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Coesistenza licenze
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Coesistenza licenze
Messaggioda flavio11 » 15/04/2014 - 21:34
é possibile far coesistere nella stessa attività il .it, licenza per cartolibreria e sala giochi, e il CED per il .com? Esistono quei book che ti propongono oltre alla licenza .it con sottobanco il .com anche la possibilità di poter fare il Ced senza che questo entri in conflitto oltre che con gli interessi del book anche con la Questura? Grazie
Re: Coesistenza licenze
Messaggioda maury88 » 15/04/2014 - 21:50
Flavio, puoi inserire tranquillamente un .com "sottobanco", ovviamente il book .it non ne deve essere a conoscenza.
L'unica differenza fra un "puro ced" (solo .com) ed un "sottobanco" è che non hai l'assistenza legale pagata dal book e non dovrai fare richiesta alla questura. Ovviamente in caso di sequestri potrai chiedere l'intervento dell'avvocato del book, ma dovrai sostenere tutte le spese legali del caso.
Se vuoi altre info scrivimi pure a *******
L'unica differenza fra un "puro ced" (solo .com) ed un "sottobanco" è che non hai l'assistenza legale pagata dal book e non dovrai fare richiesta alla questura. Ovviamente in caso di sequestri potrai chiedere l'intervento dell'avvocato del book, ma dovrai sostenere tutte le spese legali del caso.
Se vuoi altre info scrivimi pure a *******
Re: Coesistenza licenze
Messaggioda nobet76 » 15/04/2014 - 22:39
maury88 ha scritto:Flavio, puoi inserire tranquillamente un .com "sottobanco", ovviamente il book .it non ne deve essere a conoscenza.
L'unica differenza fra un "puro ced" (solo .com) ed un "sottobanco" è che non hai l'assistenza legale pagata dal book e non dovrai fare richiesta alla questura. Ovviamente in caso di sequestri potrai chiedere l'intervento dell'avvocato del book, ma dovrai sostenere tutte le spese legali del caso.
Se vuoi altre info scrivimi pure a *******
Ma com ci si permette di scrivere queste castronerie???
Creare tranquillamente un sottobanco con un .com importante che un .it non lo sappia ?
Parlare di assistenza legale , quando un qualsiasi .com serio , nel proprio ha scritto ovunque che nel proprio negiozio va offerto il marchio in esclusiva ?
Ma stiamo scherzando? Tutto esattamantecontro tutte le battaglie professionali fatte da me e dai books con cui ho lavorato con tantissimi sacrifici negli ultimi 15 anni...
Non so con quale .com lavori Maury88 ma se fossi il tuo bookmaker di riferimento e sapessi che scrivi stupidate di questo tipo a gambe levate ti farei correre..
Purtroppo faccio fatica a mantenere la calma . Condivido chi lavora con i .it e lo rispetto Come rispetto chi lavora con i .com
Ma assolutamente non rispetto non solo chi manca completamente di professionalità , ma soprattutto chi cerca di approfittare di persone che si affacciano a chiedere informazioni e che trovano persone che raccontano grandi imbecillità..
Premetto che è l'ultima risposta che voglio dare a questo miserrimo Thread perche non voglio abbassarmi a fare inutili polemiche anche perchè ritengo non solo inutile quello che ho letto , ma pure portatore di dannosa disinformazione...
Buona serata
Re: Coesistenza licenze
Messaggioda maury88 » 16/04/2014 - 01:17
Caro Nobet76,
generalmente rispondo a tutti su questo forum, poichè credo che lo scambio di opinioni sia alla base del nostro lavoro, oltre che essere interessante e stimolante.
Non rispondo però a chi, come te, dall'alto della propria saggezza, con arroganza e superiorità si permette di offendere gli altri utenti, adducendo una mancanza di professionalità ed addirittura accusando di voler approfittare di altri utenti in cerca di informazioni in un settore che, per quanto riguarda il mercato italiano, è un marasma. Se fai fatica a mantenere la calma prendi una camomilla e non rispondere ai thread, non mi sono mai permesso di offendere nessuno su questo forum e non tollero che altri lo possano fare con me.
Dico solo a Flavio11 che Il sottobanco è una realtà della maggioranza dei book. (Vogliamo parlare di ***** e Betaland?) E' cosa nota che molti pvr di facciata offrano ai propri clienti più intimi il .com. ovviamente assumendosi in toto tutte le responsabilità. Si parla di battaglie nei tribunali per far valere le licenze rilasciate da stati membri nel nostro paese, nel rispetto della libertà di stabilimento e offerta dei servizi all'interno della comunità europea, e ciò vale sia per chi decide di esporsi lavorando prettamente con un .com, sia per chi vuole stare più tranquillo e offre il .com come seconda scelta, sempre nei rispetto del trattato sopra esposto. E la differenza sostanziale è nell'assistenza legale fornita dal book: se lavori con l'esclusiva ti tuteliamo noi, se decidi di lavorare anche con altri book l'assistenza legale te la paghi. Questo, in parole povere, è quello che recitano la quasi totalità dei contratti dei .com
Lavoro con un book in forte crescita, professionale al 1000x1000, i miei affiliati pagano tutti l'imposta unica, seguono scrupolosamente tutte le normative antiriciclaggio e non permetto al primo 'so tutto io' che passa di darmi lezioni di professionalità e moralità nei confronti degli altri utenti.
