Euro 2016: Polonia ai quarti ai calci di rigore

Tra Svizzera e Polonia è 1-1 dopo i supplementari, ma sarebbero gli elvetici a meritare la qualificazione. Invece ai rigori i polacchi non sbagliano mai e vanno ai quarti. Decisivo il portiere Fabianski

Mancano circa otto minuti al fischio finale quando una palla si alza a campanile al limite dell’area polacca. In quel momento la Polonia comanda 1-0 e, dall’inizio del torneo, non ha ancora subito nessun gol. Il pallone si abbassa e Shaqiri, deludente fino a quel momento, si coordina per una meravigliosa rovesciata di sinistro che bacia il palo e si insacca dietro Fabianski. E’ il gesto tecnico più bello di Euro 2016 e porta la gara ai calci di rigore, che però qualificano la Polonia ai quarti.

Gira qui un pomeriggio nel quale Svizzera e Polonia si erano scambiate un tempo per uno. Il primo a favore di Lewandowski e compagni, che avevano trovato il gol con Blaszczykowski e prodotto altre due ghiotte occasioni sprecate da Milik. Il secondo di totale marca elvetica, con i cambi di Petkovic che aggiustano un centrocampo poco produttivo, la traversa di Seferovic e il capolavoro di Shaqiri. Ai punti meriterebbe la Svizzera, visto che ai supplementari è Fabianski a salvare una Polonia incapace di essere pericolosa. Ma si va ai rigori e qui i polacchi non sbagliano mai. E’ invece fatale agli elvetici l’errore di Xhaka. La Polonia entra nella storia, mai prima aveva raggiunto i quarti di finale agli Europei. Ed esserci riusciti avendo ancora un contributo limitato in attacco da Lewandowski, a secco fin qui, è una grande notizia.

Il primo tempo è tutto polacco: già dopo due minuti Milik potrebbe portare in vantaggio i suoi ma spedisce alle stelle a porta vuota una svarione di Sommer. La pressione della Polonia trova impreparata la Svizzera, che rincula a centrocampo e non riesce a proporsi mai in avanti. Ci provano ancora Milik e Schar, di sinistro e di testa, ma Sommer è attento. Il vantaggio arriva al 39′ su un’azione di contropiede finalizzata dal centrocampista della Fiorentina. Sembra tutto in discesa per i polacchi, ma la Svizzera nella ripresa è un’altra squadra: più efficace nei contrasti, in anticipo sui palloni vaganti, più efficacia sulla mediana con Fernandes e Embolo in campo al posto di Behrami e Dzemaili. Al 74′ Fabianski è chiamato al grande intervento per togliere dal sette una punizione di Rodriguez, all’80 Shaqiri scuote la traversa con un gran sinistro sul quale il portiere non avrebbe potuto niente, all’82’ il fantasista inventa la rovesciata del pareggio. Si va ai supplementari e la Polonia non ha ancora effettuato cambi.

Peszko è il primo cambio dei polacchi in un primo tempo supplementare in cui non succede niente. E’ la Svizzera a fare ancora la partita, trascinata da Shaqiri che opera sulla destra, ma gli elvetici collezionano calci d’angolo senza mai essere veramente pericolosi. Fabianski tiene viva la Polonia con un miracolo su girata di testa a botta sicura di Derdiyok. Si va ai rigori. Per la Svizzera sbaglia Xhaka ed è l’errore decisivo. Polonia ai quarti ed è la prima volta nella sua storia.

SVIZZERA – POLONIA 5-6 d.c.r.

SVIZZERA (4-2-3-1): Sommer, Lichtsteiner, Schär, Djourou, Ricardo Rodríguez; Behrami (77’ Fernandes), G.Xhaka; Shaqiri, Džemaili (58’ Embolo), Mehmedi (70’ Derdiyok); Seferović. All. Petkovic

POLONIA (4-4-2): Fabiański; Piszczek, Glik, Pazdan, Jedrzejczyk; Blaszczykowski, Krychowiak, Maczynski (101’ Jodlowiec), Grosicki (104’ Peszko); Milik, Lewandowski. All. Nawalka

Arbitro: Mark Clattenburg (ING)

Gol: 39’ Blaszczykowski (P), 82’ Shaqiri (S)