I Cavs vincono la decima partita consecutiva, Barton trascina i Nuggets

Decima vittoria consecutiva per i Cavs che piegano gli Hawks, vittoria in rimonta per i Celtics contro i Sixers, Barton segna 37 punti e il canestro decisivo contro i Bulls

I risultati della notte Nba.

Boston-Philadelphia 108-97

I Celtics si confermano migliore squadra della Nba ma per piegare i coriacei Sixers di questa stagione serve un Irving monumentale e la solita fuga nel secondo tempo. Philadelphia sta in partita, recupera un divario di 12 punti ed è avanti 67-65 sul finire del terzo periodo ma un parziale di 13-4 di Boston manda i padroni di casa avanti nell’ultimo periodo e a quel punto i Sixers non riescono più a cambiare l’inerzia. Inevitabile considerando le assenze non solo di Fultz, McConnell e Okafor ma anche quella di Embiid. Anche i Celtics non si fanno mancare un altro infortunato e perdono Smart nel quarto periodo per un problema alla caviglia destra. Questa è sempre di più la squadra di Kyrie Irving che segna 36 punti e si conferma uomo dei momenti decisivi, forse più di quanto fosse lo stesso Thomas, con 4 rimbalzi, 3 assist e 5/8 dall’arco. Horford ne aggiunge 21 con 8 rimbalzi, Tatum si fa sentire in area e Boston tira con il 50.6% dal campo. I Sixers spediscono sei uomini in doppia cifra anche se soffrono la difesa di Stevens e Simmons chiude con 15 punti, 7 assist e 5 recuperi ma dopo i 29 liberi tirati la notte precedente va in lunetta solo quattro volte. Per Saric 18 punti e 10 rimbalzi ma Philadelphia perde 19 palloni e come consuetudine non è precisa in lunetta.

Atlanta-Cleveland 114-121

I Cavs trovano la decima vittoria consecutiva ma a tre minuti dalla fine è avanti solo di uno contro gli Hawks. Sono LBJ e Wade a inventare i canestri del 118-112 che spianano la strada a Cleveland in una trasferta più difficile del previsto. Il re bisticcia con gli arbitri dopo l’espulsione della partita precedente ma soprattutto cambia la partita in difesa nel secondo tempo andando su Schroder che era stato devastante nella prima parte. La stella degli Hawks segna 27 punti con 11/19 dal campo ma perde ritmo nel finale e non trova nel quintetto un secondo violino affidabile, i 22 di Ilyasova con quattro triple vengono dalla panchina. I padroni di casa tirano con il 51.9% dal campo ma concedono 18 triple ai Cavs che giocano con il tridente. Per James 24 punti e 12 assist, per Love 25 e 16 rimbalzi, per Wade 19 e 4 recuperi dalla panchina. Ora Cleveland è 15-7 in stagione e Thomas si allena con i compagni e dovrebbe essere in campo a gennaio.

Portland-Milwaukee 91-103

I Blazers corsari in trasferta fanno più fatica sul parquet di casa e non riescono a correre dietro ai Bucks in una partita piena di errori e basso punteggio. La squadra di Kidd vince la seconda partita consecutiva con una notte illuminata di Bledsoe e Middleton, chiude il primo periodo 33-21 e il divario si dilata fino a 24 punti all’inizio del quarto periodo. I Bucks allungano a quattro la striscia di vittorie consecutive contro Portland e Antetokounmpo non è nemmeno il mattatore offensivo dentro una serata corposa da 20 punti, 9 rimbalzi, 3 recuperi e 3 stoppate. Sono gli esterni a fare la differenza, 26 punti e 4/6 dall’arco per Middleton e 25 e 4 assist per Bledsoe. Gli ospiti hanno appena 17 punti dalla panchina ma i Blazers sono senza energie, sparano con il 26.1% dall’arco e anche Lillard e McCollum litigano con il canestro. Insieme segnano 33 punti con 14/36 dal campo e non bastano i 25 punti e 11 rimbalzi di Nurkic in area per cambiare l’inerzia della partita nonostante il netto predominio a rimbalzo.

Denver-Chicago 111-110

Will Barton ricorderà la vittoria sui Bulls per due motivi. Il primo è il minuto finale, nel quale Denver entra sotto 108-105 e lui è protagonista assoluto. Prima segna i tre liberi della parità, poi a nove secondi dalla fine un’entrata di Dunn restituisce il più uno a Chicago con nove secondi sul cronometro. Barton si prende l’ultimo possesso, attacca il canestro e segna il canestro della vittoria sulla sirena. Il secondo motivo sono i 37 punti, massimo in carriera, in una serata da 13/19 dal campo e 6/9 dall’arco. Ma i Nuggets oltre a Millsap e Chandler perdono anche Jokic, probabile distorsione alla caviglia a fine secondo periodo. Senza lunghi la squadra di casa trova 21 punti e 3 recuperi da Harris e vince sul perimetro una partita che i Bulls buttano gestendo in maniera imprecisa il finale e tirando il 61.9% ai liberi. Quattro uomini del quintetto in doppia cifra, Markkanen da 20 punti e 9 rimbalzi, 19 e 5 assist per Dunn non bastano a evitare la settima sconfitta consecutiva e l’1-11 in trasferta confermando che Chicago è al momento la peggiore squadra della Lega.

LA Clippers-Utah 107-126

I Clippers come da tradizione prima delle feste natalizie perdono almeno due uomini chiave del loro quintetto, con Griffin questa stagione siamo già a quattro viste le assenze di Gallinari, Beverley e Teodosic. La parte rossa di Los Angeles riesce a stare in partita per tre periodi ma finisce la benzina nell’ultimo quarto e i Jazz ne approfittano con un parziale di 21-4 per prendersi la partita e la quarta vittoria consecutiva. I padroni di casa cercano di vincerla sul perimetro e hanno 25 punti e 6 assist di Rivers figlio e 20 e 5 di Williams, Jordan produce 16 rimbalzi ma solo 8 punti vicino al canestro e i sette uomini ruotati da Rivers padre dalla panchina non hanno impatto. I Jazz tirano con il 57.6% dal campo, mandano a bersaglio 17 triple e portano sette uomini in doppia cifra con 24 e 6 assist per Mitchell, 28 con 5 assist e 3 recuperi di uno scatenato Burks dalla panchina e 12 con 12 rimbalzi di Favors. A coach Snyder manca ancora Gobert ed è solo la seconda vittoria esterna della stagione, ma i Jazz sono 11-11 e al momento all’ottavo posto nella Western Conference.