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Motomondiale GP Argentina 25-27/04
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Motomondiale GP Argentina 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 23/04/2014 - 15:47
MotoGP Argentina 2014, anteprima: la prima volta sul circuito di Rio Hondo
Sarà un assoluto inedito la terza gara del Mondiale 2014 di MotoGP. In programma c’è infatti il Gran Premio d’Argentina, ma non si correrà come in passato sul circuito di Buenos Aires, bensì al Termas de Rio Hondo, pista costruita nel 2007 e che finalmente, dopo un infinito iter burocratico, è ora pronto a ospitare per la prima volta nella storia una tappa del motomondiale. C’è grande attesa, dunque, per capire a chi questa nuova pista argentina sarà più congeniale, per capire se Bridgestone avrà risolto i problemi alle gomme riscontrati ad Austin, per capire se c’è davvero qualcuno in grado di tenere testa a Marc Marquez o se lo spagnolo può volare indisturbato verso il bis iridato.
Doveva far parte del calendario del motomondiale già lo scorso anno ed era anche stato presentato ufficialmente, ma per una serie di problematiche di tipo burocratico e politico, il circuito argentino Termas di Rio Hondo solo quest’anno potrà esordire nel programma del Mondiale, dopo l’ok ricevuto dalla Fim e la conseguente omologazione.
Situata a 6 km dalla città di Rio Hondo, nella provincia di Santiago del Estero, la pista è stata costruita nel 2007 e poi riprogettata dal progettista italiano Jarno Zaffelli al fine di poter appunto ospitare anche una gara del motomondiale. Lo scorso anno su questo circuito si è svolta una due giorni di test cui hanno partecipato alcuni piloti di MotoGP (Bautista, Bradl e Crutchlow) e Moto 2, ma in sostanza sarà la prima volta per tutti quanti i protagonisti del Mondiale.
Partono dunque tutti alla pari? Difficile dirlo, specie se pensiamo allo strapotere mostrato da Marc Marquez nelle prime due gare dell’anno, in cui ha fatto bottino pieno volando a 50 punti in classifica generale. E lo spagnolo ha già dimostrato di non essere affatto in difficoltà quando incontra piste nuove, basti vedere cosa ha combinato un anno fa ad Austin, centrando la sua prima vittoria in MotoGP. Resta dunque lui il grande favorito, ma i vari Pedrosa, Lorenzo e Rossi proveranno quanto meno a rendergli la vita difficile.
Il più atteso è Jorge Lorenzo, dopo il disastroso avvio di stagione con la caduta in Qatar all’esordio e la clamorosa falsa partenza di Austin: riuscirà il vice campione del mondo in carica a ritrovarsi dopo un inizio da dimenticare?
Quanto a Valentino Rossi, c’è da capire se insieme al suo team è riuscito a capire il perché dell’estremo degrado della gomma anteriore accusato in Texas. Se Silvano Galbusera è venuto a capo del problema, allora anche il Dottore potrà dire la sua a Rio Hondo. Più che team e piloti, toccherà però a Bridgestone far vedere se le gomme messe a disposizione saranno migliori e più affidabili rispetto a quanto visto nel Gran Premio delle Americhe (non solo Rossi ha accusato problemi di degrado all’anteriore): per la trasferta argentina la casa fornitrice di pneumatici ha deciso di portare la mescola dura.
fonte: derapate.it
Sarà un assoluto inedito la terza gara del Mondiale 2014 di MotoGP. In programma c’è infatti il Gran Premio d’Argentina, ma non si correrà come in passato sul circuito di Buenos Aires, bensì al Termas de Rio Hondo, pista costruita nel 2007 e che finalmente, dopo un infinito iter burocratico, è ora pronto a ospitare per la prima volta nella storia una tappa del motomondiale. C’è grande attesa, dunque, per capire a chi questa nuova pista argentina sarà più congeniale, per capire se Bridgestone avrà risolto i problemi alle gomme riscontrati ad Austin, per capire se c’è davvero qualcuno in grado di tenere testa a Marc Marquez o se lo spagnolo può volare indisturbato verso il bis iridato.
Doveva far parte del calendario del motomondiale già lo scorso anno ed era anche stato presentato ufficialmente, ma per una serie di problematiche di tipo burocratico e politico, il circuito argentino Termas di Rio Hondo solo quest’anno potrà esordire nel programma del Mondiale, dopo l’ok ricevuto dalla Fim e la conseguente omologazione.
