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La passione e la schiena dritta di certi Giornalisti ippici non si compra

Inviato: 02/12/2020 - 22:36
da AMARIO71
Aspettavo il giovedì il ”Toscana senza filtri” di Antonio Berti come aspetto il martedì sera “Febbre da trotto” di Emanuele Cardona.
Giornalisti con la G maiuscola, il Grandissimo Antonio che a quasi 90 anni non ci vedeva quasi più con la cataratta ma che dettava a una dei 5 figli (Cristiana, che forse dei 5 è la meno ippica di tutti ma scriveva e leggeva al babbo quelle sue parole ippiche dense di passione) e Emanuele che ora, quasi scusandosi per il trasporto con cui ci racconta tutte le sfacettature di un gran premio, dice che è andato oltre l’ora con la sua meravigliosa trasmissione “Febbre da Trotto” …
E’ passione pura amici, Antonio e Emanuele sono di una passione e competenza ippica da raccontare ai posteri…
Aspettavo Trottosportsman la sera del venerdì; tra noi alla stazione di Avenza ricordo il mio vate e idolo Franco Montarese “Franco, l’altra volta dopo errore ha stracorso, hai qualcosa dell’inseguimento?” “Non lo porto il cronometro con questo: Coperchio è da bruciare nella pentola” e la domenica al Visarno si levò un urlo “SCAPPA SPARTACOOOOOOO!!” con qualcuno che aveva il biglietto a 33, 300 x 10mila lire dal Lando Lastrucci, peraltro l’ultimo Allibratore degno di questo nome … “Me la dai un centino a 4,50 Idla Brick?” “Non ne posso fare quote di favore Amario, te ne do quanto ne vuoi ma senza quote di favore”, “Ok, allora dammene un milione della Idla e della Barbarina” e il Lando senza battere ciglio (salvo quel caratteristico cancellare la lavagna di altri tempi) “Quattromila e mezzo per mille Idla” con il solito (cioè solito poco … perché i biglietti stracciati per terra sono molto più di quelli che si ricordano) a urlare dai 650 finali “LE BUCHE BARBARA, SCANSA LE BUCHE BARBARA …” per poi correre alle scuderie per poter accompagnare e magari passeggiare questa cavalla che ci aveva regalato un’emozione.
A volte avrei voluto scrivere per le emozioni che mi regalava Antonio Berti … non e la faccio, quella era davvero una enciclopedia umana, umana anche persona, ci manchi Antonio, grazie ai grandi tecnici rimasti (in primis il figlio Vieri con Prove di Qualifica e Emanuele Cardona con Febbre da Trotto) che fano ancora cultura ippica.
Avrei voluto prima fare un lungo pezzo di Antonio Berti, lo farò. ma è una perdita che ippicamente mi ha segnato, dal momento in cui lui mi stimava nei primi passi giornalistici, mi spiegava dove ero completamente irrazionale, trent’anni fa Antonio mi disse “Anch’io magari gioco un altro ma il favorito sul giornale è quello su cui nessuno deve discutere!”.
Sui dogmi Antonio Berti non ammetteva regole, non aveva neanche paura di dire che un grande guidatore avesse sbagliato in corsa o degli errori della giuria.
Se ne è andato il più giornalista ippico, con a fianco sempre i 5 figli con la Signora Nadine al suo fianco e Cristiana che ha scritto nero su bianco le ultime frasi ippiche di Antonio …
Alla fine, quando l’emoglobina in ospedale era troppo bassa, in medici hanno detto che per l’ultimo saluto in ospedale con la pandemia ci poteva essere una sola persona … la signora Nadine e la figlia Cristiana hanno detto “Non si può scegliere: Antonio ha 5 figli …”
Così il Grande Antonio Berti è tornato a casa tra l’affetto dell’inseparabile Nadine, i nipoti, e i 5 fogli, Vieri, Vanni, Lorenzo, Chiara e Cristiana … E alla fine con le note di “Faccetta nera” nella speranza di un’Italia e di un’ippica migliore se ne è andato.
E (pur di idee politiche diverse, ma all’ippodromo si parla solo di cavalli) per una volta avrei cantato pure io: FACCETTA NERA
Ciao Antonio!

Re: La passione e la schiena dritta di certi Giornalisti ippici non si compra

Inviato: 03/12/2020 - 01:48
da ameba
Grazie, Amario, della bella pagina di ricordi che hai voluto regalarci ! :oops:

Re: La passione e la schiena dritta di certi Giornalisti ippici non si compra

Inviato: 03/12/2020 - 09:51
da guest38784
bellissimi ricordo anche per i datati o datati ex ippici,
stonano solo le note...era meglio cantare "fratelli d'Italia" che risultava meno fazioso.
:oops:

Re: La passione e la schiena dritta di certi Giornalisti ippici non si compra

Inviato: 03/12/2020 - 10:15
da vichi
Di contatti stretti con Antonio Berti ne ho avuti tantissimi negli anni '80, mai fatto accenno alla politica e mai avuto l'impressione che fosse un nostalgico. Parlavamo sempre e solo di Ippica. È stato una enciclopedia umana per noi appassionati toscani e non.

Re: La passione e la schiena dritta di certi Giornalisti ippici non si compra

Inviato: 03/12/2020 - 18:32
da dap
Di Antonio Berti credo di aver letto tutto quanto ha scritto tra il 1970 e gli anni '80 sul Trotto Sportsman.
Ma in particolare ricordo il commento a un centrale di Montecatini nella primavera 1975 che per me fu una corsa disastrosa con Garnier battuto e la vittoria di Royal Deanna (Martellini). E mi ricordo un'espressione che oggi farebbe sorridere "l'umore della folla" riferito alla delusione (Royal Deanna appena importata dagli USA come scrisse Berti con un record di quasi 1.17). E pero' era davvero una folla quella che era al Sesana quel giorno, e nonostante l'acqua che cadeva ogni tanto.
Per la cronaca Royal Deanna vinse in 18.8 girando sempre di fuori a Garnier mentre il pubblico rumoreggiava perche' pensava la cosa disturbasse il cavallo di Scatolini che invece cedette di colpo mentre l'altra se ne andava a vincere.