Gp Giappone 2018, Mercedes pronta al colpo del ko

Gp Giappone 2018 quote, Hamilton in controllo sul mondiale e favorito per la vittoria, con la Mercedes che ha di nuovo superato la Ferrari sul piano tecnico

Gp Giappone 2018 – La F1 dopo Singapore e Russia conclude la sua trasferta orientale prima di trasferirsi in America per il trittico di gare autunnali verso la parte conclusiva della stagione. Anche a Sochi la settimana scorsa la Mercedes si è dimostrata superiore alla Ferrari, in un trend iniziato a Singapore che sembra chiudere definitivamente ogni speranza mondiale per Vettel e per la rossa. Vediamo protagonisti e quote.

Il circuito

Fu costruito, come Motegi, dalla Honda nelle vicinanze di Suzuka. E’ uno dei circuiti più tecnici e particolari del mondiale, con la sua forma a otto, una sezione mista dopo la prima curva, una seconda parte velocissima e la S finale che fu teatro del celebre contatto tra Senna e Prost nel 1989 che assegnò il titolo al pilota francese. Nonché circuito sul quale Michael Schumacher riportò il titolo piloti alla Ferrari nel 2000 dopo ventuno anni di attesa. E’ lungo 5807 metri, alterna curve veloci a tornanti, è richiesta molta aerodinamica ed è particolarmente amato dai piloti. Ha ospitato ininterrottamente il Gran Premio del Giappone dal 1987 al 2006, è stato sostituito dal Fuji fino al 2009 con il quale poi si è alternato nell’ospitare la gara. E’ un tracciato sul quale Vettel e Hamilton si trovano a loro agio.

Albo d’oro

Sebastian Vettel ha vinto quattro volte, sempre su Red Bull. Il tedesco conta i successi del 2009,20102012 e 2013 e soltanto un suo connazionale, Michael Schumacher, in Giappone ha vinto più di lui, sei edizioni. Nel 2014, 2015 e 2017 si è imposto Lewis Hamilton, nel 2016 vittoria di Rosberg. Significa striscia aperta di quattro vittorie consecutive per la Mercedes. E’ dal 2009 che sul gradino più alto del podio si alternano solo piloti tedeschi o inglesi. Oltre a Vettel, Hamilton e Rosberg anche Jenson Button nel 2011 si è iscritto nell’albo d’oro. L’ultima vittoria della Ferrari a Suzuka risale al 2004 con Schumacher, un digiuno di quattordici anni.

I protagonisti

La Russia ha detto che la Mercedes ha superato la Ferrari. Non sembrava un’ipotesi credibile a Monza, è diventato un sospetto a Singapore, si è trasformata in una certezza a Sochi. Un’offensiva tedesca declinata a tridente che ha annientato ogni speranza rossa di interrompere il digiuno mondiale. La monoposto di Stoccarda ha recuperato il gap che aveva accumulato in estate sul piano della power unit e domenica scorsa si è visto come di pura potenza ha tenuto dietro le Ferrari, in accelerazione e come velocità di punta. Quasi impensabile se ricordiamo che a Spa era successo esattamente il contrario. Inoltre la Mercedes ha imparato a gestire le gomme posteriori in maniera impeccabile e che dipenda da una migliore comprensione della finestra di utilizzo o dalla rimozione anticipata delle termocoperte è un altro vantaggio considerevole.

Se aggiungiamo l’utilizzo spudorato di Bottas come tappo per le Ferrari e vassallo di Hamilton, vedere il sorpasso subito a metà gara domenica scorsa, abbiamo un vantaggio Mercedes in termini di potenza, gomme, strategia e utilizzo dei piloti. Come una rivoluzione di valori del genere possa essere avvenuta in un arco di tempo tanto ristretto rimarrà il mistero principale di questa stagione e non è da escludere che la Ferrari al contempo abbia perso l’orientamento dello sviluppo. Il divario tra Hamilton e Vettel in classifica si dilata a 50 punti e se consideriamo che Suzuka è un altro feudo Mercedes da quattro stagioni consecutivi e che il britannico ci si trova a meraviglia, che ha vinto le ultime tre gare consecutive e cinque delle ultime sei, viene naturale concludere che ha i vantaggi del pronostico anche per la gara del Giappone. Al momento in una gara lineare, senza pioggia e senza imprevisti (venerdì e sabato previsto forte maltempo ma la gara dovrebbe essere asciutta), è impossibile immaginare una Ferrari che si impone perché capace di andare più forte della Mercedes.

A Sochi si è vista anche una Red Bull velocissima in gara nonostante la penalità del sabato e l’impatto della scuderia austriaca sul fine settimana è l’incognita più grande. Naturalmente se Ricciardo e Vettel fossero in grado di ambire al podio sarebbe un’ulteriore complicazione per la Ferrari in un momento nel quale il sogno iridato sembra definitivamente svanito.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono relative alle 15:45 del 3.10.2018 e potrebbero essere soggetto a variazione, consultare sempre il book di riferimento.

Gara

Pilota Bet365 Matchpoint
Hamilton 1.80 1.80
Vettel 3.00 3.00
Bottas 10.00 7.50
Raikkonen 13.00 10.00
Ricciardo 15.00 16.00
Verstappen 13.00 10.00

 

Mondiale piloti

Pilota Bet365 Matchpoint
Hamilton 1.04 1.04
Vettel 9.00 9.00

 

Mondiale costruttori

Scuderia Bet365 Matchpoint
Mercedes 1.05 1.05
Ferrari 8.50 8.00