Situata a 6 km dalla città di Rio Hondo, nella provincia di Santiago del Estero, la pista è stata costruita nel 2007 e poi riprogettata dal progettista italiano Jarno Zaffelli al fine di poter appunto ospitare anche una gara del motomondiale. Lo scorso anno su questo circuito si è svolta una due giorni di test cui hanno partecipato alcuni piloti di MotoGP (Bautista, Bradl e Crutchlow) e Moto 2, ma in sostanza sarà la prima volta per tutti quanti i protagonisti del Mondiale.
Partono dunque tutti alla pari? Difficile dirlo, specie se pensiamo allo strapotere mostrato da Marc Marquez nelle prime due gare dell’anno, in cui ha fatto bottino pieno volando a 50 punti in classifica generale. E lo spagnolo ha già dimostrato di non essere affatto in difficoltà quando incontra piste nuove, basti vedere cosa ha combinato un anno fa ad Austin, centrando la sua prima vittoria in MotoGP. Resta dunque lui il grande favorito, ma i vari Pedrosa, Lorenzo e Rossi proveranno quanto meno a rendergli la vita difficile.
Il più atteso è Jorge Lorenzo, dopo il disastroso avvio di stagione con la caduta in Qatar all’esordio e la clamorosa falsa partenza di Austin: riuscirà il vice campione del mondo in carica a ritrovarsi dopo un inizio da dimenticare?
Quanto a Valentino Rossi, c’è da capire se insieme al suo team è riuscito a capire il perché dell’estremo degrado della gomma anteriore accusato in Texas. Se Silvano Galbusera è venuto a capo del problema, allora anche il Dottore potrà dire la sua a Rio Hondo. Più che team e piloti, toccherà però a Bridgestone far vedere se le gomme messe a disposizione saranno migliori e più affidabili rispetto a quanto visto nel Gran Premio delle Americhe (non solo Rossi ha accusato problemi di degrado all’anteriore): per la trasferta argentina la casa fornitrice di pneumatici ha deciso di portare la mescola dura.
fonte: derapate.it
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Re: Motomondiale GP Austin 25-27/04
Messaggioda sergab » 23/04/2014 - 16:54
Da un raffronto quote vincente GP:
Marquez 1,71 Goldbet
Lorenzo 4,25 B&W/GD
Pedrosa 8,00 W.Hill
Rossi 23 Gamenet
Altri non vedo.
Lavagna non brutta
La pista è nuova per tutti. Marquez ha comunque una marcia in più anche sulle piste nuove si adatta prontamente, la quota attuale ante libere è bassa, ma dopo le prime lo si potrebbe ritrovare a 1,40/1,45.
Scelta difficile se trovo anche solo 1,85 metto, così mmmmmmm..........
Ciao e buona punta a tutti
Marquez 1,71 Goldbet
Lorenzo 4,25 B&W/GD
Pedrosa 8,00 W.Hill
Rossi 23 Gamenet
Altri non vedo.
Lavagna non brutta
La pista è nuova per tutti. Marquez ha comunque una marcia in più anche sulle piste nuove si adatta prontamente, la quota attuale ante libere è bassa, ma dopo le prime lo si potrebbe ritrovare a 1,40/1,45.
Scelta difficile se trovo anche solo 1,85 metto, così mmmmmmm..........
Ciao e buona punta a tutti
Re: Motomondiale GP Austin 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 23/04/2014 - 16:57
Il problema è che attualmente il pacchetto honda-Marquez sembra di un altro livello rispetto al Lorenzo-Yamaha. La moto è superiore nettamente ma alla fine lo era anche l'anno scorso, solo che l'anno scorso Lorenzo ci metteva del suo ma quest'anno è veramente partito malissimo..
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Re: Motomondiale GP Austin 25-27/04
Messaggioda blackdog » 23/04/2014 - 23:46
Guardando il layout del circuito assomiglia un po' al Qatar.....e non credo che la pista favorisca molto la Honda qui, okay che Marquez e' in un momento strepitoso ma le quote risentono troppo dei due risultati precedenti Lorenzo e' l'unico adesso in grado di battere Marquez a questa quota favolosa @5,10 punto Lorenzo stake 4.
Re: Motomondiale GP Austin 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 26/04/2014 - 01:13
TERMAS DE RIO HONDO – Marc Marquez rifila 1”083 a Dani Pedrosa, con Aleix Espargaro a completare l’ipotetica prima fila. Quinto Andrea Dovizioso, ottavo Valentino Rossi, nono Jorge Lorenzo e decimo Andrea Iannone.
