Suggestione Foggia, in serie B dopo 19 anni

Il Foggia allenato da Giovanni Stroppa torna in serie B dopo 19 anni, quasi un ventennio segnato da problemi societari e grandi delusioni sportive

Il Foggia calcio ha fatto registrare nel fine settimana una delle pagine più emozionanti di questa stagione sportiva. Pareggiando 2-2 a Fondi ha infatti ottenuto la matematica certezza di vincere il Girone C della Lega Pro ed essere promossa in serie B, come non accadeva da 19 anni. A due giornate dalla conclusione la squadra allenata da Giovanni Stroppa ha nove punti di vantaggio sul Lecce, altra grande ex pugliese del calcio italiano, e sono partiti i festeggiamenti.

Erano in 1500 i tifosi che hanno accompagnato la squadra a Fondi e in città i festeggiamenti sono continuati fino a notte. La serie B non vedeva presente il Foggia dal 1997-98, stagione nella quale arrivò la retrocessione a Salerno contro una squadra allenata da Mazzarri che sarebbe stata promossa per la prima storica volta in serie A e il gol decisivo lo segnò Carlo Ricchetti, che a Foggia era cresciuto. Ed è stato un ventennio nel quale difficoltà societarie e delusioni sportive si sono avvicendate. Il crack della proprietà Casillo e la discesa in quarta serie.

Una promozione dalla C2 alla C1 con Marino in panchina. Una finale playoff persa con l’Avellino nel 2008 per tornare in serie B e un nuovo fallimento con successiva ripartenza dalla serie D. E’ storia dello scorso anno la finale playoff persa con il Pisa allenato da Gattuso. In panchina c’era Roberto De Zerbi, autore di un calcio offensivo che a Foggia aveva subito fatto tornare in mente Zeman e il suo 4-3-3 che aveva rivoluzionato la serie A agli inizi degli anni Novanta. Ma De Zerbi è stato allontanato per divergenze con la società prima dell’inizio della stagione ed è poi naufragato nella sua prima esperienza in serie A insieme al Palermo di Zamparini. La squadra è stata affidata a Giovanni Stroppa, che dopo un inizio difficile ha ingranato definitivamente centrando una striscia di dieci vittorie consecutive che è stata alla base della promozione.

A Foggia le suggestioni del calcio del passato erano tornate: Casillo, Pavone e Zeman avevano provato a ritrovare il tocco magico del passato. Erano tornati con grandi ambizioni nel 2010-11 ma i risultati furono inferiori alle aspettative. Quella squadra in attacco aveva Insigne, Farias, Sau, tutti giocatori destinati a un futuro da protagonisti in serie A. Proprio Insigne andò col boemo l’anno successivo a conquistare una spettacolare promozione in A con il Pescara mentre a Foggia si ricominciava da capo.

La quadratura con Stroppa in panchina. L’ex prodotto del vivaio del Milan aveva giocato una stagione a Foggia nel 2004-05, con 9 presenze, prima di chiudere la carriera a Chiari. I pugliesi hanno la migliore difesa (27 reti al passivo) e il migliore attacco (67 gol segnati) del girone C, con 81 punti. Il record di 11 vittorie consecutive non è stato centrato con il pareggio di Fondi ma è stata lo stesso festa grande. Per Stroppa è la prima promozione in carriera dopo esperienze deludenti a Pescara, dove nel 2012-13 sostituì proprio Zeman, Spezia e Sudtirol. Il Foggia è tornato in B con le parate di Enrico Guarna, Antonio Vacca e il capitano Cristian Agnelli a centrocampo con Francesco Deli e con i gol di Fabio Mazzeo, capocannoniere del girone C con 19 reti e quattro rigori trasformati.

Un girone C che, oltre a Foggia e Lecce, vede anche la presenza di tante squadre che nell’ultimo ventennio si sono affacciate in serie A, come Catania (penalizzata di 7 punti), Messina e Reggina, tutte nella seconda parte della classifica. Nel girone B anche un altro nome storico ha ottenuto la promozione, il Venezia allenato da Pippo Inzaghi. Nel girone A è in testa la Cremonese. Ci sono le premesse perché la prossima serie cadetta abbia un pedigree di altissimo livello.