Gp Brasile 2022, Verstappen punta a un nuovo record

Gp Brasile 2022 pronostici, Verstappen è il primo nella storia a vincere quattordici gare nella stessa stagione ed è il favorito per il successo

Gp Brasile 2022 – La F1 completa a Interlagos la sua tripletta americana nella terza gara stagionale che prevede la sprint race e lo scenario di fine stagione non sembra destinato a cambiare con Verstappen e la Red Bull padroni su ogni tipo di circuito in attesa di capire se dalla Ferrari arriverà un’inversione di tendenza rispetto alla scialba prestazione offerta in Messico. Vediamo protagonisti e quote.

Il circuito

Il circuito intitolato a Carlos Pace fu costruito a Interlagos, quartiere di San Paolo, nel 1940. La F1 ci sbarcò in pianta stabile nel 1990, dopo avere lasciato spazio a Jacarepaguà dal 1981, e non è più uscito dal calendario. Inizialmente apriva la stagione come prima o seconda gara del campionato, nell’ultimo decennio invece è stato spostato in autunno e prima di Abu Dhabi era il teatro dell’ultima gara stagionale. La configurazione sulla quale corre la F1 è lunga 4309 metri ed è uno dei tre circuiti del calendario sul quale si corre in senso antiorario insieme a Singapore e Austin. Tracciato che intervalla tre lunghi rettilinei tra la parte iniziale e quella finale, la parte centrale è guidata e ricca di chicane e curve a gomito che tendono a portare verso l’esterno le vetture. Per questo è richiesta un’aerodinamica efficiente ma anche la capacità di scaricare a terra i cavalli. Un circuito completo che piace ai piloti, anche se l’averlo spostato avanti nella stagione lo sottopone al rischio di veri e propri monsoni che ogni tanto condizionano qualifiche e gara.

Albo d’oro

A Interlagos nelle ultime stagioni si è parlato prevalentemente tedesco e inglese. Cinque delle ultime otto edizioni sono state vinte da un pilota teutonico: Vettel nel 2013 e nel 2017, Rosberg nel 2014 e 2015. Considerate le vittorie di Hamilton nel 2016, 2018 e 2021 di Button nel 2012, due piloti britannici, l’unico pilota vincente in epoca recente di un’altra nazionalità è stato Mark Webber nel 2009 e nel 2011 e Max Verstappen nell’ultima edizione corsa nel 2019 prima della pandemia. E’ un tracciato sul quale non c’è mai stato un vero dominatore. Lo stesso Michael Schumacher è l’unico ad averci vinto quattro volte, ma due successi sono stati conquistati da tanti piloti. Da Felipe Massa a Juan Pablo Montoya, da Mark Webber a Mika Hakkinen passando proprio per Vettel e Rosberg. Il pilota con più vittorie nel Gp del Brasile è Prost con sei, ma solo l’ultima arrivata su questo tracciato, a Jacarepaguà le altre.

Protagonisti

E’ incredibile pensare che c’è stato un momento all’interno di questa stagione, anche se si era agli albori, in cui Verstappen dichiarava che per cancellare il divario da Leclerc non sarebbero bastate quarantacinque gare e che quella Ferrari rispetto alla Red Bull era molto più gentile con le gomme e almeno pari per efficienza della power unit. Arrivati all’epilogo siamo di fronte a un nuovo record nella storia della F1, nessun pilota aveva mai vinto 14 gare nel corso di un campionato e nessuno avrebbe potuto immaginare che quella che si preannunciava una battaglia serrata si sarebbe trasformata in un lungo tappeto rosso srotolato alla scuderia austriaca e al campione del mondo dal Belgio in avanti. In mezzo c’è stato il budget cap gate, che potrebbe influire sulle prestazioni degli uomini di Horner come non avere nessun effetto, ma in pista non c’è modo di sgretolare le certezze autunnali. In Messico ci ha provato la Mercedes puntando sull’antica capacità teutonica di fare funzionare le gomme più dure ma non c’è stato niente da fare, l’olandese ha fatto funzionare senza sofferenze le medie per un arco di tempo insospettabile e Hamilton ha solo due ulteriori opportunità per diventare l’uomo che ha vinto almeno una gara in ogni stagione in carriera. Il discorso iniziale torna a sbattere addosso alla Ferrari, che due delle quattro gare stagionali le ha vinte nelle prime tre gare della nuova epoca regolamentare, reduce da un fine settimana disastroso nell’altura messicana e di nuovo finita nettamente alle spalle anche dei tedeschi come era successo ad Austin. E’ un dato di fatto che Maranello ha smarrito la strada in estate come tante volte era successo in passato al momento di fare la differenza con gli aggiornamenti e la comprensione degli assetti in risposta ai progressi degli avversari, ma è inevitabile considerare che la direttiva della Fia sul fondo rigido in vigore da Spa in avanti abbia avuto esiti disastrosi per le rosse e mai in questa stagione si erano visti Leclerc e Sainz in difficoltà come nell’ultima gara. Il tema principale in Brasile, teatro anche della terza sprint race stagionale, sarà proprio il confronto tra Ferrari e Mercedes per stabilire chi sarà la seconda forza del mondiale al di là della classifica e su un tracciato che nell’ultimo decennio per il cavallino si è rivelato ostico con l’eccezione del 2017. Non c’è molto da inventare vista la superiorità di Verstappen e Red Bull perciò si può tornare a ipotizzare un divario al traguardo superiore ai nove secondi che si gioca intorno a 1.85.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono relative alle 12:45 del 10.11.2022 e potrebbero essere soggetto a variazione, consultare sempre il book di riferimento.

Gara

Pilota Lottomatica Snai
Verstappen 1.45 1.60
Leclerc 7.00 6.50
Hamilton 7.00 5.50
Sainz 21.00 20.00
Perez 11.00 10.00
Russell 11.00 15.00
Alonso 151.00 100.00
Norris 201.00 100.00
Gasly 201.00 250.00
Ocon 201.00 250.00

 

Sprint Race

Pilota Lottomatica Snai
Verstappen 1.65 1.65
Leclerc 3.50 2.75
Hamilton 8.00 12.00
Sainz 11.00 12.00
Perez 13.00 12.00
Russell 16.00 12.00
Alonso 81.00 100.00
Norris 81.00 100.00
Gasly 101.00 250.00
Ocon 201.00 250.00