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Re: cinema d'autore
Messaggioda paperino_pianeta » 21/02/2017 - 00:34
Dato che in questi giorni ha cominciato a circolare T2, ripropongo la scena finale del primo:
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 03/03/2017 - 19:45
Fed up 2014 Stephanie Soechtig
Uno splendido documentario sugli effetti del cibo sulla nostra salute, sugli interessi che alimentano questo assurdo modo di produrlo e sulla colpevolizzazione dell'individuo che ne è vittima.
Da non perdere.
Uno splendido documentario sugli effetti del cibo sulla nostra salute, sugli interessi che alimentano questo assurdo modo di produrlo e sulla colpevolizzazione dell'individuo che ne è vittima.
Da non perdere.
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 12/03/2017 - 19:09
La fiera ( storia di un disertore ) 1960 Wolfgang Staudte
Un film che oltre a presentare le tipologie di persone che le guerre producono, approfondisce splendidamente questi tratti psicologici, le loro conseguenze e propone in pratica il punto di vista del popolo, dei suoi bisogni, le sue paure, i problemi che si presentano e che si presenteranno.
Una cameriera che vive in maniera realistica questa situazione solo apparentemente senza paura, cercando di sopravvivere alla giornata, il " disertore " trovatosi di fronte alla verità di una guerra che in tanti in realtà non vogliono, la sua famiglia e le conseguenze di ciò che potrebbe accadere se lo scoprissero ed anche chi ci crede veramente in quello che fa, pazienza se per farlo bisogna uccidere, torturare, fare soffrire milioni di individui.
Il finale beffardo che la figura di questo " disertore ", non ha un significato negativo, non lo faceva per vigliaccheria o paura di morire, era solo invischiato in un meccanismo assurdo e più grande di quello che poteva sopportare.
L'ambientazione è durante la seconda guerra mondiale.
Non credo esista doppiato in italiano, su youtube c'è il film completo, almeno per chi capisce il tedesco.
Un film che oltre a presentare le tipologie di persone che le guerre producono, approfondisce splendidamente questi tratti psicologici, le loro conseguenze e propone in pratica il punto di vista del popolo, dei suoi bisogni, le sue paure, i problemi che si presentano e che si presenteranno.
Una cameriera che vive in maniera realistica questa situazione solo apparentemente senza paura, cercando di sopravvivere alla giornata, il " disertore " trovatosi di fronte alla verità di una guerra che in tanti in realtà non vogliono, la sua famiglia e le conseguenze di ciò che potrebbe accadere se lo scoprissero ed anche chi ci crede veramente in quello che fa, pazienza se per farlo bisogna uccidere, torturare, fare soffrire milioni di individui.
Il finale beffardo che la figura di questo " disertore ", non ha un significato negativo, non lo faceva per vigliaccheria o paura di morire, era solo invischiato in un meccanismo assurdo e più grande di quello che poteva sopportare.
L'ambientazione è durante la seconda guerra mondiale.
Non credo esista doppiato in italiano, su youtube c'è il film completo, almeno per chi capisce il tedesco.
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 22/03/2017 - 15:35
Un uomo perduto ( Die verlorene ) 1951 Peter Lorre
Il film inizia con un medico interpretato dallo stesso Lorre che rivive con l'arrivo al campo dove cura gli sfollati dopo la guerra di un ex ufficiale nazista dei servizi segreti, le vicende che lo hanno portato a quel punto.
Durante la guerra svolgeva ricerche per il regime nazista, ma la fidanzata.........
Il film inizia con un medico interpretato dallo stesso Lorre che rivive con l'arrivo al campo dove cura gli sfollati dopo la guerra di un ex ufficiale nazista dei servizi segreti, le vicende che lo hanno portato a quel punto.
Durante la guerra svolgeva ricerche per il regime nazista, ma la fidanzata.........
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 03/04/2017 - 20:35
Il declino dell'impero americano 1987 Arcand
Jean Renoir 50 anni prima aveva descritto il decadimento morale ed egoistico dell'individuo e quindi della società, in uno dei suoi capolavori: " La regola del gioco ".
