Gp Russia 2020, Hamilton può entrare nella storia

Gp Russia 2020 quote, Hamilton è favorito per la vittoria nella gara in cui può eguagliare il record di vittorie in F1

Gp Russia 2020 – La F1in Russia per il consueto appuntamento a Sochi dopo le due gare italiane che hanno messo in evidenza i limiti ormai invalicabili della Ferrari e un Lewis Hamilton sempre più padrone del mondiale che dopo la vittoria al Mugello può raggiungere Schumacher a quota 91 vittorie in carriera. Vediamo quote e protagonisti.

Il circuito

L’autodromo di Sochi, situato su mar Nero, è stato realizzato dopo un progetto quasi trentennale di portare la F1 prima nell’Unione Sovietica e poi in Russia e completato in concomitanza con le Olimpiadi invernali del 2014. Si sviluppa su 5853 metri, il terzo più lungo del mondiale dopo Spa e Silverstone. Il circuito costeggia il parco olimpico, essendo un tracciato cittadino ha poche vie di fuga e muri molto vicini all’asfalto. Ha 19 curve e due rettilinei principali, quello della partenza che piega leggermente a destra e uno nella parte centrale prima di una chicane che può essere tratro per i sorpassi. Circuito tecnico che non perdona gli errori e dove è sempre possibile l’ingresso della safety car. Asfalto particolarmente liscio che tende a preservare le gomme, con le Pirelli performanti di quest’anno è probabile la strategia con una sola sosta.

Albo d’oro

In Russia si è corso agli albori dell’automobilismo con due gare a San Pietroburgo nel 1913 e 1914 quando ancora il mondiale di F1 non esisteva. Se ne sono disputate sei edizioni, tutte cannibalizzate dalla Mercedes che ha vinto con Hamilton nel 2014, 2015, 2018 e 2019, con Rosberg nell’edizione del 2016 che è ricordata soprattutto per il ripetuto contatto al via tra Kvyat e Vettel e con Bottas nel 2017. La Ferrari in cinque edizioni disputate ha all’attivo tre podi, uno con Raikkonen, uno con Vettel e uno con Leclerc nel 2019.

 

Protagonisti

Il party mode è stato abolito e non è cambiato niente, sulla griglia di bandiera e alla bandiera a scacchi. Se non succedono imprevisti generati dalla Mercedes, tipo imboccare la pit lane con il semaforo rosso come a Monza, non c’è modo che Hamilton possa perdere una gara e lo si è visto anche al Mugello in una gara con tre ripartenze che non è mai stata in discussione. Senza l’errore di Monza le 91 vittorie di Schumacher sarebbero state raggiunte due settimane fa al Mugello ma l’impressione è che in Russia l’aggancio avverrà e anche con una certa facilità. Di sicuro Hamilton non può essere impensierito da Bottas, scudiero pallido che però per manifesta superiorità della monoposto fatica a non arrivare secondo soprattutto se la Red Bull incappa per due gare di fila in problemi di affidabilità. Due ritiri consecutivi di Verstappen non si vedevano dal 2017 e il podio di Albon non riesce comunque a generare prospettive positive per una scuderia che voleva lottare per il mondiale. Ricciardo più di Ocon conferma che potrebbe essere la Renault la terza forza della stagione, passo gara che sta diventando il piatto forte della scuderia francese che ha rifatto da capo il progetto dopo essersi reso conto che quello del 2019 era obsoleto. Tutto il contrario della Ferrari, che su un tracciato che conosce a menadito e sul quale ha costruito il proprio ciclo vincente a inizio millennio, ha avuto problemi nella gestione delle gomme in gara oltre che evidenziare i soliti limiti di potenza. E’ evidente che la SF1000 è stata abbandonata al proprio destino perdente e lo conferma anche la tranquillità con la quale la scuderia sta affrontando il periodo peggiore della sua storia moderna. Si lavora per il 2021 ignorando il presente, se è una strategia che premia lo vedremo soltanto da Melbourne la prossima stagione. Il Mugello ha confermato che su tracciati dove il pilota fa la differenza in positivo e in negativo si vedono più errori, più ritiri e più momenti di tensione e in attesa di capire se rimarrà nel calendario anche la prossima stagione non c’è molto altro da aggiungere per una seconda parte di campionato che rischia di essere monotona e ripetitiva più di quanto siano state le gare estive. Vettel conta i giorni che lo separano dalla Aston Martin, le McLaren sono al momento poco valutabili e Giovinazzi andrebbe giudicato con una vettura più competitiva anche se gli errori continuano a essere troppi. A Sochi sarà principalmente l’attesa del traguardo per vedere se Hamilton raggiungerà il tetto di vittorie in F1 e capire chi gli sarà alle spalle sul podio, a meno che la Mercedes non decida di complicarsi la vita da sola. Conoscendo la scuderia tedesca, difficilmente succederà.

 

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono relative alle 11:45 del 21.9.2020 e potrebbero essere soggetto a variazione, consultare sempre il book di riferimento.

Gara

Pilota Bet365 Unibet
Hamilton 1.40 1.44
Bottas 4.33 4.50
Verstappen 6.50 7.00
Perez 41.00 34.00
Stroll 51.00 51.00
Ricciardo 67.00 51.00
Albon 81.00 81.00
Leclerc 101.00 101.00
Vettel 301.00 251.00