Si è iniziato con grandi problemi di aderenza, in un primo turno di libere poco significativo, che aveva illuso Lorenzo (primo con 0”481 di vantaggio) e la Yamaha di poter facilmente tenere testa alle due HRC, apparentemente in difficoltà nelle FP1 (Marquez 14°, Pedrosa 16°). In realtà, però, nelle libere del mattino, sia Marquez sia Pedrosa avevano girato solo con la gomma morbida posteriore ed è bastato montare la dura nelle FP2 per tornare a dominare.
MARQUEZ: VANTAGGIO ABISSALE
Come ci si aspettava alla vigilia, è stato Marquez a dettare il ritmo, facendo subito tempi da paura e infliggendo ai rivali distacchi abissali. Come conferma anche la classifica finale: Pedrosa si è avvicinato, ma si è comunque beccato più di un secondo. «Sembra stia facendo speedway» ha sottolineato Loris Capirossi, fotografando al meglio la guida del fenomeno spagnolo: derapate praticamente a ogni curva, passaggi sul cordolo interno con entrambe le ruote, movimenti continui della sua RC213V, con Marquez perfettamente a suo agio, apparentemente mai in difficoltà. Come sempre, il suo compagno di squadra ha faticato di più a prendere il ritmo, ma nel finale è riuscito ad avvicinarsi e a conquistare un secondo posto che, se non altro, gli permette di non avvilirsi troppo.
YAMAHA: LONTANE
Dopo le due Honda, ecco la Yamaha “Open” di Aleix Espargaro, che però ha sfruttato al meglio la gomma più morbida a sua disposizione: sul passo gara, la sua posizione è sicuramente meno prestigiosa. Ma, ancora una volta, colpisce come entrambe le M1 del team “satellite” Tech3 siano davanti alle due Yamaha ufficiali: Bradley Smith e Pol Espargaro sono rispettivamente sesto e settimo, mentre Valentino Rossi e Jorge Lorenzo sono ottavo e nono, staccati rispettivamente di 2”082 e 2”220 da Marquez. Come dire: tantissimo. «Dobbiamo essere bravi a rimanere vicino alle HRC» era stata la valutazione di Rossi alla vigilia, ma il primo responso è addirittura peggiore di Austin. Eppure, la giornata era iniziata bene, con il primo tempo di Lorenzo («qui sono decisamente più a mio agio che nei primi due GP» aveva commentato Jorge dopo le FP1), ma appena le Honda hanno cambiato ritmo, Rossi e Lorenzo non hanno potuto replicare, questa volta in difficoltà con la gomma posteriore.
POCO GRIP
Quello del poco grip è un problema comune, a causa di un asfalto decisamente sporco: si fa fatica a far lavorare la copertura. «Al momento tutti abbiamo problemi a finire la gara, ma la situazione dovrebbe migliorare» spiega Andrea Dovizioso, quinto, rallentato da un problema tecnico (praticamente certa la rottura del motore), a inizio turno. «Mi sono subito adattato alla pista, ma, purtroppo, abbiamo potuto girare poco» ha detto Andrea, che però è stato più fortunato del suo omonimo Iannone, scaraventato a terra dopo una decina di minuti dall’inizio della FP2 per il bloccaggio della ruota posteriore: in meno di tre GP, la sua Ducati ha già “bruciato” due propulsori”. Il pilota del team Pramac, se non altro, è riuscito a conquistare il decimo posto, con Alvaro Bautista alle sue spalle e sempre in grande difficoltà.