Ciao
generalmente rispondo a tutti su questo forum, poichè credo che lo scambio di opinioni sia alla base del nostro lavoro, oltre che essere interessante e stimolante.
Non rispondo però a chi, come te, dall'alto della propria saggezza, con arroganza e superiorità si permette di offendere gli altri utenti, adducendo una mancanza di professionalità ed addirittura accusando di voler approfittare di altri utenti in cerca di informazioni in un settore che, per quanto riguarda il mercato italiano, è un marasma. Se fai fatica a mantenere la calma prendi una camomilla e non rispondere ai thread, non mi sono mai permesso di offendere nessuno su questo forum e non tollero che altri lo possano fare con me.
Dico solo a Flavio11 che Il sottobanco è una realtà della maggioranza dei book. (Vogliamo parlare di ***** e Betaland?) E' cosa nota che molti pvr di facciata offrano ai propri clienti più intimi il .com. ovviamente assumendosi in toto tutte le responsabilità. Si parla di battaglie nei tribunali per far valere le licenze rilasciate da stati membri nel nostro paese, nel rispetto della libertà di stabilimento e offerta dei servizi all'interno della comunità europea, e ciò vale sia per chi decide di esporsi lavorando prettamente con un .com, sia per chi vuole stare più tranquillo e offre il .com come seconda scelta, sempre nei rispetto del trattato sopra esposto. E la differenza sostanziale è nell'assistenza legale fornita dal book: se lavori con l'esclusiva ti tuteliamo noi, se decidi di lavorare anche con altri book l'assistenza legale te la paghi. Questo, in parole povere, è quello che recitano la quasi totalità dei contratti dei .com
Lavoro con un book in forte crescita, professionale al 1000x1000, i miei affiliati pagano tutti l'imposta unica, seguono scrupolosamente tutte le normative antiriciclaggio e non permetto al primo 'so tutto io' che passa di darmi lezioni di professionalità e moralità nei confronti degli altri utenti.
Ciao
Re: Coesistenza licenze
Messaggioda flavio11 » 16/04/2014 - 07:52
Innanzitutto grazie per l'interessamento e dico anche che certe volte le litigate possono far bene nel far capire meglio il caso.
Il mio caso appunto riguarda una situazione dove per richieste di mercato della zona devo necessariamente stampare schedine al banco oltre che avere una licenza per sala giochi; percui raccogliendo informazioni sulle varie sfaccettature che le normative assumono nei confronti dei book e delle applicazioni che queste hanno in modo del tutto arbitrario nei loro confronti mi sono trovato a fare alcune considerazioni:
- non posso e non devo assolutamente avere grane con la legge e sanzioni pecuniarie, anche perche ho altre attività e quindi non posso permettermelo.
- ieri ho parlato con un agente .it, il quale mi ha anche proposto il .com (sottobanco), solo che quando gli ho detto di fare anche il Ced mi ha storto il naso, dicendo che ci sono incompatibilità di esso nei confronti della questura; cioè se hai licenza da sala giochi o cartolibreria ed inizi a lavorare e nel frattempo fai il Ced la questura potrebbe fare appostamenti per vedere come stai lavorando, e sanzionarti.
- è possibile stampare con un .com pur avendo il Ced con sottoconti intestati non al destinatario della schedina e non incorrerei in sanzioni?
- cosa si rischi a stampare senza Ced avendo una licenza per cartolibreria o salagiochi?
- sono compatibili licenze per: salagiochi, cartolibreria, .it, .com, e Ced insieme?
Grazie a tutti
Il mio caso appunto riguarda una situazione dove per richieste di mercato della zona devo necessariamente stampare schedine al banco oltre che avere una licenza per sala giochi; percui raccogliendo informazioni sulle varie sfaccettature che le normative assumono nei confronti dei book e delle applicazioni che queste hanno in modo del tutto arbitrario nei loro confronti mi sono trovato a fare alcune considerazioni:
- non posso e non devo assolutamente avere grane con la legge e sanzioni pecuniarie, anche perche ho altre attività e quindi non posso permettermelo.
- ieri ho parlato con un agente .it, il quale mi ha anche proposto il .com (sottobanco), solo che quando gli ho detto di fare anche il Ced mi ha storto il naso, dicendo che ci sono incompatibilità di esso nei confronti della questura; cioè se hai licenza da sala giochi o cartolibreria ed inizi a lavorare e nel frattempo fai il Ced la questura potrebbe fare appostamenti per vedere come stai lavorando, e sanzionarti.
- è possibile stampare con un .com pur avendo il Ced con sottoconti intestati non al destinatario della schedina e non incorrerei in sanzioni?