A distanza di tanti anni e con buoni risultati, Arcand ci riprova con questo bel film a tratti non molto scorrevole e più da ascoltare piuttosto che guardare.
La storia si intreccia tra 2 gruppi distinti di uomini e donne (ma legati tra loro), intenti nei loro discorsi banali solo al soddisfacimento dei loro piaceri, loro sono il centro dell'universo ed al prossimo non sono proprio interessati se non nella misura dell'ipocrisia che serve a mantenere una parvenza di civiltà.
Poi i due gruppi si riuniscono, ed allora gli eventi peggiorano decisamente....
Jean Renoir 50 anni prima aveva descritto il decadimento morale ed egoistico dell'individuo e quindi della società, in uno dei suoi capolavori: " La regola del gioco ".
A distanza di tanti anni e con buoni risultati, Arcand ci riprova con questo bel film a tratti non molto scorrevole e più da ascoltare piuttosto che guardare.
La storia si intreccia tra 2 gruppi distinti di uomini e donne (ma legati tra loro), intenti nei loro discorsi banali solo al soddisfacimento dei loro piaceri, loro sono il centro dell'universo ed al prossimo non sono proprio interessati se non nella misura dell'ipocrisia che serve a mantenere una parvenza di civiltà.
Poi i due gruppi si riuniscono, ed allora gli eventi peggiorano decisamente....
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 14/04/2017 - 14:25
Lo sparviero di Londra 1947 Douglas Sirk
E' un film senza troppe pretese ma godibile e girato con buon mestiere, la storia di un serial killer e dell'ascesa di una ballerina a gran dama che trova porte aperte in ogni situazione, trovandosi a collaborare con la polizia per risolvere il caso.
Si troverà alle prese con un Boris Karloff un po' schizzato e con trafficanti di donne che contribuirà a far arrestare, finchè....finale a lieto fine, con tanto, tanto miele.....
E' un film senza troppe pretese ma godibile e girato con buon mestiere, la storia di un serial killer e dell'ascesa di una ballerina a gran dama che trova porte aperte in ogni situazione, trovandosi a collaborare con la polizia per risolvere il caso.
Si troverà alle prese con un Boris Karloff un po' schizzato e con trafficanti di donne che contribuirà a far arrestare, finchè....finale a lieto fine, con tanto, tanto miele.....
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 29/04/2017 - 13:08
Il terzo segreto 1964 Charles Crichton.
Il film inizia con una domestica che accorre ad un colpo di pistola e trova il suo datore di lavoro ( uno stimatissimo psicoanalista ) che gli confessa di essersi suicidato.
Una persona con molti clienti importanti ed il suicidio non corrisponde alle sue convinzioni morali ed etiche.
Un ex paziente convinto che sia stato invece ucciso, comincia ad investigare conoscendone anche la figlia adolescente, finale a sorpresa......
Il film inizia con una domestica che accorre ad un colpo di pistola e trova il suo datore di lavoro ( uno stimatissimo psicoanalista ) che gli confessa di essersi suicidato.
Una persona con molti clienti importanti ed il suicidio non corrisponde alle sue convinzioni morali ed etiche.
Un ex paziente convinto che sia stato invece ucciso, comincia ad investigare conoscendone anche la figlia adolescente, finale a sorpresa......
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Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 13/05/2017 - 20:02
Detenuto in attesa di giudizio 1971 Nanni Loy
Un film piacevole che denuncia l'ottusità ed i problemi del sistema carcerario, Sordi è un imprenditore che viene arrestato alla frontiera italiana visto che dopo tanti anni decide di fare una vacanza con sua moglie ed i suoi figli.
Lui non conosce i motivi del suo arresto e comincia un'odissea tra le varie destinazioni dove viene di volta in volta trasferito e non gli è certo di conforto sapere che è accusato di omicidio di una persona che non conosce.
Il film affronta anche il problema dell'omosessualità nelle carceri in un paio di scene, prima su un cellulare dove lo stanno trasferendo e poi nella sua ultima destinazione prima di essere liberato, una scena davvero divertente ma soprattutto la denuncia di un problema vero, con un Sordi come sempre superlativo.