CLASSIFICA
Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 325.0 1'39.313
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 325.5 1'40.396 1.083 / 1.083
3 41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 320.3 1'40.566 1.253 / 0.170
4 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 325.8 1'40.891 1.578 / 0.325
5 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 328.4 1'41.042 1.729 / 0.151
6 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 323.8 1'41.303 1.990 / 0.261
7 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 321.8 1'41.368 2.055 / 0.065
8 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 322.5 1'41.395 2.082 / 0.027
9 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 323.8 1'41.533 2.220 / 0.138
10 29 Andrea IANNONE ITA Pramac Racing Ducati 323.9 1'41.924 2.611 / 0.391
11 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 325.8 1'42.029 2.716 / 0.105
12 68 Yonny HERNANDEZ COL Energy T.I. Pramac Racing Ducati 320.2 1'42.128 2.815 / 0.099
13 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Honda 317.2 1'42.348 3.035 / 0.220
14 5 Colin EDWARDS USA NGM Forward Racing Forward Yamaha 312.5 1'42.608 3.295 / 0.260
15 69 Nicky HAYDEN USA Drive M7 Aspar Honda 311.0 1'42.621 3.308 / 0.013
16 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Avintia 308.1 1'42.739 3.426 / 0.118
17 23 Broc PARKES AUS Paul Bird Motorsport PBM 301.6 1'42.827 3.514 / 0.088
18 51 Michele PIRRO ITA Ducati Team Ducati 318.3 1'42.898 3.585 / 0.071
19 9 Danilo PETRUCCI ITA IodaRacing Project ART 306.6 1'43.106 3.793 / 0.208
20 63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Avintia 309.2 1'43.125 3.812 / 0.019
21 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 306.5 1'43.151 3.838 / 0.026
22 45 Scott REDDING GBR GO&FUN Honda Gresini Honda 307.3 1'43.165 3.852 / 0.014
23 7 Hiroshi AOYAMA JPN Drive M7 Aspar Honda 311.0 1'43.347 4.034 / 0.182
fonte: moto.it
Si è iniziato con grandi problemi di aderenza, in un primo turno di libere poco significativo, che aveva illuso Lorenzo (primo con 0”481 di vantaggio) e la Yamaha di poter facilmente tenere testa alle due HRC, apparentemente in difficoltà nelle FP1 (Marquez 14°, Pedrosa 16°). In realtà, però, nelle libere del mattino, sia Marquez sia Pedrosa avevano girato solo con la gomma morbida posteriore ed è bastato montare la dura nelle FP2 per tornare a dominare.
MARQUEZ: VANTAGGIO ABISSALE
Come ci si aspettava alla vigilia, è stato Marquez a dettare il ritmo, facendo subito tempi da paura e infliggendo ai rivali distacchi abissali. Come conferma anche la classifica finale: Pedrosa si è avvicinato, ma si è comunque beccato più di un secondo. «Sembra stia facendo speedway» ha sottolineato Loris Capirossi, fotografando al meglio la guida del fenomeno spagnolo: derapate praticamente a ogni curva, passaggi sul cordolo interno con entrambe le ruote, movimenti continui della sua RC213V, con Marquez perfettamente a suo agio, apparentemente mai in difficoltà. Come sempre, il suo compagno di squadra ha faticato di più a prendere il ritmo, ma nel finale è riuscito ad avvicinarsi e a conquistare un secondo posto che, se non altro, gli permette di non avvilirsi troppo.
YAMAHA: LONTANE
Dopo le due Honda, ecco la Yamaha “Open” di Aleix Espargaro, che però ha sfruttato al meglio la gomma più morbida a sua disposizione: sul passo gara, la sua posizione è sicuramente meno prestigiosa. Ma, ancora una volta, colpisce come entrambe le M1 del team “satellite” Tech3 siano davanti alle due Yamaha ufficiali: Bradley Smith e Pol Espargaro sono rispettivamente sesto e settimo, mentre Valentino Rossi e Jorge Lorenzo sono ottavo e nono, staccati rispettivamente di 2”082 e 2”220 da Marquez. Come dire: tantissimo. «Dobbiamo essere bravi a rimanere vicino alle HRC» era stata la valutazione di Rossi alla vigilia, ma il primo responso è addirittura peggiore di Austin. Eppure, la giornata era iniziata bene, con il primo tempo di Lorenzo («qui sono decisamente più a mio agio che nei primi due GP» aveva commentato Jorge dopo le FP1), ma appena le Honda hanno cambiato ritmo, Rossi e Lorenzo non hanno potuto replicare, questa volta in difficoltà con la gomma posteriore.
POCO GRIP
Quello del poco grip è un problema comune, a causa di un asfalto decisamente sporco: si fa fatica a far lavorare la copertura. «Al momento tutti abbiamo problemi a finire la gara, ma la situazione dovrebbe migliorare» spiega Andrea Dovizioso, quinto, rallentato da un problema tecnico (praticamente certa la rottura del motore), a inizio turno. «Mi sono subito adattato alla pista, ma, purtroppo, abbiamo potuto girare poco» ha detto Andrea, che però è stato più fortunato del suo omonimo Iannone, scaraventato a terra dopo una decina di minuti dall’inizio della FP2 per il bloccaggio della ruota posteriore: in meno di tre GP, la sua Ducati ha già “bruciato” due propulsori”. Il pilota del team Pramac, se non altro, è riuscito a conquistare il decimo posto, con Alvaro Bautista alle sue spalle e sempre in grande difficoltà.
