Gp Belgio 2021, mondiale ribaltato, ora Verstappen insegue Hamilton

Gp Belgio 2021 quote, il mondiale è ribaltato e ora Hamilton ha sei punti di vantaggio su Verstappen

Gp Belgio 2021 – La F1 in Belgio in uno degli appuntamenti tradizionali del mondiale subito dopo la sosta estiva, un mese nel quale è cambiato praticamente tutto e Hamilton ha completato un’incredibile rimonta a Silverstone e Budapest e ora è di nuovo leader del mondiale con 195 punti davanti a Verstappen che ne ha 187. Vediamo quote protagonisti.

Il circuito

Spa è il circuito per antonomasia. E’ nel calendario dal 1950, quando nacque il mondiale e solo nel 2003 e 2006 non si è corso in Belgio. Insieme a Monza, Montecarlo e Silverstone è un monumento della F1. E’ anche la pista più difficile e la più amata dai piloti. La più lunga fino al 2016, quando il primato le è stato tolto da Baku. La famosa Eau Rouge, la S in salita che si affronta a oltre 300 km/h, è il tratto più difficile da interpretare per i piloti nell’intera stagione. In oltre 7 km di tracciato si trovano tutte le possibili varianti tecniche. Rettilinei per i sorpassi, chicane strette, lunghe curve destra e sinistra, tratti in salita e in discesa. Anche la prima curva, la Source, è una specie di trappola, costata probabilmente il titolo ad Alonso con la Ferrari nel 2012.

Tornante strettissimo che poi si allarga in discesa, è stato teatro di incidenti memorabili. Spa è amata dai piloti e dai tifosi. In Belgio tradizionalmente va in onda una delle gare più incerte della stagione, a causa dell’alto numero di sorpassi e del meteo incerto che è sempre una variabile da tenere in considerazione. Anche uno come Michael Schumacher nel 1998, sotto l’acqua, buttò il mondiale con il famoso incidente contro Coulthard e la successiva rissa che si generò ai box.

Gara che richiede molto in termini di trazione, velocità di punta, capacità di sfruttare le gomme con temperature molto differenti tra loro nell’arco di pochi minuti. Il passo lungo potrebbe favorire la Mercedes, ma a Spa uno come Vettel può aggiungere qualcosa in più al valore della monoposto. E’ probabilmente la gara più importante di questa fase della stagione.

Albo d’oro

L’incertezza di una gara che non offre punti di riferimento si riflette nell’albo d’oro che ha visto quattro vincitori diversi nelle ultime cinque edizioni. Rosberg nel 2016, Hamilton nel 2017, Vettel nel 2018 e Leclerc nel 2019 nella sua prima vittoria in F1, ancora Hamilton nel 2020. Le ultime sei edizioni sono state vinte da Mercedes e Ferrari, l’ultimo successo di un’altra scuderia risale al 2014 con Ricciardo sulla Red Bull. Il campione del mondo a Spa ha quattro successi ed è in compagnia di Jim Clark e Raikkonen. E’ Schumacher il primatista di vittorie in Belgio, sei successi in carriera davanti a Senna con cinque.

