No Messi no Argentina: la Seleccion affonda senza la Pulga

Messi è stato spesso criticato per il suo rendimento con la nazionale, non certo paragonabile alle sue prestazioni con il Barcellona. Ma senza di lui l'Argentina non c'è.

No Messi no Argentina: è un fatto. La Selección ha vinto solo una volta su sette senza la Pulga.

E ora, dopo una serie di tre partite senza vittoria, la classifica del girone sudamericano di qualificazioni a Russia 2018 piange.

 

Sappiamo tutti quanto poco abbia raccolto l’Albiceleste rispetto all’enorme talento dei giocatori che ne hanno fatto parte. ‘Solo’ due Mondiali vinti ma l’ultimo grazie all’immenso Diego Maradona, trent’anni fa, in Messico. L’ultima vittoria in Copa America risale al 1993, in Ecuador. Dal 2004 al 2016 ha perso tutte le finali, ben quattro, che ha giocato.

Sappiamo anche che la differenza tra Maradona e Messi non sta certo nei piedi, ma nella testa, qualcuno preferisce dire nel cuore. El Pibe de Oro era un trascinatore, uno che faceva rendere i compagni oltre i loro limiti, la Pulga no.

Tuttavia senza Messi in campo non è la stessa Argentina. Cesar Luis Menotti, ex ct della Selección, a luglio, quando Leo aveva annunciato di voler chiudere con la Nazionale, aveva dichiarato a La Nacion che la squadra avrebbe corso seri rischi di non qualificarsi senza il fuoriclasse del Barcellona.

Ieri l’ultimo capitolo della saga, a Cordoba, avversario il Paraguay.

Non c’è Messi, come detto, ma ci sono i vari Di Maria, Higuain, Aguero, Banega, Mascherano.

Dopo un buon inizio arriva un banale errore a cambiare la storia, forse non solo di questa partita. Di Maria perde palla e innesca un micidiale contropiede finalizzato da Gonzalez. Come spesso accade, poi succede di tutto. El Kun (peggiore in campo) sbaglia un rigore a inizio ripresa, il Pipita spreca grandi occasioni, alla fine Bauza mette dentro cinque punte ma non è serata e il fortino del Paraguay resiste.

C’è poco da stare allegri. Attualmente la Selección è al quinto posto, che non dà accesso diretto alla fase finale dei Mondiali. Alle sue spalle c’è un Cile che ha la forza per rimontare. Come se non bastasse, tra in mese c’è la trasferta in Brasile e subito dopo la sfida contro la Colombia.

Dopo queste due partite il quadro dovrebbe essere più chiaro. Se tutto andrà secondo previsioni la Pulga sarà in campo: non avrà il cuore di Diego ma senza di lui l’Albiceleste non vince quasi maiNo Messi no Argentina.