CLASSIFICA
Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 325.0 1'39.313
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 325.5 1'40.396 1.083 / 1.083
3 41 Aleix ESPARGARO SPA NGM Forward Racing Forward Yamaha 320.3 1'40.566 1.253 / 0.170
4 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 325.8 1'40.891 1.578 / 0.325
5 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 328.4 1'41.042 1.729 / 0.151
6 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 323.8 1'41.303 1.990 / 0.261
7 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 321.8 1'41.368 2.055 / 0.065
8 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 322.5 1'41.395 2.082 / 0.027
9 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 323.8 1'41.533 2.220 / 0.138
10 29 Andrea IANNONE ITA Pramac Racing Ducati 323.9 1'41.924 2.611 / 0.391
11 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 325.8 1'42.029 2.716 / 0.105
12 68 Yonny HERNANDEZ COL Energy T.I. Pramac Racing Ducati 320.2 1'42.128 2.815 / 0.099
13 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Honda 317.2 1'42.348 3.035 / 0.220
14 5 Colin EDWARDS USA NGM Forward Racing Forward Yamaha 312.5 1'42.608 3.295 / 0.260
15 69 Nicky HAYDEN USA Drive M7 Aspar Honda 311.0 1'42.621 3.308 / 0.013
16 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Avintia 308.1 1'42.739 3.426 / 0.118
17 23 Broc PARKES AUS Paul Bird Motorsport PBM 301.6 1'42.827 3.514 / 0.088
18 51 Michele PIRRO ITA Ducati Team Ducati 318.3 1'42.898 3.585 / 0.071
19 9 Danilo PETRUCCI ITA IodaRacing Project ART 306.6 1'43.106 3.793 / 0.208
20 63 Mike DI MEGLIO FRA Avintia Racing Avintia 309.2 1'43.125 3.812 / 0.019
21 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 306.5 1'43.151 3.838 / 0.026
22 45 Scott REDDING GBR GO&FUN Honda Gresini Honda 307.3 1'43.165 3.852 / 0.014
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fonte: moto.it
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Re: Motomondiale GP Austin 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 26/04/2014 - 01:54
Bradl - Bautista 1 tat qualifiche @1,82 stake 5 Marathon
Lorenzo - Pedrosa 2 tat qualifiche @1,80 stake 7 Marathon
Oggi nelle libere ho visto un Bradl che mi è parso a suo agio su questa nuova pista. Anche se Bautista è in netta ripresa dopo l'orribile weekend nello scorso gp a stelle e strisce credo che sia difficile che stia davanti al tedesco nelle qualifiche.
Lorenzo ha fatto il miglior tempo nelle fp1 dove le honda erano molto indietro, ma nelle fp2 le parti si sono invertite: Marquez solito alieno versione 2014 relega ad un secondo il compagno, mentre le Yamaha sono più in difficoltà. Per questa superiorità tecnica credo che Pedrosa possa stare davanti al connazionale in qualifica (e probabilmente anche in gara).
Lorenzo - Pedrosa 2 tat qualifiche @1,80 stake 7 Marathon
Oggi nelle libere ho visto un Bradl che mi è parso a suo agio su questa nuova pista. Anche se Bautista è in netta ripresa dopo l'orribile weekend nello scorso gp a stelle e strisce credo che sia difficile che stia davanti al tedesco nelle qualifiche.
Lorenzo ha fatto il miglior tempo nelle fp1 dove le honda erano molto indietro, ma nelle fp2 le parti si sono invertite: Marquez solito alieno versione 2014 relega ad un secondo il compagno, mentre le Yamaha sono più in difficoltà. Per questa superiorità tecnica credo che Pedrosa possa stare davanti al connazionale in qualifica (e probabilmente anche in gara).
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Re: Motomondiale GP Argentina 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 26/04/2014 - 14:57
A. Espargaro - Pedrosa tat qualifiche 2 @1,75 stake 4 Marathon
Ho già preso pedrosa e quindi spero quantomeno non cada, ma questo 75% per me vale meno dato lo strapotere HRC, che anche senza la gomma da qualifica di cui dispone la classe open sembra poter fare la differenza anche al sabato e non solo in gara.
Ho già preso pedrosa e quindi spero quantomeno non cada, ma questo 75% per me vale meno dato lo strapotere HRC, che anche senza la gomma da qualifica di cui dispone la classe open sembra poter fare la differenza anche al sabato e non solo in gara.
