Premier League, da zero a dieci, Killer Chelsea, ora Ranieri rischia

Il meglio e il peggio della Premier League; dal Chelsea e Romelu Lukaku, all'espulsione record di Hendrick e alla lotta per non retrocedere.

10 – La sentenza del Chelsea – Che spazza via anche l’Arsenal di Wenger, mai in partita. Segna il nuovo acquisto, Marcos Alonso, segna il giocatore più forte, Eden Hazard, segna l’ex, Cesc Fabregas. E adesso il campionato è praticamente in pugno ai Blues, che hanno diversi match point per garantire un altro titolo a Roman Abramovich.

9 – Il nuovo capocannoniere – Si chiama Romelu Lukaku, per restare in tema Chelsea. Scaricato da Mourinho ai tempi, il belga si è ritagliato uno spazio all’Everton, dove ha già segnato 59 gol, 16 dei quali in questa stagione. Superati Diego Costa, Harry Kane, Zlatan Ibrahimovic, grazie al poker segnato contro il Bournemouth; inizia al primo minuto, finisce all’ultimo la sua voglia di far gol. Decisamente il centravanti più in forma del momento.

8 – Italians rigenerati – Parliamo di Manolo Gabbiadini, M’baye Niang e Andrea Ranocchia. Tutti a modo loro subito decisivi nei loro nuovi club. Gabbiadini segna all’esordio dopo un quarto d’ora; Niang fa gol e assist alla seconda presenza col Watford, mentre Ranocchia fornisce l’assist vincente a Niassè per il 2-0 dell’Hull sul Liverpool. Nuova vita?

7 – Ancora G.J. – Il talento brasiliano colpisce ancora, e colpisce in modo perfetto. Una doppietta, allo Swansea, e altri tre punti per il Manchester City. Una sorta di linfa nuova che la squadra di Guardiola attendeva da tempo, quell’attaccante in grado di vincere le partite nei momenti clou, qualità che Aguero aveva smarrito nel tempo. E ora l’argentino trema, con il ragazzino terribile partito benissimo….

6 – Il purgatorio di Hull e Sunderland – Che stanno iniziando a fare punti. I Black Cats ne fanno quattro al Crystal Palace, i Tigers fermano lo United prima e battono addirittura il Liverpool poi; quattro punti con due delle più grandi formazioni inglesi non possono che far morale assoluto, anche dopo l’incidente a Ryan Mason, in pericolo di vita. Adesso la lotta per non retrocedere diventa più accesa che mai.

5 – L’espulsione di Hendrick – Arriva dopo una manciata di minuti dal calcio d’inizio. Un tackle duro certo, ma non da punizione estrema. Il giocatore prende l’avversario, entrando in ritardo, ma l’arbitro Oliver decide di non sentire ragioni; è il primo contrasto della partita, ed è subito cartellino rosso. Gesto quasi incomprensibile del direttore di gara, che poteva graziare con un giallo una scivolata dura ma non pericolosa. Non bene quest’anno gli arbitri.

4 – Liverpool…quando vinciamo? – Ormai è febbraio, e i Reds ancora non hanno vinto una gara nel nuovo anno. Nè FA Cup, nè Coppa di Lega, men che meno di Premier League. Qualche pareggio, tante delusioni. La squadra di Klopp sembra una copia sbiadita e brutta di quell’anti Chelsea che professavano tutti non meno di un mese fa. La sconfitta di Hull pesa più del previsto, dato che le inseguitrici si avvicinano, e le rivali si allontanano. Giusto l’Arsenal, rimane lì dov’è.

3 – Pericolo Eagles – Come detto, la lotta per non retrocedere è tornata agguerrita. (De)merito anche del Crystal Palace, che decide di perdere uno scontro diretto per 4-0 contro il Sunderland, subendo tre dei quattro gol finali in dieci minuti. Sam Allardyce è nel baratro dopo lo scandalo con la Nazionale, e ora la sua squadra rischia seriamente se non inizia ad ottenere qualche risultato utile, almeno da interrompere la striscia negativa di sconfitte.

2 – L’Arsenal si scioglie – E Wenger potrebbe lasciare. La coorte del PSG è insistente, e i tifosi vogliono un cambiamento. L’ennesima stagione inconsistente dei Gunners è finita a Stamford Bridge, al gol dell’ex Fabregas. E la beffa potrebbe essere rappresentata dalla classifica; non è affatto certa la permanenza nella top 4, i biancorossi ora devono reagire, altrimenti quel posto vacante potrebbe essere preso da chi ha più fame di vincere, e di tornare in alto. come lo United o il City.

1 – M.I.A. – Missing in action. Parliamo di Mesut Ozil e Alexis Sanchez, oggetti misteriosi dell’attacco dell’Arsenal. Giganti contro le piccole, piccoli contro i giganti. Dati alla mano è così; il tedesco e il cileno non rendono quando c’è il risultato “on the line”. Servivano i colpi di genio, la fantasia, l’audacia. Tutto questo non è arrivato, e l’Arsenal è sprofondato ancor di più.

0 – Dalle stelle alle stalle – Per Ranieri e il Leicester. L’esonero è concreto, la retrocessione è concreta. E del miracolo di un anno fa nessuno ne parla più. Lo United è cinico e in pochi minuti archivia il risultato, e le Foxes incassano l’ennesima batosta. La zona calda di classifica è a un punto solo, e di fatto il rischio serio di scendere di categoria è possibile. Sarebbe la parabola più clamorosa dello sport moderno.