Murray batte Raonic e vince il suo secondo Wimbledon

Terzo titolo del Grande Slam per Andy Murray e secondo sugli amati prati londinesi. La solita grande partita in risposta, con alcuni colpi da campione per regolare un Raonic che comunque non si è mai arreso. Appuntamento già fissato per il prossimo Wimbledon.

Murray batte Raonic e vince il suo secondo titolo a Wimbledon dopo quello del 2013.

Con la vittoria ottenuta nel 2012 negli US Open, sono ora tre le vittorie dello scozzese nei tornei del Grande Slam.

Troppo forte in ribattuta, quasi sempre in controllo del gioco e in grado di limitare la percentuale di prime di Raonic che infatti chiude il match con appena una manciata di aces all’attivo.

Il canadese ha comunque giocato un ottimo match, non si è mai disunito, ha proseguito a fare il suo gioco senza cedimenti. Ha perso perché Murray al momento è più forte, ha più qualità, più colpi.

Raonic concede solo un break, nel primo set, tentenna nel secondo dove è costretto a salvare diverse palle break, ma si riprende bene nel terzo dove non concede nessuna chance a Murray.

L’unico momento in cui il match avrebbe potuto girare, o quantomeno riaprirsi, arriva dopo 2 ore e 11 minuti, quando, sul punteggio di 2-2 nel terzo set Murray si trova sotto 15-40 sul proprio servizio ma riesce a difendersi molto bene.

I due tie-break sono stati senza storia, nonostante sia un terreno nel quale Raonic in genere raccoglie buoni risultati. Non contro il più forte, o secondo più forte, ribattitore del mondo però. I passanti dello scozzese fanno male, e gli permettono di volare in entrambe le occasioni avanti per 3-0, il resto è nello score.

Il risultato finale dice Murray batte Raonic 6-4, 7-6(3), 7-6(2) ma il canadese esce con l’onore delle armi avendo, tra le altre cose, tenuto un comportamento esemplare pur lottando al massimo delle sue possibilità.