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Re: Motomondiale GP Argentina 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 27/04/2014 - 11:55
Migliore del gruppo BRADL su Smith Dovizioso Bautista @3,50 stake 5 Quigioco
Book "strano" perché da altre parti questa quota la si gioca al massimo a 2.75. Parte un po indietro perché ieri dopo il primo giro cronometrato è caduto (per mia fortuna il tempo registrato è bastato a star davanti a bautista) e non è più rientrato con la seconda moto.
Comunque a parte la posizione in griglia il passo mostrato nelle libere dal tedesco mi sembra il migliore di tutti rispetto ai suoi compagni di gruppo, per cui provo questa value a stake medio senza rimpianti.
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Book "strano" perché da altre parti questa quota la si gioca al massimo a 2.75. Parte un po indietro perché ieri dopo il primo giro cronometrato è caduto (per mia fortuna il tempo registrato è bastato a star davanti a bautista) e non è più rientrato con la seconda moto.
Comunque a parte la posizione in griglia il passo mostrato nelle libere dal tedesco mi sembra il migliore di tutti rispetto ai suoi compagni di gruppo, per cui provo questa value a stake medio senza rimpianti.
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Re: Motomondiale GP Argentina 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 27/04/2014 - 13:55
Dovizioso - Smith tat gara 2 @2,92 stake 6 Marathon
Ho guardato i passi, poi la quota, riguardato i passi e ancora la quota. Io tutta questa differenza non la vedo per la gara, il passo bene o male è quello, la quota mi sembra proprio troppo alta per cui uno stake medio lo metto anche sua senza problemi.
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Ho guardato i passi, poi la quota, riguardato i passi e ancora la quota. Io tutta questa differenza non la vedo per la gara, il passo bene o male è quello, la quota mi sembra proprio troppo alta per cui uno stake medio lo metto anche sua senza problemi.
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Re: Motomondiale GP Argentina 25-27/04
Messaggioda hunter90 » 27/04/2014 - 16:10
In moto 2 continuo a vedere valore nella quota di Mavrick Vinales vincitore del Gp a 5 , non posso vedere Rabat, che è sempre stato un buon pilota ma nulla di eccezionale ,appena sopra i 2. Maverick in quanto a talento è almeno 2 spanne sopra, con l'allenamento e l'applicazione Tito sta cercando di diventare un campione. Credo che i team dei due siano i migliori della categoria, ma credo che alla fine la spunti ancora il più giovane dei 2. Gara in cui anche Zarco e Folger sembrano competitivi, ma non essendo proprio abituati a vincere, penso che alla fine si sciolgano.
Ricapitolando accendo Vinales a 5 con discreta fiducia
Ricapitolando accendo Vinales a 5 con discreta fiducia
Re: Motomondiale GP Argentina 25-27/04
Messaggioda hunter90 » 27/04/2014 - 17:43
hunter90 ha scritto:In moto 2 continuo a vedere valore nella quota di Mavrick Vinales vincitore del Gp a 5 , non posso vedere Rabat, che è sempre stato un buon pilota ma nulla di eccezionale ,appena sopra i 2. Maverick in quanto a talento è almeno 2 spanne sopra, con l'allenamento e l'applicazione Tito sta cercando di diventare un campione. Credo che i team dei due siano i migliori della categoria, ma credo che alla fine la spunti ancora il più giovane dei 2. Gara in cui anche Zarco e Folger sembrano competitivi, ma non essendo proprio abituati a vincere, penso che alla fine si sciolgano.
Ricapitolando accendo Vinales a 5 con discreta fiducia
DISASTRO TOTALE
Re: R: Motomondiale GP Argentina 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 27/04/2014 - 19:47
fonta91 ha scritto:Bradl - Bautista 1 tat qualifiche @1,82 stake 5 Marathon
Lorenzo - Pedrosa 2 tat qualifiche @1,80 stake 7 Marathon
fonta91 ha scritto:A. Espargaro - Pedrosa tat qualifiche 2 @1,75 stake 4 Marathon
fonta91 ha scritto:Migliore del gruppo BRADL su Smith Dovizioso Bautista @3,50 stake 5 Quigioco
fonta91 ha scritto:Dovizioso - Smith tat gara 2 @2,92 stake 6 Marathon
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Re: Motomondiale GP Argentina 25-27/04
Messaggioda fonta91 » 27/04/2014 - 22:24
Doveva vincere e ha vinto e il terzo successo consecutivo è l’ennesima dimostrazione di strapotere assoluto di Marquez: con quella moto, fa quello che vuole.
