Gp Belgio 2022, la Ferrari cerca di ritrovare certezze nell’incertezza di Spa, Leclerc partirà dal fondo

Gp Belgio 2022 pronostici, la Ferrari cerca di ritrovare certezze, Verstappen è in fuga nel mondiale ed è il favorito per la vittoria

Gp Belgio 2022 – La F1 in Belgio in uno degli appuntamenti tradizionali del mondiale subito dopo la sosta estiva, con Verstappen saldamente al comando della classifica con 80 punti di vantaggio su Leclerc, la Ferrari che cerca di ritrovare le certezze smarrite a luglio e la Mercedes che prova a inserirsi stabilmente ai piani alti con l’obiettivo di riprendere confidenza con la vittoria. Vediamo quote protagonisti.

Come ipotizzato alla vigilia Leclerc avrà una nuova power unit con il sistema ibrido aggiornato e il monegasco dovrà partire dal fondo dello schieramento come era successo in Canada, le speranze Ferrari sono quindi affidate a Sainz che lotterà contro una Red Bull dotato di un nuovo telaio più leggero.

Il circuito

Spa è il circuito per antonomasia. E’ nel calendario dal 1950, quando nacque il mondiale e solo nel 2003 e 2006 non si è corso in Belgio. Insieme a Monza, Montecarlo e Silverstone è un monumento della F1. E’ anche la pista più difficile e la più amata dai piloti. La più lunga fino al 2016, quando il primato le è stato tolto da Baku. La famosa Eau Rouge, la S in salita che si affronta a oltre 300 km/h, è il tratto più difficile da interpretare per i piloti nell’intera stagione. In oltre 7 km di tracciato si trovano tutte le possibili varianti tecniche. Rettilinei per i sorpassi, chicane strette, lunghe curve destra e sinistra, tratti in salita e in discesa. Anche la prima curva, la Source, è una specie di trappola, costata probabilmente il titolo ad Alonso con la Ferrari nel 2012.

Tornante strettissimo che poi si allarga in discesa, è stato teatro di incidenti memorabili. Spa è amata dai piloti e dai tifosi. In Belgio tradizionalmente va in onda una delle gare più incerte della stagione, a causa dell’alto numero di sorpassi e del meteo incerto che è sempre una variabile da tenere in considerazione. Anche uno come Michael Schumacher nel 1998, sotto l’acqua, buttò il mondiale con il famoso incidente contro Coulthard e la successiva rissa che si generò ai box.

Gara che richiede molto in termini di trazione, velocità di punta, capacità di sfruttare le gomme con temperature molto differenti tra loro nell’arco di pochi minuti. Il passo lungo potrebbe favorire la Mercedes, ma a Spa uno come Vettel può aggiungere qualcosa in più al valore della monoposto. E’ probabilmente la gara più importante di questa fase della stagione.

Albo d’oro

L’incertezza di una gara che non offre punti di riferimento si riflette nell’albo d’oro che ha visto cinque vincitori diversi nelle ultime sei edizioni. Rosberg nel 2016, Hamilton nel 2017, Vettel nel 2018 e Leclerc nel 2019 nella sua prima vittoria in F1, ancora Hamilton nel 2020 e Verstappen nel 2021 nella gara farsa in cui si sono disputati solo tre giri dietro la safety car a causa della pioggia, assegnando metà del punteggio, che ha indotto la Fia a cambiare il regolamento per evitare che il pubblico si trovi ore ad aspettare l’inizio di una gara che poi non verrà disputata.  Il britannico a Spa ha quattro successi ed è in compagnia di Jim Clark e Raikkonen. E’ Schumacher il primatista di vittorie in Belgio, sei successi in carriera davanti a Senna con cinque.