Protagonisti

E’ un mondiale arroventato e nel quale nella seconda metà di luglio è successo di tutto. Prima il contatto tra Hamilton e Verstappen a Silverstone, poi la lunga battaglia a colpi di mail e periti tra Red Bull e Mercedes, quindi la trama ha svoltato direttamente nel surreale a Budapest. In Ungheria si è visto probabilmente il gesto più efficace di tutti i tempi di uno scudiero nei confronti del capitano e benché del tutto non intenzionale, lo strike con il quale Bottas ha mandato per aria la gara di Verstappen alla prima curva è il regalo di addio più gradito che il finlandese potesse fare a Hamilton. Che poteva anche vincere se la Mercedes non avesse sbagliato strategia spedendolo da solo sulla griglia per una partenza solitaria che non si era mai vista nella storia della F1, ma è stato abbastanza per arpionare un terzo posto in rimonta (e poteva essere anche una vittoria se Alonso non avesse deciso di mettere sale su vecchie ferite rallentandone il passo proprio come fece in qualifica sullo stesso circuito in corsia box nel 2007) che lo ha trascinato direttamente in testa al mondiale con otto punti di vantaggio sull’olandese. Se considerate che prima della Gran Bretagna aveva 33 punti da recuperare, che a Budapest ha conquistato una pole position inaspettata (il tema tecnico più interessante del fine settimana che è passato per forza di cose in secondo piano) che l’ha tenuto fuori dalla carambola iniziale e che il parziale delle ultime due gare è 41 a 1 per il campione del mondo, avrete un sinistro deja vu di quanto accadde nel 2018 tra Hockenheim e Budapest, la Mercedes che inseguiva la Ferrari e che alla sosta, anche grazie alla pioggia ungherese, era di nuovo in testa alle classifiche. Si può metterla in qualsiasi modo, ma una costante che sembra invariabile è che Hamilton nelle giornate dei colpi di scena è sempre dalla parte giusta della sorte e se è vero che un campione del mondo ha anche bisogno di essere fortunato lui ne è l’emblema esemplare non solo quest’anno ma per tutta la carriera. A Spa bisognerà verificare la capacità di reazione soprattutto emotiva e nervosa della Red Bull che dati di fatto alla mano ha avuto il suo contendente al titolo eliminato nelle ultime due gare da manovre dei due piloti Mercedes e non è detto che a Spa, regno del meteo incerto, non ci sia un altro fine settimana di incognite e per questo stavolta evitiamo di esporci sul vincitore. In condizioni normali sembra l’occasione giusta per il riscatto degli austriaci che però sembrano essere stati raggiunti dai tedeschi come qualità complessiva del pacchetto, ma la prima parte di stagione ha insegnato che le previsioni dopo una gara possono essere buttate nel cestino il venerdì di quella successiva. Anche la Ferrari finora sta dalla parte di quelli che non riescono ad approfittare delle circostanze favorevoli quando si verificano e raramente ne ha colpa, vedi il Leclerc centrato da Stroll alla prima curva o il Sainz che dopo la prima partenza illuminata è stato sorpassato da avversari in pit lane che in condizioni normali sarebbero stati sanzionato per unsafe release. Il risultato è che la rossa aspetta ancora la prima vittoria che manca ormai esattamente da due anni, Leclerc a Spa nel 2019, mentre altri si sono presi la prima vittoria in carriera come Ocon, francese su macchina francese con motore francese come non si vedeva con Prost nel 1983, e altri sono andati a punti per la prima volta come Russell e Latifi. Sul podio a Budapest ci sarebbe andato anche Vettel che con l’età sembra avere guadagnato in opportunismo ciò che ha perso in agonismo ma senza colpi di scena dovremmo rivedere la battaglia tra Mercedes e Red Bull per la vittoria (con Bottas che però sarà penalizzato di cinque posizioni in griglia) e quella tra Ferrari e McLaren per il terzo posto nel mondiale, con entrambe le scuderie appaiate a 163 punti e con la rossa che in Belgio promette almeno a parole un passo avanti nella comprensione della gestione delle gomme e dell’evoluzione della power unit.

Per il mondiale aumenta anche l’incertezza sul campione con Hamilton che al momento si gioca a 1.72 contro il 2.00 di Verstappen e stesse quote per la Mercedes contro la Red Bulla nella classifica costruttori.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono relative alle 16:45 del 24.8.2021 e potrebbero essere soggetto a variazione, consultare sempre il book di riferimento

Pilota Bet365 Snai
Verstappen 2.10 2.10
Hamilton 2.10 2.00
Perez 12.00 15.00
Bottas 17.00 15.00
Norris 29.00 25.00
Leclerc 41.00 20.00
Sainz 126.00 50.00