«All’inizio non si capiva se Marquez stesse solo gestendo o se fosse in difficoltà, poi quando ha voluto andarsene se ne è andato» fotografa perfettamente la gara Livio Suppo, il Team Principal HRC. E’ andata effettivamente così: il primo giro è stato piuttosto caotico e Marc, per prudenza, sapendo di avere un gran margine da amministrare, non è stato aggressivo come al solito, ha perso qualche posizione (è stato perfino sesto), poi, però, ha iniziato la sua rimonta, si è messo in scia a Lorenzo e lì ha controllato la situazione fino al 17esimo giro, quando ha deciso che era arrivato il momento di passare.
DOMINIO ASSOLUTO
A quel punto, in un solo settore della pista, Marc ha guadagnato 0”5 su Lorenzo, un secondo alla fine del giro, in un dominio assoluto che sembra poter essere il filo conduttore di tutta la stagione.
«Era la prima volta che si correva qui in Argentina, su questo circuito, ed è sempre un appuntamento speciale. All’inizio è stato divertente, ma anche rischioso, con tanti sorpassi, poi quando ero in scia a Lorenzo e ho visto che Pedrosa si stava avvicinando, ho provato a spingere di più ed è arrivata la terza vittoria consecutiva» spiega come se fosse facile. Per lui, effettivamente, lo è.
SFIDA PER IL SECONDO POSTO
Assegnato – con anticipo – il gradino più alto del podio, gli ultimi giri sono vissuti sulla sfida tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, il primo in calo dopo 16 giri al comando, il secondo in rimonta dopo essere stato “intruppato” nelle concitate fasi iniziali. Dani, però, ne aveva visibilmente di più e a due curve dalla fine del penultimo giro, Pedrosa ha affondato la staccata, conquistando il secondo posto con un sorpasso bello e aggressivo.
«Purtroppo mi è mancato l’inizio, non pensavo che Lorenzo e Marquez prendessero tanto vantaggio. Mi sono un po’ ‘addormentato’ nella sfida con Bradl e Iannone e anche quando li ho passati ci ho messo un po’ a prendere il ritmo. Poi, ho cominciato a spingere forte (suo il primato della pista, NDA), ho raggiunto e superato Lorenzo, ma Marquez era troppo lontano. Adesso si va a Jerez: bisogna provare a vincere» ammette Dani, che a Jerez va fortissimo: dovesse prendere paga anche lì dal compagno di squadra, sarebbe veramente un brutto colpo per lui e per il campionato.
LORENZO DA APPLAUSI
Così, dopo essere stato in testa per più di metà gara, Lorenzo si deve accontentare del terzo posto, ma la sua è stata comunque una prestazione da applausi. Partito come un fulmine – ma non in anticipo, questa volta – dalla seconda posizione, Jorge ha conquistato subito il comando, ma nel corso del primo giro ha fatto un altro errore, finendo largo a metà circuito, perdendo due posizioni, che però Lorenzo ha recuperato immediatamente con una staccata da brividi alla penultima curva. Poi ha cominciato a spingere, ma Marquez ne aveva nettamente di più, per poi subire nel finale anche il ritorno di Pedrosa.
«Dani andava fortissimo, era mezzo secondo più veloce di me: non ho potuto fare niente per tenerlo dietro» è la sua analisi, ma Jorge è comunque stato grande protagonista: ben tornato.
ROSSI DRITTO AL 5 GIRO
Al quarto posto, Valentino Rossi, competitivo per tutta la gara, ma “penalizzato” da un dritto al quinto giro, quando è stato infilato duramente – al limite della correttezza - da Stefan Bradl, che lo ha portato fuori traiettoria, costringendolo ad andare sull’asfalto esterno alla curva. Rossi, che in precedenza aveva fatto una bella sfida con l’amico Andrea Iannone, ha dovuto effettuare una rimonta dal sesto posto, piuttosto staccato, che si è conclusa con il quarto posto e tempi di tutto rilievo: in pratica, senza quel “contatto”, avrebbe potuto giocarsela con Lorenzo.
Bravissimo Andrea Iannone, sesto al traguardo, dopo essere stato anche in terza posizione. «Per noi è come una vittoria, finché le gomme hanno tenuto ero lì a giocarmela» si esalta giustamente Iannone che, non dimentichiamolo, non ha potuto utilizzare la gomma più dura delle “Factory”. Male, invece, Andrea Dovizioso, solo nono al traguardo.
