Quando lo sport non ha limiti

La storia di Robert Marchand, record dell'ora in bici a 105 anni, apre un capitolo vasto. Il benessere che lo sport può apportare all'organismo ad ogni età

Sport senza limiti – La settimana scorsa Robert Marchand, fresco giovanotto di 105 anni, ha stabilito un nuovo record dell’ora in bici, percorrendo 22,547 km nel velodromo di Yvelines. Il ciclista francese, nato nel 1911 e di professione pompiere, ha stabilito il primato nella categoria over 105, che non esisteva. E’ stata istituita appositamente per lui. Ed era già detentore del record over 100, scritto nei libri nel 2014, quando di anni ne aveva 102 e percorse 26,927 km. La storia, estrema e bellissima come solo lo sport sa essere, colpisce per due elementi. Il primo: Marchand è sceso dalla bici e la prima cosa che ha pensato è stata: ‘Non ho visto il segnale che mi avvertiva che mancavano dieci minuti. Se l’avessi visto sarei andato più veloce e avrei fatto meglio’. Il secondo: Marchand ha cominciato ad andare in bici regolarmente a 67 anni. Età nella quale solitamente dalla bici si è già scesi da un pezzo e da altrettanto si è attaccato al chiodo scarpe, scarpini, guanti e tutti gli altri attrezzi dello sport, agonistico o ricreativo. E’ una storia simbolo di chi in testa ha il prossimo obiettivo (‘potevo fare meglio’) e cavalca una strada sempre più percorsa negli ultimi anni. Non è vero che per fare sport bisogna essere giovani. O di mezza età. Non è vero che per continuare bisogna averlo fatto fin da piccoli. Si può cominciare anche molto in là con gli anni. Mentre è vero al contrario che i benefici di un’attività sportiva regolare sono enormi per tutti e anche maggiori per chi sulla carta d’identità vanta un’età considerevole.

Sport senza limiti, l’intervista – Per approfondire questo argomento, abbiamo intervistato chi si occupa quotidianamente e professionalmente della formazione sportiva di atleti di ogni età. Da bambini di due anni agli over cinquanta. Claudia Zolli, tecnico e giudice della Federazione Ginnastica Italiana per la sezione Gam e Gaf (ginnastica artistica maschile e femminile), uno dei direttori tecnici della Pro Sede Gymnica, ex ginnasta professionista e consigliere provinciale del Csi, risponde alle nostre domande.

Partiamo dalla base. Quali sono i vantaggi, a livello fisico e motorio, di un’educazione sportiva regolare, dove per educazione sportiva si intende la pratica costante dello sport, non importa a quale livello e a quale età si cominci?

Alleno persone di ogni fascia di età. Dai piccoli di due o tre anni che fanno attività di psico-motricità agli adulti. C’è chi segue un percorso motorio costante nel tempo o chi si avvicina alla ginnastica per un breve periodo. Fuori dalla scuola i bambini vengono in palestra perché si divertono e apprendono facilmente le regole di comportamento, il rispetto dei compagni, la cura per l’ambiente e in molti casi migliorano il rendimento scolastico. Imparano attraverso lo sport. Crescono in modo sano, sono meno esposti a problemi relativi al peso e sono meno sottoposti a rischi di malattie cardiovascolari o diabete. Muovendosi aumentano la densità ossea, rinforzano la muscolatura, sono più agili, flessibili, abili e coordinati. La prevenzione dei problemi posturali è un vantaggio importante quanto la riduzione  dello stress e dell’ansia. Lo sport, in equilibrio tra corpo e mente, porta uno stile di vita più sano.

Un luogo comune diffuso, ma sempre più spesso smentito, è che sia difficile se non impossibile iniziare un’attività sportiva se non si è fatto sport da giovani. Puoi raccontarci la tua esperienza in questo senso?

