Gp Arabia Saudita 2022, la Ferrari cerca la conferma, la Red Bull il riscatto

Gp Arabia Saudita 2022 pronostici, dopo il successo in Bahrain è ancora Leclerc il favorito per la vittoria davanti a Verstappen

Gp Arabia Saudita 2022 – La F1 torna in Arabia Saudita per la seconda edizione della gara sul tracciato cittadino di Jeddah che lo scorso anno provocò polemiche ma anche molto spettacolo e la Ferrari cerca conferme dopo la spettacolare doppietta in Bahrain che ha dato inizio nella maniera migliore possibile alla stagione della rivoluzione regolamentare. Vediamo protagonisti e quote.

Il circuito

Anche il Geddah Street Circuit è stato progettato da Hermann Tilke ma si tratta di un tracciato urbano non permanente con la caratteristica di essere affrontato in senso antiorario. Si tratta di un circuito che si percorre intorno a 250 km/h di media il che lo rende il tracciato cittadino più veloce presente nel calendario ed è lungo 6174 metri, secondo soltanto a Spa. Presenta 27 curve, 16 a sinistra e 11 a destra, il numero più alto tra i circuiti presenti attualmente nel calendario, con tre zone dedicate al Drs e due parti distinte, la prima più guidata dopo la linea del traguardo che somiglia alla famosa S di Silverstone con Copse, Maggotts e Becketts e la seconda più veloce ricordando per certi versi il disegno di Hockenheim prima delle modifiche nell’ultimo settore. Con una velocità media altissima e praticamente senza vie di fuga, come a Singapore, ci sono alte probabilità che la gara possa essere condizionata dall’ingresso della safety car e le qualifiche da bandiere gialle e rosse come successo nella scorsa stagione.

 

Albo d’oro

Seconda edizione della gara e la prima lo scorso anno è stata vinta da Lewis Hamilton davanti a Verstappen e Bottas dopo che le due Mercedes avevano conquistato la prima fila in qualifica, risultato che ha permesso al britannico di giocarsi il mondiale nell’ultimo appuntamento ad Abu Dhabi con il titolo vinto dall’olandese.

Protagonisti

Dopo la doppietta in Bahrain gli ultimi giorni sono stati un florilegio di commenti trionfali intorno alla Ferrari, tra chi si spinge a parlare anche di un possibile successo nel mondiale costruttori e chi è pronto a scommettere sul titolo di Leclerc compresi i bookmakers che al momento lo mettono accanto a Verstappen e davanti a Hamilton. Di sicuro nessuno si aspettava di portare due macchine al primo e secondo posto e di avere 25 punti di vantaggio su Verstappen, ma noi siamo convinti che questa stagione avrà due svolte decisive sul piano degli sviluppi della monoposto, una all’inizio dell’estate e una all’inizio dell’autunno. In questa specialità le rosse raramente sono state convincenti, perdendo nel 2017 e 2018 il duello con la Mercedes dopo un avvio di stagione promettente proprio non riuscendo nell’evoluzione della vettura. Detto questo le rosse nel deserto hanno fatto doppietta perché hanno fatto tutto meglio degli altri. Più veloci in qualifica, più veloci in gara, più veloci nei pit stop, più reattivi nella strategia e con Leclerc che ha confermato di essere fenomenale nel gestire la prima posizione sotto pressione come successe a Monza contro Hamilton nel 2019. Il britannico è finito sul podio in maniera inconsapevole e un giorno bisognerà approfondire il credito di cui gode nei confronti dei numi della F1, ma questo introduce il tema dell’affidabilità che ha incredibilmente lasciato a piedi le Red Bull nel momento decisivo della gara e se consideriamo anche l’Alpha Tauri andata arrosto c’è un tema che riguarda le power unit ex Honda che in una stagione da 23 gare e solo tre unità da utilizzare avrà ripercussioni anche in Arabia Saudita, anche se ad ogni cambio regolamentare le creature di Newey faticano agli esordi (la Williams nel 1994, la Red Bull nel 2009 e nel 2014). Senza i ritiri degli austriaci e la Safety Car le Mercedes sarebbero finite tra i quaranta secondi e il minuto di distacco dalla Ferrari, divario poco credibile e che verrà accorciato ma non necessariamente colmato. Il budget cap impedisce investimenti imperiosi come nel passato è non è un causo che Red Bull e Mercedes stiano facendo pressione per renderlo più largo, introducendo anche lo scenario politico nel quale Maranello dovrà imparare velocemente a essere feroce come le sue contendenti. Sono argomenti per il futuro a medio termine, a Jeddah i rapporti di forza difficilmente cambieranno sensibilmente e le gerarchie sono chiare se pensiamo che quattro vetture motorizzate Ferrari sono finite nelle prime sei posizioni a Sakhir e cinque nelle prime undici aggiungendo a Bottas e Magnussen anche Mick Schumacher, altro risultato sorprendente ricordando dove erano Alfa Romeo e Haas nella scorsa stagione. Sarà difficile vedere tra le prime dieci McLaren e Aston Martin, non casualmente motorizzate Mercedes, autentiche delusioni dell’esordio, ma è ancora più difficile fare un pronostico sulla gara visto su un tracciato veloce e abbracciato dai muretti l’ingresso di una o più Safety Car o una bandiera rossa può cambiare in ogni momento la classifica, anche se il tracciato è stato leggermente modificato per aiutare la visibilità nelle curve cieche aumentando le vie di fuga. E’ ipotizzabile un altro duello tra Leclerc e Verstappen che non necessariamente finirà con lo stesso ordine di arrivo, in una gara che si trasforma in una lotteria si può anche spingersi a mettere un gettone su Sainz o su Hamilton a quote insolite con il britannico che in questi casi ha spesso in mano il biglietto vincente.

Quote massime dei piloti principali

Le quote sono relative alle 12:45 del 24.3.2022 e potrebbero essere soggetto a variazione, consultare sempre il book di riferimento.

Gara

Pilota Bet365.it Snai
Leclerc 2.37 2.25
Verstappen 2.50 2.50
Sainz 8.00 7.50
Hamilton 11.00 10.00
Perez 17.00 15.00
Russell 34.00 25.00
Magnussen 67.00 75.00
Alonso 101.00 75.00
Bottas 101.00 75.00
Gasly 101.00 100.00
Ocon 151.00 100.00