La moglie lo segue in questo suo tragitto finchè.....
Un film piacevole che denuncia l'ottusità ed i problemi del sistema carcerario, Sordi è un imprenditore che viene arrestato alla frontiera italiana visto che dopo tanti anni decide di fare una vacanza con sua moglie ed i suoi figli.
Lui non conosce i motivi del suo arresto e comincia un'odissea tra le varie destinazioni dove viene di volta in volta trasferito e non gli è certo di conforto sapere che è accusato di omicidio di una persona che non conosce.
Il film affronta anche il problema dell'omosessualità nelle carceri in un paio di scene, prima su un cellulare dove lo stanno trasferendo e poi nella sua ultima destinazione prima di essere liberato, una scena davvero divertente ma soprattutto la denuncia di un problema vero, con un Sordi come sempre superlativo.
La moglie lo segue in questo suo tragitto finchè.....
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 28/05/2017 - 13:33
L'angelo sterminatore 1962 Bunuel.
Per chi conosce i film ed il pensiero di Bunuel, niente di nuovo.
I temi sono gli stessi di molti altri suoi film, l'incongruenza delle gerarchie cattoliche che rappresentano attraverso i loro dogmi le loro superstizioni e l'intransigenza camuffata da bontà, un tassello del potere e più precisamente quello che si occupa dell'educazione delle masse.
Il film si sviluppa all'interno di una casa dove la borghesia ha allestito una festa e dove un domestico invece ne vuole uscire.
Ma uscire dai muri che noi stessi ci costruiamo non è possibile e quindi sono tutti inspiegabilmente confinati tra queste quattro mura dove inevitabilmente le ipocrisie si sgretolano ed emergono i veri sentimenti che legano i componenti di questo banchetto, gli intrighi, la loro falsa moralità.
Il finale è in linea con il pensiero di Bunuel, senza finali che addolciscano il messaggio che il regista vuole dare ed infatti il film è stato oggetto di pesanti censure.
Pur avendolo già visto, ho acquistato il dvd originale perchè la durata mi sembra diversa, potrebbe essere la versione voluta dal regista.
Capolavoro assoluto.
Per chi conosce i film ed il pensiero di Bunuel, niente di nuovo.
I temi sono gli stessi di molti altri suoi film, l'incongruenza delle gerarchie cattoliche che rappresentano attraverso i loro dogmi le loro superstizioni e l'intransigenza camuffata da bontà, un tassello del potere e più precisamente quello che si occupa dell'educazione delle masse.
Il film si sviluppa all'interno di una casa dove la borghesia ha allestito una festa e dove un domestico invece ne vuole uscire.
Ma uscire dai muri che noi stessi ci costruiamo non è possibile e quindi sono tutti inspiegabilmente confinati tra queste quattro mura dove inevitabilmente le ipocrisie si sgretolano ed emergono i veri sentimenti che legano i componenti di questo banchetto, gli intrighi, la loro falsa moralità.
Il finale è in linea con il pensiero di Bunuel, senza finali che addolciscano il messaggio che il regista vuole dare ed infatti il film è stato oggetto di pesanti censure.
Pur avendolo già visto, ho acquistato il dvd originale perchè la durata mi sembra diversa, potrebbe essere la versione voluta dal regista.
Capolavoro assoluto.
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 09/06/2017 - 14:33
Radiazioni bx: distruzione uomo 1957 Jack Arnold
Ho cominciato a guardarlo nella convinzione che fosse uno dei tanti film di fantascienza dell'epoca classificati di serie b, pochi mezzi e poche idee, spesso propaganda.
Mi sono dovuto poi ricredere perchè oltre al progetto di raccontare una morale il film è molto ben fatto, certo non ci sono computer per gli effetti speciali, ma le inquadrature ed i pochi effetti speciali sono molto ben fatti, o meglio costruiti, penso ad un paio di forbici, all'attrezzatura che usa il protagonista, ad una casa di bambole gigantesca...
La storia comincia con un uomo che viene colpito in mare da una strana nebbia fatta di pulviscolo ed a distanza di mesi si accorge di dimagrire e rimpiccilire.