E’ un luogo comune sbagliato. Il mio sport, la ginnastica artistica, è complesso sia per l’impegno motorio che per quello psicologico. Vedere ex ginnasti che ancora si muovono perfettamente in età avanzata è frequente, ma avvicinarsi per la prima volta a questa disciplina da adulti fino a qualche anno fa era rarissimo. Invece oggi esistono corsi e campionati per la categoria Master. Si tratta spesso di genitori che, seguendo i figli, si appassionano. Correre o saltare è naturale, controllare il proprio corpo in volo non lo è. Per questo è stimolante. Ognuno supera i propri limiti e le proprie paure. Riuscire ad eseguire movimenti complicati, specie in età avanzata, offre un rinforzo positivo e la motivazione giusta per continuare ed evolvere. Capita di sentire in palestra adulti chiedere ai bambini la posizione corretta per un salto acrobatico o vedere un figlio ginnasta dare il cinque al papà per la riuscita di un volteggio o una salita alle parallele. Condividere con i figli l’attività sportiva unisce.

Come istruttrice professionista, nella preparazione sportiva di un adulto in età avanzata, quanto è importante l’aspetto mentale rispetto a quello fisico? Quanta differenza fanno le motivazioni rispetto allo stato di forma di una persona che inizia a fare sport o vuole continuare a farlo quando l’età avanza?

La motivazione è la chiave di tutto. Se lavoro duramente posso arrivare anche solo per un momento a raggiungere l’impossibile. ‘Impossible is nothing’, l’abbiamo sentito in uno spot pubblicitario di una famosa marca di abbigliamento sportivo che vede protagoniste Nadia Comaneci e Nastia Lukin, due delle ginnaste più famose di tutti i tempi. E’ la motivazione che muove il corpo. Si può fare solo se si vuole fare.

Quali sono i vantaggi che un’attività sportiva costante porta all’organismo di persone in età avanzata? Puoi farci qualche esempio concreto? Si può dire che lo sport è una delle migliori cure per combattere gli acciacchi e i problemi fisici legati alle primavere che passano?

Muoversi è il segreto. Gli adulti che si avvicinano alla ginnastica artistica per esempio hanno meno dolori legati alla cervicale. Qui i protagonisti sono i muscoli addominali, che hanno una funzione stabilizzatrice. ‘Core stability’. Core significa centro e tutto ciò che fa muovere correttamente la parte centrale del nostro corpo. Tutte le fasce addominali vengono rinforzate con un grande vantaggio, quello di proteggere la schiena e di conseguenza la colonna vertebrale. Nello specifico quest’anno mi è capitato il caso di una signora di oltre quarant’anni con diagnosi di tunnel carpale, nervo mediano compromesso e tendini flessori irritati. Gli appoggi degli arti superiori su tappeti morbidi ed esercizi di allungamento hanno aumentato il suo flusso sanguigno. Risultato, un rilassamento dei muscoli e un’operazione chirurgica evitata.

Quale attività sportiva è consigliata a chi si avvicina per la prima volta allo sport indipendentemente dall’età? Oltre alla fisiologica preferenza di ognuno, discipline come la ginnastica che coinvolgono il corpo in maniera più completa sono preferibili rispetto alle altre?

La prima cosa è assecondare la tendenza di ognuno verso una certa disciplina a seconda di ciò che piace di più o alle caratteristiche che la rendono più naturale e divertente per chi la pratica. Sicuramente la ginnastica è consigliabile perché, oltre a essere completa, è anche uno sport simmetrico, spettacolare e stimolante. C’è sempre un nuovo elemento da imparare, indipendentemente dai tempi di apprendimento e dall’età in cui si incomincia. Questo lo rende più coinvolgente, emotivamente e fisicamente, rispetto a sport che tendono alla ripetizione costante degli stessi movimenti. Bambini e adulti che si allenano in palestra dicono sempre che quella diventa la loro seconda casa. E non c’è riconoscimento più bello.