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STANLEYBET. Aumentano i dubbi sulla sua invincibilita e sul suo futuro in Italia

Inviato: 17/08/2023 - 06:22
da scommettitore siracusano
In questi giorni, dopo aver pubblicato una serie di articoli sulla Class Action e sull’imposta unica, e dopo un commento di un nuovo utente nel forum internazionale infobetting:

Buongiorno
Mi sono registrato ora su infobetting perché mi sembra che tratta argomenti molto interessanti, non riesco a capire come mai non ci sia mai un confronto o una discussione attiva, possibile che non interessi a nessuno?”

viewtopic.php?t=68471#p1582883

sono stato contattato da molti ex gestori che volevano capirne di più sulle Class Action.

Preliminarmente, alcuni mi dicevano, che anche diversi “Area Manager Stanleybet” tendevano a tranquillizzare i gestori attivi, con cui erano in contatto, dicendo che la Stanleybet non fosse preoccupata della Class Action, mentre in un mio articolo evidenziavo che fosse lo strumento attraverso il quale lo Stato Italiano poteva rimediare alla grande ingiustizia per cui l’Agenzia delle Entrate Riscossione avesse aggredito sempre e solo ex gestori e gestori residenti in Italia, invece di aggredire, per prima, la Stanleybet International Ltd e la sua controllata Stanleybet Malta Ltd (residenti all’estero) a cui, come da essa stessa ormai affermato, competeva il pagamento dell’imposta unica (però mai versata almeno fino a quella di Dicembre 2022).

La mia risposta a questa osservazione era semplice: “Che cosa mai avrebbe potuto dire la Stanleybet per continuare a tranquillizzare i gestori attivi e farli operare almeno fino all’assegnazione delle prossime concessioni retail, a cui con altissime probabilità la Stanleybet non potrà partecipare alla relativa gara, per pendenze giudiziarie di varia natura? La sua politica è sempre stata quella di promettere e tranquillizzare, e poi al momento opportuno abbandonare al loro destino coloro che non le servivano più. Ovvero gli ex gestori, e un domani, quasi sicuramente, i gestori ancora attivi”.

La vittoria, ormai, certa nella Class Action, per i partecipanti (visto che la Stanleybet non si è costituita nella prima udienza del 5 Luglio 2023) farà sorgere un credito degli ex gestori nei confronti della Stanleybet. Credito che può essere ceduto allo Stato Italiano, che così potrà pignorare i beni della Stanleybet, assodato che la maggior parte dei gestori, visti i considerevoli importi, non potrà pagarli, andando incontro al sicuro fallimento, e l’Erario perderebbe centinaia di milioni di euro.

Ci sarebbe se non si accettasse tale cessione di credito, eventualmente tramite regolare esposto, un intervento della Corte dei Conti per grave danno erariale, atto a convincere gli altri organi competenti dello Stato Italiano a dover intervenire tempestivamente. Molti ex gestori (e i loro avvocati e consulenti) sarebbero costretti a farlo.
….

Mi hanno riferito, inoltre, che la Stanleybet sta convincendo molti gestori attivi a rinnovare i loro locali.

Ho risposto che è una prassi consolidata, che quando un’azienda è in difficoltà, per non perdere credibilità, cerca di sfoggiare sicurezza e fare investimenti. Bisogna vedere se questi investimenti di facciata su chi gravano economicamente. Sui gestori?

Ormai “i nodi stanno per venire al pettine”, e gli ex gestori che lo capiranno prima saranno avvantaggiati, e non rischieranno il fallimento.

NOTA:
Che la Stanleybet non sia preoccupata, non credo. Ogni volta che pubblico un articolo del mio blog che riguarda la Stanleybet, in quel giorno, ho sempre molte visualizzazioni dall’estero (molto probabilmente usando VPN):
USA
IRLANDA
REGNO UNITO
SPAGNA
ed altre nazioni.

Non succede la stessa cosa se pubblico altri articoli non riguardanti la Stanleybet.