Cerca un rimedio nella scienza, diventa famoso, finchè un giorno è talmente piccolo che il gatto di casa cerca di mangiarlo.
Precipita in cantina e la moglie tornando si convince che il gatto l'aveva divorato mentre lui è talmente piccolo da non poter essere udito.
Ormai ha iniziato il suo viaggio che rifiutà di accettare, ma si deve scontrare con problemi che fino ad allora non aveva certo preso in considerazione, deve contendere ad un ragno diventato gigantesco un pezzo di torta ed alla fine.....
Il finale spiega in parole molto chiare quello che è lo spirito del film ( ma lo era già anche nelle immagini ) ed è davvero da non perdere.
Ho cominciato a guardarlo nella convinzione che fosse uno dei tanti film di fantascienza dell'epoca classificati di serie b, pochi mezzi e poche idee, spesso propaganda.
Mi sono dovuto poi ricredere perchè oltre al progetto di raccontare una morale il film è molto ben fatto, certo non ci sono computer per gli effetti speciali, ma le inquadrature ed i pochi effetti speciali sono molto ben fatti, o meglio costruiti, penso ad un paio di forbici, all'attrezzatura che usa il protagonista, ad una casa di bambole gigantesca...
La storia comincia con un uomo che viene colpito in mare da una strana nebbia fatta di pulviscolo ed a distanza di mesi si accorge di dimagrire e rimpiccilire.
Cerca un rimedio nella scienza, diventa famoso, finchè un giorno è talmente piccolo che il gatto di casa cerca di mangiarlo.
Precipita in cantina e la moglie tornando si convince che il gatto l'aveva divorato mentre lui è talmente piccolo da non poter essere udito.
Ormai ha iniziato il suo viaggio che rifiutà di accettare, ma si deve scontrare con problemi che fino ad allora non aveva certo preso in considerazione, deve contendere ad un ragno diventato gigantesco un pezzo di torta ed alla fine.....
Il finale spiega in parole molto chiare quello che è lo spirito del film ( ma lo era già anche nelle immagini ) ed è davvero da non perdere.
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 17/06/2017 - 14:01
Il segreto del Tibet 1935 Stuart Walker
Un botanico si reca in Tibet per ricercare un rarissimo fiore, ma qui viene assalito da un lupo mannaro che lo morde, che poi ritroverà al suo ritorno in spoglie umane, il dottor Yogami.
Il problema è che il fiore in questione è anche l'unico antidoto contro la licantropia ed adesso i lupi mannari in circolazione sono due ed i fiori scarseggiano...
Un film piacevole, dura poco più di un'ora e se non si vuole guardare una pellicola impegnativa e si è interessati al genere, è un film consigliato.
Del resto siamo negli anni 30 e quindi sottolineo che è l'epoca dei film di Frankenstein di James Whale ( Universal come " Il segreto del Tibet " ) e " Il dottor Jekyll " di Mamoulian, perciò è un genere che evidentemente oltre a piacere doveva avere un effetto completamente diverso sugli spettatori dell'epoca.
Negli anni 40 seguirà " L'uomo invisibile ", negli anni 50 " La mosca ", " Il mostro della laguna nera " senza tralasciare la fantascienza, ricca di film sulla paura del " diverso ", il più famoso dei quali è senza dubbio " La cosa da un'altro mondo " di Christian Nyby, dove per diverso si deve intendere sovietico e guerra fredda.
Un botanico si reca in Tibet per ricercare un rarissimo fiore, ma qui viene assalito da un lupo mannaro che lo morde, che poi ritroverà al suo ritorno in spoglie umane, il dottor Yogami.
Il problema è che il fiore in questione è anche l'unico antidoto contro la licantropia ed adesso i lupi mannari in circolazione sono due ed i fiori scarseggiano...
Un film piacevole, dura poco più di un'ora e se non si vuole guardare una pellicola impegnativa e si è interessati al genere, è un film consigliato.
Del resto siamo negli anni 30 e quindi sottolineo che è l'epoca dei film di Frankenstein di James Whale ( Universal come " Il segreto del Tibet " ) e " Il dottor Jekyll " di Mamoulian, perciò è un genere che evidentemente oltre a piacere doveva avere un effetto completamente diverso sugli spettatori dell'epoca.
