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La Repubblica: Slot e scommesse, concessioni più care con la Manovra - Bando entro il 2024

Inviato: 25/09/2023 - 07:45
da scommettitore siracusano
La Repubblica: Slot e scommesse, concessioni più care con la Manovra 2024
24 Settembre 2023 - 22:00

Poche, ma onerose. La Repubblica fornisce dettagli su quello che sarebbe l’identikit delle nuove concessioni per il gioco online che sta prendendo forma al ministero dellEconomia. Dove l’obiettivo incassare il più possibile perche’ di soldi ne servono parecchi. E infatti lo strumento che il governo intende utilizzare per lanciare le gare sul gioco a distanza uno dei decreti attuativi della riforma del fisco. In questo modo il tesoretto sar disponibile dal 2024. A meno che il decreto non sia pronto prima, a ottobre: in questo caso potrebbe essere agganciato alla legge di Bilancio. Sarebbe di fatto una copertura preventiva, collegata a un intervento futuro, ma di cui si conoscerebbe gia’ la previsione di incasso. E cosi soldi prelevati dal bacino dei giochi andrebbero in soccorso a una manovra con il fiato corto. Il piano dell’esecutivo ha a che fare anche con il cosiddetto gioco fisico, quindi scommesse, Lotto, Bingo, slot machine e Gratta e vinci. Con la Finanziaria dell’anno scorso, le concessioni sono state prorogate fino al 31 dicembre.

2024. Una scadenza che garantisce un certo margine al Mef per mettere ordine prima dell’avvio delle gare, con un altro decreto legislativo legato alla riforma fiscale. Che dovra’ mettere in fila regole omogenee, a livello nazionale, superando le difformità attuali tra le Regioni. In via XX settembre si punta a chiudere il decreto entro l’anno prossimo: cosi facendo, le gare potrebbero partire e non sarebbe necessario prorogare ulteriormente le concessioni vigenti. L’allungamento dei termini scatter solo se non si far in tempo a varare il provvedimento entro il 31 dicembre 2024. Per questa ragione viene escluso un anticipo dell’intervento, con l’imminente legge di bilancio. Non la pensano così alcuni operatori del settore che invece auspicano una proroga di due anni, fino al 2026. Da far scattare subito, con la Finanziaria. E che, nelle stime che circolano tra gli addetti ai lavori, garantirebbe allo Stato un gettito di 600 milioni allanno. Gli operatori dubitano che il governo possa intervenire entro la fine dell’anno prossimo e lo invitano a prendere più tempo per mettere a punto la legge di riordino dei regolamenti. E alcune perplessit affiorano anche in merito alla strategia sulle concessioni per il gioco online. Se il costo fosse intorno ai 10 milioni di euro – il ragionamento – i piccoli operatori verrebbero di fatto esclusi dall’accesso alle licenze. Più in generale, riferiscono gli stessi operatori, l’entità del costo potrebbe scoraggiare il mercato. In ogni caso le due opzioni – l’assegnazione di nuovi diritti e la proroga delle concessioni vigenti – vengono preferite a un aumento della tassazione sulle vincite. Gli operatorivorrebbero una riforma complessiva del comparto e dallattuale 20% al 25% non sarebbe cos conveniente per lo Stato: appena 25 milioni in pi dal Gratta e Vinci, che oggi garantisce un gettito di circa 100 milioni l’anno. E 80 milioni in pi dalle slot machine di nuova generazione, che attualmente portano nelle casse dello Stato circa 300 milioni all’anno. Tra l’altro l’aumento del balzello rischia di allontanare i giocatori che sarebbero di fatto disincentivati a scommettere o ad acquistare un Gratta e Vinci perch la vincita risulterebbe mozzata. Anche per questo la misura non sarebbe allordine del giorno della prossima Finanziaria.
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