I protagonisti

A fine luglio i forum si sono infiammati intorno all’ennesima scelta sbagliata al muretto Ferrari, che montando anzitempo la hard a Leclerc con la consapevolezza che era una mescola che non funzionava ha rovinato la gara al monegasco in Ungheria su un tracciato sul quale Binotto era arrivato ipotizzando una doppietta. Il team principal ha centrato il punto dicendo che la rossa non ha funzionato in condizioni di meteo incerto e temperature basse e a questo proposito è corretto sottolineare che un mondiale si vince anche sfruttando il clima, non certo favorevole a Maranello. In uno degli anni più secchi nella storia della galassia le rosse si sono imbattute in pioggia e freddo a Imola, Monaco e Budapest, circuiti sui quali con caldo e secco non ci sarebbe stata storia. Ma, e qui entriamo nella seconda fase dell’approfondimento, prima della sosta la Ferrari ha confermato come mai una vettura che è la migliore del mondiale adesso rischia di vedere sfumare non solo il titolo piloti ma anche il secondo posto nella classifica costruttori. Ovvero che in condizioni di incertezza e con finestre di utilizzo delle gomme non ideali al muretto rosso non riescono nemmeno ad avvicinarsi alla fantasia, alla capacità di osare e di spiazzare gli avversari che ha la Red Bull, capace di spedire Verstappen sul gradino più alto del podio partendo decimo e rendendo ininfluente anche un testacoda nel primo errore dell’olandese della stagione. E’ chiaro che un vantaggio solido in classifica permette di osare, ma a questo punto del mondiale vale anche per la Ferrari che deve guardarsi le spalle dalla Mercedes, efficace nel tornare sul podio con Hamilton e Russell nella prima gara in cui i tedeschi non hanno avuto bisogno di approfittare di errori altrui ma semplicemente sono andati più forti nella seconda parte di gara. E’ presto per dire se possono trasformarsi nel terzo polo in grado di lottare per la vittoria nelle ultime gare o se, come è più probabile, le condizioni di temperatura e asfalto facciano rendere meglio o peggio una monoposto nata male in maniera imprevedibile. Di sicuro in Ungheria un’anomalia c’è stata se chi è partito davanti come Russell ha chiuso terzo e chi è partito secondo e terzo ha chiuso fuori dal podio. Elementi che ci portano direttamente a Spa, regno per eccellenza dell’incertezza, in cui le condizioni meteo cambiano repentinamente e dove appena un anno fa è andato in onda il momento più basso nella storia moderna della F1, con tre giri dietro la safety car sotto la pioggia battente prima di dichiarare conclusa la gara. Circostanza che peraltro rischia di ripetersi visto che le previsioni annunciano eventi temporaleschi la domenica e la ghiaia posizionata all’esterno dell’Eau Rouge per motivi di sicurezza rende ancora più incerto il fine settimana belga. Se il trend dell’estate verrà confermato è difficile schierarsi con la Ferrari e con Leclerc nel caso in cui le temperature siano inferiori ai trenta gradi e a quel punto bisognerà aspettare almeno le qualifiche per prendere posizione, sempre ammesso che le rosse non vadano in penalità per sfruttare l’ultimo aggiornamento della power unit e si saprà solo sabato, potrebbero essere cinque o dieci a seconda delle componenti sostituite. Che sia una fase fluida lo dice anche la classifica con quattro piloti che possono ambire al secondo posto, compresi Sainz e Perez che per motivi diversi continuano a fornire un rendimento altalenante, anche se il messicano viene sacrificato sull’altare del compagno di squadra a ogni occasione disponibile. Di sicuro la rossa ha bisogno di invertire la tendenza degli ultimi mesi e non basterà una gara per farlo, in quest’ottica l’Olanda casa del campione del mondo e poi Monza saranno un test probante dal punto di vista emotivo. Stando a Spa, un successo di Verstappen è realistico ma a quote poco appetibili e aspettiamo la domenica per trovare qualche spunto interessante.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono aggiornate alle 16:45 del 25.8.2022 e potrebbero essere soggette a variazioni. Verificare il book di riferimento.

Gara

Pilota Bet365.it Snai
Verstappen 1.83 1.90
Leclerc 4.50 3.50
Hamilton 6.00 5.50
Sainz 9.00 7.50
Russell 11.00 10.00
Perez 21.00 20.00
Alonso 201.00 150.00
Norris 226.00 150.00