Negli anni 40 seguirà " L'uomo invisibile ", negli anni 50 " La mosca ", " Il mostro della laguna nera " senza tralasciare la fantascienza, ricca di film sulla paura del " diverso ", il più famoso dei quali è senza dubbio " La cosa da un'altro mondo " di Christian Nyby, dove per diverso si deve intendere sovietico e guerra fredda.
Maria Zakharova: "60 anni dopo non sanno chi ha ucciso Kennedy, ma sull'attacco terroristico a Mosca sono certi"
Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 24/06/2017 - 19:53
Il teatrino di Jean Renoir 1969 Renoir
Un film ad episodi che rappresenta la filmografia di questo immenso regista, purtroppo nella versione italiana che ho visto manca l'episodio intitolato "La lucidatrice ", reperibile invece su youtube con sottotitoli in inglese, credo però che si troveranno presto anche i sottotitoli italiani di questo episodio.
Nel primo episodio, è evidente il richiamo a diversi suoi film girati nella natura come " La scampagnata " ed altri senza tralasciare quella tolleranza che è stata evidente in tutte le sue opere ( La grande illusione su tutte ).
Un altro episodio è costituito da una canzone cantata da Jeanne Moreau e qui il richiamo è a " French cancan " un film con Jean Gabin che racconta la nascita del Moulin Rouge.
L'ultimo episodio riguarda quella critica sociale anch'essa sempre presente nella sua filmografia, mentre l'ambientazione ricorda un suo muto del 1925, " La ragazza dell'acqua ", interpretata da Catherine Hessling all'epoca moglie del regista ed in precedenza modella del famoso pittore impressionista.
Un giovane Nino Formicola ( Gaspare e Zuzzurro ) interpreta il ruolo del barbone e truccato è irriconoscibile.
Impossibile non ricordare di questo regista in tema di critica sociale film come " La regola del gioco ", " La chienne ", " Diario di una cameriera " e " Boudu salvato dalle acque ".
Ogni episodio è presentato dal regista, purtroppo nella versione italiana non è stata usata l'accortenza di usare i sottotitoli invece di doppiarlo.
Un film ad episodi che rappresenta la filmografia di questo immenso regista, purtroppo nella versione italiana che ho visto manca l'episodio intitolato "La lucidatrice ", reperibile invece su youtube con sottotitoli in inglese, credo però che si troveranno presto anche i sottotitoli italiani di questo episodio.
Nel primo episodio, è evidente il richiamo a diversi suoi film girati nella natura come " La scampagnata " ed altri senza tralasciare quella tolleranza che è stata evidente in tutte le sue opere ( La grande illusione su tutte ).
Un altro episodio è costituito da una canzone cantata da Jeanne Moreau e qui il richiamo è a " French cancan " un film con Jean Gabin che racconta la nascita del Moulin Rouge.
L'ultimo episodio riguarda quella critica sociale anch'essa sempre presente nella sua filmografia, mentre l'ambientazione ricorda un suo muto del 1925, " La ragazza dell'acqua ", interpretata da Catherine Hessling all'epoca moglie del regista ed in precedenza modella del famoso pittore impressionista.
Un giovane Nino Formicola ( Gaspare e Zuzzurro ) interpreta il ruolo del barbone e truccato è irriconoscibile.
Impossibile non ricordare di questo regista in tema di critica sociale film come " La regola del gioco ", " La chienne ", " Diario di una cameriera " e " Boudu salvato dalle acque ".
Ogni episodio è presentato dal regista, purtroppo nella versione italiana non è stata usata l'accortenza di usare i sottotitoli invece di doppiarlo.
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Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 02/07/2017 - 15:29
Il ritratto di Dorian Gray 1945 Albert Lewin
Il romanzo di Wilde è notissimo e sostanzialmente il film non se ne discosta.
Piacevole e scorrevole, incarna uno dei tanti miti ma anche desideri che credo da sempre abbia affascinato l'essere umano, l'immortalità.
