Un'altra assoluzione che dimostra che spesso i giudici penali valutano la buona fede degli imputati, anche se l'ILLECITO non viene messo in discussione. I Tribunali civili, invece, hanno altro metodo di valutazione per le MULTE di cui al comma 923.Totem e Giochi promozionali: Il tribunale di Agrigento assolve tutti gli imputatihttp://www.jamma.it/diritto/totem-gioch ... tati-8669528 settembre 2016 - 09:01
(Jamma) – Il Tribunale Penale di AGRIGENTO, con sentenza del 27 settembre 2016 ha assolto con ampia formula diversi esercenti, difesi dall’Avv. Tommaso Scanio (foto) del foro di Termini Imerese, che avevano installato un apparecchio totem presso il proprio locale, con collegamento con portale di commercio elettronico per i servizi offerti e dotato di giochi promozionali (Planet Island, LireService e Lirebet).
Il reato ipotizzato a seguito del sequestro penale, è stato il gioco d’azzardo e la violazione dell’art.4 Legge n.401 del 1989, evidenziato secondo gli inquirenti dalla sola parvenza di una attività di commercio elettronico (in realtà finalizzata a nascondere la reale attività di gioco illecito) e dalla possibilità di vincere tramite inserimento di denaro in monete e banconote nel totem per acquistare con i punteggi conseguiti beni e servizi sul portale.
ll difensore l’Avv. Tommaso Scanio del foro di Termini Imerese ha sostenuto che il totem, anche allo stato attuale, non sia di per sè illecito, ma anche alla luce del tenore della più recente Legge di Stabilità e prima ancora del c.d. Decreto Balduzzi lo sia soltanto a fronte di offerta illecita di gioco promozionale e offerta illecita di gioco online a vincita in denaro.
La difesa si è snodata su tre punti:
La natura promozionale dei giochi e quindi nessun fine di lucro;Il presupposto che gli apparecchi, oltre ai giochi, effettivamente, fornissero servizi di commercio elettronico;
Altro aspetto rappresentato dalla difesa riguarda l’esclusione della responsabilità penale dell’esercente per mancanza dell’elemento soggettivo del reato. Ove, anche se trattasi di reati contravvenzionali, come da insegnamento della Terza sezione della Suprema Corte di Cassazione, va analizzato l’elemento psicologico dell’esercente, e laddove sia dimostrato da fattori esterni l’assoluta buona fede dell’imputato, questi va assolto per mancanza dell’elemento soggettivo per assoluto errore incolpevole sulla legge penale.All’esito delle richieste conclusive delle parti il Tribunale ha assolto tutti gli imputati.