
Seconda trasferta consecutiva per Milano in Eurolega contro l’Alba Berlino che a ottobre, vincendo all’esordio dell’EA7 al Forum, aveva anticipato le prospettive di un autunno che per la squadra di Messina è stato un autentico tormento nella competizione continentale. Le tre vittorie consecutive sono state interrotte dalla netta sconfitta sul campo dell’Olympiacos e i margini di errore si riducono se l’obiettivo è continuare a considerare i playoff un obiettivo realistico. I tedeschi sono in fondo alla classifica anche se hanno vinto le ultime due gare consecutive contro Asvel e Baskonia confermando il livello di estrema competitività della regular season.
Le quote
Alba Berlino | EA7 Milano |
1.94 | 1.74 |
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Pronostici
In una regular season di questo livello e di assoluto equilibrio si firmerebbe per andare a casa dell’Olympiacos e affrontare Sloukas e Vezenkov fermi a 16 punti, cioè quasi la metà del fatturato abituale, e 5/15 dal campo. Una statistica che racconta quanto l’82-66 per i greci abbia riportato indietro Milano a un passato recente fatto di un approccio timido in difesa concedendo 27 punti nel primo periodo, una reazione che riapre la partita nel secondo quarto e un terzo che la indirizza verso i padroni di casa. La sintesi è sempre la stessa, vuoi tenere una squadra di vertice in Eurolega a 15 punti sul proprio campo nel terzo periodo ma non puoi segnare 6 punti se vuoi tenere la partita aperta e succede perché stavolta Davies e Baron, gli uomini delle tre vittorie consecutive per i quali Messina ha spiegato che sono mancate le gambe nel secondo tempo, non incidono, il primo fermo a 5 punti e 3 perse e il secondo a 12 con 5/5 da due ma 0/4 dall’arco e nessun impatto nel secondo tempo. Le percentuali dall’arco continuano a incidere sulle fortune dell’EA7 e se anche Hall fa 1/4 e hai il 31.8% di squadra non c’è modo di staccarsi di dosso l’etichetta di peggiore attacco della competizione. In più la squadra di Messina ci mette un dato inedito, 21 palle perse di cui 7 dei due trattatori di palla che dovrebbero essere più pregiati e la conseguenza è che il 58.1% da due non incide sul risultato ma il 9/10 ai liberi sì e i liberi tirati tornano a essere troppo pochi. Paradossalmente Voigtmann anche senza segnare ha giocato una delle sue partite migliori e Ricci è stato l’unico ad avere impatto nel secondo tempo ma Mitrou-Long continua a essere un enigma che si risolve a risultato acquisito, Luwawu-Cabarrot ha smesso di garantire l’energia vista nelle prime gare al momento da Melli e Hines si ottiene meno del minimo indispensabile. Circolazione di palla che si blocca, comunicazione difensiva che si ammutolisce, mismatch difensivi che sono frutto di errori di lettura e non di generosità agonistica sono indizi arrivati da un secondo tempo nel quale Milano è precipitata negli errori del passato recente dopo un primo tempo che era stato obiettivamente promettente.
L’Alba Berlino è il fanalino di coda dell’Eurolega e dopo una partenza da tre vittorie consecutive compresa quella al Forum e due successi casalinghi contro Partizan Belgrado e Panathinaikos ha pagato le tre trasferte di seguito contro Efes, Valencia e Zalgiris collezionando cinque sconfitte di file tra ottobre e novembre e poi sei tra novembre e dicembre compreso l’85-76 sul campo della Virtus Bologna prima di ritrovare il successo nel 91-79 sul campo dell’Asvel e poi bissarlo con l’85-84 casalingo contro la capolista Baskonia in un finale in cui Maodo Lo ha segnato il canestro decisivo a due minuti dalla sirena e poi è stato Lammers a firmare la stoppata decisiva in una serata in cui i soli Smith e Blatt hanno trovato canestri dall’arco, 18 e 11 punti, e Olinde ha aggiunto sostanza in area con 11 e 7 rimbalzi più i 10 e 6 di Thiemann compensando la scarsa vena di Sikma. Squadra che viaggia a 81.1 punti di media e con percentuali discrete ma una difesa che fatica a essere consistente anche se sta crescendo di efficacia a rimbalzo soprattutto nelle gare in cui le percentuali scendono.
La gara dell’andata sembra appartenere a un’altra epoca e se Milano vuole tenere aperta la corsa ai playoff la trasferta contro l’ultima della classifica è una tappa da temere ma da non sbagliare. E’ probabilmente l’ultimo treno che porta ad agganciare l’ottavo posto e l’urgenza di classifica ci porta a dare fiducia alla squadra di Messina che però ha fatto un passo indietro notevole in attacco rispetto alle ultime partite e considerando l’importanza della gara è ipotizzabile che il punteggio complessivo possa di nuovo essere inferiore ai 157 punti complessivi.