Gp Ungheria 2022, le mani di Verstappen sul mondiale

Gp Ungheria 2022 pronostici, Verstappen è in fuga nel mondiale, Leclerc dopo l'errore in Francia è il favorito per la vittoria

Gp Ungheria 2022 – La F1 all’ultimo appuntamento prima della pausa di agosto in una delle gare più calde della stagione e il mondiale ha preso una direzione forse definitiva verso Verstappen dopo l’errore di Leclerc al Paul Ricard che ha regalato il successo al campione del mondo e allargato a 63 punti il divario con il monegasco. Vediamo quote e protagonisti.

Il tracciato

Uno dei più tortuosi e lenti del mondiale. Secondo solo a Montecarlo, all’Hungaroring si può sorpassare solo sul rettilineo principale. E’ gara di strategia e affidabilità, viste le temperature estreme che si registrano sull’asfalto e che potrebbero incidere anche nella gestione delle gomme. Sul circuito nei pressi di Budapest si corre raramente oltre la F1 ed è uno dei motivi per i quali, insieme al vento e al terreno sabbioso, il fine settimana vede spesso un asfalto molto sporco che rende indispensabile una guida chirurgica all’interno della traiettoria gommata. Dopo il primo tornante gli unici altri due punti di sorpasso sono dopo la curva 3 in salita, punto in cui nel 2009 Massa ebbe l’incidente con la molla persa dalla vettura di Barrichello. L’altro è prima della curva 12 che introduce le due curve che riportano sul rettilineo iniziale.

Albo d’oro

Territorio di Lewis Hamilton. Il britannico in Ungheria ha vinto otto volte, nel 2007 al suo esordio in F1, nel 2009 e nel 2012 su McLaren, ancora su Mercedes nel 2013, nel 2016, nel 2018, nel 2019 e nel 2020. Vettel ci ha vinto due volte, mai negli anni iridati alla Red Bull ma nel 2015 nella sua seconda affermazione con la Ferrari bissata poi nel 2017. Vettel e Hamilton sono due dei quattro piloti in attività ad avere all’attivo una vittoria all’Hungaroring oltre a Ricciardo vincitore nel 2014 e a Ocon che a sorpresa si è imposto nel 2021 in una gara condizionata dalle condizioni meteo mutevoli e il britannico è il pilota con più successi su questo tracciato con otto davanti a Schumacher che ne ha quattro. Con Hamilton e Vettel che hanno vinto le ultime sei edizioni, dal 2012 in avanti soltanto Ricciardo è stato capace di interrompere la striscia di successi del tedesco e del britannico. Per ritrovare un nome diverso nell’albo d’oro bisogna risalire al 2011 con la vittoria di Button.

I protagonisti

‘Errori del genere sono inaccettabili’. Lo ha detto Leclerc subito dopo avere stampato la sua monoposto nel muro in Francia ed è stato un errore gratuito, il secondo della sua stagione dopo quello a Imola, che ha consegnato di fatto il mondiale nelle mani di Verstappen. Il monegasco aveva il potenziale per ottenere la seconda vittoria consecutiva e il testacoda che ha mandato di traverso la domenica alla Ferrari ha ricordato da vicino, anche perché ha in comune luglio, l’errore analogo di Vettel nel 2018 ad Hockenheim che spianò la strada ad Hamilton nella lotta mondiale. Leclerc sta crescendo in maniera evidente ma è un dato di fatto che il suo livello non sia ancora quello del campione del mondo, e se due errori in metà stagione possono considerarsi pochi in assoluto (ma 12 dei 17 ritiri in carriera sono conseguenza di un incidente, segno probabilmente di uno stile di guida che lo porta ancora troppo spesso oltre il limite), sono troppi se parametrati a un avversario che semplicemente non sbaglia mai. La sensazione generale dopo metà stagione è quella di un pacchetto ancora troppo acerbo, l’affidabilità altalenante, gli sbagli dei due piloti, la gestione delle strategie dal muretto mettono la rossa ancora indietro rispetto alla Red Bull che ha costruito ulteriori anticorpi nel duello contro i tedeschi nella scorsa stagione. La lucidità con cui l’olandese, un tempo maestro dei colpi di testa, gestisce le gare è molto più di un’ipoteca sul secondo titolo consecutivo e il fatto che riesca a farlo con una vettura che al momento è inferiore alla Ferrari, con gli aggiornamenti costanti che hanno fatto perdere qualcosa sul piano del giro secco e della gestione delle gomme alla scuderia austriaca, è un’ulteriore dimostrazione di forza. La rimonta di Sainz frustrata da una scelta conservativa del box nella gestione delle gomme conferma il potenziale di una vettura che al momento è la migliore in griglia ma che non ha la maturità per convertire la superiorità in punti e se Verstappen ha conquistato sette gare su dodici la sintesi si ottiene facilmente. Ovvero che la seconda parte di stagione sarà composta da singole puntate in cui la Ferrari sarà spesso favorita ma che compongono un romanzo nel quale Verstappen senza variabili imprevedibili uscirà con il titolo. Hamilton e Russell continuano intanto a ottenere podi con una Mercedes che vede col binocolo i leader del mondiale ma che sta accorciando il divario, ha comunque bisogno di regali da chi sta davanti per finire tra i primi tre, vedi anche lo smarrimento di Perez che sta perdendo confidenza nella guida e si è addormentato negli ultimi giri. L’Ungheria con il caldo estremo e un tracciato sul quale non si sorpassa potrebbe comunque regalare delle sorprese, Leclerc è favorito su un layout in cui il Drs della Red Bull non darà un vantaggio significativo se non sul rettilineo iniziale e Binotto ha parlato apertamente di doppietta. Le rosse partono favorite in una gara in cui se vogliono almeno ridurre il divario dal leader del mondiale devono capitalizzare la superiorità senza incertezze dal sabato alla domenica.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono aggiornate alle 12:45 del 28.7.2021 e potrebbero essere soggette a variazioni. Verificare il book di riferimento.

Gara

Pilota Bet365.it Snai
Leclerc 2.20 2.00
Verstappen 2.50 2.50
Sainz 6.50 6.50
Hamilton 11.00 10.00
Perez 21.00 15.00
Russell 26.00 25.00
Alonso 151.00 100.00
Norris 251.00 100.00