Serie A, quasi 3 gol a partita, massimo da dieci anni

La serie A 2016-17 è la più prolifica degli ultimi dieci anni, soltanto in Premier League e Liga si segna di più. L'approfondimento statistico

Serie A media reti 2016-17, il campionato più prolifico degli ultimi dieci anni – Dopo 25 giornate nel massimo campionato si sono segnate 700 reti. Si tratta del massimo dalla stagione 2006-07, soltanto il 2012-13 a febbraio manteneva questa media, che è di 2,80 a partita. Se restringiamo lo studio alle ultime 150 partite giocate in serie A la media reti sale 2,83 a partita. Dando uno sguardo ai massimi campionati del continente, con lo stesso criterio, il nostro è il terzo torneo più prolifico. Si segna di più in Premier League, 2,89 gol a partita, e nella Liga, 2,80. Si segna di meno in Bundesliga, 2,59 reti a partita, e in Ligue 1, 2,61. Allargando il cerchio il torneo più prolifico è la Super League svizzera, dove si segnano 3,37 gol a partita, davanti al campionato svedese, 3,02, e a quello norvegese, 2,97. In assoluto il calcio inglese tende a essere quello più spettacolare in termini di realizzazione. Nei primi trenta posti di questa classifica compaiono anche la Championship (tredicesima), la League One (ventiduesima) e la Ligue Two (diciassettesima). La nostra serie B è appena fuori dalla Top 30 (trentaduesimo posto, 2,23 gol a partita) e paga un campionato lunghissimo e pieno di squadre. C’è invece la Lega Pro con il girone A (2,41 gol a partita, ventitreesima) e il girone C (2,39, ventiquattresima).

Serie A media reti 2016-17, Napoli protagonista – E’ già stato stabilito un primato assoluto, ovvero 14 partite con 6 o più reti segnate. Nell’ordine.

Atalanta-Lazio 3-4 (1 giornata)

Napoli-Milan 4-2 (2 giornata)

Torino-Bologna 5-1 (2 giornata)

Milan-Sassuolo 4-3 (7 giornata)

Cagliari-Fiorentina 3-5 (9 giornata)

Torino-Cagliari 5-1 (12 giornata)

Inter-Fiorentina 4-2 (14 giornata)

Genoa-Palermo 3-4 (17 giornata)

Napoli-Torino 5-3 (17 giornata)

Fiorentina-Napoli 3-3 (18 giornata)

Fiorentina-Genoa 3-3 (22 giornata)

Bologna-Napoli 1-7 (23 giornata)

Pescara-Lazio 2-6 (23 giornata)

Torino-Pescara 5-3 (24 giornata)

In questa statistica il Napoli, che ha il migliore attacco del campionato, è stato coinvolto quattro volte. Esattamente come la Fiorentina, che ha l’attacco più prolifico della serie A in trasferta e il Torino a tridente di Mihajlovic. Il Cagliari, peggiore difesa del torneo, e il Milan compaiono due volte. Lo scorso anno dopo 24 giornate le partite con 6 o più reti erano state 10 e furono 18 a fine campionato. In mezzo c’è anche il Pescara, protagonista delle ultime due in negativo. La partita con più gol nella storia del campionato italiano rimane Milan-Atalanta 9-3 del 1972-73. Non sfugge che per vedere le prime sette partite con più di sei gol ci siano volute 17 giornate, mentre per vedere le successive ne siano bastate otto. I motivi più in basso. Uno di questi è il rendimento inaccettabile delle squadre in zona retrocessione. Dal 2010-11 mai le ultime tre della classifica avevano collezionato meno dei 39 punti che fanno insieme Pescara, Crotone e Palermo. La lotta salvezza, che quest’anno non è mai iniziata, manda in vacanza una decina di squadre prima ancora che sia primavera. La Fiorentina, praticamente fuori da ogni discorso europeo, ha 40 punti. Uno in più delle ultime tre messe insieme.

Serie A media reti 2016-17, gli attaccanti e le difese – Non è casuale che si segni così tanto in un torneo dove gli attaccanti di razza sono tornati protagonisti, non solo tatticamente ma anche numericamente. Le prime del campionato, Juve, Napoli, Roma, giocano tutte con tre attaccanti più o meno mascherati. Lo fanno anche Torino, Lazio, Milan. Le uniche squadre di vertice che giocano solitamente con due punte sono Atalanta e Inter. Lo si vede anche nella classifica marcatori. Nei primi dieci nomi dei cannonieri più prolifici soltanto Dries Mertens e Iago Falque non sono prime punte di ruolo. Tutti gli altri sì. Parliamo di Belotti, Dzeko, Higuain, Icardi, Immobile, Kalinic, Simeone e Borriello. La serie A in questo momento è il campionato in Europa con il più alto numero di giocatori in doppia cifra per reti segnate. Sono undici, più di Premier League (dieci), Ligue 1 (sette), Bundesliga (cinque), Liga (quattro). Questa impennata di reti nelle singole partite dipende però anche dalla qualità delle difese. Non tanto per un abbassamento tecnico del livello dei difensori, che rimane alto. Quanto perché almeno undici squadre in classifica, dal Chievo in giù, non hanno più niente da chiedere al campionato. La lotta per non retrocedere, che non è mai iniziata, ha falsato completamente la serie A. E da qui a giugno aumenteranno le squadre, dal Pescara in su, che giocheranno con poco criterio tattico e ancora meno pensieri. Aumenterà la spettacolarità, diminuirà la credibilità. E, in chiave scommesse, sarà più difficile utilizzare un criterio tecnico e statistico per pronosticare i risultati.