Il film come il romanzo ne esplora le conseguenze, il quadro non è altro che il riflesso della coscienza ed il risultato del peso delle proprie azioni.
Queste tematiche credo siano nate con l'uomo stesso, infatti la più antica testimonianza risale all'epoca babilonese, trattasi de " L'epopea di Gilgamesh " ma logica vuole che siano miti tramandati da epoche ancora più lontane.
Attori assolutamente all'altezza dei ruoli ricoperti, tra i quali c'è Angela Landsbury, nota per essere stata " La signora in giallo " e che all'epoca era davvero bellissima.
Il romanzo di Wilde è notissimo e sostanzialmente il film non se ne discosta.
Piacevole e scorrevole, incarna uno dei tanti miti ma anche desideri che credo da sempre abbia affascinato l'essere umano, l'immortalità.
Il film come il romanzo ne esplora le conseguenze, il quadro non è altro che il riflesso della coscienza ed il risultato del peso delle proprie azioni.
Queste tematiche credo siano nate con l'uomo stesso, infatti la più antica testimonianza risale all'epoca babilonese, trattasi de " L'epopea di Gilgamesh " ma logica vuole che siano miti tramandati da epoche ancora più lontane.
Attori assolutamente all'altezza dei ruoli ricoperti, tra i quali c'è Angela Landsbury, nota per essere stata " La signora in giallo " e che all'epoca era davvero bellissima.
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Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 16/07/2017 - 22:33
Il carretto fantasma 1921 Sjostrom
Torno al cinema muto con un grande regista ed attore, nonchè con un grande film.
La trama è ripresa da una leggenda e riprende temi presenti in altri film di Sjostrom; la colpa ed il pentimento.
Siamo a Capodanno e chi muore in peccato deve guidare il carretto dei morti per un anno, il protagonista ( lo stesso Sjostrom ) era un padre ed un marito felice, ma poi aveva cambiato strada ed in una lite con i suoi compagni di sbornia muore allo scoccare della mezzanotte...
Il film ci mostra le vicende che hanno portato il protagonista a questo punto.
Sogno o realtà?
Torno al cinema muto con un grande regista ed attore, nonchè con un grande film.
La trama è ripresa da una leggenda e riprende temi presenti in altri film di Sjostrom; la colpa ed il pentimento.
Siamo a Capodanno e chi muore in peccato deve guidare il carretto dei morti per un anno, il protagonista ( lo stesso Sjostrom ) era un padre ed un marito felice, ma poi aveva cambiato strada ed in una lite con i suoi compagni di sbornia muore allo scoccare della mezzanotte...
Il film ci mostra le vicende che hanno portato il protagonista a questo punto.
Sogno o realtà?
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Re: cinema d'autore
Messaggioda montag » 30/07/2017 - 12:53
Il mistero del carillon 1946 Neill.
Uno delle tante trasposizioni cinematografiche delle avventure di Sherlock Holmes.
Il film comincia in una prigione dove un detenuto chr si scoprirà essere stato l'autore di un furto, costruisce carillon che saranno venduti ad un'asta.
I 3 carillon vengono venduti, ma altri sono interessati a questi semplici oggetti, disdegnando di trafugarne altri ben più importanti presso un collezionista che ne aveva acquistato uno.
Sherlock Holmes si interessa alla vicenda ed un paio di morti fanno capire che la vicenda è più complicata di quello che sembrava all'inizio, specialmente quando si riesce a capire che cosa i malviventi stanno cercando.
Uno delle tante trasposizioni cinematografiche delle avventure di Sherlock Holmes.
Il film comincia in una prigione dove un detenuto chr si scoprirà essere stato l'autore di un furto, costruisce carillon che saranno venduti ad un'asta.
I 3 carillon vengono venduti, ma altri sono interessati a questi semplici oggetti, disdegnando di trafugarne altri ben più importanti presso un collezionista che ne aveva acquistato uno.
Sherlock Holmes si interessa alla vicenda ed un paio di morti fanno capire che la vicenda è più complicata di quello che sembrava all'inizio, specialmente quando si riesce a capire che cosa i malviventi stanno cercando.
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