Studio statistico: gli attacchi più prolifici della serie A

Serie A attacchi più prolifici: il Torino è la squadra che ha mandato più spesso in gol i suoi attaccanti in una statistica che a grandi linee conferma i valori della classifica

Serie A attacchi più prolifici, lo studio – Come vedremo nei prossimi giorni, la serie A attuale è il torneo più prolifico degli ultimi anni come media gol a partita. Per questo motivo gli attacchi hanno un peso specifico sempre superiore, anche se la classifica di Juve e Roma conferma che la differenza alla lunga distanza la fa una retroguardia con la tenuta più ermetica rispetto alle avversarie. Nonostante questo è un trend interessante perché premia tendenzialmente chi gioca con più attaccanti, mentre le squadre che segnano meno sono quelle che prediligono un assetto tattico diverso.

Serie A attacchi più prolifici, la classifica – Ecco nell’elenco la classifica aggiornata dopo la 25° giornata.

Roma 34 gol (Dzeko 19, Salah 9, Perotti 6)

Torino 33 gol (Belotti 17, Iago Falque 10, Ljajic 6)

Napoli 33 gol (Mertens 16, Insigne 9, Callejon 8)

Juventus 31 gol (Higuain 19, Dybala 7, Mandzukic 5)

Inter 26 gol (Icardi 15, Perisic 7, Candreva 4)

Fiorentina 25 gol (Kalinic 11, Bernardeschi 10, Ilicic 4)

Lazio 22 gol (Immobile 13, Keita 7, Anderson 2)

Milan 21 gol (Bacca e Lapadula 12, Suso 6, Niang 3)

Atalanta 19 gol (Gomez 9, Petagna e Kurtic 5)

Serie A attacchi più prolifici, il tridente efficace – Non sfugge che al secondo posto in questa classifica ci sia il Torino, che tra le squadre in questo elenco è l’unica che concretamente non lotta per il vertice della classifica e per un posto in Europa nella prossima stagione. E’ un’anomalia che premia la scelta di Mihajlovic di puntare sul tridente composto da Belotti, Iago Falque e Ljajic ma anche una precisa conferma del fatto che giocare con tre attaccanti, di ruolo o adattati, tatticamente è una direzione che le big del campionato hanno intrapreso con convinzione. Le prime quattro di questo elenco comprendono anche le prime tre della classifica. Roma e Napoli giocano con un tridente più o meno mascherato da inizio stagione. Gli azzurri con Sarri lo fanno dalla scorsa stagione e hanno avuto modo di adattare Mertens nel ruolo che era stato di Higuain e Milik accanto a Insigne e Callejon. I giallorossi lo hanno perfezionato dopo la fase di studio della scorsa primavera, con il prolifico Dzeko affiancato spesso da Perotti e Salah, o El Shaarawy in alternativa e la Roma, abbondante anche in Europa League dove viaggia a quasi tre gol di media a partita, ha il primo attacco della stagione con 81 gol realizzati. La Juve insegue da vicino ma è più indietro perché Allegri ha varato i tre attaccanti in campo, con il 4-2-3-1, soltanto da inizio gennaio. E non è casuale che da allora Higuain abbia sempre segnato, 12 gol nelle ultime dieci partite giocate.

Serie A attacchi più prolifici, chi insegue – Subito dietro ci sono squadre di fascia alta della classifica che giocano tendenzialmente con una o due punte di ruolo. E’ il caso della Fiorentina, che ha Kalinic intermittente e ha bisogno dei gol di Bernardeschi, di recente salito in doppia cifra, per essere prolifica più in trasferta che in casa. E’ il caso dell’Inter, che risente del caos tattico deboeriano di inizio stagione, ma anche della precisa scelta di Pioli di sfruttare le caratteristiche di un centrocampo ben assortito per imbeccare solitamente Icardi e Perisic (nella classifica è stato aggiunto Candreva come attaccante, ma è in realtà un’ala). E’ il caso dell’Atalanta, che sfrutta un sistema nel quale difensori e centrocampisti si propongono per togliere punti di riferimento alle difese che non possono concentrarsi sui soli Petagna e Gomez. Le anomalie al contrario sono rappresentate da Lazio e Milan. La squadra di Inzaghi gioca effettivamente con il tridente ma è penalizzata dal blocco di Immobile, ha perso Keita per la Coppa d’Africa e Felipe Anderson ogni tanto scompare per infortunio. I biancocelesti sono però una delle squadre che costruisce la mole di gioco maggiore e il problema è sfruttare percentualmente in maniera più efficace le occasioni da gol create. Nessuno ha tirato di più in porta della Lazio da quando è iniziato il nuovo anno. I rossoneri con Montella giocano un 4-3-3 nel quale si paga l’evanescenza di Bacca e il fisiologico adattamento di Lapadula alla categoria maggiore. Niang ha deluso e Suso è più regista che finalizzatore. Il diavolo ha anche tecnicamente il centrocampo più povero tecnicamente della lista e paga gli infortuni di Montolivo e Bonaventura che hanno tolto fantasia e imprevedibilità alla manovra.

Serie A attacchi più prolifici, la sintesi – In conclusione cinque delle prime sette squadre in classifica giocano con tre attaccanti e raccolgono i frutti dal punto di vista dei gol realizzati (Roma, Napoli e Juve hanno il migliore attacco del campionato) e della classifica. Abbineremo questo studio alla media gol della serie A in rapporto ai vari campionati per completare l’analisi statistica in quella che è una vera e propria tendenza, sfruttare un numero maggiore di attaccanti in un torneo dove si tende a segnare sempre di più.