Wilmots esonerato. E’ notizia di giornata: Marc Wilmots non è più l’allenatore della nazionale belga.
Nel breve comunicato dell’URBSFA si fa chiaramente riferimento al mancato raggiungimento degli obbiettivi durante la fase finale di EURO 2016.
Difficile capire se è stata veramente separazione consensuale “de commun accord“, come si legge nel comunicato, sta di fatto che l’ex centrocampista dello Schalke 04 si è affrettato a ricordare i risultati ottenuti nei quattro anni della sua gestione:
- Passaggio al 54° posto del ranking FIFA al primo (oggi sono secondi).
- Due qualificazioni ottenute vincendo il proprio girone (Brasile 2014 e Francia 2016).
- Il raggiungimento, in entrambi i casi, dei quarti di finale.
- Costruzione di un gruppo solido sotto tutti i punti di vista.
- Il ritrovato entusiasmo dei tifosi per la nazionale.
- Aver ridato smalto al Belgio, tornato in evidenza a livello internazionale.
Non male, è vero. Ma evidentemente non abbastanza, in rapporto alla qualità dei giocatori a disposizione, secondo la federazione.
Da osservatori, l’esonero, o la separazione più o meno consensuale, del tecnico belga non ci sorprende. La sua squadra è spesso apparsa più legata ai lampi dei solisti che alla validità del progetto tattico.
Il raggiungimento dei quarti di finale a EURO 2016, con la possibilità di giocare nella parte più facile del tabellone per poi perdere 3-1 col Galles, suona in realtà più come un fallimento che un risultato da inserire nel curriculum.