- cosa si rischi a stampare senza Ced avendo una licenza per cartolibreria o salagiochi?
- sono compatibili licenze per: salagiochi, cartolibreria, .it, .com, e Ced insieme?
Grazie a tutti
Re: Coesistenza licenze
Messaggioda ozbet » 16/04/2014 - 11:27
maury88 ha scritto:Caro Nobet76,
generalmente rispondo a tutti su questo forum, poichè credo che lo scambio di opinioni sia alla base del nostro lavoro, oltre che essere interessante e stimolante.
Non rispondo però a chi, come te, dall'alto della propria saggezza, con arroganza e superiorità si permette di offendere gli altri utenti, adducendo una mancanza di professionalità ed addirittura accusando di voler approfittare di altri utenti in cerca di informazioni in un settore che, per quanto riguarda il mercato italiano, è un marasma. Se fai fatica a mantenere la calma prendi una camomilla e non rispondere ai thread, non mi sono mai permesso di offendere nessuno su questo forum e non tollero che altri lo possano fare con me.
Dico solo a Flavio11 che Il sottobanco è una realtà della maggioranza dei book. (Vogliamo parlare di ***** e no spam?) E' cosa nota che molti pvr di facciata offrano ai propri clienti più intimi il .com. ovviamente assumendosi in toto tutte le responsabilità. Si parla di battaglie nei tribunali per far valere le licenze rilasciate da stati membri nel nostro paese, nel rispetto della libertà di stabilimento e offerta dei servizi all'interno della comunità europea, e ciò vale sia per chi decide di esporsi lavorando prettamente con un .com, sia per chi vuole stare più tranquillo e offre il .com come seconda scelta, sempre nei rispetto del trattato sopra esposto. E la differenza sostanziale è nell'assistenza legale fornita dal book: se lavori con l'esclusiva ti tuteliamo noi, se decidi di lavorare anche con altri book l'assistenza legale te la paghi. Questo, in parole povere, è quello che recitano la quasi totalità dei contratti dei .com
Lavoro con un book in forte crescita, professionale al 1000x1000, i miei affiliati pagano tutti l'imposta unica, seguono scrupolosamente tutte le normative antiriciclaggio e non permetto al primo 'so tutto io' che passa di darmi lezioni di professionalità e moralità nei confronti degli altri utenti.
Ciao
Per dovere di cronaca, permettimi un appunto, ci sono book .com che includono nel contratto la clausula di esclusiva, nel senso o lavori con noi o ti leviamo tutto: prodotto, difesa legale ecc, ecc.
E sono piú che convinto che questa sia una prerogativa dei book .com piú conosciuti e piú forti sia dal punto di vista legale che commerciale.
Re: Coesistenza licenze
Messaggioda maury88 » 16/04/2014 - 13:23
Flavio aspetta... Ced o .com sottobanco è la stessa cosa "legalmente", quindi se vengono e ti beccano il .com è sequestro più denuncia. Quindi il consiglio che posso darti, se non vuoi avere grane come hai detto, è di aprire un agenzia (e non un pvr) con un book italiano. Tenere il .com, sia come puro ced, sia come "sottobanco" per la legge italiana è illegale.
Se hai clienti che non guardano le quote e le possibilità di giocata, ma per loro l'importante è fare la giocata al banco, prova a sentire i concessionari. Se non sbaglio Eurobet dovrebbe avere qualche licenza.
Ozbet, anche il mio book ha la clausola di esclusiva, per quello dico che il discorso è 'ok, metti pure il sottobanco e dai un'offerta in più ai clienti, ma sappi che non stai rispettando il contratto, quindi tieni pure il prodotto (perchè dovrei togliertelo quando nei tribunali ci battiamo perchè le concessioni europee abbiano validità in Italia), ma nel in caso di sequestri e denunce non ti pagheremo la copertura legale.
Se hai clienti che non guardano le quote e le possibilità di giocata, ma per loro l'importante è fare la giocata al banco, prova a sentire i concessionari. Se non sbaglio Eurobet dovrebbe avere qualche licenza.
Ozbet, anche il mio book ha la clausola di esclusiva, per quello dico che il discorso è 'ok, metti pure il sottobanco e dai un'offerta in più ai clienti, ma sappi che non stai rispettando il contratto, quindi tieni pure il prodotto (perchè dovrei togliertelo quando nei tribunali ci battiamo perchè le concessioni europee abbiano validità in Italia), ma nel in caso di sequestri e denunce non ti pagheremo la copertura legale.
Re: Coesistenza licenze
Messaggioda ozbet » 17/04/2014 - 10:53
@Maury88
é quello che sto dicendo io, che senso ha perdere la copertura legale?
E poi un book .com serio non ti permetterá mai di lavorare con un .it (pvr, o altro) di facciata ed il proprio prodotto sottobanco.
é quello che sto dicendo io, che senso ha perdere la copertura legale?
E poi un book .com serio non ti permetterá mai di lavorare con un .it (pvr, o altro) di facciata ed il proprio prodotto sottobanco.
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