro e Paul Ricard, per diventare appuntamento fisso dal 2000. E’ un dominio spagnolo con otto vittorie iberiche nelle ultime noveedizioni, le ultime sei consecutive. Pista preferita di Jorge Lorenzo che ha all’attivo cinque vittorie tra 500 e MotoGp, nel 2009, 2010, 2012 e le ultime due consecutive nel 2015 e 2016, nel 2017 a imporsi è stato Maverick Vinales. L’unico capace di interrompere il monopolio spagnolo è stato Casey Stoner sulla Ducati nel 2011, successi di Daniel Pedrosa nel 2013 (altre tre vittorie per lui in carriera, in 125 nel 2003 e in 250 nel 2004 e nel 2005) e di Marc Marquez nel 2014. A Le Mans le tre vittorie di Valentino Rossi appartengono a un passato quasi remoto e sono state colte tutte in 500 nel 2002, 2005 e 2008.

I protagonisti

Neanche nei propri sogni più arditi Marc Marquez poteva immaginare di trovarsi a maggio in una situazione così favorevole. Non solo dal punto di vista della classifica che lo vede in fuga.

Marquez	70
Zarco	58
Vinales	50
Iannone	47
Dovizioso	46
Rossi	40

Lo spagnolo ha 12 punti di vantaggio su Zarco, secondo in classifica sulla Yamaha non ufficiale che continua ad andare più forte di quelle di Rossi e Vinales. Ha 24 punti di vantaggio su Dovizioso, disperso insieme alla Ducati e costretto al ritiro insieme a Lorenzo nel contatto provocato con Pedrosa a Jerez che potrebbe avere affossato le sue speranze mondiali e complicato il suo futuro rosso, come quello del compagno di squadra spagnolo. Marquez in classifica vede Iannone, in progresso insieme alla Suzuki dopo due podi consecutivi, davanti ai due italiani che più lo infastidiscono sul piano sportivo ed emotivo e la Honda continua a dimostrarsi la moto più equilibrata e competitiva in tutte le condizioni anche se la Ducati sembra in progresso. Con le Michelin che mescolano le carte in tavola in qualifica, la domenica continua a essere territorio del campione del mondo che ha vinto le ultime due gare consecutive e ha un vantaggio al momento difficilmente colmabile. Le Mans deve fornire risposte principalmente alla Ducati, con Dovizioso e Lorenzo che sperano in una gara lineare per capire quanto distacco ci sia con la Honda che sembrava leggermente ridotto due settimane fa ma i loro rapporti all’interno del box dopo Jerez andranno verificati e non potranno essere sereni in una situazione già tesi per entrambi, coinvolti nelle voci di mercato. Dalla Yamaha è poco realistico aspettarsi progressi visti i limiti delle M1 che sono gli stessi della scorsa stagione, scarsa capacità di gestione della gomma anteriore e con Zarco che continua ad andare più forte dei piloti ufficiali anche grazie alla sua conformazione fisica che sforza meno le coperture. Per sfilare il mondiale a Marquez servirebbe un imprevisto che al momento non è all’orizzonte.