Fonte: moto.it
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«All’inizio non si capiva se Marquez stesse solo gestendo o se fosse in difficoltà, poi quando ha voluto andarsene se ne è andato» fotografa perfettamente la gara Livio Suppo, il Team Principal HRC. E’ andata effettivamente così: il primo giro è stato piuttosto caotico e Marc, per prudenza, sapendo di avere un gran margine da amministrare, non è stato aggressivo come al solito, ha perso qualche posizione (è stato perfino sesto), poi, però, ha iniziato la sua rimonta, si è messo in scia a Lorenzo e lì ha controllato la situazione fino al 17esimo giro, quando ha deciso che era arrivato il momento di passare.
DOMINIO ASSOLUTO
A quel punto, in un solo settore della pista, Marc ha guadagnato 0”5 su Lorenzo, un secondo alla fine del giro, in un dominio assoluto che sembra poter essere il filo conduttore di tutta la stagione.
«Era la prima volta che si correva qui in Argentina, su questo circuito, ed è sempre un appuntamento speciale. All’inizio è stato divertente, ma anche rischioso, con tanti sorpassi, poi quando ero in scia a Lorenzo e ho visto che Pedrosa si stava avvicinando, ho provato a spingere di più ed è arrivata la terza vittoria consecutiva» spiega come se fosse facile. Per lui, effettivamente, lo è.
SFIDA PER IL SECONDO POSTO
Assegnato – con anticipo – il gradino più alto del podio, gli ultimi giri sono vissuti sulla sfida tra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, il primo in calo dopo 16 giri al comando, il secondo in rimonta dopo essere stato “intruppato” nelle concitate fasi iniziali. Dani, però, ne aveva visibilmente di più e a due curve dalla fine del penultimo giro, Pedrosa ha affondato la staccata, conquistando il secondo posto con un sorpasso bello e aggressivo.
«Purtroppo mi è mancato l’inizio, non pensavo che Lorenzo e Marquez prendessero tanto vantaggio. Mi sono un po’ ‘addormentato’ nella sfida con Bradl e Iannone e anche quando li ho passati ci ho messo un po’ a prendere il ritmo. Poi, ho cominciato a spingere forte (suo il primato della pista, NDA), ho raggiunto e superato Lorenzo, ma Marquez era troppo lontano. Adesso si va a Jerez: bisogna provare a vincere» ammette Dani, che a Jerez va fortissimo: dovesse prendere paga anche lì dal compagno di squadra, sarebbe veramente un brutto colpo per lui e per il campionato.
LORENZO DA APPLAUSI
Così, dopo essere stato in testa per più di metà gara, Lorenzo si deve accontentare del terzo posto, ma la sua è stata comunque una prestazione da applausi. Partito come un fulmine – ma non in anticipo, questa volta – dalla seconda posizione, Jorge ha conquistato subito il comando, ma nel corso del primo giro ha fatto un altro errore, finendo largo a metà circuito, perdendo due posizioni, che però Lorenzo ha recuperato immediatamente con una staccata da brividi alla penultima curva. Poi ha cominciato a spingere, ma Marquez ne aveva nettamente di più, per poi subire nel finale anche il ritorno di Pedrosa.
«Dani andava fortissimo, era mezzo secondo più veloce di me: non ho potuto fare niente per tenerlo dietro» è la sua analisi, ma Jorge è comunque stato grande protagonista: ben tornato.
ROSSI DRITTO AL 5 GIRO
Al quarto posto, Valentino Rossi, competitivo per tutta la gara, ma “penalizzato” da un dritto al quinto giro, quando è stato infilato duramente – al limite della correttezza - da Stefan Bradl, che lo ha portato fuori traiettoria, costringendolo ad andare sull’asfalto esterno alla curva. Rossi, che in precedenza aveva fatto una bella sfida con l’amico Andrea Iannone, ha dovuto effettuare una rimonta dal sesto posto, piuttosto staccato, che si è conclusa con il quarto posto e tempi di tutto rilievo: in pratica, senza quel “contatto”, avrebbe potuto giocarsela con Lorenzo.
Bravissimo Andrea Iannone, sesto al traguardo, dopo essere stato anche in terza posizione. «Per noi è come una vittoria, finché le gomme hanno tenuto ero lì a giocarmela» si esalta giustamente Iannone che, non dimentichiamolo, non ha potuto utilizzare la gomma più dura delle “Factory”. Male, invece, Andrea Dovizioso, solo nono al traguardo.
Fonte: moto.it
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